Una spiaggia, una vacanza

A Lampedusa ci siamo stati l'ultima settimana di agosto del 1997. E' stata una vacanza decisa all'ultimo momento, conseguenza di un anno molto travagliato che non ci ha permesso di concepire il viaggio come è nostro costume fare, ossia con largo anticipo, documentandosi ed acquisendo ogni tipo d'informazione possibile sulla destinazione desiderata. Siamo stati cosi' costretti ad acquistare presso un tour-operator, un pacchetto standard volo+alloggio. Anche perche' il solo volo era introvabile, a causa della purtroppo nota consuetudine dei tour operators di accaparrarsi con buon anticipo tutti i passaggi aerei per i periodi "caldi", imponendosi cosi' come tramite obbligato per chi volesse arrivare sull'isola.
Lampedusa è una pietraia in mezzo al mare, arida, piatta, gli alberi ad alto fusto sono rari e il sole picchia forte. Siamo quasi alla stessa latitudine di Tunisi e, geologicamente, l'isola fa parte dello zoccolo africano. Da qualche anno stanno tentando il rimboschimento, non senza difficoltà. Il centro abitato è brutto, non vi è nulla da vedere, dal punto di vista storico artistico.
E il mare? Ragazzi, la prima volta che lo sguardo cade oltre al piccolo dirupo sopra la spiaggia dei Conigli, si prova un tuffo al cuore.
Credetemi, sia io che la mia compagna ne abbiamo viste di spiagge mozzafiato in giro per il mondo, e questa è veramente notevole! Colpo d'occhio stupendo, sabbia finissima, mare cristallino.
Tant'è che le altre calette (poche, in verità) che stanno sparse sul resto dell'isola, passano assolutamente in secondo piano. Con che coraggio si possono preferire anche per un solo giorno, a tale meraviglia?
Secondo me questa spiaggia vale la vacanza.
A una condizione, però. Che questo non sia a luglio e agosto. Ce ne siamo resi conto noi stessi, nonostante si fosse trattato dell'ultima settimana d'agosto, e ce lo ha confermato una simpatica ragazza di Lampedusa che abbiamo conosciuto, la quale ci ha descritto la calca che prende d'assalto la bellissima spiaggia e dell'impossibilità quindi di poterne godere decentemente. "Immaginate la stessa spiaggia con sole dieci, venti persone ... Ecco così la potreste trovare a fine settembre, ottobre ..." Questo è quello che ci ha detto la ragazza di Lampedusa, specificando che fino agli inizi di novembre il tempo non è assolutamente a rischio, fa caldo e si possono fare degli splendidi bagni in tutta tranquillità.
Quindi, da quello che abbiamo potuto constatare noi e raccogliendo questa ed altre indicazioni dai residenti, Lampedusa rappresenterebbe la meta ideale per una "fuga" di una settimana (di più sarebbe eccessivo) per una vacanzetta pre-autunnale!E gli alloggi? Non mi sembra che vi siano pensioncine, o sistemazioni alberghiere modeste. Sono tutte abbastanza costose. Vi è una buona disponibilità di appartamenti in affitto. In un ipotetico soggiorno tra settembre e ottobre si può contare sull'adeguamento dei prezzi alla "bassa stagione" e, a detta delle persone con le quali abbiamo parlato, dalla seconda metà di settembre in poi c'è l'imbarazzo della scelta.
Ho notato che oggi vi sono anche numerosi siti web che propongono soluzioni molto interessanti. L'ubicazione secondo me non è importante, in una realtà del genere. Non vi sono punti particolarmente belli o panoramici, possono solo essere più o meno isolati.Ma come si mangia a Lampedusa? Discretamente. Non ricordo nessuno dei ristoranti provati degno di particolari note di merito o di demerito. Occorre però fare un discorso a parte sulla pasticceria. Sono stato in Sicilia, la mia compagna ha sangue siculo nelle vene e ho periodicamente contatti con amici siciliani, quindi penso di poter affermare con una certa cognizione di causa ciò che sto per dire, e cioè che la pasticceria, a Lampedusa, è veramente squisita.
Qui ho gustato la cassata più buona della mia vita e i tipici dolcetti alle mandorle, accompagnati da un bicchiere di buon zibibbo, è stata la consuetudine con cui si terminavano le serate, seduti al tavolo di una pasticceria di via Roma.
Altra particolarità gastronomica che val la pena di portarsi a casa è la bottarga. Vi garantisco che quella che si trova da queste parti non ha nulla da invidiare alla più celebre sarda o a quella del trapanese.Avviso agli amanti della vita notturna: non andate a Lampedusa. La sera, l'unico passatempo è la classica "vasca" in via Roma, l'arteria principale del paese, fermandosi a qualche bar, gelateria, birreria, che sono gli unici locali presenti, oltre ovviamennte ai ristoranti.

Concludo riprendendo ciò che si evince dal titolo, ossia che la spiaggia dei Conigli e una delle spiagge più belle che abbia mai visto e che Lampedusa potrebbe essere il luogo ideale per una settimana di completo relax, magari ad ottobre, rubando così un altro spicchio d'estate all'incalzare dell'autunno ormai alle porte.E' d'obbligo il noleggio di motorini od autovetture, per spostarsi liberamente. A questo proposito voglio descrivere un curioso particolare legato alle autovetture in circolazione sull'isola. Si tratta in larga parte delle vecchie Citroen Meari, le ricordate?
Le piccole fuoristrada oggi quasi del tutto scomparse. Bene, a Lampedusa sembra che le abbiano rastrellate in blocco da tutta Italia e costituiscono il grosso del parco macchine a nolo. Hanno ancora le targhe con la provenienza d'origine ed è simpatico vedere questi mezzi targati Pavia, Novara, Siena ecc. di colore verde, nocciola, arancione girare per le poche strade dell'isola.