Un tour delle Abbazie e dei birrifici del Belgio è un viaggio che tutti gli appassionati di birra dovrebbero fare almeno una volta nella vita.
Le mete da visitare sono tante e variegate, e ogni viaggiatore le sceglie in base ai propri interessi e gusti. Noi ve ne proponiamo alcune e cerchiamo di darvi qualche consiglio da viaggiatore e viaggiatore.
Il nostro viaggio alla scoperta della birra belga è stato di circa dieci giorni, in cui abbiamo visitato anche altre mete oltre a birrifici e abbazie trappiste. Prevalentemente abbiamo visitato la Vallonia (la zona a sud del Belgio che confina con la Francia) dove si trovano molte abbazie, ma non tutte!
Alcune abbazie belghe, tra cui la famosa Westmalle, si trovano nella zona fiamminga, al confine con l’Olanda. Noi abbiamo invece visitato le abbazie e i birrifici di Orval, Villers, Aulne, Maredsous, Chimay e La Chouffe.
Noi abbiamo scelto di recarvici in macchina, con un viaggio di circa nove ore partendo da Torino, per due ragioni: la prima è perché difficilmente questo viaggio puó essere fatto senza auto (le abbazie e i birrifici sono distanti tra loro e non sempre i treni arrivano in posti così isolati), la seconda per poter portare a casa un buon numero di souvenirs (leggesi: bottiglie di birra e non solo).
Alcune considerazioni generali: il Belgio non è uno Stato molto esteso, lo si puó visitare in poco tempo, ma a nostro parere è bene scegliere a priori una zona da visitare e da scoprire. Nel nostro caso, la Vallonia.
In quasi tutte le mete turistiche, negli Hotel e nei ristoranti, troverete spesso deplian, volantini e sconti per le attrazione. Dateci sempre un’occhiata, potrebbero rivelarsi utili! Potreste scoprire nuove mete e ottenere sconti su luoghi che volete visitare.
Altro dettaglio per chi, come noi, ama la birra e colleziona bottiglie o bicchieri: a differenza dell’Italia, dove le bottiglie vuote vanno a finire nell’immondizia, in Belgio le bottiglie vengono riciclate. I bar e i ristoranti non buttano le bottiglie ma le restituiscono ai produttori in cambio di circa dieci centesimi. Ecco perché non sempre vi verrá concesso di portarvele via. Se proprio le desiderate, offritevi di “comprarle” per dieci centesimi oppure nascondetele con attenzione.
Prima di iniziare, vi diamo alcuni consigli pratici per viaggiare in Belgio.
Gli orari: in Belgio dovrete fare molta attenzione agli orari di apertura e di chiusura dei negozi e dei locali. A differenza dell’Italia, in Belgio le attivitá commerciali aprono relativamente tardi (tra le 9 e le 10 di mattina) e chiudono molto presto. La maggior parte dei negozi chiude bottega alle 17 o alle 18, ma in compenso sono spesso aperti nell’ora di pranzo. Lo stesso vale per i locali dove magiare: in Belgio si pranza attorno alle 12 e si cena tra le 18 e le 19. Se sforate, potreste trovare tutto chiuso oppure essere cacciati dal locale neanche troppo gentilmente. Se le cucine spesso chiudo giá alle 13.30, le friggitorie (caratteristiche della zona) per fortuna hanno orari piú elastici.
Le strade: in Belgio le autostrade sono gratuite e molte delle strade secondarie sono a doppia o tripla corsia. Tuttavia non tutte le strade sono ben tenute e curate. Le tipiche strade del Belgio sono lunghissimi rettilinei larghi e spaziosi, ma spesso non ben asfaltati, con rami e alberi che sporgono in carreggiata e copertoni scoppiati disseminati lungo la strada. Se decidete di viaggiare per il Belgio in auto preoccupatevi di avere delle buone gomme e buone spospensioni. Se invece decidete di viaggiare in bici (come fanno in molti) preparatevi a continue salite e discese, e a comode piste ciclabili lungo quasi tutte le strade.
E ora, iniziamo il nostro viaggio tra le abbazie belghe!
La nostra prima tappa, provenendo dall’Italia, è l’Abbazia di Orval. Sicuramente l’abbazia di Orval è una di quelle conservate e curate con piú attenzione, un luogo tranquillo dove tutti i turisti sono piú interessati a degustare la birra che a fare rumore. L’abbazia si trova tra le colline della Vallonia, distante da villaggi e strade principali.
