Andorra: nel cuore dei Pirenei

Per la gioia degli appassionati di montagna, un’idea per conoscere una regione di cui si sa poco

Il piccolo principato di Andorra si trova nel cuore dei Pirenei tra la Francia e la Spagna. Il suo territorio è composto da splendide montagne e da verdi valli che si animano di turisti in tutte le stagioni. Paradiso del trekking durante l’estate e chilometri e chilometri di piste ed impianti per i turisti invernali che a migliaia affolleranno questo piccolo principato.
Visitiamo questo piccolo stato in occasione di un viaggio alla scoperta della catena montuosa dei Pirenei che abbraccia per l’appunto tre nazioni: la Francia, la Spagna e Andorra.
Il territorio di Andorra dal punto vista paesaggistico sarebbe una piccola perla. Purtroppo il traffico è molto caotico e spesso intasato, l’edilizia, sebbene nel rispetto degli aspetti paesaggistici ed architettonici, la fa comunque da padrone dando l’impressione che in nome del turismo sia stato costruito tanto, forse troppo; il turismo, insieme allo shopping (duty free) e alle attività bancarie sono le risorse principali del paese. Se già il traffico in estate è caotico non osiamo immaginare cosa possa essere quando miriadi di turisti invernali affollano le innevate strade di questo piccolo paese prendendo d’assalto non soltanto le piste di sci ma questi minuscoli paesini.
Si racconta che fu Carlo Magno ad aver concesso al popolo andorrano l’autonomia in cambio di un alleanza contro i Mori. Data la sua posizione isolata e incastonata tra le montagne, la sua storia è sempre stata legata a quella dei paesi limitrofi e alle conquiste di questi. Nel 1814, per opera di Napoleone venne costituita la Repubblica indipendente di Andorra governata da un consiglio elettivo. Data la sua posizione e la sua ‘piccolezza’ Andorra non prese parte a quelle che furono i conflitti mondiali che imperversarono in Europa se non marginalmente rimanendo legata ai due paesi confinanti diventando però un vero punto strategico per quanto riguardava il contrabbando.
Dei suoi circa 84.500 abitanti solo il 39% ha la cittadinanza nel principato. Gli spagnoli ed i portoghesi rappresentano i gruppi più numerosi di stranieri che vivono nel principato. La lingua ufficiale è il catalano anche se lo spagnolo e il francese sono comunemente parlati.. meno male, il catalano non è proprio così facile!
Il principato è per così dire, governato, da due coprincipi: il vescovo della diocesi spagnola di Urgell e il presidente della Repubblica Francese. Questo rende Andorra, assieme alla Repubblica di San Marino, l’unico paese ad avere due capi di stato! Nel caso di Andorra però, costoro non hanno poteri decisionali, delegano questi poteri al Primo Ministro che di fatto, assieme al Governo è colui che governa il piccolo principato.
Sebbene non sia un membro dell’Unione Europea la moneta utilizzata è l’Euro ed è un buon posto dove fare acquisti. Ricordatevi anche di fare il pieno alla vostra auto prima di lasciare il paese. Se collezionate monete non perdete tempo a cercare gli euro coniati ad Andorra, perché non esistono, utilizzano quelli coniati dei due paesi limitrofi: Francia e Spagna. Prima dell’Euro utilizzavano infatti la moneta di questi due paesi.27 luglio 2009
Sulla strada che dalla Francia porta ad Andorra ci sono grandi lavori stradali che rallentano di molto il nostro ritmo di marcia.
Passato il confine con la Francia al Pas de la Casa (m 2.075), più una formalità che altro, proseguiamo in direzione del colle o port d'Envalira (m 2.408). In alternativa ai tornanti che portano al passo si può scegliere di percorre un tunnel che evita così la salita al colle. Sicuramente i bei panorami che si vedono salendo e dal passo stesso non si potranno gustare passando nel tunnel. A titolo di cronaca il port d’Envalira è il valico più alto di tutti i Pirenei.
Scegliamo un tranquillo campeggio a Canillo e dopo aver montato la tenda andiamo a trascorrere il resto della giornata nella piccola capitale del principato: Andorra La Vella. Il traffico sulle strade di Andorra e della capitale è piuttosto caotico. La Vella significa la vecchia ed oltre ad essere la capitale è anche l’unica città del principato, qui vivono circa 23.000 persone.
L’economia della città si basa esclusivamente sul commercio legato al duty free e lo testimoniano le interminabili file di negozi di elettronica, abiti, profumi che si affacciano sulle vie principali della città.
Alcuni angoli della città, con le case in pietra, sono caratteristici. A parte questo la città non è particolarmente interessante.

