Beautiful Wilderness

Beautiful Wilderness

 

 

In valigia

Sicuramente abbigliamento sportivo, prevalentemente da montagna; molto utile, anche se si viaggia in estate, una giaccavento per i momenti più freddi. Da non dimenticare un buon repellente per le zanzare e gli insetti in genere. Se avanza un "buco" in valigia, saranno utili anche delle cassette da ascoltare in macchina per avere compagnia durante i lunghi spostamenti, visto che spesso la radio non si sente. Da comprare nei negozi sportivi una bear bell, la campanella da attaccare allo zaino per tenere lontani gli orsi e, soprattutto, la nostra paura.

Come spostarsi

Prima di tutto il viaggio intercontinentale: abbiamo volato con British Airways, su aerei della Canadian Airlines, discreti ma non eccezionali nel confort (abbiamo avuto modo di constatare che sono migliori i voli della Air Canada, che vola in collaborazione con Lufthansa). Lungo il nostro itinerario ci siamo spostati con una macchina a noleggio, senza problemi di sorta; la sensazione ricevuta è quella che le strade larghe e gli ampi spazi siano indicati anche per chi scelga di muoversi con il camper (sono numerosissimi e di tutte le dimensioni). Un'ultima considerazione per i traghetti: ci sono sembrati buoni, puntuali e ben organizzati (consigliabile la prenotazioni con buon anticipo, tel.624-9627 )

Dove alloggiare

Nella zona c'è un'ampia varietà di alloggi. Nel nostro viaggio abbiamo soggiornato nei Bed & Breakfast, che a differenza di quelli a cui siamo abituati in Europa non rappresentano la soluzione economicamente più vantaggiosa, in alberghi di diverso tipo, nei Motels, un'istituzione del Nord America, che abbiamo trovato ovunque numerosissimi, quasi sempre a buon mercato, con camere spaziose, pulite e particolarmente vantaggiose se si viaggia in più di due persone e si è disposti a dividere la stanza con i compagni di viaggio, e nei tipici Lodges di tronchi in mezzo alla natura selvaggia. Ricordo tra gli altri il Lady Mac Donald Country Inn di Canmore, sulla Montagne Rocciose, un alberghetto incantevole (e piuttosto caro), dal fascino denso di calore "country" tipico delle dimore di campagna americane (tel.001-403-6783665). Impossibile da scordare il Becker's Lodge (tel.992-8864), raggiungibile da Quesnel percorrendo la Prov.le 26 fino in fondo, compreso un lungo tratto non asfaltato: si tratta di una manciata di chalets di tronchi nella foresta, sulla riva del Bowron Lake nell'omonimo parco, con stufa a legna, verandina che guarda sul placido lago abbondante di ottimi salmoni e silenzio, silenzio come non ne ho mai sentito altrove! Meglio non avventurarsi per l'interminabile strada che porta al Lodge prima di essersi assicurati una casetta!

In cucina

La cucina canadese richiama quella dei vicini americani, forse migliorandola. Si trovano delle belle "bisteccone" con patatine, degli ottimi burgers che nulla hanno a che vedere con quelli che siamo abituati a mangiare nei fast foods, e soprattutto un gustosissimo salmone, apprezzabile soprattutto quando viene cotto con semplicità e non viene "sommerso" dalle abbondanti salse che ne alterano il sapore. Tra i ristoranti provati, ricordo con piacere Papa George's a Jasper, quello del Backer's Lodge con musica country suonate dal vivo, The Loft a Tofino e Milestone in Robson Street a Vancouver.

Itinerario

Durata del viaggio 16 giorni.
Volo via Londra per Calgary (Alberta); quindi, con macchina a noleggio, direzione ovest per raggiungere le Montagne Rocciose. Dopo alcune giornate dedicate alle escursioni nei Parchi Nazionali di Banff, Jasper e Yoho, abbiamo puntato verso l'Oceano Pacifico, nello Stato della British Columbia. Da Prince Rupert, in traghetto, abbiamo navigato lungo l'Inside Passage per giungere a Port Hardy, sulla Vancouver Island. Dopo essere scesi percorrendo la costa est, abbiamo attraversato l'isola per raggiungere l'estremo ovest, il borgo peschereccio di Tofino. Infine, tornati sulla costa est, abbiamo raggiunto in traghetto Vancouver da dove siamo ripartiti per il ritorno a casa.

