6 mesi nel Nuovo Mondo (2^ parte)

Il cuore dell’Australia e i meravigliosi Parchi del Nord

17/23 GIUGNO 2001
Viaggio molto lungo e abbastanza faticoso da Harvey Bay a Melbourne. Clima completamente diverso ad Harvey Bay giornate con sole calde e notti fresche contro il vero e proprio freddo di Melbourne, d'altra parte è inverno. Melbourne è la seconda città dell'Australia con circa 3,5 milioni di abitanti. Nonostante sia grande e popolosa è una città non frenetica quasi provinciale, infatti più di una persona mi ha detto che qui si vive benissimo e non la cambierebbero con nessun altra città, si sta bene, non c'è caos ed ha un alto tenore di vita; probabilmente vero ma forse troppo campanilismo. C'è una gran quantità di italiani, l'insediamento più numeroso di tutta l'Australia, infatti una strada la Lygon str. è considerata una little italy con moltissimi locali gestiti da italiani. La città è grande e pulita ed un bel centro commerciale. Molto caratteristico il grande mercato dedicato alla regina Vittoria il Queen Victoria Market che offre veramente tantissimi articoli. Appena fuori dal centro si trova il Royal Botanic Gardens considerati i più belli dell'Australia soprattutto in primavera quando c'è il risveglio della natura. Ci sono dei laghetti che sono quello che rimane del fiume che un tempo li attraversava. Dalla parte opposta sulla riva meridionale del fiume Yarra c'è il casinò, un enorme centro dove c'è di tutto: bar, ristoranti negozi e naturalmente tutto quello che serve a perdere i soldi. Stupenda la vista che si presenta al Rialto Tower l'edificio più alto di Melbourne, è la quarta torre (è passata tale nel 1994) più alta del mondo ed in appena 38 secondi si arriva al 55° piano da dove, con una terrazza a 360°, si vede Melbourne in tutte le sue angolazioni. Il biglietto costa AUD 10,5 e si può assistere ad un bel filmato di 20 minuti con la presentazione delle bellezze di Melbourne e dello stato del Victoria.Il Great Ocean Road si estende per oltre 300 km quasi tutto lungo la costa, si vedono così bellissimi panorami dalla costa con splendide scogliere, vallate con montagne abbastanza vicine. Peccato che abbia incontrato una giornata terribile con vento fortissimo ed un po' di pioggia; comunque anche così le scogliere sono stupende sopratutto la parte che va dai famosi 12 Apostoli, enormi pilastri di roccia che emergono dalle acque dell'oceano a Port Campell. Dei dodici apostoli però se ne vedono solo 7 dai vari punti di osservazione panoramici. Durante l'escursione abbiamo visitato vari luoghi fra cui una foresta interna con la solita vegetazione rigogliosa e poi un bosco dove, dopo vari appostamenti, siamo riusciti a vedere i koala liberi: non è stato facile individuarli fra tantissimi alberi, sono una piccola pallina in cima agli alberi più alti, ovviamente dormivano; anche i canguri in libertà in un immenso campo di golf , liberi in mezzo a giocatori e palline varie.

26/28 giugno 2001
Ho lasciato Melbourne non molto volentieri perchè ho trovato in questa città veramente dei veri amici. Sono tutti ragazzi, anche con famiglia, nati qui ma con genitori italiani. Ho trovato un calore ed un'ospitalità che certamente non mi spettavo; un'accoglienza così certamente in Italia è stata dimenticata da tempo, soprattutto per il fatto che io ero uno sconosciuto. Mi hanno fatto sentire come a casa. Lo stesso per Adelaide, dove ho incontrato un'amica avvertita da Melbourne del mio arrivo. La comunità italiana è molto unita e tutti sono innamorati dell'Italia come tanti italiani lo sono dell'Australia.Adelaide è una piccola città di un milione di abitanti molto tranquilla; anche qui essendo una città vicinissima al mare, in inverno è un po' spenta ma sicuramente in estate c'è molta vita, basta vedere i bei locali che ci sono, molti gestiti da italiani. Oltre al mare, la zona è conosciuta in tutta l'Australia per il vino; infatti nel South Australia ci sono grandi terreni coltivati a viti ed anche olivi. Ho visitato la vallata di Barossa Valley forse la più famosa della zona. Molte fattorie di produzione di vino, tutte attrezzate con la cantina per i vari assaggi di vini bianchi e rossi molto robusti nella gradazione, i rossi di media sono dai 13 ai 14 gradi, corposi e brillanti con qualità di uva Merlot e Cabernet; veramente ottimi vini. Hanno una buona esportazione soprattutto in Europa: Italia, Francia e Spagna e via via altri paesi. Se si fanno tutti o quasi gli assaggi sicuramente non si ritroverà la strada di casa, conviene pertanto assaggiare con parsimonia.Devo ringraziare per l'ospitalità a Melbourne Kelli, l'autrice di tutto: è stata la prima a contattarmi in internet, suo marito è molto simpatico; Anna, cara ragazza amica di Kelli; Frank ed Irma, che purtroppo ho conosciuto poco di persona ma molto meglio telefonicamente, ed infine Rosa e Rosa di Adelaide, care ragazze, la prima con due splendidi bambini ed un bravo marito, la seconda in attesa del primo figlio, auguroni. Ciao e grazie di tutto e spero a presto.