28 luglio 2009
Da Canillo ci spostiamo in direzione di Ransol per poi risalire lungo la valle di Coma de Ransol. Lasciamo la macchina nei pressi del parcheggio al fondo della strada. Un bel ponte di pietra attraversa il fiume, dove c’è una grande area attrezzata per il pic-nic ed il barbecue. Il sentiero che ci porterà in cima al Pic de La Serrera parte proprio da qui.
È un bel sentiero, si attraversano laghi e belle praterie alpine. I panorami sono molto belli e abbiamo modo di goderci questo piccolo angolo di paradiso completamente da soli. Non incontriamo, se non al colle, altre persone. Poco prima del colle delle baite in pietra con la volta arrotondata, molto ben conservate.
Mentre saliamo al colle Collada dels Meners (m 2713) siamo accompagnati dal volo di alcuni grifoni.
Dal colle si prosegue fino alla cima del Pic de La Serrera (m 2913), segnata con un picchetto in legno.
Il ritorno è fatto sul medesimo sentiero di salita.
La giornata è stata molto bella, il sentiero che abbiamo scelto è stato piacevole da percorrere e i posti che abbiamo visto hanno ripagato la fatica per arrivare fino in punta alla montagna.
Rientrando in auto ci fermiamo a fotografare qualche casa di Ransol. Sono belle queste case tutte in pietra, creano armonia nel paesaggio in cui sono collocate.

29 luglio 2009
La cima del Coma Pedrosa (m 2.942) è la montagna più alta di tutto il principato. La nostra destinazione di oggi è però il Rifugio di Coma Pedrosa posto di fronte alla cima. Questo è anche l’unico rifugio custodito e gestito dell’intero principato.
Lasciamo l’auto nei pressi di Arinsal (dopo il tunnel) e da qui proseguiamo a piedi dapprima su una pista forestale e poi su un sentiero particolarmente soleggiato.
Appena parcheggiata la macchina abbiamo modo di capire che la solitudine che ci ha accompagnato ieri non ci accompagnerà oggi. Le macchine nel parcheggio, le persone che si stanno preparando e quelle che già si sono incamminate sono veramente tante… beh poco male, saremo in buona compagnia.
La giornata è molto calda ed il sentiero, molto soleggiato, ci fa sentire e patire particolarmente il caldo.
Dal rifugio proseguiamo ancora oltre per un po’ alla ricerca di un posto tranquillo dove pranzare e dove goderci il panorama intorno a noi e la vista del Coma Pedrosa.
Il ritorno è fatto sul medesimo sentiero di salita.
Rientrando in auto percorriamo la strada che collega Ordino a Canillo, che attraversa stupendi panorami alpini e dove il traffico è scarso. Il punto più alto della strada è il colle d’Ordino (m 1980) da dove partono anche tanti sentieri escursionistici.
Ad Ordino è possibile visitare il museo d’Areny i Plandolit, uno splendido palazzo riccamente arredato, appartiene ad una delle più illustri famiglie del principato, per l’appunto gli Areny Plandolits (che cognome!).
Lungo la strada ci fermiamo spesso a godere del panorama e dall’alto ammiriamo anche l’abitato di Canillo. Una via ferrata consente di salire da Canillo fino a questo punto panoramico. Canillo è un importante stazione sciistica e di fronte a noi abbiamo modo di vedere gli impianti fermi in attesa dell’inverno.
Con oggi finisce la nostra permanenza nel piccolo principato. Domani smonteremo la nostra tenda, sistemeremo le nostre cose, qualche ultimo acquisto, faremo il pieno alla macchina (in Spagna e in Francia la benzina costa di più) e attraverseremo tutto il principato per spuntare in Spagna.
Saluteremo così il piccolo principato di Andorra che ci ha regalato due bellissime giornate di trekking e di stupendi panorami; il nostro viaggio deve continuare e il nostro itinerario è fittissimo per cui non possiamo fermarci ancora anche se queste montagne e questi posti ci sono proprio piaciuti. Adìos Andorra…

Bibliografia
Andorre – Activitès de Montagne – www.andorra.ad
Spagna Settentrionale – Edt – 6° Edizione 2007

Note
Questo breve diario di viaggio si colloca in un itinerario di viaggio più lungo che ha toccato, dapprima il principato di Andorra, poi i Pirenei Spagnoli ed infine quelli Francesi.

Testo di Anna Marchisio - Foto di Marco Giovo

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