Perdersi nei 1001 Castelli del Périgord e non solo!

Una settimana in giro per la Francia, fra storia, natura, ospitalità di prim’ordine ed eccellenze culinarie

Ed eccoci arrivati ad Agosto 2011, mese in cui dedichiamo le nostre vacanze non all’ozio del mare greco che riserviamo per periodi meno affollati. Che fare quest’anno? Dopo la splendida esperienza della Bretagna e prima ancora dell’Alsazia, non vorremmo tradire la Francia e cosi’, leggendo, documentandoci, “surfando” in internet, la nostra scelta cade su un dipartimento non molto conosciuto che fa parte della regione dell’Aquitania, quindi Sud Ovest della Francia. Il Perigord situato nella Dordogna.
Il Perigord pur essendo un dipartimento, a sua volta si divide in altri quattro che prendono il nome di altrettanti quattro colori. Il Perigord Nero, il Verde, il Bianco e il Porpora. La sua storia e’ ricca di battaglie tra Francesi ed Inglesi per il dominio su questo territorio e quindi spiegata la ragione di cosi’ tante fortificazioni e castelli. Dal punto di vista naturalistico il Perigord e’ dominato dal corso di alcuni fiumi che lo caratterizzano, la Dordogne, la Vezere e la Dronne che scorrono placide nel territorio e che lo hanno segnato nei secoli scavando delle formazioni calcaree dal caratteristico colore ocra. Inizio a chiedermi il significato di queste associazioni ai colori e inizio a “studiare”, si’ perche’ l’amato maritino, lascia andare avanti me in avanscoperta e poi da la sua “benedizione” finale.
VERDE: perche’ coperto da fitte foreste e la presenza di un gran numero di corsi d’acqua
BIANCO: come le pietre di cui sono costruiti i suoi villaggi e la sua capitale Periguex
PORPORA: come i grappoli di uva che arricchiscono le estensioni di viti che si perdono all’infinito
NERO: come l’oscurita’ delle grotte preistoriche e siti paleolitici classificati Patrimonio mondiale dall’Unesco
Divideremo il nostro soggiorno in diverse tappe per poter visitare ogni dipartimento senza fare troppi spostamenti in auto sprecando tempo, iniziando dal Perigord Noir.19 Agosto 2011
Partiamo molto presto da Milano, in una calda giornata estiva. Le previsioni danno caldo in aumento e noi pensiamo di essere fortunati a scappare via dal caldo afoso della nostra citta’. Arriviamo in Francia attraverso il traforo del Frejus percorrendo tutta la splendida Val di Susa, che offre dei bei paesaggi montani in un cielo azzurro senza una nuvola.
Il viaggio e’ abbastanza lungo, ma piacevole perche’ non c’e’ molto traffico se non in prossimita’ dei grandi centri urbani come Lione. Intanto attraversiamo paesaggi ricchi di foreste ed anche la zona dei vulcani spenti dell’Alvernia, che si stagliano all’orizzonte. Notiamo in questa zona molte mucche al pascolo e anche se ci sembra di essere in pianura, in realta’ siamo su un altipiano che in alcuni punti supera i 1000 metri ed anche la temperatura esterna ce lo fa chiaramente percepire.
Arrivati in prossimita’ del Perigord si inizia a scendere ed una diversa temperatura ci accoglie a BEYNAC ET CAZENAC, prima tappa del nostro soggiorno in Perigord. 41 gradi! Ed erano le 18.30. Arriviamo nella nostra Chambres d’Hote, (http://www.lepetitversailles.fr/) appena fuori da Beynac, immersa in un parco con grandi alberi di querce ed un bel giardino intorno. La camera e’ confortevole, ma anche se la casa ha spesse mura di mattoni ed e’ circonadata dal verde, e’ molto calda, frutto della temperatura esterna e qui l’aria condizionata non si usa. Il padrone di casa, tutto contento, ci informa che quel caldo continuera’ ancora per parecchi giorni. Non e’ fantastico afferma? Io invece spero che si stia sbagliando... Poi aggiunge che, anche se fa caldo, di non tenere le persiane aperte, perche’ ci sono i... qualcosa che il nostro francese non ci fa ben comprendere. Boh?
