L’Oasi di Pignola, splendido angolo di Basilicata

Visitiamo un’area protetta della provincia di Potenza, dove una fitta copertura vegetale è habitat di numerose specie di uccelli

La diversa profondità delle acque e la ricca copertura vegetale hanno reso l'Oasi WWF Pantano di Pignola uno degli ambienti regionali a maggior diversità biotica.
Censite 158 specie di uccelli: coppie di svasso maggiore volteggiano in bellissime danze di corteggiamento, l’airone cenerino sorvola in modo maestoso ed eleganti e alti trampolieri come la garzetta e la spatola dominano il lago Pantano di Pignola.

DOV'È, COME RAGGIUNGERLA
L'Oasi si trova nel Comune di Pignola, provincia di Potenza. Dalla "Basentana", uscita Potenza Ovest. Al primo incrocio fare inversione, tornare indietro e imboccare la parallela alla Basentana in direzione Picerno. Dopo circa 150 m al primo bivio seguire a sinistra in direzione Pignola. Percorsi 6 chilometri, raggiungerai il Lago; da lì ti guidano le indicazioni.

GESTIONE E STRUTTURE
Centro Visite, biblioteca, cassette entomologiche. Centro di Educazione Ambientale
Strutture in allestimento: sono in corso di realizzazione strutture volte a migliorare la ricettività e la fruibilità dell’Oasi. Tra queste:
Il Giardino Botanico “…uno spaccato dell’Appennino Meridionale…”
Il Campus costituito da tre strutture in legno lamellare da adibire all’educazione ambientale ed ai campi estivi;
Il rifacimento delle strutture del CRAS, infermeria e relative attrezzature per uso veterinario;
La creazione di nuovi Percorsi Natura.
La gestione dell'Oasi è a cura del WWF Italia, i servizi sono affidati alla Cooperativa NOVATERRA.

L’AMBIENTE E LA STORIA
La diversa profondità delle acque e la presenza di prati mesofili a contatto con le aree coltivate ed i boschi circostanti, hanno contribuito all’instaurarsi di una copertura vegetale ricca e varia e un differenziamento di nicchie ecologiche, che hanno reso il lago uno degli ambienti regionali a maggior diversità biotica. L'estensione della Riserva Pantano di Pignola è di 115 ettari.
Il luogo, frequentato dall’uomo sin da epoche remote, venne utilizzato in periodi più recenti per il pascolo delle greggi ma anche per la raccolta di cannucce e giunchi per l’intreccio di vari manufatti (panieri, ceste, sedie ecc.) o per la caccia.
Più puntuali descrizioni sul Pantano di Pignola si devono al medico naturalista locale Emilio Fittipaldi che agli inizi del Novecento annotava la presenza della Lontra (Lutra lutra). L’eminente botanico Orazio Gavioli nel 1934 realizzò l'erbario del lago e delle aree adiacenti redigendo un nutrito elenco di specie rare e tipiche della zona umida.

FLORA E FAUNA
Ai prati mesofili ricchi di specie igrofile ma anche ruderali, fa seguito una flora ad idrofite tipiche degli specchi lacustri, che si rinviene non solo sulle sponde, dove forma una cintura più o meno continua, ma anche sugli isolotti. Tra le idrofite il Potamogetum pectinatus, il Cerathophyllum demersum e Myriophillum spicatum vivono in presenza di acque stagnanti; nella parte più esterna, laddove il livello dell’acqua è minimo o assente sono predominanti i popolamenti a Phragmites australis, mentre quando l’acqua diventa più profonda o si ha uin maggiore ristagno idrico prevale Typha angustifolia.
La fascia di specie arboree ed arbustive che separa i prati dagli specchi lacustri, è costituita prevalentemente pioppi neri, ontani e salice bianco, salice rosso, salice fragilis e salicone, che resistono alle inondazioni invernali e sono interamente ricoperti di licheni, organismi simbionti con un fondamentale ruolo di bioindicatori.
Numerose le specie animali presenti nel Pantano di Pignola, centinaia per quanto riguarda i soli insetti.
Questi ultimi, assai meno vistosi rispetto agli uccelli e ai vertebrati, sono in realtà molto importanti perché rappresentano i migliori indicatori dello stato di salute e conservazione del territorio.
Sono 158 le specie di uccelli censite nelle diverse stagioni delle quali 37 nidificanti nell’area del lago che si propone come una delle più importanti stazioni per la sosta e riproduzione dell’avifauna. Ogni stagione offre particolari suggestioni: lungo i prati allagati e le rive fangose si possono osservare nutrite popolazioni di canapiglie, volpoche, moriglioni, mestoloni, fischioni,alzavole, morette, codoni, folaghe, gallinelle d’acqua
In primavera e in estate i colori cambiano e si rinnovano i versi del canneto e lo sguardo è rivolto alle coppie di svasso maggiore che fanno precedere l’accoppiamento da complicate e bellissime danze di corteggiamento; al tuffetto, simbolo della riserva; al caratteristico nido del pendolino, sui salici; al volo maestoso con battute d’ali lente e profonde dell’airone cenerino e di altri trampolieri come la garzetta, la sgarza ciuffetto, la spatola, l’airone bianco maggiore.
Tra i rapaci diurni: il falco di palude, la poiana, il nibio bruno e il nibbio reale.
Presso la Riserva Pantano di Pignola è attivo anche il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) che cura soprattutto rapaci feriti dalle armi dei cacciatori, provvedendo nei casi migliori, al reinserimento nel loro ambiente naturale.

