Normandia e Alsazia: la Francia del Nord

Un tuffo nella storia, nella tradizione e nelle prelibatezze francesi!

In valigia

Niente di particolare, se non l'avvertenza che una cartina particolareggiata sarà molto importante per uscire dagli itinerari classici e tuffarsi nella campagna (noi abbiamo portato le guide Michelin 1/200.000) Da considerare anche che il clima è un poco più fresco e piovoso che da noi: In Francia, comunque, si gode di un tenore di vita sostanzialmente identico al nostro ed è quindi possibile effettuare acquisti per ogni necessità si manifesti. Una piccola raccomandazione: vi sarà utile, se apprezzate il vino francese, lasciare un angolo della macchina disponibile per accogliere le confezioni di bottiglie che è praticamente impossibile non acquistare nelle innumerevoli cantine.

Come spostarsi

Di sicuro sia in Normandia che in Alsazia il mezzo migliore per i turisti è l'automobile, sia essa di proprietà o a noleggio.
Nel nostro caso siamo partiti da casa in macchina: il viaggio è stato lungo, un po' troppo forse per la pazienza della nostra bimba. Interminabile è stato soprattutto spostarci dalla Normandia all'Alsazia. Mi sento di consigliare il transito dalla Svizzera, sia per il chilometraggio che per il costo: il pedaggio per le autostrade costa infatti 40 Franchi Svizzeri (circa L.54.000), certamente di meno rispetto al costo totale del tratto di autostrade francesi ed il traforo del Frejus (L.60.000 per la sola andata, una speculazione delinquenziale applicata in questo periodo di chiusura forzata del traforo del Monte Bianco!!).

Dove alloggiare

Abbiamo effettuato questa vacanza portandoci nostra figlia di un anno; per questo, abbandonata la sperimentata formula dei Bed & Breakfast (Chambres d'Hotes per i francesi), abbiamo provato ad affittare una casa di campagna in Normandia ed una in Alsazia, i cosiddetti Gites Ruraux, soggiornando una settimana in ognuna ed effettuando tutte le escursioni in giornata. La scelta si è dimostrata interessante e da prendere in considerazione anche da parte di chi non è frenato da bambini piccoli.
Certo, ci si priva della possibilità di provare nuove case e si è più legati negli orari e negli spostamenti; d'altra parte, a parte l'indubbia comodità di non avere i bagagli perennemente in mano (e solo chi l'ha provato sa di quanto possano aumentare i bagagli quando si viaggia con i bambini), ci è sembrato piacevole poter dedicare del tempo a "godere" della casa e delle piccole passeggiate nella campagna circostante, senza contare l'indubbio risparmio economico.
Le prenotazioni sono state effettuate in Internet, nel sito www.gites-de-france.fr, molto ben organizzato e chiaro nelle offerte, soprattutto per quanto riguarda la Normandia (tra l'altro, opportuna è la scelta di mostrare per il periodo indicato esclusivamente le case disponibili, che vengono poi eliminate dall'elenco non appena effettuata la prenotazione) Per quanto ci riguarda, siamo stati fortunatissimi in Normandia (casa "Le Lieu Gentil" dei sigg.ri Jourdan, Chemin de l'Eglise - 14430 Hotot en Auge, tel.02 31 39 67 26), dove abbiamo soggiornato in una memorabile fattoria con muri a graticcio, salone con grande camino e mobilio di pregio, immersa in una idilliaca campagna, e meno in Alsazia, dove la nostra casa non era granché, pur disponendo comunque di ogni comfort. Ottima ovunque l'ospitalità dei padroni di casa (che abitano case separate da quella affittata) e decisamente allettante il rapporto qualità prezzo: ad esempio, la spesa per la casa in Normandia, molto grande e prevista per alloggiare in tutta comodità 4 persone, è stata di circa 5-600.000 lire per la settimana.

