La Serbia, una meta diversa

Un’idea per visitare luoghi ancora non invasi dal turismo di massa

Come al solito qualche giorno prima della partenza prendo il necessario per il viaggio: i biglietti, l'assicurazione medica, i passaporti... ma dove sono? vuoi vedere che li ho lasciati nello zaino dopo l'ultimo viaggio in Turchia e Bulgaria? e Manu li ha lavati... nooo! sono tutti scambiati e ammuffiti, e adesso!? Il giorno dopo facciamo un tour de force alla questura di Napoli e Caserta e grazie alla loro gentilezza e disponibilita' immensa riusciamo avere in due giorni i passaporti... meno male!Venerdì 13 ottobre 2006: Napoli - Monaco - Belgrado
La mattina ci svegliamo alle 4:30, prepariamo le ultime cose e rapidamente scendiamo, l'aereo parte alle 8:00 da Napoli e grazie a mia sorella riesco anche a risparmiare sul parcheggio, grazie Dany! L'aereo parte in ritardo a causa della nebbia (ma come, siamo a Napoli), speriamo bene perche' la coincidenza con Belgrado e' strettissima.
Fortunatamente tutto fila liscio e siamo a Belgrado in orario, alla dogana la tipa dell'ufficio passaporti ci guarda con sospetto, abbiamo un passaporto rilasciato il 12/10/06, il giorno prima, spieghiamo il nostro problema e vai con il timbro (anche se ci chiede il vecchio, ed io... perche' dovrei portarmelo dietro?).
Dopo il controllo prendiamo i nostri bagagli e preleviamo i contanti (max 20000 din con 1 euro=81 din); subito fuori c'e' il comodissimo bus della JAT che per 160 din ci porta alla stazione dei treni (20 min), da qui decidiamo di sostare all'hotel postal dove prendiamo una doppia per 3150 din (la stanza e' piuttosto semplice ma ok).
Diversamente da quanto scritto sulla bellissima guida della Sebia (Bradt, meglio di Lonely) la registrazione alla polizia viene comunque fatta ma non viene rilasciata una ricevuta.
Scendiamo, acquistiamo una carta telefonica e telefoniamo in Italia, dove bisogna fare il 9939 anziche' lo 0039, la telefonata con la carta e' molto economica. Dalla stazione dei treni pochi passi e siamo a quella degli autobus (BAC), ovviamente tutto scritto in cirillico, ci fermiamo ad uno sportello qualsiasi e chiediamo un autobus per Sarajevo... nonostante sono solo 340 km il bus impiega circa otto ore! Le partenze sono alle 6:15, 7:00, 8:00, 10:00, 11:30 e 13:15.
Dalla stazione prendiamo un taxi che ci porta in centro per soli 170 din, decidiamo di andare a mangiare da Big Bull, una macelleria con sotto un buonissimo ristorante (mangiamo le solite zuppe, una bellissima grigliata mista di carne e la polpetta tipica serba) dove spendiamo 1270 dinari per due persone. Da qui proseguimamo per le strade del centro, devo dire che Belgrado e' una bellissima citta' piena di parchi e zone verdi, in piu' e' pulitissima!
Alla fine della strada pedonale, vicino al parco principale ci sono delle bancarelle che vendono dei bellissimo lavori in ceramica, abbiamo acquistato delle bellissime campanelle.

Sabato 14 ottobre 2006: Belgrado
Oggi abbiamo dormito tantissimo, ne avevamo proprio bisogno; scendiamo nella hall dove facciamo una magra colazione a base di omelette.
Con un taxi ritorniamo sulla strada principale (Kneza Mihaila) molto bella dove ci fermiamo in uno dei numerosi caffe' (strada del gusto, credo) dove per 290 din prendiamo due cappuccini ed un ottimo dolcetto al cioccolato. Da qui qualche passo e siamo al bellissimo Kalenegdam, il grandissimo parco cittadino situato su di una collina sovrastante i fiumi Sava e Danubio. Appena entrati nel curatissimo parco (prato all'inglese e tantissimo fiori colorati), ci fermiamo vicino alla statua dedicata alla Francia, dove si trovano delle bancarelle ambulanti gestite da vecchiette che vendono dei bellissimi lavori all'uncinetto, Manu intanto cerca di fotografare uno scoiattolo indaffarato nella ricerca di cibo.
Ci rechiamo in direzione del castello situato al centro della collina; dalla porta principale si nota la torre dell'orologio, una volta entrati c'e' il museo militare all'aperto (gratuito come tutto qui in Serbia), dove sono esposti carrarmati e cannoni. Entrando nel castello si arriva ad una terrazza dove si gode un fantastico panorama sul Sava e sul Danubio, da qui pochi passi per visitare le due chiese ortodosse situate sul versante est.
Usciti dal castello andiamo a visitare il museo etnografico (100 din), e poi ci dirigiamo verso la strada degli artisti ovvero Skadarska, ma decisamente non e' ora, passeremo di sera. Mangiamo qualcosa lungo la strada e ci dirigiamo alla chiesa di St Sava, molto bella tutta bianca: la particolarita' di questa chiesa e' che sebbene la costruzione sia cominciata verso la meta' dell'ottocento le numerose guerre ne hanno impedito la realizzazione. Verso la fine del 2005 l'esterno e' stato completato, l'interno come detto e' in fase di costruzione e devo dire che visitare una chiesa non completata da' una strana sensazione.
Dopo la nostra gita ci rechiamo di nuovo alla stazione dei bus per acquistare i bigletti per Sarajevo 2750 din (due persone), partiremo domani alle 8:00 ed arriveremo alle 16:00, sui biglietti e' indicato il gate ed il posto a sedere in piu' viene consegnato un gettone per l'accesso al parcheggio dei pullman.
Dopo ci rechiamo alla cattedrale ortodossa e da qui di nuovo al Kalenegdam per ammirare un fantastico tramonto sul Danubio; ad un certo punto notiamo una folla di persone attorno ad una panchina, ci avviciniamo, sono tutti attenti ad osservare una partita di scacchi!
Decidiamo di terminare la nostra giornata andando a mangiare da ? (si chiama cosi'), situato in un vecchio palazzo: si mangia benissimo (1050 per un gulash, patate, agnello cotto al forno).