Da non perdere

Il viaggio si è svolto, salvo qualche opportuna deviazione, lungo uno dei classici itinerari dei tours organizzati; importante è stato scegliere un periodo non di punta, per evitare presenze di massa e incolonnamenti inevitabili in zone come questa in cui le località sono collegate da una sola strada. Difficile trarne un racconto che non sia interminabile ma che non si riduca ad un mero elenco di luoghi. Chi avrà voglia di leggerlo, cerchi di scorgere tra le righe il verde impenetrabile della foresta sconfinata, il roboante tuono della cascata, l'inquietudine di una passeggiata in un bosco che si sa popolato di orsi, l'eccitazione di uno sguardo incrociato per un attimo con un orso che d'improvviso vi ha attraversato la strada, la serenità di remare su una canoa in mezzo al silenzio impossibile di un lago, la maestosità di un cervo o la placida enormità di una balena che si diverte a girare attorno al vostro gommone. La vacanza è cominciata con l'arrivo ed il noleggio di una lussuosa Buick all'aeroporto di Calgary, dove abbiamo subito percepito quanto ostico per noi sia l'inglese parlato da questi simpatici western canadians. All'arrivo a Canmore, sulle Canadian Rockies, nello splendido scenario di queste enormi montagne baciate dal sole al tramonto, ci siamo sentiti come storditi per l'aria sottile e pulita che si respira, una sensazione difficile da spiegare ma fortissima, che ci è rimasta fissa nel cervello. Senza concederci un attimo di pausa il giorno successivo, dopo l'ottima colazione del Lady Mac Donald Country Inn, si preannunciava come una delle giornate più dense di impegni: visita del Lake Louise, la cosiddetta perla della Rockies incastonata in una corona di immani montagne, il lago più fotografato del Canada, dall'acqua di un irreale verde pastello (terribile americanata il mega albergo Chateau Lake Louise che ne"distrugge" una delle rive). Dal lago, carina la gita sul sentiero che porta al Lake Mirror ed al Lake Agnes, mentre notevolissima è l'escursione (circa 1 ora e mezza) che dal Lake Agnes porta alla Plain of Six Glaciers, lassù proprio sotto le cime, nel silenzio rotto dai blocchi di neve che si staccano per ricadere con un boato sul ghiacciaio sottostante; comoda l'opportunità lungo il tragitto di sostare in un paio di Tea Houses caratteristiche. Merita una visita anche Banff, elegante cittadina di montagna, la cosiddetta Cortina delle Rockies. Lasciato il Banff National Park, abbiamo puntato verso il confinante Yoho National Park; qui, dopo una notte passata nell'indimenticabile villaggio di Field, dalle strade non asfaltate in cui nella pioggerella serale è palpabile la sensazione (ed il timore) della invisibile presenza degli orsi, con l'unico store che fa anche da bar in cui abbiamo fatto colazione in compagnia di simpaticissimi personaggi del luogo, abbiamo visitato le Takakkaw Falls, 254m di salto, molto belle, oltre che poco turistiche. L'itinerario si è poi snodato lungo la Icefields Parkway, tra maestose montagne e splendidi laghi, dove tra l'altro facciamo i primi emozionanti incontri con gli orsi. Vale certamente la pena anche di effettuare le due classiche soste al Columbia Icefield, per partire poi alla volta del ghiacciaio a piedi o trasportati sugli Snowcoach, ed alle Athabasca Falls, visibili da diverse prospettive in un ambiente da classico film western. Giunti a Jasper, che dà il nome al Parco Nazionale in cui è situata, si ha subito la sensazione di essere passati dal turismo "alla moda" di Banff ad uno più spartano, per sportivi più concreti e con meno fronzoli. Qui le opportunità sono infinite e veramente per tutti i gusti: ad un turista di passaggio, quali noi siamo stati, rimane vivo il rammarico di non aver fatto troppo poco, la sensazione che si poteva osare di più; nei due giorni di permanenza abbiamo provato per la prima volta il rafting (a proposito, anche un principiante, in sufficiente condizione fisica, può tranquillamente scegliere il 2° livello: noi ci siamo limitati al primo e ci siamo ritrovati unici giovani in una compagnia di coraggiosi sì, ma parecchio "attempati" signori), compiuto qualche piccola escursione a piedi e soprattutto noleggiato una canoa sul Maligne Lake, esperienza stupenda, davvero un buon esercizio sia fisico che mentale. Da Jasper abbiamo lasciato l'Alberta passando dal Mount Robson, il più alto delle Rockies, e ci