L’abbazia moderna, un vero spettacolo architettonico, non è visitabile poiché vi risiedono i monaci. Al contrario, si puó visitare i resti dell’abbazia antica e i giardini. La visita, a pagamento, vale davvero il viaggio e consiste in un curato tour tra le rovine e gli edifici dell’antica abbazia di Orval. Qui è anche presente un piccolo “museo” della birra Orval, dove sono conservate antiche bottiglie, giganteschi fermentatori e video in cui viene mostrato il processo di birrificazione.
Alla biglietteria potrete acquistare i formaggi prodotti dall’abbazia e intere casse di birra Orval a buon prezzo.
Nell’abbazia, previa prenotazione e disponibilitá, si puó anche alloggiare. L’abbazia ospita gruppi di preghiera, famiglie e viaggiatori che desiderano meditare nella tranquillitá del luogo.
L’abbazia di Orval, come abbiamo detto, è isolata da tutto e da tutti, ma possiede un ottimo ristorante dove poter mangiare e bere la birra prodotta all’interno dell’abbazia. I prezzi sono standard per una meta turistica belga, e qui potrete degustare la birra artigianale di due annate differenti. Infatti, Orval produce un solo tipo di birra in bottiglia (ne potete trovare anche una seconda alla spina), che peró assume differenti sapori a seconda dell’invecchiamento. Vi consigliamo di assaggiare entrambe le annate per capire di cosa stiamo parlando!
Sempre in Vallonia, potete trovare altre birre tipiche belghe e le abbazie dove vengono prodotte. A Dinant, graziosa cittadina turistica sul fiume famosa per essere la patria del Sax, è presente il birrificio di Notre Dame de Leffe. Attenzione agli orari in cui decidete di recarvici! Non sempre l’abbazia e la brasserie sono aperte!
Il nostro viaggio, dopo aver visitato le Grotte di Han, la riserva degli animali e il Miranda Castle, è proseguito verso Bruxelles, dove abbiamo fatto tappa un paio di giorni per riposarci dalle visite ai birrifici.
Bruxelles, oltre ad essere la capitale del Belgio e cittá europea per eccellenza, è anche una meta turistica molto gettonata.
Consiglio: nei fine settimana, alloggiare a Bruxelles costa molto meno. Perché? Semplice, nei fine settimana i parlamentari e i politici europei lasciano la cittá, svuotando così gli hotel.
A Bruxelles ci sono molti pub e birrerie, di diverso tipo, peró noi ve ne consigliamo uno in particolare: il Delirium Café. Il Delirium è forse il locale piú noto di tutta Bruxelles, e oltre ad essere enorme e dall’arredamento molto particolare, è anche fornitissimo di birra. Si trova nel cuore della cittá, a pochi passi dalla Gran Place, ed è sempre affollatissimo.
Se vi piace il rumore, la musica e la gente, allora il pian terreno fa proprio per voi. Qui, tra tavoli di legno ed enormi fermentatori, vi verranno servite (alla spina) decine di birre differenti.
Se invece preferite degustare in pace e con calma qualche speciale birra belga o internazionale, salite al piano superiore. Qui, nell’Hoppy Loft, l’ambiente calmo e da veri intenditori vi permetterá di degustare e assaggiare birre davvero particolari. Il bar permette di scegliere tra una decina di birre diverse alla spina, che cambiano di giorno in giorno, e per pochi euro di degustarne vari tipi. Perché scegliere quando si possono avere tutte?
Una curiositá: a fianco del Delirium Café potete trovare un bar specializzato in Tequila!
Ogni turista che si rispetti non puó non fare almeno una tappa a Bruges, una delle tante “Venezia del nord”. In effetti, Bruges è una cittadina adorabile, che si affaccia su bei canali e palazzi splendidi. È peró anche una meta molto gettonata dai turisti, e dunque la troverete sempre molto affollata e i prezzi non sono proprio abbordabili.
Ma anche qui c’è un posto che proprio non potete perdervi: nascosto in un vicolo del centro, c’è il “2 be bar”, un pub ricchissimo di birra a prezzi decisamente ottimi. Il “2 be” esoone un immensa parete ricoperta da bottiglie e bicchieri di birra, tutte esposte in modo ordinato e preciso. Vi assicuriamo che il colpo d’occhio è davvero strabiliante!
Naturalmente qui potrete trovare ogni tipo di birra che possiate immaginare, ma noi vi consigliamo di assaggiare la Kwaq. Perché? Beh, basta vedere il bicchiere in cui viene servita per capirlo! Accanto al bar potete trovare un negozio con un vastissimo assortimento di bottiglie a prezzi eccezionali.