Il tempo di una doccia per riprenderci un po’ dal viaggio e usciamo a piedi per andare a cena a Beynac che dista una decina di minuti dal nostro alloggio. Beynac e’ classificato come uno dei villaggi piu’ belli di Francia. Addossato sulle rive delle Dordogna e’ dominato dal castello del XII secolo che si erge massiccio sulla cima della falesia caratterizzata dal tipico colore giallo ocra. Arrivando a Beynac quasi all’ora del tramonto, il paese assume i colori caldi dell’oro mentre nel cielo azzurro scorrono veloci delle mongolfiere colorate che portano i turisti ad osservare il panorama dall’alto. Saliamo lungo la stradina acciotolata che sale verso il Castello, ma tra il caldo e la stanchezza, arriviamo fino ad un punto panoramico per fare diverse fotografie e poi torniamo verso il ristorante dove potremo gustare le prime prelibatezze perigordine. Torniamo alla Chambres d’Hote ancora con un caldo inusuale per l’ora tarda e con fatica, riusciamo a prendere sonno.

20 Agosto
Dopo una notte un po’ tormentata per via del caldo, gustiamo la deliziosa colazione dei nostri padroni di casa e osserviamo divertiti le scaramucce tra madame e monsieur. Madame vuole tenere aperte le finestre per rinfrescare e monsieur dice di chiudere perche’ fa corrente! In realta’ non c’e’ un filo d’aria e tutti gli ospiti chiedono di tenere aperto.
Visto che e’ presto, ne approffittiamo per visitare il Castello di Beynac almeno dall’esterno visto che apre piu’ tardi. Il castello e’ maestoso e domina tutta la vallata della Dordogna. Passeggiamo nelle stradine adiacenti e osserviamo le belle case immerse nei giardini sempre costruite di questa pietra gialla che e’ caratterictica di questa zona.
Decidiamo di fare un giro in barca lungo la Dordogna, anche per cercare un po’ di frescura, partendo da un altro dei paesi piu’ caratteristici di questa zona, LA ROQUE GAGEAC che come Beynac e’ incastonato nella falesia color ocra, tanto che le case sembrano essere un tutt’uno con la roccia. Abbiamo delle audio guide in Italiano cosi’ riusciamo a comprendere bene la storia di Beynac e della Dordogna. Si arriva nei pressi del castello di CASTELNAUD e poi la barca fa rientro. Sulla Dordogna ci sono molti turisti che solcano il fiume placido e molti anche fanno il bagno lungo le sue rive. Li osservo con un po’ di invidia e mi rammarico di non aver portato i costumi cosi’ anche noi avremmo potuto avere un po’ di refrigerio.
Rientriamo verso l’ora di pranzo. Quel giorno c’e’ un mercato con tutte le delizie di questa regione, cosi’ ne approffittiamo per comprare qualcosa che mangeremo seduti lungo l’argine del fiume.
Fa veramente molto caldo ed entrando in auto ci rendiamo conto di quanto sia alta la temperatura. 45 gradi! Cosi’ pensiamo di andare a visitare i giardini di Marqueyssac ma prima visitiamo La Roque salendo lungo la via dove si trova una sorta di giardino botanico con delle piante esotiche che vivono solitamente nei paesi tropicali e questo mi induge a pensare che qui il caldo non e’ cosi’ un eccezione. Dopo la visita di La Roque, raggiungiamo in poco tempo i GIARDINI DI MARQUEYSSAC che offrono un buon punto di osservazione di tutta la valle sottostante. I giardini sono molto belli. Siepi verdi che formano disegni geometrici, fiori e una bella passeggiata fino al punto piu’ alto con un bel della verdissima vallata.
Il caldo e’ veramente torrido e nonostante siamo in mezzo al verde, non si respira, tanto che ad un certo punto la mia pressione bassa mi fa un brutto scherzo e mi sento mancare. Finita la visita dei giardini, troviamo una breve pausa dal caldo opprimente nella frescura dell’auto condizionata della nostra auto. Sara’ anche non troppo salutare, ma quanto e’ stata gradita in quei giorni!