siamo spinti a sud lungo la Cariboo Highway fino a raggiungere Quesnel ed il Bowron Lake Provincial Park. Nei due giorni passati al Parco, tra una "storica" gita in canoa ed un'escursione a piedi nella foresta, abbiamo incluso una mezza giornata a Barkerville, città-parco ricostruita con cura con case originali del periodo della corsa all'oro e attori vestiti con i costumi d'epoca impegnati in scenette rappresentate per la strada ed in balli scatenati con il coinvolgimento del pubblico. Dal Bowron Lake all'Oceano abbiamo attraversato un'area deludente, quella lungo tutta la Statale 16, tranne forse che per qualche insediamento indiano, i Totem Pools di Gitanyow, Kispiox e Ksan. Da Prince Rupert parte il traghetto che, in circa 16 ore, porta a Port Hardy sull'Isola di Vancouver, dopo aver percorso nello scenario di una natura praticamente vergine il tratto di mare denominato Inside Passage dove, se la stagione è quella buona, si possono scorgere numerose orche marine. Scendendo lungo la costa est il luogo più interessante è Telegraph Cove, romantico villaggetto di case colorate costruito sulle palafitte, punto di partenza per le gite alla ricerca delle orche (noi siamo stati sfortunati, nel corso del giro abbiamo visto solo un'orca e si è anche rotto il motore della barca). Da Campbell River, che come altri paesi della zona vanta il titolo di "capitale mondiale della pesca al salmone", attraversando l'isola con sosta allo Stratchona National Park ed escursione alle Upper Myra Falls, abbiamo puntato verso il punto ultimo della costa ovest, Tofino. A Tofino ci si sente ai confini del mondo: da un lato lo scuro e rabbioso Oceano Pacifico, con la possibilità di intraprendere lunghe passeggiate sulla Long Beach o di avventurarsi in un emozionante Whale Watching, dall'altro la foresta pluviale, che offre ampia scelta di escursioni su sentieri ben segnati (a meno che non siano chiusi per la presenza di orsi, come è capitato a noi). Il Whale Watching (allontanate i timori e scegliete il giro in gommone, è certamente molto più coinvolgente) in questo tratto di mare è davvero bellissimo: vestiti con pesanti tutoni tipo palombaro si perlustra la zona del Remote Passage, alla ricerca delle balene e delle orche e quando, nel mezzo del mare grigio di una baia si spegne il motore e si resta silenziosi in attesa del fatidico "sbuffo", l'eccitazione sale al massimo. E' incredibile come l'incontro con questi bestioni susciti nell'Uomo tante emozioni: mai un filo di paura, tanta curiosità, voglia di confidenza e ammirazione per la consapevolezza di trovarsi davvero di fronte alla grandezza della Natura! Sulla strada che da Tofino porta a Nanaimo, dove ci si imbarca sui traghetti per Vancouver, il tratto di foresta (luogo sacro per gli Indiani) denominato Cathedral Grove vale senza dubbio una sosta. Le ultime giornate di vacanza sono state spese a Vancouver. Abbiamo visitato niente altro che i posti più turisticamente più frequentati: la vivace arteria commerciale di Robson Street, il pittoresco quartiere di Gastown con il famoso orologio a vapore, il Canada Place con la splendida visuale sul porto, Chinatown, il quartiere marittimo di Granville Island con i suoi negozietti di souvenir ed i mercati dove si comprano cestini di frutti di bosco bellissimi a prezzi irrisori, ed il magnifico Stanley Park, un angolo di natura selvaggia proprio nel centro della città, con le piste distinte per i ciclisti e per i pattinatori, le passeggiate nella foresta ed il magnifico Acquario, dove si può osservare la fauna marina del Nord America inserita negli ambienti originali. Quello che davvero resta nel cuore, oltre che negli occhi, è la vivibilità di Vancouver, che riesce ad essere una moderna metropoli occidentale pur conservando caratteristiche di vivibilità tipicamente canadesi. Innanzitutto la posizione: come dicono gli slogan pubblicitari, gli abitanti possono la mattina sciare sui monti che avvolgono la città ed il pomeriggio dilettarsi sull'Oceano con la barca a vela, di cui sono molto appassionati. Di più, a colpire è l'atmosfera di tranquillità, la cortesia della gente ed il rispetto per le regole basilari del convivere, lo scarso traffico, il grande spazio dedicato agli sports all'aria aperta, l'attenzione per i disabili, insomma una qualità della vita tale da suscitare in noi italiani una buona dose di invidia, oltre che di rabbia.

Curiosità 

In Canada si vive ai ritmi di Madre Natura e se ne è totalmente travolti; gli spazi sono immensi e grandi sono la sensazione di libertà e le emozioni date dallo stretto contatto con un tale ambiente Ovviamente, è richiesto il rispetto di alcune regole, che vanno dalla semplice educazione ambientale ai comportamenti da tenere nel corso dei frequenti incontri con la fauna. Divertenti, al riguardo, ma da prendere del tutto sul serio, i consigli sul cosa fare nel caso ci si trovi a tu per tu con un orso e come reagire se attaccati: questo "bombardamento" di avvertimenti finisce col creare una specie di psicosi dell'orso che fa sì che nel bosco si sobbalzi ad ogni scricchiolio. Indimenticabili i momenti passati sulle rive del Bowron Lake, magari al tramonto, seduti su un tronco a guardare ed ascoltare la Natura! Ancora un paio di annotazioni: innanzitutto, abbiamo trovato davvero fantastiche e ricche di opportunità la Montagne Rocciose, che secondo noi valgono da sole un viaggio, che comprenda magari qualche escursione più avventurosa magari con notti passate in tenda. In secondo luogo, per chi ne avesse la possibilità, credo sia interessante il giro di una settimana in canoa nei laghi del Bowron Lake Provincial Park, con partenza dal becker's Lodge.

Per i più piccoli

Il Canada Occidentale è sicuramente visitabile con bambini al seguito. Io credo, però, che la vacanza sia da affrontare con bambini non troppo piccoli, sia per godere appieno di tutte le opportunità (portare un bambino di un anno in una canoa traballante non è consigliabile neppure per più spericolati genitori!), sia perché spesso si soggiorna in luoghi davvero lontani dalla civiltà e da ogni struttura ospedaliera.

Sport

La regina del Canada Occidentale è la Natura, che offre infinite possibilità ai praticanti di sports a contatto con l'ambiente. Innanzitutto questo è il paradiso della pesca al salmone sia in mare che in acqua dolce (meglio magari non seguire l'esempio degli Indiani che abbiamo visto pescare sulle rapide del Bulkley River servendosi di lunghi bastoni uncinati!). Inoltre, numerose sono le piste per gli sciatori, sia da discesa a Lake Louise e Whistler Mountain o sulla Vancouver Island, sia da fondo, nella zona di Canmore e KananasKis, dove tra l'altro si svolsero le gare delle Olimpiadi di Calgary dell'88; di più, grandi opportunità per chi ami andare a cavallo o effettuare escursioni in montagna, gite in canoa su laghi, torrenti e in mare tra le isole, rafting, free-climbing, mountain bike, vela, etc.

Note dolenti

Mi sembra che non valga la pena di segnalare nulla in questo spazio, visto che oggi per me è uno sforzo ricordare qualcosa di negativo degno di nota.