Dopo la tappa di Bruxelles e di Bruges, ritorniamo in Vallonia, dove ci aspettano altri birrifici trappisti. Poco lontano da Bruxelles, troviamo l’Abbazia di Villers. Questa abbazia è una delle piú curate in Belgio, e anche se dell’antica abbazia non sono rimaste che rovine, il sito è completamente visitabile e spesso utilizzato come scenario per spettacoli e concerti.
La visita, a pagamento, è molto interessante e la guida è inaspettatamente scritta anche in italiano.
Ormai l’abbazia, che sta venendo restaurata per permettere ai visitatori di visitarla con maggior praticitá, non è piú abitata e la birra di Villers viene prodotta altrove. Nonostante questo, proprio davanti all’abbazia, trovate un bel locale dove vi potrá essere servita la tradizionale birra locale nelle sue due varianti. La brasserie, elegante e accogliente, serve piatti buoni e a un prezzo contenuto, che vi consigliamo di assaggiare.
Addentrandoci in Vallonia, troviamo poi l’Abbazia di Aulne, che al contrario della precedente è ormai quasi abbandonata a se stessa. L’antica abbazia, che si erge solitaria in mezzo alle colline, è visitabile per pochi euro.
Consiglio:spesso, oltre all’entrata principale, viene aperta anche un’entrata sul retro (dove c’è la chiesa moderna). Qui, se siete fortunati, troverete il sacrestano che vi fará entrare anche fuori orario e a un prezzo ridotto (non siamo sicuri che sia cosa lecita, ma se trovate l’altra entrata chiusa, come è successo a noi, potrebbe rivelarsi molto utile).
Un tempo l’abbazia di Aulne doveva essere stata incantevole e imponente, come rivelano gli scheletri delle grandi vetrate e le altissime volte. Ora dell’abbazia rimane ben poco, ma quello che ancora si erge è molto suggestivo. Questa abbazia non è mai affollatissima, quindi potrete visitarla con tutta calma e magari scoprire angoli e scorci unici.
Attorno all’abbazia ci sono vari locali e ristoranti, che peró non spiccano per simpatia e accoglienza. Ricordate di non presentarvi a pranzo dopo le 13, altrimenti rischiate che vi venga chiusa la porta in faccia. La Brasserie, invece, è chiusa definitivamente. In compenso potete trovare la taverna, che vende anche bottiglie e bicchieri.
Nei locali che la circondano, potrete degustare la birra di Aulne nelle sue diverse varianti.
In zona, trovate anche l’abbazia e il birrificio di Maredsou. L’abbazia è in parte visitabile, ma ha orari piuttosto ristretti. Il birrificio, invece, è interdetto quasi tutto l’anno. In compenso accanto all’abbazia c’è un immenso locale-ristorante dove potete acquistare souvenirs, prodotti tipici, formaggi e birra. Al bar potete prendere il tagliere da degustazione, che vi offre un assaggio delle tre tipologie di birra di Maredsous.
Ovviamente non poteva mancare la famosa Abbazia di Chimay. La birra Chimay è una delle piú note e diffuse tra le birre belghe, e viene ancora prodotta all’interno dell’abbazia omonima. L’abbazia di Chimay è in parte visitabile gratuitamente (i giardini, il cimitero, la Chiesa) mentre il birrificio vero e proprio è aperto solo pochi giorni l’anno. Passeggiando nel giardino, dove potreste incontrare i monaci dell’abbazia, sarete accanto al birrificio e l’odore che sentirete sará proprio quello della birrificazione.
Sulla strada che vi porta all’abbazia di Chimay, a poca distanza, c’è Espace Chimay, il locale allestito per i turisti come noi. Accanto all’hotel dove potete anche soggiornare, hanno costruito un piccolo ma grazioso museo della Chimay. Nel costo del biglietto è inclusa anche una degustazione finale. Anche se piccolo, vi consigliamo di visitare il museo perché davvero ben fatto.
Alla fine della visita, vi potete recare nella brasserie, dove vi verrá dato un bel bicchierone di Golden Chimay, birra prodotta all’interno dell’abbazia e che non si trova in nessun altro luogo.
Qui potete anche mangiare e degustare le altre birre Chimay e i formaggi, a un brezzo davvero buono.
Infine, non poteva mancare il birrificio di La Chouffe. Questo birrificio si distingue dagli altri perché non è di derivazione monastica, ma estremamente moderno (è stato fondato negli anni ’80). Niente abbazia, dunque, ma un birrificio moderno e ben attrezzato per i turisti (arrivando, due enormi gnomi vi indicheranno la strada da seguire).