Consultiamo velocemente la nostra guida e decidiamo di andare a scoprire un altro dei paesi piu’ caratteristici di questa zona. DOMME, uno dei piu’ bei villaggi di Francia, cittadina denominata Bastide Royale, sorge su di un alto sperone di roccia, dominante la Dordogna e i paesi di Beynac e La Roque. Nella piazza principale del paese c’e’ l’entrata alle grotte tra le piu’ vaste del Perigord Nero, che pero’ decidiamo di non visitare.
Passeggiamo tra le sue vie fino ad arrivare al punto panoramico che domina la valle. Il tempo di un gelato che ci rinfresca un po’ e decidiamo di tornare alla sera per cenare, visto che essendo in alto, speriamo di avere un po’ di refrigerio da questo clima torrido.

21 Agosto
Sveglia di buon’ora dopo una notte ancora agitata per il caldo, dopo colazione partiamo per la nostra giornata di visite nel Perigord Noir.
Grazie alla preziosa guida Routard in francese che contiene molti piu’ dettagli rispetto a quella in italiano, decidiamo di visitare un antico borgo considerato uno dei piu’ bei villaggi di Francia, che in Perigord abbondano. ST AMAND DE COLY la cui abbazia del 1200 è considerata come la più bella chiesa fortificata del Périgord. E’ un paese minuscolo con soli 396 abitanti nella verde campagna e nella sua piazza c’e’ un silenzio irreale che da piu’ misticita’ al luogo. L’abbazia, come tante altre chiese che visiteremo, e’ costruita con la classica pietra ocra di questa zona e il suo interno si presenta spoglio ed austero.
Proseguiamo visitando il paese di MONTIGNAC nei cui pressi sorge una delle maggiori attrattive del Perigord Noir che sono le Grotte preistoriche di Lascaux che pero’ non visitiamo dato che la guida scrive che non sono piu’ quelle originali che sono state chiuse, perche’ rischiano di crollare.
Visitiamo SAINT LEON SUR VEZERE, ennesimo villaggio tra i piu’ belli di Francia il cui gioiello e’ la chiesa romanica del XII secolo, classificata monumento storico, in un'architettura molto semplice, si compone di una sola navata con una torre a due piani, il cui tetto è ricoperto di ardesia.
Proseguiamo il nostro viaggio per visitare il CASTELLO DI LOSSE. Immerso nel verde della campagna lungo il fiume Vezere, e’ una fortezza del 16 secolo ben conservata e con dei bei giardini. Dobbiamo attendere che le visite riprendano nel pomeriggio per visitare i suoi interni e la magnifica terrazza che domina il fiume e la campagna circostante. La sua facciata e’ un perfetto esempio di architettura rinascimentale.
Conclusa la visita del Castello, il caldo del pomeriggio si fa sentire e cosi’ decidiamo di cercare un po’ di frescura. Quale posto migliore di una grotta? In Perigord ce ne sono veramente tante e qui nei dintorni ci sono quelle di PROUMEYSSAC. Il tempo di attesa non e’ lunghissimo perche’ siamo alla fine della giornata.
La visita non e’ lunghissima perche’ la grotta e’ una sola molto grande, con delle formazioni calcaree molto belle, una delle quali richiama la forma di una gigantesca medusa. Altra particolarita’ e’ che prenotando per tempo, si puo’ visitare la grotta attraverso una sorta di “gabbia’ che viene calata dall’alto e che ruota a 360 gradi per dare una visione migliore. Non si possono fare foto all’interno per cui per farsene un’idea si puo’ visitare il sito internet (http://www.perigord.com/proumeyssac/).
Un po’ rinfrancati dal fresco della grotta, proseguiamo il nostro viaggio visitando il sito troglodita della ROQUE SAINT CHRISTOPHE, scavato all’interno di una falesia alta 80 metri e lunga 1 km, contiene numerose cavita’ naturali occupate dall’uomo nella preistoria e fino al medioevo. Qui sono stati ricreati alcuni ambienti per far comprendere come vivesse l’uomo in questo sito. Onestamente non ci ha entusiasmato piu’ di tanto, ma per chi ha bambini in eta’ scolare vale la pena una visita.
Rientriamo alla nostra Chambre d’Hote e decidiamo di cenare a La Roque Gageac in un ristorante all’aperto con vista sulla Dordogna. La cena non puo’ non essere a base dell’immancabile foie gras!
