PREMESSA DELLO STAFF
Questa volta non si parla di spiagge tropicali, metropoli, villaggi-vacanza o grandi itinerari "on the road". Anzi, pensiamo che ben pochi - se non nessuno - pensino al Kossovo quando si progettano le ferie!
Del resto, anche lo scritto che segue non è nato come resoconto di viaggio: è piuttosto una serie di appunti sparsi che Antonio ci ha inviato e, da parte nostra, abbiamo assemblato.
Il risultato è un insieme di flash riferiti a due viaggi a distanza di un anno e formano uno di quei contributi che pubblichiamo con piacere, al fine di far conoscere realtà poco note e spesso travisate dagli organi d'informazione.
L'IDEA DEL VIAGGIO
Il Kossovo è noto per gli eventi bellici che hanno visto la disgregazione della Jugoslavia a partire dagli anni '90. Ho viaggiato tantissimo e da vari anni desideravo di andare in quella zona dei Balcani. Nell'88 feci un viaggio in Jugoslavia da Trieste a Belgrado attraverso Lubiana e Zagabria, ma per realizzare il mio sogno ho aspettato tanti anni e tutto è successo per caso.
Nel 2005 stavo frequentando un master per la tutela delle minoranze linguistiche storiche albanesi e croate del Molise e mi è capitato di leggere, su una rivista stampata in Calabria, un articolo che pubblicizzava un seminario internazionale a Pristina, capitale del Kossovo: senza pensarci troppo mi sono iscritto e ad agosto partii seguendo un itinerario deciso da me. Non sono riuscito a trovare informazioni utili per organizzare il viaggio e sapevo solo che un viaggio del genere è sconsigliato.IL PRIMO VIAGGIO
Mi sono imbarcato a Bari con un traghetto della Montenegro Lines e una volta arrivato a Bar in Montenegro ho proseguito in taxi per Podgorica, capitale del Montenegro: da qui ho preso un pullman che dopo circa dieci ore di viaggio attraverso un paesaggio meraviglioso tra montagne e fiumi arriva a Nis in Serbia.
Da Nis parto per Vladici Han e poi proseguo per Bujanovac con un altro pullman dopo un attesa non molto lunga, raggiungo Vranje sempre in autobus, un autista serbo mi sconsiglia vivamente di raggiungere e da questo momento le attese si fanno sempre più lunghe fino a raggiungere circa sette ore in posti dove non c'è niente o quasi, eccetto dei punti di controllo di militari serbi. Arriva il tanto agognato pullman a due piani che trasporta zingari, kossovari e serbi in Kossovo. Salgo insieme ad un serbo che lavora in Kossovo il quale mi assicura che il mio viaggio sta per finire.
Il viaggio prosegue a ritmo di musica trascinante; non posso fare a meno di pensare ai giorni prima della partenza e mi rendo conto che senza una forte motivazione non avrei intrapreso questo viaggio.
Una delle prime città che attraverso è Gjiliane, il paesaggio è stupendo, monti e pianure si alternano tra i vari paesini caratterizzati da un elevatissimo numero di negozi, forse troppi.
A Pristina ho seguito un corso di lingua e cultura albanese per due settimane presso la facoltà di filologia, frequentato da partecipanti di varie nazioni: Romania, Bulgaria, Siria, Danimarca, Ungheria e Usa. Il seminario e aperto a tutti coloro che s'interessano alla cultura albanese, esso è un evento importante, la televisione kossovara, Canale 21, dedica per molti giorni un ampio spazio a questo evento culturale.
Il corso di lingua è alternato a incontri e uscite nella regione. Non è difficile imbattersi, in questo periodo dell'anno, in danze spettacolari e di lunga durata a ritmo di "tupan", un tipo di tamburo, per matrimoni o per la celebrazione del "synet" ossia della circoncisione.
Per il rientro in Italia scelgo il seguente itinerario: Pristina, Ulcinj, Bar e imbarco per l'Italia, che risulta essere il più agevole.
AGOSTO 2006: RITORNO IN KOSSOVO
Oramai faccio tesoro dell'esperienza acquisita e la voglio condividere con tutti coloro che vogliano intraprendere questo viaggio. Certo, dire: "parto per il Kossovo", lascia un po' perplesso l'interlocutore, a meno che non si faccia parte di organizzazioni umanitarie o delle forze di pace KFOR. Tornerò, il prossimo agosto per rivedere persone, luoghi e lasciarsi prendere da quei ritmi che accompagnano le giornate di questo popolo e non lasciano indifferenti. In Kossovo riesco a ritrovare me stesso a riflettere mentre sto in quella parte di Europa tanto vicina e tanto lontana con la quale condivido, anche se per poco ansie e aspettative.
La partenza è sempre da Bari per Bar. So che ci sono belle città da visitare lungo la costa montenegrina, come Kotor (gemellata con Campomarino, una cittadina sulla piccola costa molisana in provincia di Campobasso); io sono stato a Bar e Ulcinj. Bar ha un interessante cittadella a circa 7 km. dalla costa, verso l'interno e Ulcinj e una città che si presenta come una cartolina, un mare meraviglioso, la sabbia grigia che pare abbia proprietà curative e un castello con mura di cinta che domina la baia.