30 Giugno / 1 Luglio 2001
A metà strada circa fra Adelaide e Alice Springs si trova la cittadina di Cooper Pedy. Sembra di essere arrivati in un'altro mondo, infatti siamo in pieno deserto australiano ed è qui che hanno girato il film Mad Max 3 e te lo ripetono in continuazione. E' la capitale mondiale dell'estrazione di opali, una pietra dura preziosa. Tutto e tutti i 3/4 mila abitanti sono più o meno coinvolti nell'estrazione dell'opale. Ci sono tantissimi tipi di popolazioni, circa 40 diverse nazionalità fra cui gli italiani che hanno qui un club molto famoso nella zona. Tutta l'attività cittadina si svolge lungo la strada principale dove ci sono alcuni negozi con prezzi più alti che della città; d'altra parte o compri qui o compri qui! Molte case ed alberghi sono costruiti sotto terra scavati nella roccia, alcuni sono vecchie miniere adattate, altri costruiti proprio per questo scopo. Un pizzaiolo italiano del posto mi ha detto che in estate il mese più caldo è febbraio e la temperatura esterna può arrivare anche a 50° con clima però secco; ecco perchè si sono rifugiati sotto terra dove la temperatura è costante. Anch'io ho pernottato in una di queste strutture a 6 metri sotto terra, è molto pittoresco anche se un po' tetro sembra di essere nelle catacombe. A parte gli aborigeni sempre ubriachi ed a litigare, la gente del posto è gentile ed ospitale.Non sembrerebbe ma nei dintorni di Cooper Pedy ci sono molte cose da vedere, alcune veramente carine. Girando fra le miniere sembra di essere in un paesaggio lunare, mucchi di terra e buchi ovunque, bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi altrimenti ci si ritrova in fondo ad un pozzo. Alcuni tratti di terreno sono dei veri e propri colabrodo, altri hanno un buco qua ed uno là, evidentemente dove c'è un filone tutti la a scavare. Fra una miniera e l'altra a volte c'è una grande distanza, chissà quanto opale c'è ancora la sotto. Circa 150 milioni di anni fa la regione era ricoperta dalle acque; con il cambio delle condizioni climatiche l'acqua si è ritirata, e con il passare degli anni dai residui si sono formate le pietre scoperte soltanto all'inizio del '900.Nei dintorni di Cooper Pedy vi abita un personaggio molto particolare e famoso qui Crocodile Harris Nest, un barone lituano che dopo aver cacciato coccodrilli nel nord si è stabilito qui, ha una casa nella roccia incredibile con disegni e souvenir di ogni genere; è da vedere , ho fatto alcune foto; personaggio simpatico ed ancora amante delle belle donne.Sempre nei dintorni di Cooper Pedy si trova la riserva di Breakaways, un'area brulla con qualche formazione rocciosa ma secondo me stupenda. Da una piccola altura si vede a perdita d'occhio fino a dove arriva la vista "il nulla", solo deserto e silenzio; uno spettacolo veramente entusiasmante, una vastità enorme, una cosa secondo me bellissima, una vera opera d'arte della natura, ovunque ti giri vedi soltanto enormi spazi vuoti e colori forti; da non perdere. Sempre nella riserva si trova il Dog Fence una recinzione di 250 km che dovrebbe proteggere le pecore dalle escursioni dei dingo dal nord; anche una rete metallica lunghissima fa spettacolo in quest'ambiente selvaggio.In questi giorni che sono stato qui la temperatura invernale è veramente piacevole, fuori un bel sole caldo con cielo azzurro intenso, la sera però fa abbastanza fresco. Non c'è molto da fare qui la sera a meno che non vai nei pub a bere fino a tardi, infatti qui i turisti sono solo di passaggio, si fermano uno o due giorni.

2/8 Luglio 2001
Alice Springs si trova al centro dell'Australia proprio nel bel mezzo del deserto. E' una piccola città; tutto il movimento si svolge nel centro del paese, nel Todd Mall, la zona pedonale, e nelle strade limitrofe. E' comunque una cittadina piena di vita e movimentata con un gran numero di aborigeni che sono in condizioni bruttine.Alice Springs è attraversata dal Tood River, quasi sempre asciutto e luogo di ritrovo degli aborigeni. Il centro è sempre pieno di gente dai turisti ai locali con bei negozi e ristoranti. Non c'è moltissimo da vedere anche perchè questa è una tappa quasi obbligata per far visita alle bellezze dei dintorni. I giorni 6/7/8 ho partecipato ad un'escursione ad alcuni dei simboli dell'Australia. Primo giorno partenza all'alba con un freddo polare a bordo di un fuoristrada 4x4 in tutto 10 persone compresa la guida; destinazione Watarrka National Park a visitare il Kings Canyon, dopo aver fatto però una corsa pazza in fuoristrada sul letto sabbioso del fiume in secca a Palm Valley. I colori della terra sono incredibilmente di un rosso forte.Il Kings Canyon è uno spettacolare canyon con rocce incredibilmente belle ed una gola con una vista mozzafiato. Le pareti del canyon sono alte più di cento metri, attenzione per chi soffre di vertigini. Verso sera abbiamo raccolto della legna, sia per la cena che per riscaldarsi. Si cerca un posto dove pernottare, si prepara il campo, si accende il fuoco e si cena guardando il tramonto. Tutti riuniti intorno al fuoco perchè la notte nel deserto fa veramente freddo. Si dorme sotto le stelle negli swags, sono una specie di tenda con sacco a pelo incorporato per mantenere il caldo; se montato correttamente si evita ad eventuali animaletti di entrare e dormire con te!Al mattino sopra gli swags c'era del ghiaccio a conferma che la notte è molto fredda. Smontiamo tutto, carichiamo sul 4x4 si parte con destinazione Urulu - Kata Tjuta National Park ovvero Ayers Rock, il monolite simbolo dell'Australia.Da Alice Springs i parchi sono distanti quasi 500 km ed occorrono circa 4-5 ore di strada.Ayers Rock si incomincia ad intravedere da lontano nello spazio piatto del deserto; questa enorme roccia si eleva maestosa e via via che ci si avvicina si nota sempre di più la sua bellezza, quando ci sei sotto la vista è spettacolare, difficile da descrivere. Non abbiamo scalato il monolite per rispetto del luogo, infatti questa è terra sacra per gli aborigeni e ne vietano sia la scalata che le foto; nella realtà moltissimi scalano la roccia e la fotografano, noi abbiamo fatto solo queste ultime. Scarpinata intorno ad Ayers Rock, la guida mi dice che sono 10 km, io non so se ne abbiamo fatti così tanti, so solo che non si arrivava mai. Lo spettacolo da sotto è assicurato, veramente un miracolo della natura.Altrettanto spettacolare è il tramonto su Ayers Rock, Il monolite cambia colore, spettacolo che si rinnova anche all'alba.Raccolta di legna per la sera e nuova notte sotto le stelle, ancora più fredda della precedente.All'alba partenza per un'altro parco, il Kata Tjuta a visitare i Monti Olgas. Altro spettacolo di rocce, colori e panorami.Questi 3 giorni di safari nel deserto sono stati veramente a contatto con la natura rude e selvaggia dell'outback australiano, centinaia di km senza una costruzione, solo qualche stazione di servizio ogni tanto. Per chi ha spirito d'avventura è più emozionante pernottare nel deserto con un piccolo gruppo di persone piuttosto che la solita gita in pullman con pernottamento in hotel o campeggio dove c'è tutto.

10/14 Luglio 2001
Darwin è la capitale del Northern Territory ed è una città piena di vita anche se non molto grande. Tutto il movimento si svolge nel centro e nelle strade adiacenti. Nonostante sia inverno e nella stagione secca, la temperatura è abbastanza elevata e l'umidità si fa sentire; tipo i mesi di luglio e agosto da noi; non immagino cosa sia nell'estate quando è la stagione umida, il caldo afoso penso sia insopportabile. Questo mi fa comprendere quanto è immenso questo continente, fino a 3 settimane fa ero a Melbourne dove faceva freddo e qui invece sembra piena estate.La zona pedonale è molto viva ed allegra con gente che fa spettacolini improvvisati, centri commerciali ben attrezzati e cibi per tutte le tasche e gusti. Il lungomare è una bella passeggiata nel verde ma non c'è però la spiaggia e dunque fare il bagno lungo l'esplanade non è molto comodo; le spiagge sono un po' più distanti. Darwin e' una tappa quasi d'obbligo in quanto è un punto di riferimento per le varie escursioni sia per andare al più famoso parco d'Australia il Kakadu, sia per indirizzarsi verso la parte più selvaggia e meno popolata, la Western Australia.La città è moderna con molti edifici di costruzione recente, infatti il ciclone Tracy nel 1974 rase quasi al suolo e danneggiò irreparabilmente quasi tutti gli edifici; le nuove costruzioni sono state fatte a prova di ciclone sono stati costruiti anche dei rifugi particolari.I giorni 12, 13 e 14 ho partecipato ad un'escursione in fuoristrada 4x4 nel parco di Kakadu rimanendo tutto il tempo isolati a contatto con la natura e con pochissimi servizi; abbiamo dormito sotto le stelle in un campo attrezzato solo con le protezioni dagli attacchi dei coccodrilli; infatti nel parco è assolutamente vietato e oltretutto pericoloso accamparsi fuori da questi terreni protetti, gli unici servizi sono un solo wc per l'uomo e uno per la donna ma senza acqua, per lavarsi c'è il fiume!!!Da Darwin il parco è distante circa 2/3 ore di macchina con molti sentieri sterrati e diversi attraversamenti di fiumi e ruscelli che ora sono possibili per la stagione secca, mentre in quella delle piogge diverse attrazioni sono chiuse perchè irraggiungibili. La prima tappa è stato sull'Adelaide river a vedere i coccodrilli che vengono attirati dalla barca con pezzi di carne legati ad un bastone e questi con un balzo azzannano; è pericoloso affacciarsi fuori dalla barca per vedere meglio in quanto arrivano in silenzio, alcuni di loro sono di notevoli dimensioni. Continuando il viaggio siamo arrivati ad una palude che loro chiamano Billabongs: nella pianura durante la stagione delle piogge ci sono alcuni luoghi dove l'acqua arriva anche a 3 metri di altezza, durante la secca questa si ritira lasciando qua e la delle paludi, appunto le Billabongs, dove rimangono molte specie di uccelli acquatici che altrimenti avrebbero problemi di sopravvivenza.Andando avanti arriviamo alla rupe di Nourlandjie Rock da dove si vede il Nowulandjia Lookout, una stupenda vista del parco infinito; siamo proprio nel centro. Il Nourlandjie Rock contiene alcuni dei più importanti esempi di arte aborigena.Ci dirigiamo verso il campo di pernottamento protetto percorrendo di notte un bel po' di strada con attraversamento di vari ruscelli; tutto molto avvincente. Ottima cena sul BBQ e tutti a letto sotto le stelle ben protetti dalle nostre creme contro le zanzare del luogo. Al mattino tutti al fiume per la toilette d'ordinanza, si fa quel che si può.La seconda giornata è dedicata alla visita delle cascate di Twin Falls. Per arrivare alle cascate si deve percorrere un sentiero abbastanza faticoso e lungo fra rocce grandi e piccole, sentieri ripidi e boscaglia varia, ma è niente rispetto a quello che ci aspetta. Arrivando sulla vetta ci troviamo di fronte ad uno spettacolo entusiasmante, rocce con piccoli laghetti tranquilli, piccole cascate e perfino della sabbia. Tanti fanno il bagno. La vista è una meraviglia, qui i coccodrilli non ci sono. La guida ci dice che dobbiamo andare di sotto per vedere la cascata dal basso e perchè c'è un bel laghetto invitante. Tutti d'accordo. Non è stata una cosa semplice, anzi......, non c'è un sentiero o qualcosa di simile per scendere; gli zaini e borse varie vengono legati ad una corda e calati dalla roccia fino in fondo; e le persone? Quelle devono fare quasi alpinismo!!! Ci si immette in una piccola spaccatura nella roccia, se qualcuno ha qualche chilo in più giuro non ci passa, e con pochi o quasi nulla appoggi ci si deve calare giù; è veramente difficile per chi, come me, non ha mai fatto nulla di simile. Fatto il primo tratto si è in fondo alla spaccatura; siamo a metà del percorso. Da qui senza avere la possibilità di girarsi e sperando di aver imbroccato il lato giusto si deve procedere di traverso con pochi e minuscoli appoggi, soprattutto facendo forza fra le pareti per non scivolare giù e sbucciarsi un po': Dopo tutto questo però si arriva in paradiso. La cascata è bellissima e la gola con in fondo il fiume è da eden terrestre. Le foto non pareggeranno mai, anche al più bravo dei reporter, la vista diretta. Faticoso e non facile ma sicuramente consigliato; passaggio scuramente problematico per i meno giovani. Pranzo in paradiso e bagno ristoratore.Verso sera si rientra e tutti in preda allo sconforto perchè bisogna risalire quella spaccatura, comunque va fatto se non si vuole dormire lì. Pernottamento sotto le stelle e splendida grigliata di bistecche e salsicciotti, meritata cena dopo queste fatiche.L'ultimo giorno è stato più tranquillo, visita ad un'altra famosa cascata però più facile da raggiungere solo varie pietraie da passare che rispetto alla roccia di ieri sembra una passeggiata sulla sabbia. Sono le cascate di Jim Jim Falls, hanno un dislivello di oltre 200 metri ed in fondo formano un bel lago con acqua molto fredda, non sono riuscito a farci il bagno. Rientro a Darwin stanchi ma soddisfatti della visita al Kakadu National Park.Mi aspetta domani un lungo viaggio in bus di 2 giorni fra Darwin e Cairns.