Dopo cena torniamo in camera abbastanza stanchi dall’intensa giornata e dal gran caldo che non ci ha dato tregua. Non riesco a prendere sonno, il caldo e’ veramente tanto e cosi’ decido di aprire un po’ le persiane per cercare di fare entrare un po’ d’aria. Riesco ad addormentarmi ma vengo svegliata da un rumore strano. Non riesco a capire esattamente cosa sia. Prima penso che mio marito stia russando. Tendo l’orecchio, ma no non e’ una persona che russa, ma il rumore continua. Decido di svegliare mio marito e fargli sentire quello che sento io. Accendiamo la luce e... accidenti! Un pipistrello in camera che volteggia sopra le nostre teste! Io scappo in bagno e mio marito cerca di far uscire la povera bestiola. Ecco cosa fosse l’avvertimento del padrone di casa nel raccomandarci di tenere le finestre chiuse...

22 Agosto
Dopo l’avventura della notte scorsa, a colazione raccontiamo ai padroni di casa l’episodio che ridacchiano alla grande. Io penso che se avessero l’aria condizionata in camera, sicuramente non entrerebbero gli “chauve souris”, che pur essendo animaletti molto utili, non si ha piacere che svolazzino sulla propria testa di notte.
Oggi ci attende un’altra giornata intensa, cosi’ dimentichiamo l’episodio e ci dirigiamo verso la nostra prima tappa della giornata. SARLAT, la capitale del Perigord Noir, ma prima saliamo a piedi verso il Castello di Beynac per vedere meglio il luogo. Il castello e’ imponente e maestoso e domina tutta la valle circostante. C’e’ una bella piazza antistante con alcuni ristoranti ed e’ ancora immerso nel silenzio in assenza dei turisti che arriveranno piu’ tardi. Non visitiamo l’interno perche’ apre piu’ tardi ed il tempo e’ tiranno.
Sarlat e’ un autentico gioiello medievale. Percorriamo le vie circondate da bei palazzi costruiti con la solita pietra ocra e numerosi negozi e ristoranti per i turisti. Si respira un’aria di altri tempi. Camminiamo seguendo la mappa della citta’, soffermandoci ad osservare i particolari delle case, delle chiese e delle piazze. Giungiamo alla piazza piu’ famosa, dove un tempo si teneva il mercato delle oche, simboleggiato da una bella scultura di questi animali, e non posso rinunciare a fare una foto in mezzo a queste “amiche”.
Lasciamo Sarlat a malincuore ma la giornata e’ ancora lunga e ci attendono ancora molte delle meraviglie di questa affascinante regione. La prossima tappa sono i GIARDINI DI EQUYSAC non lontani da Sarlat. I giardini sorgono sulla cima di un colle e dominano il paesaggio circostante molto verde, con molti alberi e dolci colline.
I giardini sono veramente magnifici! Dei labirinti di siepi, fontane circondate da aiuole di fiori e molti altri angoli che visitiamo seguendo la mappa che ci hanno consegnato all’ingresso. Chiudiamo la nostra visita ai giardini con una belle bibita rinfrescante e ripartiamo per la prossima destinazione che in realta’ non si trova in Dordogne ma nella regione del Lot ma che non potevamo mancare vista la vicinanza. Arriviamo quindi appena dopo pranzo a ROCAMADOUR e devo dire che i chilometri fatti in piu’ valevano la pena.
Gia’ lungo la strada se ne ha un’ottima visuale con l’imponenza del castello costruito nel 14 secolo che sembra voglia sfidare la legge di gravita’. Rocamadour e’ meta di pellegrinaggio al santuario della Vergine nera di S. Amadour, dove si dice si siano verificati vari miracoli e attorno a cui si è sviluppata la parte alta dell’abitato e si trova lungo il cammino di Santiago di Compostela. Accediamo alla cittadina attraverso la porta principale e percorrendo la via arriviamo alla scalinata che con 216 gradini conduce alla chiesa incastonata nella roccia e mi chiedo come avessero potuto costruire un posto cosi’. Non so perche’, ma Rocamadour mi ricorda un po’ Mont Saint Michel, anche se e’ ovviamente diversa. Scattiamo molte foto e lasciamo Rocamadour per ritentrare alla nostra base. Vedo sulla mappa che durante il percorso di ritorno potremmo includere altri due paesi degni di visita e non ci facciamo mancare una sbirciata ai deliziosi borghi di Carennac e Martel.