In cucina

La gastronomia ha rappresentato uno dei punti chiave della vacanza. A partire dalla tappa in Borgogna, in cui si gustano dei vini superlativi, per continuare in Normandia patria del Camembert e del Cidro e finire in Alsazia, regno dei "bianchi" e del Foie gras. In Normandia il formaggio è oggetto di culto, da non tralasciare sono gli ottimi caprini ed i tomini variamente aromatizzati, ma è il Camembert a farla da padrone: il paese di Vimoutiers vanta i natali (e vi ha anche dedicato un museo) di questo formaggio, che la leggenda vuole creato dalla contadina Marie Harel.
Nei paesi e lungo le strade si incontrano di continuo fattorie che espongono cartelli "Cidre et Jus de Pommes": noi abbiamo trovato ottimo il succo di mele, meno invece il sidro, già provato in Bretagna ma che proprio non riusciamo ad apprezzare totalmente. Per continuare l'esperienza "normanna", sul mare vengono offerti piatti di mare ad ogni ristorante. Per il mio gusto italiano, valgono la scelta soltanto le cozze; per il resto, mi è risultato difficile gustare il pesce cucinato come si usa in Francia e così ricchi piatti magnifici da vedere sono rimasti sulle tavole degli altri avventori.
Per quanto riguarda l'Alsazia, non è colpa nostra se qui alla gastronomia è attribuita tanta importanza. Ci siamo dovuti giocoforza costringere a provare il piatto nazionale, la Choucroute, un insieme di carni e salsicce bollite servite con cavoli acidi, dal sapore ottimo e abbastanza vicino a quello della cucina altoatesina; gustosa anche la Tarte Flambée, una sorta di pizza. Non siamo invece amanti del Foie Gras, di cui l'Alsazia si erge a capitale mondiale. E, per finire, il vino. I grandi bianchi alsaziani sono tutti ottimi: certo, spiccano tra tutti il Gewurztraminer, splendidamente fruttato, ed il Riesling, così secco e dal gusto deciso, anche se personalmente ho apprezzato anche il Tokaj ed il Sylvaner, vivi e ricchi di personalità. Il vino in Alsazia dà la possibilità di sperimentare la visita alle cantine: in ognuna si è accolti con grande cortesia dai produttori, che danno l'impressione non solo di voler vendere, ma anche di amare realmente il vino, che offrono con evidente orgoglio e che non mancano mai di degustare insieme ai clienti. In teoria, è possibile provare il vino senza sentirsi costretti all'acquisto, anche se nella pratica capita di tornare a casa con la macchina piena di bottiglie!

Itinerario

Il viaggio è stato effettuato in macchina, con partenza del Nord Italia; ho passato il "confine" attraversato il valico del Frejus e quindi risalito la Francia fino in Normandia, con una sosta di una notte in Borgogna, nel paesino di Meursault. Abbiamo visitato la Normandia mantenendo come base il villaggio di Hotot En Aauge, nella regione del Calvados; anche in Alsazia, raggiunta dopo un viaggio interminabile (consigliata una tappa in un qualsiasi paese dello Champagne), abbiamo tenuto la stessa dimora per tutto il soggiorno, a Nothalten. Per il ritorno abbiamo scelto di transitare dalla Svizzera (vd. "Come spostarsi").

