La Norvegia, dal Sognefjord alle Isole Lofoten

Dalla capitale al magnifico arcipelago, nello splendore del paesaggio nordico

"Guarda questo link..." con una certa finta indifferenza, invio a Luciano il link di un bellissimo rorbu situato a Reine.
Questo accadeva in un pomeriggio di maggio; la stessa sera eravamo già presi dall'organizzazione di questo viaggio itinerante in giro per la Norvegia.
E' un vero e proprio "fai da noi", dall'itinerario alla prenotazione dei voli, dei treni, del noleggio auto, degli alberghi... siamo emozionati e contentissimi di cimentarci in quella che si rivelerà una stupenda avventura.
In genere il turista italiano approccia la Norvegia sulla Hurtigruten (il famosissimo Postale), ma noi decidiamo di essere "alternativi" e così l'unico tratto che abbiamo percorso in nave è il Sognefjord che da Flam ci ha portato a Bergen.Il nostro itinerario con partenza il 20 agosto e ritorno il primo di settembre è stato il seguente:
Oslo - Bergen
Bergen - Alesund
Alesund - Isole Lofoten
Isole Lofoten - Bodo
Bodo - Trondheim
Trondheim – Oslo

Arriviamo ad Oslo con un volo low cost da Orio al Serio.
Giusto il tempo per appoggiare lo zaino in camera e via... .cominciamo a girare per la città.
E' una città caotica, per niente norvegese e che merita una visita soprattutto per il bellissimo Frognepark, molto vasto con bellissime statue di bronzo e sculture di granito che raccontano le fasi della vita
La mattina successiva, la prima sveglia all'alba del nostro viaggio: abbiamo il treno che da Oslo, ci porta a Myrdal da dove arriviamo a Flam per imbarcarci verso Bergen.
Avevamo letto che il tratto di treno fino a Myrdal era bellissimo, ma la bellezza dei paesaggi ha superato ogni nostra aspettativa: dal primo tratto in cui la ferrovia si snoda tra laghi, monti e fitte foreste di conifere, si sale dolcemente sopra i mille metri fermando in piccoli villaggi dove si trovano stazioni sciistiche e si passa attraverso un meraviglioso paesaggio di tundra e ghiacciai che a volte lascia letteralmente senza fiato.
A Myrdal prendiamo il treno della famosissima Ferrovia Flamsbana che ci porta a Flam percorrendo un dislivello di 880 metri in soli 20 km senza l'uso della cremagliera: un vero e proprio gioiello di ingegneria.
Imparagonabile il paesaggio, il tratto fino a Myrdal è stato di gran lunga più bello ed emozionante.
A Flam ci imbarchiamo e percorriamo il Sognefjord, uno dei fiordi più profondi e lunghi di tutta la Norvegia: stupende le cascate che dalle montagne si gettano nel fiordo e caratteristici i paesini in cui la nave effettua le fermate.
Arriviamo a Bergen alle 20.40 dopo 14 ore.
Sappiamo che avremmo potuto fare il viaggio in aereo in poco più di un'ora, ma noi suggeriamo questa soluzione perchè è stata una delle giornate più piacevoli di tutto il nostro itinerario.

La mattina sveglia presto, Bergen ci aspetta.
E' famosa per le casette colorate e deformate, dell'antico quartiere Bryggen che sorge sulla sponda est del porto e che è patrimonio mondiale dellUNESCO.
Accogliente, con piccole vie pittoresche nella zona residenziale e con ampi spazi verdi, è considerata, a ragione, una delle città più belle e caratteristiche della Norvegia.

Un'altra levataccia e siamo sul volo che da Bergen ci porta ad Alesund.
E' una cittadina molto tranquilla e silenziosa che si estende su tre isolette. All'inizio del 1900 un incendio la distrusse completamente. Venne ricostruita grazie al Kaiser Guglielmo II che, insieme agli aiuti di primo soccorso e abbondanti materiali per la ricostruzione, inviò ingegneri ed architetti che resero il centro della città un gioiello "Jugendstill".
Una passeggiata di 400 scalini porta al belvedere dal quale si può ammirare per intero la città e tutte le numerose isole circostanti.

Il giorno dopo sveglia alle 4: una serie di voli ci porta alle Isole Lofoten.
Per poterci godere al meglio questo magnifico arcipelago, situato a nord del circolo polare artico, noleggiamo una macchina a Svolvaer. Portiamo gli zaini in albergo, saliamo in macchina e iniziamo col visitare la parte nord ovest deviando su una stradina deserta che passa attraverso piccoli villaggi e case isolate.

Il giorno dopo proseguiamo in direzione Sud verso A.
A Reine, finalmente, mettiamo piede nel nostro rorbu e subito pensiamo che è proprio grazie all'immagine della casetta dei pescatori, che noi ci troviamo in questo paradiso.
Percorriamo, accompagnati da moltissimi arcobaleni, tutte le diramazioni della strada principale, arriviamo in luoghi in cui la pace e il silenzio regnano sovrani, circondati da una natura suggestiva.
Montagne dalle forme più bizzarre, spiagge bianche che si affacciano su un mare dall'aspetto tropicale, villaggi pittoreschi abitati prevalentemente da pescatori rendono le isole Lofoten davvero uniche.

Dopo due notti trascorse nel nostro rorbu, dobbiamo partire in direzione nord, facendo tappa a Stamsund.
Dalla cima di una collina osserviamo un panorama fantastico: le montagne,le isole e il colore del mare ci fanno pensare a come la natura sappia essere generosa e a quanto siamo fortunati ad essere lì.

Il giorno dopo sulla strada che da Stamsund porta a Svolvaer, veniamo bloccati da un gregge di capre barbute che forse volevano che restassimo lì con loro.
Prima di arrivare all'aeroporto, facciamo un'ultima sosta su una spiaggia dai colori maldiviani: l'unica differenza è che al posto delle palme ci sono le montagne e la temperatura dell'acqua non è certo piacevole.
Con molta fatica voliamo a Bodo, bruttissima città, ma tappa obbligatoria per arrivare alle Lofoten.

La mattina seguente prendiamo il treno che in 10 ore, attraversando il circolo polare artico e paesaggi spettacolari, dalla vegetazione, alla tundra, alle foreste ai corsi d'acqua limpidissima, ci porta a Trondheim dove arriviamo di sera molto tardi.
Trondheim è la terza città della Norvegia. Nella parte più antica dell'abitato, si trovano belle case in legno tutte colorate e nel centro storico sorge la Domkirke il più importante monumento medievale di tutta la Scandinavia.
Dalla cima della collina dove si trova la fortezza, si può ammirare uno splendido panorama sulle colline circostanti, sul porto e sui canali dove si specchiano bellissime casette multicolore.

La mattina successiva un treno ci riporta ad Oslo, dove ciò che è iniziato, finisce.
Il rientro in Italia, è stato traumatico e ci siamo ripromessi di tornare alle Lofoten con Chiara, la mia bambina, magari in giugno quando è possibile assistere al fenomeno del sole di mezzanotte.

Un commento in “La Norvegia, dal Sognefjord alle Isole Lofoten
  1. Avatar commento
    carlone60
    24/08/2008 14:17

    E' un bellissimo diario, grazie. Volendo andare in quei posti gradirei conoscere gli indirizzi dove hai alloggiato la notte. So che iptrezziper il pernotto sono molto cari e le finanze personali.....molto ridotte. grazie per a tutti coloro che mi risponderanno per aiutarmi a viaggiare sensa spendere una fortuna. adriano 60

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