CARENNAC annoverato anch’esso tra i borghi piu’ belli di Francia, sorge lungo la Dordogna e nel villaggio si possono ancora vedere le antiche fortificazioni, il convento e la chiesa. Le case costruite con la solita pietra color ocra, sono state ben restaurate e offrono una bella vista dal ponte di pietra che fa da ingresso alla cittadina. Un angolo veramente inaspettato! Arriviamo poco dopo a MARTEL e anche qui rimaniamo affascinati da questo piccolo angolo di Francia. Caratterizzato dalle sue 7 torri e il mercato coperto, Martel e’ un luogo un po’ fuori dai soliti percorsi, ma vale la pena una visita.
Chiudiamo questa giornata, ultima nel Perigord Noir con alcune foto del castello di MONFORT che vediamo sulla strada del rientro lungo l’immancabile Dordogne che ci accompagna fino alla nostra Chambre d’Hote. Su suggerimento dei padroni di casa ceniamo in ristorante specializzato in foie gras che ha anche una produzione propria e non ci perdiamo l’occasione di fare acquisti di questa preziosa (e costosa!) ghiottoneria.

23 Agosto
Oggi ci spostiamo nel Perigord Pourpre per poi visitare anche alcune zone di quello Bianco. In questa parte del Perigord visiteremo alcuni dei paesi chiamati Bastides. Le Bastides sono delle cittadelle fortificate sorte durante la guerra contro gli Albigesi e dei Cento anni, in un periodo di tempo relativamente breve, tra il 1250-1316, costruite secondo una nuova concezione architetturale che si differenzia da quella tradizionale medievale che si sviluppava intorno alla chiesa o al castello. Le Bastides erano dominate dai Francesi o dagli Inglesi e spesso passavano da una dominazione all’altra.
Durante la tappa di trasferimento visitiamo la cittadina di BELVES che nei giorni scorsi non abbiamo avuto modo di vedere. Belves e’ una citta’ fortificata sorta nell’11 secolo dovuta alla sua posizione strategica. Nella sua parte piu’ antica sorge il borgo fortificato con le sue torri ed il mercato mercato nella piazza principale. La visitiamo percorrendo le strade tranquille scoprendo gli angoli piu’ suggestivi.
Proseguiamo il nostro viaggio raggiungendo l’ennesimo villaggio piu’ bello di Francia che in Perigord abbondano. LIMEIUL sorge lungo il fiume Vezere abbarbicato su una collina che sovrasta il panorama sottostante. Percorriamo le stradine acciotolate e ammiriamo la vista che si scorge dal punto piu’ alto sul fiume e le rocce tufacee in cui scorre.
Ci fermiamo un po’ lungo il fiume che dà un po’ di refrigerio dal caldo ancora feroce e dopo un panino veloce siamo pronti per la prossima meta che ci portera’ alla scoperta DELL’ABBAZIA DI CADOUIN un gioiello cistercense fondata nel 1115 con un chiostro stupendo con delle sculture sulle volte che richiamano lo stile gotico fiammeggiante, situata lungo il cammino di Santiago e dichiarata patrimonio dell’umanita’ dall’Unesco. Ci sono pochi turisti e quindi ci godiamo la visita quasi in silenzio, affascinati dalla bellezza del luogo.
Sempre percorrendo la strada per raggiungere la nostra meta per soggiornare nei prossimi giorni, passiamo da SAINT AVIT SEVIEUR, bella chiesa sempre lungo il cammino di Santiago che merita una visita seppure breve.
In poco tempo arriviamo nelle prima Bastide di questo territorio che e’ MONTFERRAND DU PERIGORD con l’immancabile torre ed il mercato coperto al centro della piazza. Questa prima Bastides non ci entusiasma piu’ di tanto e riprendiamo il viaggio verso la fattoria che ci ospitera’ per i prossimi due giorni che raggiungiamo non senza poche difficolta’ perche’ il navigatore non trova il luogo.