Mercoledì 18 ottobre 2006: Mostar (Bosnia Hercegovina) - Podgoriza (Montenegro)
Il viaggo da Nevesinje (Bosnia Hercegovina) dura quattro ore, la frontiera con il Montenegro e' tranquillissima e non ci sono problemi.
Il panorama qui cambia drasticamente; siamo passati dalle pianure della Serbia alle montagne della BiH fino al classico panorama mediterraneo del Montenegro.
La prima grande citta' del Montenegro che incontriamo e' Niksic, ma prima costeggiamo un fantastico lago pieno di isolette, eccezionale, peccato che siamo solo di passaggio.
Da Niksic a Podgoriza impieghiamo 1h ed arriviamo verso le 20. La stazione dei bus si trova lontano dal centro e non abbiamo la guida, decidiamo di dormire vicino alla stazione dei treni/bus, scegliendo l'hotel Europa (35 euro a persona): ricordate, in Montenegro la moneta locale e' l'euro, e la differenza (di prezzo) si nota moltissimo.
Decidiamo di andare in giro e dopo circa 10 minuti siamo in centro, devo dire che Podgoriza e' pessima, personalmente credo che non valga proprio la pena sostare qui piu' di una notte (anche meno). Chiediamo i treni per Belgrado, ma scopriamo che quello delle 11:00 non c'e' (altra nota: a differenza della Serbia e della BiH dove i locali si dannavano l'anima pur di farsi capire ed aiutarti, si nota che i soldi ed il turismo hanno avvelenato questa gente che non si sforza minimamente per farsi capiere o per capire un ospite... e' una cosa che odio) e che la partenza e' alle 14:30 (ci sono due notturni alle 20:00 e alle 22:00 credo); il viaggio dura 7 ore (con il bus 10).

Giovedì 19 ottobre 2006: Podgoriza (Montenegro) - Belgrado
Visto che dobbiamo partire tardi ci svegliamo con calma, tanto il check out e' alle 12:00. Alle 11:30 usciamo e ci rechiamo in stazione dove acquistiamo il biglietto (14 euro piu' 1 euro per la prenotazione). La passeggiata per il centro conferma l'impressione di ieri, finalmente si parte: in pratica anche se il Montenegro si e' separato da poco con la Serbia non esiste una veria e propria dogana quindi non ci saranno i controlli per i passaporti. Arriviamo a Belgrado alle 22:20, scendiamo dal treno e ci dirigiamo diritti all'hotel Postal dove sganciamo i soliti 3150 din.

Venerdì 20 ottobre 2006: Belgrado - Golubac - Belgrado
Oggi dobbiamo vedere la fortezza di Golubac (la foto e' la copertina della guida Bradt).
Dopo una bella colazione a base del solito cappuccino, ci rechiamo alla BAC dove acquistiamo due biglietti per Golubac (1000 din), il bus parte alle 9:00 (ce ne sono diversi) ed in meno di tre ore siamo a destinazione.
Chiedo al tipo della biglietteria di Golubac se c'e' un bus che passa per il castello e lui mi risponde che bisogna andare a piedi e che sono solo 5 km (!!!!). Ok, la cittadina di Golubac si trova in riva al grandissimo Danubio e in lontananza vediamo il castello, che pero' scompare piano piano che si avvicina, la strada non e' agevolissima perche ci sono molte curve e ovviamente non c'e' il marciapiede.
Arriviamo al castello che e' abbastanza carino se non altro per la posizione, la strada principale passa all'interno e facendo attenzione potete arrampicarvi dove vi pare perche' non c'e' custodia, il bello e' anche scendere in riva al fiume per ammirare il panorama.
Al ritorno siamo abbastanza stanchi e decidiamo di fare l'autostop per tornare alla citta', ci carica un serbo molto simpatico che parla benissimo inglese e durante i cinque minuti che ci separano dalla stazione parliamo un po' della Serbia e delle sue potenzialita' turistiche.
Al paese ci fermiamo a mangiare all'unico ristorante, ovvero quello dell'hotel che per 1400 din mangiamo due abbondanti grigliate di carne. Alle 15:20 prendiamo il bus diretto a Belgrado.

Un commento in “La Serbia, una meta diversa
  1. Avatar commento
    Dario
    02/07/2008 08:50

    Bravi ragazzi la Serbia merita tantissimo è un paese che amo.

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