 

 

9 commenti in “Beautiful Wilderness
  1. Avatar commento
    Lo Staff
    10/12/2007 16:17

    Cara Gael, è molto improbabile che tu riceva risposta in questo spazio che, come avrai visto, è riservato a commenti sul resoconto di viaggio. Ti consigliamo di porre i tuoi quesiti nel principale luogo d'incontro della nostra Community di viaggiatori, cioè il Forum. Ti basta cliccare su Forum in alto sotto il titolo: la registrazione è gratuita e velocissima. Ciao!

  2. Avatar commento
    gael
    10/12/2007 12:37

    Buongiorno a tutti! Io ed il mio ragazzo desideremmo partire con un visto vacanza e lavoro per il canada.ma la mia domanda è,quanto dura il visto una volta arrivati in canada?e...la mia laurea in scienze motorie e sport sarà valida?perfavore se qualcuno puo' rispondere alle mie domande, ne sarei grata.un bacio g.

  3. Avatar commento
    lorenzo
    31/03/2004 11:14

    E' tutto vero, ci sono stato due volte (settembre 99 e settembre 2003), ma credo che Vancouver purtroppo sia peggiorata parecchio.

  4. Avatar commento
    federica
    21/02/2001 06:00

    il tuo racconto è il migliore letto finora su internet...ripercorreremo parte dei tuoi passi la prossima estate. Grazie per l'entusiasmo trasmesso e per le utili note di viaggio. Federica e Sergio

  5. Avatar commento
    EvitaV1
    21/02/2001 06:00

    E' stato il mio meraviglioso viaggio di nozze, da Vancouver a Calgary: un tuffo ad occhi aperti nella natura, gli orsi, le orche che ci hanno accompagnato lungo l'Inside Passage, i wapiti che s'incontrano lungo i sentieri, nei boschi ... grazie per avermi fatto rivivere dei ricordi meravigliosi.

  6. Avatar commento
    Michele Natale
    21/02/2001 06:00

    Dimenticavo il mio indirizzo, micnat@libero.it

  7. Avatar commento
    Michele Natale
    21/02/2001 06:00

    Tra poco più di sei mesi, vorrei iniziare la setssa avventura da sofno di di Federico. Ma ho bisogno di consigli e suggerimenti per non sbagliare, anche perchè e la prima volta che espatrio e faccio un viaggio così lungo. grazie

  8. Avatar commento
    federico
    21/02/2001 06:00

    Inutile dire che il tuo commento, Angela, mi ha riempito di gioia e commozione, allora forse veramente ho saputo cogliere almeno in parte lo spirito di questa terra che mi ha tanto colpito! Quante volte ho pensato anch'io ad una scelta tipo la tua, ma poi sono sempre così numerose e forti le cose che ti legano al luogo dove si abita da sempre... Perchè non scrivi qualcosa anche tu su questo sito? Mi piacerebbe leggere le sensazioni di chi il Canada lo vive tutti i giorni, leggere i tuoi consigli x visitare la British Columbia, x sapere in cosa ho mancato e cosa dovrò invece ricordare per la prossima volta, quando la mia piccola avrà l'età giusta per divertirsi a remare su un lago canadese!

  9. Avatar commento
    Angela
    21/02/2001 06:00

    Io invece ci vivo e trovo che l' autore dell' articolo non poteva descrivere meglio quello che io vivo ogni giorno in questo meraviglioso posto. Ho scelto il Canada dove vivere proprio per l' alta qualita' della vita, un futuro migliore per i miei figli e non passa giorno dove mi dico io e mio marito di aver fatto la cosa piu' giusta da fare. Che posso aggiungere altro? Federico ha descritto benissimo la natura, l' aria che si respira, la gentilezza della gente, certo non sono proprio tutti gentili eh questo non e' mica il paradiso ma manca davvero poco per esserlo davvero! Io adoro Vancouver, mi commuovo ogni sera quando dalla collina di Surrey mi inoltro con la macchina nel fondo valle per andare alla metropolitana, se di mattina Vancouver e' semplicemente stupenda di notte con tutte le sue luci diventa magica. Non posso aggiungere altro, ho il cuore gonfio di commozione. Un saluto da questa meravigliosa terra

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