La fattoria e’ in piena campagna e la tranquillita’ e’ assoluta (www.lafermedelariviere.com). Ci riceve la padrona di casa e subito ci chiede se vogliamo cenare da lei. Vista l’intensita’ della giornata, accettiamo volentieri perche’ siamo un po’ stanchi e non abbiamo voglia di uscire a cercare un ristorante.
La cena sara’ forse la migliore del nostro viaggio! Ceniamo a base di “confit de canard” e patate alla sarladaise che sono cotte nel grasso d’anatra. Certamente non dietetico come pasto, ma molto molto saporito.

24 Agosto
Oggi giornata dedicata interamente alle Bastides e al territorio circostante BERGERAC costituito da estesi vigneti colmi di grappoli viola. Il Perigord Pourpre!
Dopo un’abbondante colazione preparata dalla nostra padrona di casa, che produce lei stessa sia il pane che le deliziose marmellate, iniziamo il nostro tour con MONPAZIER. Monpazier città fortificata del XIII secolo, fondata da Edoardo 1° d’Inghilterra ha 30 dei suoi edifici classificati come monumenti storici. Circondata su tutti i lati dalle mura originarie, le sue strade sfociano tutte nella grande piazza del mercato coperto che offre su tutti i lati dei portici, negozi, bar e ristoranti oltre a belle case costruite con l’usuale pietra color ocra. Oggi il caldo e’ meno torrido e riusciamo a visitare la citta’ con calma apprezzando la visita. Tra tutte le Bastides visitate Monpazier e’ quella che ci e’ piaciuta di piu’.
Nel raggiungere la prossima tappa del nostro viaggio, passiamo dal Castello di BIRON, costruito nel XII secolo, che visitiamo solo, che sorge in cima ad una altura con una magnfica vista sulla valle circostante.
VILLEREAL, città fondata nel 1269 come una Bastide francese, fu occupata dagli inglesi durante gran parte della guerra dei cent'anni, ha una grande chiesa al suo interno e un mercato coperto come le altre bastide.
Proseguiamo visitando ISSIGEAC circondata da vecchie mura circolari e raggiungendo il CASTELLO DI MONBAZILLAC che e’ anche una prestigiosa casa vinicola, dove acquistiamo del vino che avevamo degustato le sere precedenti. Dal Castello la vista spazia sui vigneti circostanti fino a Bergerac che raggiungiamo dopo pochi chilometri. BERGERAC deve la sua fama al Cyrano che in realta’ non e’ nato qui, ma la citta’ rimane indelibilmente legata a questo personaggio che viene omaggiato con diverse statue poste in alcune piazze.

25 Agosto
Lasciamo la fattoria che ci ha ospitato in questi giorni, acquistando del foie gras di loro produzione e siamo pronti per scoprire parte del Perigord bianco che inizia dalla suo centro piu’ importante che e’ PERIGUEX la cui attrattiva maggiore e’ la Cattedrale di Saint Front tutta in pietra bianca che si dice sia ispirata alla chiesa di Montmatre di Parigi. Visitiamo Periguex seguendo il tracciato indicato nella pavimentazione che ci fa scoprire ogni angolo della citta’ medievale.
Lasciamo Periguex per sconfinare ancora una volta dal terriotrio del Perigord, seguendo le indicazioni della preziosa guida Routard, verso un ennesimo villaggio piu’ bello di Francia che e’ Aubeterre Sur Dronne. Durante il percorso leggo che siamo vicini all’ABBAZIA DI CHANCELADE e cosi’ facciamo una deviazione che ci ripaga con un luogo incantevole dove all’interno si stanno tenendo delle prove di un concerto per chitarra e violino e rimaniamo in ascolto di quella musica dolcissima in un ambiente cosi’ esclusivo.
AUBETERRE SUR DRONNE e’ all’altezza delle aspettative. Le case con i balconi di legno rendono il paese molto pittoresco come anche la chiesa di Saint Jean scavata nella roccia nell’XI secolo dai monaci benedettini.
Terminiamo la visita di Aubeterre e ci dirigiamo verso l’ultima tappa di questo intenso viaggio in Perigord dirigendoci verso il settore “verde”. Alloggeremo due notti in una splendida chambres d’Hote a BOURDEILLES (Ambroise). Finalmente il caldo si e’ attenuato e cosi’ ci auguriamo di poter riposare finalmente senza alcuna interruzione.