In alcuni giorni, per esempio il mercoledì, vengono organizzate visite guidate in inglese, francese e olandese. La visita normalmente va prenotata online sul loro sito, ed è disponibile in diverse lingue. Se come è successo a noi non doveste trovare posto, il mercoledì ci sono due visite riservabili direttamente sul posto. Ma attenzione, i posti sono limitati!. Una guida vi porterá all’ingresso del birrificio, da dove potrete osservare i lavoratori intenti a produrre litri e litri di birra, e vi spiegherá come nascono le birre La Chouffe.
Il costo del biglietto, oltre la visita, comprende anche una ricca degustazione di quattro birre a testa e un bicchiere in omaggio. Alla fine della visita, infatti, verrete condotti in un elegante locale adiacente al birrificio dove potrete testare in prima persona quattro specialitá diverse di birra. A seconda della stagione ne troverete alcune molto rare e che in Italia non vengono importate.
Come tutte le birre belghe, nemmeno queste scherzano come gradazione alcolica, e berne quattro, magari a stomaco vuoto, potrebbe sortire effetti…particolari. E questo spiega perché chi esce da qui è sempre molto allegro. Non programmate di mettervi in macchina dopo questa visita!
Consiglio: ancora una volta, fate ben attenzione agli orari del negozio del birrificio. La maggior parte dei giorni chiude bottega alle 17!
In Belgio, strano a dirlo, non ci sono solo birrifici e abbazie. Anche chi non è amante della birra, o vuole fare altre attivitá, puó divertirsi in Belgio. Ci sono decide di castelli e di caratteristici borghi da visitare, tanti fiumi sui quali provare il kajak e attrazione turistiche da visitare.
Ecco alcune proposte di altre mete da visitare mentre siete in Belgio alla ricerca di ottima birra!
Le Grotte di Han, e la loro riserva di animali, sono una delle mete piú amate dagli stessi belgi. Esistono varie formule di biglietto, non proprio a basso costo, ma potrebbe valere la pena se la giornata è propizia. Il parco naturale e le grotte sono davvero spettacolari, ma sfortunatamente l’organizzazione non è eccellente e potrebbe capitarvi di fare lunghe code in più punti.
Per quanto riguarda il parco, potete scegliere se visitarlo con il bus (che vi poterá accanto ai recinti degli animali), oppure seguire il percorso a piedi. In questo modo potrete avvicinarvi maggiormente agli animali e avere piú tempo per le foto. Il giro completo a piedi richiede dalle due alle tre ore, comprese le soste tattiche per fare foto (ma volendo a metà è possibile prendere la navetta per ultimare il giro, niente paura).
Dal parco potete poi accedere alle grotte. Di per sé, le grotte sono spettacolari ma purtroppo le visite non ben organizzate e il grande affollamento non permettono di goderne appieno. Se possibile, scegliete di visitarle in un giorno in cui c’è poca gente.
La distilleria Biercee si trova a poca distanza da Aulne e potrebbe davvero piacervi. La distilleria, che sorge tra le colline in un antico edificio medievale completamente restaurato, permette visite guidate a pagamento. Attenzione, le visite sono una sola volta al giorno, nel primo pomeriggio. Anche qui, nel costo del biglietto è compresa una degustazione finale.
In questa distilleria, moderna e ben curata, vengono prodotti innumerevoli distillati alla frutta. La guida (in francese e olandese, ma con la possibilitá di avere un foglio di spiegazioni in inglese) vi fará annusare e toccare le materie prime con cui vengono prodotti i distillati, vi condurrá nel laboratorio e nelle cantine dove vengono conservati i distillati piú preziosi, e vi spiegherá il processo di produzione. Il prodotto di punta della distilleria è un liquore al limone molto simile al nostro limoncello,L’eau de Villers, e con la stessa gradazione alcolica! Lo potrete degustare in conclusione alla visita in alternativa al distillato al cioccolato, oppure scegliere tra il grande assortimento presente al bar della distilleria. Quello che a noi è piaciuto maggiormente è stato quello alla ciliegia, come dimostrano le bottiglie che abbiamo portato a casa!
Il Castello di Buillon è una meta davvero insolita e interessante. Infatti l’antica fortezza di Buillon è tra i pochi castelli ad essere completamente visitabili in piena autonomia. Una volta al suo interno, potrete visitare ogni anfratto e ogni stanza, senza trovare porte sbarrate o stanze interdette. L’unica cosa di cui preoccuparsi e di non perdersi tra le tante scale, passaggi nascosti e corridoi sotterranei!