Da non perdere

Cominciamo dalla Normandia. La regione è zeppa di cose interessanti, al punto che, volendo, si può scegliere un tema che sia filo conduttore della vacanza e svilupparlo: ci si può dedicare alla storia della battaglia di Normandia dell'estate '44, oppure alle città d'arte, oppure alla ricerca sul territorio dei luoghi e delle tracce dei numerosi artisti che vi hanno soggiornato nel XIX secolo, oppure ancora alla gastronomia, di cui massimi esponenti sono il Camembert de Normandie e il Sidro, nelle sue diverse versioni secco e dolce. Noi abbiamo preferito un itinerario "misto", con il rammarico però di non aver approfondito nulla in particolare.
La nostra stupenda casa è al centro del Calvados, ad un ventina di chilometri nell'entroterra di Cabourg, nel paesino di Hotot En Auge, vcinissimo a quella piccola perla che è Beauvron En Auge, universalmente definito uno dei più bei paesi di Francia, minuscolo ed irreale con tutte la casine a graticcio raccolte intorno ad un'unica piazzetta. Prime mete, raggiunte in una soleggiata domenica, sono state le città gemelle di Deauville e Trouville, storici luoghi di villeggiatura per la Francia-bene. Affacciate sul canale della Manica, offrono entrambe piacevolissime passeggiate sulla spiaggia lungo le passerelle di legno ritratte nei quadri degli Impressionisti; Trouville si offre come ritrovo degli artisti, più "alternativa" della gemella, con i suoi vicoli ed i numerosi ristorantini in cui si gustano sontuosi piatti di pesce ai tavoli all'aperto, più esclusiva invece Deauville (da noi preferita), che presenta splendide ville e alberghi a graticcio e i caratteristici stabilimenti balneari dal sapore vagamente orientale. I due giorni successivi sono stati dedicati ai luoghi dello sbarco e della battaglia di Normandia. Notevole al riguardo l'offerta, con la possibilità di seguire alcuni itinerari che caratterizzano le diverse fasi della battaglia: abbiamo visitato Arromanches (molto interessante il cinema a 360°, meno il museo dedicato al porto artificiale costruito dagli inglesi), Omaha Beach, da cui non si può prescindere non tanto per quello che c'è ora ma per ciò che vi è avvenuto, il cimitero americano di Colleville sur Mer (quello di "Saving private Ryan", per intenderci) e quello tedesco di La Cambe, il Museo Memoriale di Bayeux (veramente completo ed interessante, meriterebbe da solo una mezza giornata di visita). Ci sono tantissime altre cose da vedere, io stesso mi sono ripromesso di tornare: davvero importante, secondo me, è avvicinarsi a questo pezzo di storia con grandissimo rispetto e serietà, tenendo sempre presente che la Battaglia di Normandia è stata un massacro con decine di migliaia di morti, che in essa non ci siamo noi da una parte e loro dall'altra, e che non è stata affatto una parata trionfale "all'americana" verso la libertà dell'Europa. Se non ci viene da dentro, sforziamoci quindi di "ragionare" in questi luoghi; guardiamo le iscrizioni sulle tombe di inglesi, americani e tedeschi, o i segni delle granate nei muri sbriciolati dei bunker, o le divise e gli effetti personali dei soldati nei musei non come se stessimo assistendo all'ennesimo film di guerra ma consapevoli di essere di fronte alle testimonianze di una vera tragedia, per vincitori e vinti. Esaurito lo spazio "sbarco", il nostro interesse si è rivolto verso un paio di città d'arte: Bayeux e Rouen. Bayeux è stata una delusione, non fosse per il museo del celeberrimo arazzo cucito in parte dalla regina Matilde che narra le gesta di Guglielmo il Conquistatore e che vale certamente la pena di vedere usufruendo delle audio-guide, anche se il biglietto d'entrata può apparire caro. Rouen, dove venne giustiziata Giovanna d'Arco, è gradevole, anche se sinceramente ci aspettavamo di più: comunque è elegante, molto bella la Cattedrale (quella più volte dipinta da Monet) e numerose le occasioni per lo shopping. Gli altri giorni sono stati dedicati al mare. Davvero ricca di charme ci è apparsa Honfleur, forse perché vista fuori dai periodi di punta, l'abbiamo trovata veramente bella, soprattutto nell'incantevole e pluri-ritratto "vieux bassin", il vecchio porticciolo; certo, la cittadina è decisamente turisticizzata, ma direi in modo non fastidioso ed i prezzi sostanzialmente in linea con quelli applicati nell'intera regione (ma che soddisfazione tuffarci nel nostro piattone di cozze seduti ai tavolini di un ristorante proprio sul vieux bassin, con le note della Vie En Rose diffuse nell'aria!). Altra classica meta da non perdere sono le candide scogliere di Etretat, decisamente splendide sia dalla spiaggia di ciottoli che dall'alto, percorrendo una delle passeggiate che salgono dal paese fin sulle scogliere a picco sul mare. Molto meno interessante la parte più a nord, in corrispondenza della cittadina di Fecamp. Un'ultima cosa: la città di Cabourg vale una visita, magari solo serale, per passeggiare sul bellissimo e soprattutto vivibilissimo lungomare e fermarsi poi per l'immancabile piatto di cozze.
Passiamo all'Alsazia. Innanzitutto la sensazione immediata, non me ne vogliano gli alsaziani, è di essere in Germania; d'altro canto la regione è passata più volte nella storia da Francia a Germania e viceversa. La nostra casa è a Nothalten, paesino caratteristico (come tutti, del resto) circa a metà della Route des Vins, con circa un centinaio di case ed una trentina di cantine. Principe indiscusso dell'Alsazia è il vino. Il paesaggio è fatto di dolci colline ricoperte di vigneti nei quali si scorgono qua e là paesini da fiaba con le case colorate a graticcio ed i gerani alle finestre che ingentiliscono le facciate; in questi paesi, che presentano una sorprendente uniformità architettonica, praticamente chi non si occupa di turismo produce il vino e lo vende, per cui le cantine sono innumerevoli e tutte genuinamente attraenti. Questo non deve far credere che l'Alsazia sia solo vino: vi si trovano città d'arte meravigliosamente conservate, castelli arroccati su speroni rocciosi (molto bello Haut Koenigsbourg) e montagne che offrono numerose possibilità agli escursionisti. La nostra settimana è stata dedicata prima di tutto alla visita dei paesini: tra tutti, spicca il giustamente noto Riquewihr, uno di quei posti in cui sembra che il tempo si sia fermato per sempre: un vero incanto, un insieme di casine curatissime, l'antica fontana circolare in pietra, ristorantini, negozietti invitanti dove si vendono articoli natalizi e pan pepato oltre, inutile dirlo, agli immancabili vino e specialità gastronomiche; Camminarvi di sera, lungo la via ciottolata che attraversa il borgo illuminata da calde luci appese ai muri delle case, rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato; credo che Riquewihr debba essere ancora più suggestivo nelle serate invernali, fuori dai grandi afflussi turistici. Detto di Riquewihr, ci è sembrata sopravvalutata Ribeauvillé, mentre gli altri paesi sono tutti all'incirca gradevoli in egual misura. Tra le città, da non perdere ovviamente Colmar, che presenta un centro cittadino integro, molto pubblicizzato ma niente affatto deludente. Colmar è città d'arte, culla di notevoli tesori; riesce però, al tempo stesso, a conservare nei suoi quartieri caratteristici (celebre la Petit Venise) la grazia e l'atmosfera dell'architettura dei borghi alsaziani, oltre ad offrire una piacevole vitalità, anche di sera. Anche Strasburgo è stata una piacevole riscoperta. L'avevamo già visitata anni fa, ma non ne conservavamo un grande ricordo; stavolta, invece, ci è parsa molto interessante: stupenda la cattedrale, ed eleganti le vie del centro, bella la vista dai ponti coperti, mentre un poco sottotono il quartiere della Petit France, meno affascinante dei paesi già visitati. Strasburgo, vale per noi italiani come insegnamento per come una città possa essere valorizzata; forse, è vero, è sopravvalutata, forse l'orgoglio dei francesi per le proprie bellezze è un tantino fastidioso, ma credo che a parlare debba essere più di tutto l'aspetto odierno di questa città: bella, moderna ed efficiente, eternamente impegnata ad essere degna sede del Parlamento Europeo. La vicinanza con la Germania ci ha spinti, infine a passarvi due giornate. Una a Friburgo, cittadina viva ed allegra ma invero un po' deludente, certo che se questa è, come viene definita, una delle città più eleganti della Germania.. Abbiamo dedicato la seconda giornata tedesca al puro divertimento, presso l'Europa Park di Rust; beh, ne avevamo letto buone cose, ma questo parco-divertimenti ci ha davvero soddisfatti sia per la qualità che per la quantità delle attrazioni, sicuramente in grado di competere con Eurodisney; dovendo stilare un giudizio, direi che Eurodisney è più indicato per i bambini e per i grandi che vogliano esserlo per un giorno, mentre l'Europa Park è più per i grandi, un poco più "forte" nelle attrazioni, un po' più tedesco, insomma.

