Yucatan: viaggio tra le civiltà Maya

In Messico, tour dei siti archeologici

Tutto è iniziato nel settembre 1999, quando sono andata con i miei genitori al Palazzo Grassi di Venezia in visita alla mostra della civiltà maya. E' inutile dire che sono rimasta affascinata da questa civiltà che ha radici antichissime e che è così differente dalla nostra. Da quel momento non ho fatto altro che desiderare visitare i luoghi dove quest'ultima si è sviluppata ed è tutt'ora presente e viva.
E' il mio 20° compleanno e... cosa c'è di meglio che un viaggio-regalo?
Infatti il 30 gennaio 2000 parto, insieme a mio padre, proprio per il Messico, più precisamente per lo stato dello Yucatan. Scelgo un viaggio organizzato, innanzitutto per visitare in poco tempo maggiori cose possibili, secondariamente perché, come si sa, qui la viabilità non è delle migliori e gli spostamenti sono limitati. Dopo tre giorni trascorsi nel lusso sfrenato di Miami beach (prima tappa del mio viaggio), atterro al piccolo aeroporto di Merida, capitale dello Yucatan e base di partenza del minitour ai siti archeologici.
La prima sensazione che provo, a parte quella di un caldo soffocante, è di una forte curiosità, soprattutto ora che mi trovo proprio lì da dove ebbe inizio la suddetta civiltà. Purtroppo però è sera e devo attendere fino all'indomani!1a tappa
Percorrendo l'unica strada asfaltata passo attraverso vere e proprie foreste fino a giungere al sito archeologico di Chichén Itza.
E' questo il centro maya più importante: contiene infatti 25 edifici suddivisi in due zone da una strada trasversale,comprese tra il cenote dei sacrifici ed il cenote di Xtoloc.
Nel cenote,che significa pozzo, furono rinvenuti,assieme ad oggetti votivi, scheletri di uomini e bambini vittime del dio delle pioggia Chac.
Nell'area nord troviamo il Castillo o tempio del Kukulcan, una grande piramide formata da 364 gradini che io personalmente mi sono divertita a salire e scendere per ben due volte.
Di quassù si gode di una fantastica vista sul resto della zona archeologica, ed in particolar modo su una grande costruzione a forma di chiocciola: l'osservatorio astronomico, seguito più a sud dall'edificio delle monache.
A nord del Castillo invece si trova il grande campo per la pelota con importanti rilievi raffiguranti anche la decapitazione del vincitore, come spesso accadeva a fine partita.
Dopo pranzo, terminata l'escursione, torniamo a Merida dove possiamo trascorrere il resto della giornata facendo piacevoli passeggiate in calesse per le calle della città oppure visitando il museo archeologico.
Ma la cosa certamente più interessante è il mercato, dove si respira la vera vita cittadina: una moltitudine di oggetti in sisal, amache,stuoie e canestri coloratissimi fanno da cornice ai numerosi banchi di frutta e verdura.
Ed è così che si conclude la mia prima giornata di escursione.

2a tappa
Dopo un'abbondante colazione si parte alla volta di Uxmal, dove tutti gli edifici sono realizzati in un materiale rosato.
Fra tutti spicca la piramide dell'indovino, altissima costruzione con vista sul quadrilatero delle monache, così chiamato perché gli spagnoli lo scambiarono per un convento destinato alle vergini del tempio.
Terminata la visita proseguiamo per Kabah, distante 23 km, per visitare il palazzo delle maschere, raffigurante il dio della pioggia Chac in ben 250 mascheroni.
Sulla via del ritorno sostiamo in un'azienda di artigianato locale dove possiamo scendere per contrattare i prezzi di vari oggetti realizzati dalla comunità maya.
Ripartiamo poi per Merida passando attraverso un vero e proprio villaggio maya: qui il tempo sembra essersi fermato e per loro la parola tecnologia non esiste, ma nonostante tutto sembrano ben contenti di ancorarsi ad usi e costumi antichissimi.
Ormai è sera e rientriamo in hotel.