18/19/20 Luglio 2001
Arrivo in mattinata a Cairns, tranquilla cittadina del Queensland, uno dei maggiori centri turistici dell'Australia.Da qui partono tantissime escursioni per la barriera corallina.A Cairns non c'è spiaggia ma se ne trovano a poca distanza dalla città.Ha un centro non molto grande ma vivace ed un bella vita notturna, infatti Cairns è famosa per le sue notti folli.Gita nei dintorni di Cairns a Port Douglas e Cooktwon.Prossima destinazione Airlie Beach

22/23 Luglio 2001
Airlie Beach è un piccolo centro sulla costa del Queensland ed è considerata la porta d'ingresso per le isole Whitesunday:Tutto qui intorno gira nell'orbita del turismo sulle isole; è un piccolo centro ma vitale con bei locali notturni molto attivi.Sono rimasto pochi giorni in queste località, dopo Airlie Beach me ne tornerò a Melbourne, con un viaggio lunghissimo, dai miei amici a riposare un po' di tempo; tutti quei chilometri in bus sono veramente faticosi.

Ottobre 2001
A distanza di alcuni mesi sono tornato a fare un salto a Sydney e con l'occasione ho fatto alcune foto notturne. Da Sydney ho visitato di nuovo Newcalstle, dove ho incontrato altri amici ed insieme siamo andati a Port Stephens che si trova a circa un'ora di strada dal paese.Port Stephens è famosa per i suoi delfini, infatti ci sono molte escursioni che ti portano al centro della baia e questi simpatici animali si avvicinano tranquillamente. Qui i delfini si sono ormai trasferiti in pianta stabile.Ritorno a Melbourne ed il 23 novembre rientro in Italia e fine di questa bellissima avventura australiana.

Il giorno 23 novembre 2001 finisce questa avventura in Australia. Aereoporto di Melbourne, puntuale il volo Emirates EK 069 delle ore 20,45 via Dubai, si alza in cielo con destinazione Roma sono abbastanza triste perchè mi sono trovato molto bene, mo sono fatto dei veri amici ed alcuni sono venuti in aeroporto a salutarmi.
Il volo è stato tranquillo ma molto lungo è forse l'unico neo di questo viaggio, 24/25 ore sono un'infinità ma comunque il gioco vale senz'altro la candela.
Grazie di cuore a tutti.
Fabrizio.

3 commenti in “6 mesi nel Nuovo Mondo (2^ parte)
  1. Avatar commento
    estrella
    04/03/2005 23:03

    Viaggio meraviglioso, sto per partire anche io per 6 mesi e forse più. Vorrei sapere quanto hai speso???

  2. Avatar commento
    geronimo
    26/02/2005 16:37

    Non vorrei dilungarmi anche se penso ne valga proprio la pena, ma mi accontento di dire che l'australia è unica non ha rivali in nessun campo, è un paese dove puoi trovare quella libertà che a tutti giova, un paese cordiale , amichevole. Semplicemente unica! Ciao a tutti e viva l'australia

  3. Avatar commento
    Seb
    25/03/2004 23:33

    Mi permetto di far notare delle imprecisioni su alcuni nomi: Port Campell si chiama invece Port Campbell. Cooper Pedy si chiama Coober Pedy. Urulu è invece Uluru. Grazie dell'ospitalità. Seb

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