Havana, una città piena di contraddizioni

Non avrei mai immaginato che dopo circa 15 anni sarei tornato a Cuba, si può ben dire: i casi della vita.
La prima volta ho visitato la parte centrale del paese, da Trinidad a Holghin e Guardalavacca, questa volta visiteremo la capitale e poi Pinar del Rio, Vignales, Palma e dintorni.

Itinerario
Partenza il 9 marzo 2011, ritorno il 25 marzo, volo AirFrance, scalo Parigi, conveniente sia con i prezzi sia con gli orari (arrivo all'Havana 18:30 ora locale). Ci stavano aspettando i nostri consuoceri, già i casi della vita, mio figlio ha sposato una cubana, e io e mia moglie siamo andati in visita di cortesia. Erano tutti all'aeroporto in trepida attesa, al nostro arrivo baci, abbracci e quant'altro poi tutti a casa, noi in una casa particular scelta da loro situata all'Havana nella città vecchia in calle Amargura n°255. Comoda ed anche spaziosa, la proprietaria la signora Ileana, al mattino ci preparava un'ottima colazione: pane, latte, caffè, frutta, uova, burro e succo di frutta.
Eravamo a duecento metri dalla via principale, Calle Obispo, che taglia praticamente in due la città vecchia dove ci sono i principali ristoranti, bar, caffetterie e tanti negozietti tra cui anche un piccolo mercatino. Un altro mercatino che vale senz'altro la pena di visitare è il Mercato di San Josè lungo il Malecon. All'interno oltre a decine e decine di negozietti con bene in mostra tutto il repertorio dell'artigianato locale, c'è un ristorantino che fa solo carne alla griglia, veramente eccellente, e si spende attorno ai 7/8 cuc. Quando sarete stanchi di camminare a destra e a manca potrete rilassarvi in uno dei tanti bar locali dove potrete ascoltare della buona musica dal vivo e bere un daiquiri ghiacciato, oppure, prendete i triciclitaxi, costano pochissimo e ti portano dove vuoi.
Dopo aver visitato tutto quello che in ogni guida consiglia di visitare, cattedrale, botteghita del medio, castello, convento di san Francesco (splendida costruzione e bellissimi chiostri), ecc. a piazza Parco Central difronte all'hotel Englaterre c'è la fermata del bus per Playa dell'Este con tre cuc a testa andata e ritorno vi porta, dalle 9 del mattino alle 6 di pomeriggio 40 minuti in tutto, in una delle più belle spiagge dell'isola, attrezzate e piene di palme reali, un posto veramente bello e, durante la settimana molto tranquillo perché poi il sabato e la domenica sono invase dai cubani.
Siamo stati una decina di giorni tra città e spiaggia e siamo venuti a conoscenza tramite i parenti di nostra nuora e osservando anche con i nostri occhi le tante contraddizioni di questo popolo che è separato da noi turisti da un fossato molto profondo. Alcuni esempi, ci sono le farmacie per i cubani e quelle per i turisti, ci sono negozi per cubani e negozi per turisti, la moneta è differente tra cubani e turisti, per non parlare dei trasporti per loro ci sono i camion scoperti che li portano da casa al lavoro e ritorno con la pioggia o il sole e si prendono tutto, noi turisti invece viaggiamo in bus gran turismo con aria condizionata e tutti i comfort.
In media un salario di un cubano varia tra i 20 e i 30 cuc ma per comprare un televisore ce ne vogliono 950 cuc, per una lavatrice dai 300 ai 450 e poi è difficile trovare il detersivo adatto. La stragrande maggioranza dei cittadini va nei loro negozi di alimentari ancora con la tessera dove viene annotato quello che viene loro dato come succedeva ai tempi dei nostri nonni durante la guerra, oggi per noi tutto questo sarebbe impensabile. Per non parlare della prostituzione che a me pare fuori controllo o tollerata. Fa un certo ché vedere molto spesso delle persone di una certa età, carnagione bianca, potrebbero essere europei o canadesi o russi, passeggiare accompagnati da belle ragazze molto giovani e che non penso fossero le loro nipoti.
