Belgrado, “città bianca”, sorta vicino ai fiumi Sava e Danubio vanta di un ottima posizione geografica e comodi collegamenti con altre città europee e balcaniche, questo portò a terribili distruzioni nell’arco della storia fino a un decennio fa.
Oggi è abitata da 2 milioni di abitanti ed è aperta al turismo con musei, fortezze, strade storiche e specialità nazionali.
Attualmente il collegamento aereo con l’Italia è dato solo da compagnie di bandiera per cui scelgo di arrivarci in treno da Venezia, la durata è circa 15 ore distribuite soprattutto di notte al costo di 138 euro A/R in cuccetta.
La notte è un pò movimentata perché si attraversano 3 frontiere, Slovenia, Croazia, Serbia, oltre che il vagone viene agganciato a un altro treno durante il percorso.
Partito alle 21,00 arrivo alle 12,30 del giorno successivo, mi incammino verso l’appartamento che avevo prenotato in Kosancicev Venac, camera, bagno, cucinino in buona pozione comodo al centro e stazione, 30 euro al giorno. Mi accompagna a fare la registrazione alla polizia anche se dice che per pochi giorni nessuno fà.
La strada in cui abito è una delle più antiche della città, ancora lastricata in pietra, si trovano le fondamenta della biblioteca nazionale distrutta nei bombardamenti e alcune abitazioni antiche tra cui la residenza della Principessa Ljubica.
Questa zona, vicina alla fortezza della città che costeggia il fiume è in posizione elevata e gode di un ottimo panorama.
Dopo aver cambiato qualche euro in Dinari Serbi (1 euro = 105 RSD) mi sposto verso Knez Mihailova, la via pedonale centrale, dalla fortezza in linea retta si dirige per oltre 1 km al centro città ospitando antichi palazzi, caffè, ristoranti, centri commerciali e negozi alla moda, nel suo percorso si trova la piazza della Repubblica, luogo più vivo della città, con la statua del principe Mihailo Obrenovic’, il Museo Nazionale e il Teatro, più avanti piazza Terazije con la fontana e alcuni palazzi storici.
Strada Skadarlija sorta alla fine dell’800 fù dimora di personaggi importanti, oggi è una zona d’elite della ristorazione Belgradese dove sia la strada che gli edifici sono stati ricostruiti come nel passato ed ospitano ristoranti tradizionali e negozi di antiquariato.
Proseguendo su Kralja Milana si raggiunge piazza Slavija, una rotonda molto trafficata e poco distante la Basilica Ortodossa di San Sava, uno dei più importanti edifici sacrali Serbi, la sua costruzione iniziò nel 1935 ma a causa delle guerre non è ancora stata portata a termine. La Cattedrale, di dimensioni molto più piccole rispetto alla Basilica, si trova vicino al mio appartamento.
Altri musei interessanti oltre a quello nazionale sono quello Etnografico, il museo di Nikola Tesla, Il giardino Botanico, il parco dei Pionieri e come memoria dell’ultima guerra in strada Nemanijna si trovano i due edifici del vecchio Stato Maggiore e Ministero della Difesa che distrutti dai bombardamenti del 1999, rimangono le più impressionanti rovine nel centro città.
Ma forse l’attrazione più visitata è la Fortezza di Kalemegdan, da cui prende il nome anche il parco. Questa zona, all’inizio di Knez Mihailova, vuole una mezza giornata per visitarla bene; si inizia dal parco, dopo essere passati in mezzo alle bancarelle di souvenir e tra gli alti alberi si possono scoprire alcune sculture, monumenti e la fontana chiamata Borba. Si prosegue in un piccolo giardino e si raggiunge la Porta di Karadjordje della fortezza, dentro si posso vedere diversi edifici, la Torre Nebojsa e la Dizdar (si puo salire con 30 Dinari), il Pozzo Romano, la chiesa Ruzica, la polveriera e una ricca esposizione di armi pesanti di artiglieria come carri armati, cannoni, siluri, e mezzi di trasporto militari e un edificio adibito a Museo Militare.
Dalle rovine delle alte mura il panorama sui fiumi è ottimo anche se vale la pena fare una passeggiata costeggiando la strada in riva al fiume dove si trovano diversi locali ristorante. La zona ospita anche lo zoo cittadino con oltre 2000 animali.
Queste sono alcune cose da vedere in Stari Grad ovvero vecchia Belgrado, ma c’è anche una nuova Belgrado attraversando il fiume con uno dei suoi numerosi ponti, qui vive la maggioranza della popolazione nelle zone divise in blocchi e qui sono nati grandi centri commerciali come il Sava e Delta City o grandi mercati con ogni genere di merce. Sempre in questa zona ma vicino al fiume il quartiere chiamato Zemun, anch’esso da visitare nella parte storica o nel lungofiume per i locali che ospita. Molti sono anche i posti da vedere fuori città ma per questa volta mi sono limitato alla capitale.
I trasporti pubblici sono serviti da tram e bus, una corsa costa 42 o 80 Dinari (1° zona) a seconda se comprato a terra o sul mezzo e và convalidato sopra con le macchinette a “perforazione”, comodo il tram 2 che compie un giro circolare per il centro.
Per mangiare si può scegliere in un infinità di posti, dai bar di Knez Mihailova e vie laterali o nei locali più caratteristici e costosi di Strada Skadarlija, o più economicamente nei self service o supermercati presenti ovunque.
Ma io consiglio, come ho fatto io, di fare conoscenza con la loro gente che vi farà “provare e vedere” la città nei posti giusti, per questo devo ringraziare Keja e Vesna la prima per la sua ospitalità in casa sua e la seconda per avermi portato in luoghi e locali con specialità del posto.
Reduce da un passato difficile le cui cicatrici sono ancora visibili, la bella cittadina Serba pare essersi rialzata con grande dignità dalla guerra che l'ha sconvolta e sta cambiando e crescendo a ritmi velocissimi caricandosi di un'energia che l'ha portata a lanciarsi nel mercato del turismo internazionale con gran successo, tanto da essere stata rinominata "la città del futuro dell'Europa del sud".
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A Belgrado!
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