Per raggiungere il Kossovo dal Montenegro non ci sono difficoltà, perciò rispetto al percorso sperimentato parto da Ulcinj per Pristina alle 19,30 (orario unico giornaliero per il Kossovo).
Ad Ulcinj la maggioranza della popolazione è albanese e le lingue ufficiali sono albanese e serbo, anche se dall'indipendenza del Montenegro, qualcuno osa definire la lingua "cernogorski" ossia montenegrino e non più serbo.
Esiste il Mal di Kossovo?
Direi proprio di sì.
CITTÀ DA VISITARE IN MONTENEGRO
BAR
La costa e la cittadella. Per chi vuole restare qualche giorno è consigliabile alloggiare presso i privati per i prezzi contenuti (mediamente 10 euro a notte a persona), con la possibilità di concordare il vitto e potersi spostare in zona senza dipendere dagli orari degli alberghi.
ULCINJ
Visita del castello, vita di mare. L'alloggio in alcuni casi scende anche al di sotto di 10 euro presso i privati. I prezzi in albergo oscillano intorno a 30 euro.
Per i pasti è meglio sperimentare i vari ristoranti del lungomare. Prezzi contenuti e buona qualità.
Segnalo questa agenzia per organizzare il soggiorno o gli spostamenti: Dina Travel, Ulica Vojo Lakcevic bb, 85360 Ulcinj; e mail dina@cv.yu; tel. 00 381 85 411238 / 00 381 85 401024; fax 00 381 85 41 12 37
Per raggiungere il Kossovo dal Montenegro in pullman sono necessarie circa nove ore di viaggio. Appena entrati in Kossovo è necessario che sul passaporto venga apposto il visto di entrata perché si potrebbero avere problemi soprattutto se si desidera andare in Macedonia o in Serbia.
Per le marche sul passaporto conviene metterle anche se mi è capitato di incontrare qualcuno che è entrato solo con il passaporto, ma credo che sia meglio evitare problemi con le autorità locali e internazionali.
Vaccini (riporto quanto indicato al sito "viaggiare sicuri"). E' consigliabile sottoporsi alle vaccinazioni contro: difterite, antitetanica, epatite A e B. Iniziare il ciclo di vaccini ad aprile/maggio e terminarlo dopo alcuni mesi dal rientro. Io ho eseguito i vaccini in previsione anche del ritorno in questa zona. La patologia più frequente è la dissenteria.
CITTÀ VISITATE IN KOSSOVO
PRISTINA
La maggioranza della popolazione è musulmana, quindi è possibile visitare alcune moschee. Interessante è il museo etnografico dell'università. Ci sono due mercati tipo bazar, numerosissimi negozi, ristoranti, caffè e venditori. C'è un parco bellissimo con piscina raggiungibile in autobus che vale la pena visitare.
Agenzie a Pristina: Exklusiv travel, Rr. Dëshmoret e kombit nr. 58 /2 A, Tel fax 038 544 409
Ottimo servizio di agenzia lo svolge "Barilleva".
Ci sono molti alberghi. Conosco solo l'hotel Iliria che ha anche il ristorante e si trova in pieno centro lungo la strada di Rruga principale Nena Tereza.
Nelle immediate vicinanze di Pristina a meno di 10 km. è da visitare il monastero serbo ortodosso di Graçanicë, che è una cittadina a maggioranza serba. Le suore gestiscono una bottega che vende oggetti religiosi soprattutto icone.
MITROVICË / KOSOVSKA MITROVICA
La città è divisa in due parti, serba e albanese. Il confine tra le due zone è un ponte presieduto da forze di pace KFOR, generalmente sono contingenti di militari francesi.
Da visitare: nella parte serba una chiesa ortodossa. Nella parte albanese la moschea Isa Beg, è meglio contattare qualcuno e chiedere di visitarla. Gli uffici si trovano nel cortile della moschea. Il prof. Aslan Murati: 00 38 1 28 36 263, ufficio 00 38 1 28 22 883.
PRIZREN
A circa 70 km. da Pristina, è una città kossovara con forte presenza turca.
Qui è possibile visitare i resti del castello di Prizren e le mura di cinta. Si tratta di una zona controllata dalla KFOR e generalmente sono militari tedeschi.
GROTTE DI GADIME
Si trovano presso Lipjani, a circa 20 km. da Pristina. Visita guidata di circa un'ora.
BREZOVICA
Bellissimo luogo montano a circa 70 km. da Pristina.
ESCURSIONE IN MACEDONIA
Da Pristina è facile raggiungere SKOPJE, capitale della Macedonia dopo meno di due ore di viaggio con pullman di linea. I collegamenti sono frequenti.
Skopje è un città completamente ricostruita dopo il terremoto di alcuni decenni fa. Meritata una visita il castello e i luoghi di culto. La popolazione è composta da macedoni, albanesi e rom.
Alcuni bagni turchi sono stati adibiti a musei di arte contemporanea oppure ospitano mostre fotografiche. La visita della città risulta molto agevole. Interessante è l'artigianato.
Per chi vuole recarsi in questa zona è meglio combinare vari luoghi da visitare, evitare di avventurarsi in zone non dichiarate sicure e soprattutto andare alla scoperta di modelli culturali.
La popolazione è molto ospitale.