3a tappa
La giornata di oggi è dedicata ad un'escursione in una località affacciata sul golfo del Messico, Celestun. Qui affittiamo una barca che ci porta alla scoperta di cuccioli di coccodrillo che vivono in una laguna limitrofa. Ma ciò che dobbiamo ancora scoprire è che questo luogo è dimora di migliaia di fenicotteri rosa, che spiccano il volo al nostro passaggio.
Terminato il giro in barca ci rilassiamo nella piacevole spiaggia del paesino successivo dove, dopo un bagno rinfrescante, ci aspetta un ottimo pranzo a base di aragosta appena pescata. Nel pomeriggio rientriamo a Merida e, visto che questa è l'ultima sera, dopo cena non si può mancare all'appuntamento con Pancho's, il locale più famoso del posto, dove si ascolta musica locale e si sorseggia il caffè maya, assistendone alla preparazione.
Dopo un paio di piacevoli ore torniamo in albergo, facendo una passeggiata in mezzo alle viuzze della città, e ciò che mi colpisce è come che, anche di sera, questa sia tranquilla, contrariamente a quanto dicano.
Arrivata in hotel corro a letto perché la giornata di domani sarà l'ultima ed anche la più intensa.

4a tappa
Sono ormai giunta alla fine del viaggio e non mi resta che visitare il sito da me considerato il più spettacolare: Tulum.
E' questo infatti l'unico sito archeologico fortificato che si affaccia sul mare caraibico ed è circondato da possenti mura interrotte da cinque aperture. Vi si accede tramite un trenino e si giunge in un grande piazzale attrezzato di bar, ristorantini e coloratissime bancarelle di souvenirs. Qui ci accolgono un gruppo di discendenti maya che, in abiti tradizionali, ci fanno assistere al rito del dio sole che consiste in una danza circolare accompagnata da canti tipici, con la particolarità che si svolge in aria ed i partecipanti sono legati con " maxi bretelle" ad un lungo tubo d'acciaio che parte da terra e gira su se stesso. Finita la danza ci addentriamo nella foresta ed iniziamo ad intravedere una grossa costruzione in pietra: il Castillo, così chiamato per la sua mole imponente sita sul ciglio della costa rocciosa. Al di là di questo un'incantevole vista sul mare dei Caraibi e sulla barriera corallina. Più all'interno troviamo il tempio degli affreschi dove sono ancora conservate pitture murali di un blu verdastro. Prima di ripartire ci rilassiamo nell'adiacente spiaggia bianchissima, dove non ci priviamo di un bagno rinfrescante nelle trasparenti acque tropicali.
Ma purtroppo bisogna andare perché c'è un aereo che ci aspetta all'aereoporto di Cancun, diretto in Italia.
Durante il viaggio veniamo avvisati via radio di un ritardo di sette ore sul nostro volo; in un primo momento rimango male per la lunghissima attesa che mi aspetta, soprattutto perché sono già le 19.30 di sera. Ma vengo ripagata in splendida maniera perché l'attesa non sarà in aeroporto ma bensì come ospite in un fantastico villaggio a Playa del Carmen, dove ci viene offerto un ricco buffet, accompagnato da una serie di spettacoli in abiti locali.
Il tempo vola e... in un batter d'occhio mi ritrovo sull'aereo che mi riporta a casa.

Le mie impressioni? Il Messico è un paese eccezionale dove antiche civiltà e natura rigogliosa si intrecciano e fanno di esso un luogo misterioso tutto da scoprire. Per non dire poi della gente del posto: povera ma felice ed accogliente come mai mi era capitato di incontrare!

Un commento in “Yucatan: viaggio tra le civiltà Maya
  1. Avatar commento
    Gaia
    24/03/2004 16:58

    Il Messico è davvero bellissimo; è stato il mio viaggio di nozze e forse lo ricordo così a maggior ragione! Comunque è un paese che offre tutto, mare, cultura, divertimento e lascia nostalgia quando torni a casa!!

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy