Roma a modo mio!

La città dei giorni nostri costituisce una realtà completamente diversa da quella che impressionò i viaggiatori, illustri o meno, avvicendatisi nel corso dei secoli scorsi ...
La sua conoscenza non può più limitarsi al centro storico, che, pur esteso, rappresenta un settore limitatissimo dell'attuale conurbazione, né ai monumenti del passato, come se la cultura moderna non avesse saputo produrre nulla di notevole; né ancora, ai capolavori e alle emergenze architettoniche principali.
La conoscenza deve approdare alla comprensione e a tal fine non può procedere per "pezzi" staccati, per quanto numerosi possano essere. Si ha bisogno della visione complessiva, ossia del contesto, nel cui interno ogni cosa trova la sua ragione e il suo significato.
Una valida guida di Roma deve tentare di offrire un aiuto in tal senso: sembra opportuno mettere da parte i vecchi criteri di studio, per adottarne altri più aderenti alle esigenze attuali, tra le quali la "cultura della città" è quella maggiormente sentita ed invocata.
Detto questo, è obbligatorio specificare che nella definizione degli itinerari, si è abbandonata la norma dell'irraggiamento dal centro storico - identificato con Piazza Venezia , in virtù di implicazioni simboliche che sono oggi in gran parte decadute - e quella, di praticità spicciola, dell'intersecazione del maggior numero di "cose notevoli" con il minor percorso possibile. Gli itinerari sono stati strutturati in modo da far comprendere la città nella complessità delle sue vicende (di origini, persistenze, trasformazioni, cancellazioni, espansioni) e distribuiti in cinque capitoli che corrispondono ad altrettanti settori omogenei:

· il centro storico: la città "entro le mura", suddiviso nella parte più estesa sulla riva sinistra del Tevere (con i due assi di attraversamento ed i percorsi interni organizzati per rioni) ed in quella sulla riva destra (comprendente Trastevere, Borgo e la Città del Vaticano);
· il circuito delle mura, che per motivi pratici è limitato alla cerchia aureliana;
· il corso urbano del Tevere;
· la città "fuori le mura", cresciuta lungo le antiche e le nuove strade comunali,
provinciali e statali.

Ad ognuno dei capitoli e degli itinerari è stata premessa un'introduzione, che ne evidenzia le caratteristiche e ne riassume le vicende urbanistiche ed edilizie.
Il "mezzo" della visita è la passeggiata a piedi: d'obbligo all'interno del centro storico, consigliabile per i percorsi lungo le mura e lungo il fiume (che sono stati comunque studiati in funzione dell'automobile; quest'ultima è indispensabile per la periferia).
Questi gli itinerari "topografici", poi, ognuno potrà variarli secondo del tempo a disposizione, dei propri interessi e curiosità.

Qui di seguito sono inoltre forniti gli indirizzi degli istituti ai quali bisogna richiedere i permessi di visita per monumenti normalmente non aperti al pubblico:
· Soprintendenza archeologica di Roma, Piazza di S.Maria Nova n°53 (accesso dall'arco di Tito; competente per il Palatino, il Foro Romano e per i monumenti archeologici entro le mura);
Piazza delle Finanze n°1 (competente per il Museo Nazionale Romano e le sedi da essi dipendenti - Palazzo Altemps, Palazzo dell'ex Colleggio "Massimo" - ed i monumenti archeologici fuori le mura).
· Soprintendenza archeologica di Ostia, Viale dei Romagnoli presso gli scavi di Ostia Antica (competente anche sul Museo della Via Ostiense e per il Museo dell'Alto Medioevo).
· Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale, Piazzale di Villa Giulia n°9 (Museo etrusco di Villa Giulia).
· Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici di Roma, Via di S.Michele n°17.
· Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Roma, Via del Plebiscito n°118 (Palazzo Venezia).
· Comune di Roma - X ripartizione Antichità e Belle Arti, Via del Portico d'Ottavia n°29 (per i monumenti e le aree archeologiche); Piazza Campitelli n°17 (per i monumenti medievali e moderni).