In estate vengono organizzati dei bellissimi spettacoli di falconeria nel cortile centrale della fortezza. Due falconieri vi faranno vedere e toccare diversi rapaci, tra cui falchi, aquile, condor e gufi. Se riuscite, non perdevi questo spettacolo davvero unico!
Il Miranda Castle, anche conosciuto come Chateau de Noisy, è una delle mete piú famose e piú ambite per gli esploratori di castelli abbandonati. Ed effettivamente, vale la pena andarci.
Raggiungerlo non é molto facile e forse nemmeno del tutto consentito, ma tecnicamente il castello é abbandonato. Un tempo castello, poi divenuto per un breve periodo orfanotrofio e scuola, il Miranda Castle è stato lasciato all’incuria e alla desolazione per anni, e questo spiega le sua condizioni di totale abbandono. Un vero peccato, poiché il castello è davvero bello e imponente. Da alcuni anni è diventato meta per fotografi e per tutti colori che amano i luoghi abbandonati.
Attualmente il castello è “visitabile” solo dall’esterno, poiché all’interno sono crollati quasi tutti i pavimenti e i soffitti. Solo pochi coraggiosi incoscienti vi si sono addentrati per scattare alcune foto, ma noi lo sconsigliamo vivamente: dopo aver visto dalle finestre in che condizioni versa l’interno, non vorremmo metterci piede se non con le adeguate protezioni.
Raggiungere il castello non è propriamente semplice. Si trova infatti all’interno di un vasto parco circondato per buona parte da una recinzione e con all’ingresso un imponete cancellata. Tuttavia non è impossibile arrivarci, basta trovare i punti in cui sono giá passati altri visitatori prima. In particolare il lato sud ovest del perimetro è privo di rete, e basta risalire il breve pendio per ritrovarsi nel parco percorso da numerosi sentieri.
Consiglio: se decidete di andarci, fatelo in un giorno di sole con molta luce e con le adeguate precauzioni. Assicuratevi di avere un gps funzionante (perché non si sa mai, il parco è vasto e senza molte indicazioni) e magari un bastone o una corda per risalire il primo pezzo di sentiero senza correre inutili rischi.
A Durbuy, piccola cittadina turistica vicino a La Chouffe, si trova un bel parco dedicato all’arte topiaria, ovvero alle sculture con le siepi: Parc de Topiaires. Calcolando che i belgi hanno una vera e propria ossessione per i giardini e le siepi, il parco è molto visitato ed espone decine di sculture a forma di persone e animali.
Alcune informazioni utili per i viaggiatori:
Valuta: Euro
Costo della vita: circa come l’Italia. Nelle mete turistiche i ristoranti potrebbero essere molto cari.
Clima: tipicamente nord Europeo, con molto vento.
Cibo: piatto tipico del Belgio sono le cozze e le patatine. Spesso servite assieme. È facile anche trovare friggitorie, pizzerie (ma noi non le abbiamo provate) e brasserie con carne e formaggi.
Orari: le attivitá aprono verso le 9 o le 10, spesso rimangano aperte nell’ora di pranzo ma chiudono presto (tra le 17 e le 18). I ristoranti chiudono le cucine verso le 13.30 e alla sera alle 20.30.
Dove alloggiare: in Vallonia ci sono moltissimi Chateau dove alloggiare, anche a costo contenuto. Gli Hotel peró non sono sempre a buon prezzo. Si possono trovare molti campeggi ma fate attenzione alla pioggia. A Bruxelles gli hotel costano di meno durante i fine settimana.
Strade: per viaggiare in auto basta la patente B, e in macchina dovete avere giubbino, alcol test e triangolo. Le autostrade sono gratuite ma non sempre ben tenute. Il tasso alcolico nel sangue massimo consentito è come per l’Italia 0,5.
Dogana: tra Francia e Belgio potreste trovare la dogana mobile. Di solito chiedono semplicemente se avete qualcosa da dichiarare e di aprire il bagagliaio (non dovrebbero fare questioni se portare a casa qualche bottiglia di birra, poiché il limite è di ben 99 litri). Anche al confine con la Svizzera è presente la dogana, ma non fermano spesso.
Bagni: in Belgio moltissimi bagni, per esempio nelle aree di sosta ma anche in alcuni bar, sono a pagamento e costano in media 50 centesimi.