Bourdeilles e’ una citta’ dominata dal suo castello. Sorge sul fiume Dronne e qui come in altre parti, molte persone praticano la canoa o si rinfrescano nell’acqua placida.
Visitiamo Bourdeilles fino all’ora di cena che decidiamo di consumare in un ristorante vicino alla chambre d’hote.
Torniamo in camera pronti a pregustare una bella notte di sonno e invece... non abbiamo notato che di fronte alla chambre d’hote c’e’ la chiesa del paese con annesso campanile che suona ogni quarto d’ora! Il sogno di un sonno ristoratore si infrange rapidamente. Cerchiamo di ripararci in qualche modo dal suono delle campane, ma senza risultato.
Il mattino seguente, facciamo colazione con una famiglia francese che si trova li’ per un matrimonio e sentiamo che anche loro lamentano il suono delle campane.
Oggi il tempo minaccia pioggia (finalmente!) e cosi’ decidiamo di visitare un altro castello nei dintorni, CHATEAU DU JUMILHAC. Durante il tragitto inizia a piovere copiosamente quindi la scelta di rimanere all’interno del castello si rivela azzeccata. In realta’ il Castello non e’ niente di che, ma trascorriamo un po’ di tempo al riparo dalla pioggia.
Tornando dal Castello ci fermiamo nel bel paese di SAINT JEAN DE COLE dove addocchiamo un delizioso ristorante dove poi ceneremo la sera.
Arriviamo a BRANTOME, chiamata la Venezia del Perigord (ogni paese sull’acqua ha la sua Venezia...) e piove ancora molto, ma non ci lasciamo scoraggiare e iniziamo la nostra visita in questa splendida cittadina. Il corso d’acqua fornisce degli scorci molto carini e scattiamo numerose fotografie nonostante il tempo uggioso. Mentre torniamo al parcheggio, esce un timido sole, cosi’ ritorniamo nei luoghi gia’ fotografati per immortarli con il sole.
E’ pomeriggio inoltrato e dobbiamo rientrare. Facciamo una breve tappa per vedere dall’esterno altri due castelli, CHATEAU PUYGUILHEM e RICHEMONT e chiudiamo cosi’ il nostro viaggio in Perigord.

26 Agosto
E’ giorno di partenza. Splende un bel sole in un cielo terso e finalmente la temperatura e’ molto gradevole. Con un po’ di amarezza per non avere avuto un clima cosi’ favorevole durante tutta la vacanza, finiamo di visitare Bourdeilles, scattando le ultime fotografie e iniziamo il nostro ritorno a casa.
Del Perigord ricorderemo sempre le belle cittadine ed il colore ocra delle sue case e dei suoi castelli che al tramonto sembrano diventare oro fuso, oltre al caldo infernale e alle sue squisite prelibatezze.

Tutte le foto con relative didascalie sono visibili QUIMemori di quanta ospitalita’ avevamo trovato lo scorso anno in Bretagna, la nostra scelta non poteva che ricadere ancora sulle Chambres d’Hotes che in Francia offrono diverse soluzioni in strutture presso la casa dei proprietari con il calore di una sistemazione casalinga, pur garantendo comunque la propria privacy.Dopo la ricca colazione della Chambres d’Hotes, dove spesso vengono servite le specialita’ del luogo, oltre a gustose marmellate fatte in casa, a mezzogiorno, pasto veloce con generi acquistati in panetteria e nei mercati. Alla sera, beh qui non c’e’ che l’imbarazzo della scelta! Siamo in una delle zone piu’ famose per tartufi, noci e la prelibatezza che rende il Perigord molto famoso in Francia e non solo: signori siete nel regno del Foie Gras! E non solo lo troverete in tutte le sue varianti, d’oca o anatra, ma nella tavola Perigordina questi simpatici pennuti vengono serviti anche in squisiti tagli di carne, cucinati nel grasso prodotto da loro stessi. E’ si’, la dieta qui dovete dimenticarla per un po'.Noi abbiamo scelto di arrivare con la nostra auto, ma per chi non voglia fare molti chilometri, da un po’ di anni sono presenti voli low cost su Bordeaux dove poter eventualmente prendere un auto a noleggio.

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