Tutte queste differenze le trovavo ingiuste e mi davano molto fastidio. Però bisogna anche dire che l'Havana nelle sua originalità è bella, caratteristica ed è completamente assente la criminalità sopratutto quella piccola e la droga. Almeno nei posti in cui io sono andato.
Alla agenzia della Cubanacan, che la potete trovare nell'atrio dell'hotel Engleterre, abbiamo organizzato il giro per Pinar del Rio, Vignales, cayo Levisa. Partenza ore 7:30 davanti all'hotel.
La puntualità è molto aleatoria, non sai quando parti e tanto meno quando arrivi, ma tanto siamo in vacanza!
Arrivati a Vignales, passando per Pinar del Rio visitando la distilleria del liquore Guayabita e la fabbrica dei sigari, abbiamo preso possesso dell'appartamento nella casa particular della signora Maria Elena Urra, molto carino, spazioso e indipendente per 25 cuc a notte più colazione 4cuc, pranzo o cena 7cuc. La casa è situata in Calle Adela Azeuy 5/a vicinissima al centro. La signora Maria Elena è una ottima cuoca che ci ha viziato con le sue ricette tra cui spiccavano delle enormi aragoste cucinate a dovere, divine! Sapeva fare anche degli ottimi mojitos che bevevamo alla sera fumando un sigaro seduti in veranda sulle sedie a dondolo.
Il giorno dopo sistemate le nostre cose siamo andati in piazza alla agenzia della Cubanacan, dove abbiamo trovato una signorina molto gentile che ci ha consigliato gli itinerari turistici più significativi che poi abbiamo prenotato. Con il primo tour siamo andati a Cayo Levisa, partenza ore 7 arrivo al piccolo porticciolo de Las Cadenas, li ci siamo imbarcati per l'isola e dopo 40 minuti circa siamo arrivati in una stupenda spiaggia di sabbia bianca, finissima con una brezza che, poi al pomeriggio ha rinforzato di parecchio. La spiaggia era attrezzata con lettini comprese le amache all'ombra delle palme, ragazzi! da provare. Per non parlare dell'acqua, con colori che andavano dal trasparente al blu indaco passando per il verde smeraldo e azzurro. Il sole era cocente da protezione70. Naturalmente lunghe passeggiate, tuffi e poi a pranzo in un piccolo ristorantino molto carino costruito tutto in legno all'ombra delle palme con menu a base di pesce compreso nel prezzo del tour.
Un altro itinerario è stato la visita di due grotte, nel territorio ne esistono parecchie, molto interessanti di cui l'ultima per uscire abbiamo dovuto prendere la barca per attraversare un laghetto sotterraneo,e subito dopo l'uscita il laghetto si buttava in una piccola cascata, un panorama veramente bello. Un'altra escursione è stata la visita di una piantagione di tabacco, molto interessante ed istruttiva su tutto quello che concerne il tabacco.
Dalla coltivazione, vendemmia, stagionatura, selezione e costruzione dei sigari che a Cuba si chiamano “puros”, tutti questi vari passaggi, il campesino, in questo caso il signor Benito, spiegandoci con dovizia di particolari ci ha fatto diventare esperti in sigari. Per chi fosse un amante del sigaro potrà farseli fare come uno lo desidera direttamente del campesino e risparmierebbe molto sul prezzo.
Ci siamo fatti pure un lunga passeggiata a cavallo per le campagne di Vignales, questo grande pianoro cosparso da verdi colline fatte a panettone che qui chiamano Mogotes,
abbiamo passato proprio una bella mattinata, l'ultima, perché l'indomani siamo tornati all'Havana per poi, dopo un paio di giorni, far ritorno in Italia.
Riepilogando è stata una vacanza densa di emozioni ma soprattutto ci ha dato modo di riflettere e di apprezzare di più quello che noi abbiamo qui in Italia.

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