Curiosità 

Una precisazione ed un consiglio: prima di tutto, il nostro viaggio non ha toccato Mont St. Michel semplicemente perché già c'eravamo stati, altrimenti un giorno (feriale, mi raccomando) è assolutamente da dedicare alla visita di questa meraviglia della Normandia. In secondo luogo, va detto che una delle bellezze della Normandia è rappresentata dalla campagna e dalle fattorie: non esitare quindi, a scendere dalla macchina per percorrere a piedi itinerari immersi nel verde (ad es. quelli ben segnalati della Route de Cidre) e nemmeno ad entrare nelle fattorie per acquistare i prodotti artigianali (marmellate, formaggi e l'immancabile succo di mela).

Per i più piccoli

La Francia del Nord può risultare gradevole anche per i bambini: certo, bisognerà avere l'accortezza di alternare la visita di una città con una passeggiata nella natura o al mare. Rifacendomi a quanto già detto, buona è stata l'esperienza della casa in affitto: avere un punto di riferimento, un luogo in cui sentirsi a proprio agio è importante per la serenità di un bambino che stiamo già forzando ad adattarsi ad abitudini totalmente al di fuori del suo quotidiano. Un'accortezza: in Francia non si trovano gli stessi omogeneizzati che acquistiamo nei nostri supermercati, pertanto può succedere, come nel nostro caso, che i nuovi gusti non piacciano.

Note dolenti

Nulla di particolare da segnalare, forse la lunghezza degli spostamenti, soprattutto nelle zone prive di autostrade, ed il costo delle autostrade stesse; inoltre, siamo capitati in Francia durante la serrata dei distributori, che ci ha indotto un po' di ansia e costretto, come tutti, a lunghe code per il pieno di gasolio.

5 commenti in “Normandia e Alsazia: la Francia del Nord
  1. Avatar commento
    novella
    20/01/2010 13:47

    ciao ho letto che in precedenza hai utilizzato la formula Bed & Breakfast (Chambres d'Hotes per i francesi). Io sono abbastanza allergica alle prenotazioni. Vado spesso in Germania ed in Austria e anche a ferragosto trovo posto senza problemi...mi sapresti dire se è così anche in Francia? grazie

  2. Avatar commento
    franco
    23/01/2009 15:44

    belle foto ma quali sono le località visitate? Una piccola didascalia......Grazie

  3. Avatar commento
    hcaivf gwqnxzfdp
    14/07/2007 21:45

    bzvdwya fdhx udhz jwvsuhkg nxzisakr ftmzsypo cewrn

  4. Avatar commento
    derfel
    13/01/2007 15:38

    sono d'accordo su tutto, ma ritengo che i viaggi di questo tipo non siano assolutamente lunghi se fatti escludendo le autostrade. Per strade nazionali e secondarie ogni angolo in cui si svolta puo' esserci qualcosa di interessante, mentre in autostrada tutto diventa noioso.

  5. Avatar commento
    ANNA
    15/03/2005 13:08

    Il tuo commento a questo viaggio! mi piace, approfitterò dei vostri consigli e vi farò sapere!!!

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