VISITE
L’Oasi è aperta tutto l’anno. La chiusura settimanale è il lunedì.
Per gruppi e scoleresche è necessaria la prenotazione.
E' possibile fermarsi al nostro bar per gustare prodotti tipici e biologici, oppure accomodarsi nella nostra tisaneria per sorseggiare una calda e piacevole tisana, il tutto rigorosamente “bio”.
Il Sentiero natura ha una durata di 1h,30 ma può prolungarsi a seconda dell’interesse e delle esigenze dei visitatori. Si articola attorno al lago con passerelle e osservatori in legno che permettono di passeggiare anche in inverno in condizioni di “acqua alta” e attraversa tutti gli ambienti presenti.
Dal bosco si raggiunge il primo Osservatorio, con vista sul Lago piccolo, con acqua poco profonda e vegetazione tipica; dove si osservano folaghe, germani reali, aironi cenerini, gli svassi maggiori. Si arriva poi al prato selvatico, dove regna una grande biodiversità di specie vegetali e animali; ciò consente di ammirare colori e fioriture diverse in ogni stagione.
La presenza degli animali si può riscontrare indirettamente attraverso le loro tracce: tane, resti di cibo, escrementi e borre, gallerie scavate nei tronchi. Attraverso un camminamento di gabbioni in pietra si raggiunge il punto di separazione tra il Lago piccolo e il Lago grande. Quest’ultimo rappresenta un invaso seminaturale, dove il canneto, il tifeto, il giuncheto e l’acqua più profonda ospitano uccelli diversi, tra cui il Falco di palude.

PER LE SCUOLE
I progetti ideati dal Centro di Educazione Ambientale dell'Oasi di Pignola sono ideati per consentire ai ragazzi la possibilità di riappropriarsi della giocosità del vivere la natura in tutte le stagioni dell'anno, alternando momenti di intensa osservazione, attraverso l'esperienza diretta; l'utilizzo dei cinque sensi attraverso laboratori di manipolazione di elementi naturali o di materiali da riciclo.

STUDI E RICERCHE
Quest’Oasi rappresenta un campo di studio sterminato per i botanici, i naturalisti, gli entomologi, i birdwatchers e per quanti vogliano, anche solo per hobby, studiare la dinamica di popolazioni vegetali e animali.

PER SAPERNE DI PIU'
Telefono 0971-486142 - 347.5168091 (Francesco); 345.7109074 (Luciana).
E-mail pantanodipignola@wwf.it
Il sito del Provincia di Potenza www.provincia.potenza.it
Il sito della Regione Basificata www.regione.basilicata.it
Il sito della Cooperativa Novaterra www.novaterralucana.com

NEI DINTORNI
Il Centro Storico di Pignola e il Museo Scenografico della tradizioni Contadine in Pignola; il Bosco della Sellata e quello di Pierfaone; le Dolomiti Lucane e i paesini di Castelmezzano e Pietrapertosa; la Foresta Grancia e il paesino di Brindisi di Montagna; il Castello federiciano di Lagopesole e il Centro Storico e il Castello di Melfi.

MANGIARE E DORMIRE
Agriturismo La taverna del Boscaiolo c/da Arioso Tel. 0971 420219
Agriturismo Il Rifugio del Pescatore, via Fontana Arciprete 6 - Pignola. Tel 0971 482039
Trattoria Due botti, via Fontana 7, Pignola. Tel 0971 421253
Pizzeria Forno D'oro c/da Pantano 0971 482020

LIBRO D'ORO
Hanno contribuito alla nascita ed alla crescita dell’Oasi di Pignola:
Antonio Bavusi, Albano Garramone, Giuseppe Settembrino, Pasquale Libutti e Paolo Donadio.
Un pensiero affettuoso grande come l’Oasi va, infine, a Mario Ligrani, partito per speriamo più interessanti avventure, che con il suo sorriso, il buon umore e la grande voglia di fare ha contribuito non poco a tutte le cose nuove che stanno accadendo nell’Oasi.

Per le foto si ringrazia http://www.basilicata.cc/lucania/pantano/index.htm

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