Storia ed atmosfere inglesi

Le magiche atmosfere dell’Inghilterra del Sud.

 

In valigia

Un viaggio in Inghilterra non richiede un abbigliamento specifico, certo da non dimenticare è il classico ombrellino sempre a portata di mano o, se si vuole essere un po' meno italiani e un po' più "europei", basterà una giacca impermeabile. A proposito del clima, ricordiamo che la temperatura è leggermente più rigida rispetto all'Italia e soprattutto che il tempo è rapidamente variabile, quindi l'abbigliamento più indicato è certamente quello "a strati".
Per un viaggio del genere, io consiglierei di portare con se' una guida che, oltre a riportare informazioni nozionistiche sugli aspetti storico/artistici dei luoghi visitati, ci aiuti ad apprezzarne anche le atmosfere, ci narri un aneddoto, una leggenda o, perché no, ci indichi il nome di un buon pub di campagna da non perdere: perfetta a questo scopo ci è sembrata la guida "Inghilterra" della EDT (Lonely Planet). Infine, non guasterebbe una cartina ben dettagliata, per evitare quando possibile le grandi vie di comunicazione ed utilizzare le stradine di campagna tanto ricche di fascino.

Come spostarsi

Noi abbiamo scelto di noleggiare un'automobile, l'unico modo per spostarsi in tutta autonomia lungo itinerari non prefissati (avremmo potuto spostarci in bici, ma non si sentivamo pazzi a sufficienza!). Ci si accorge presto, anche nelle zone dove il traffico è notevole, di quanta educazione ci sia sulla strada, soprattutto se si è abituati agli standard di inciviltà automobilistica italiani: qui il guidare non è battaglia, il sorpasso non è un punto d'onore da effettuare a qualsiasi prezzo, e capita addirittura che le macchine si fermino per far attraversare i pedoni!

Dove alloggiare

Abbiamo scelto di alloggiare nei Bed & Breakfast che, oltre ad essere numerosissimi lungo le strade, rappresentano la soluzione più vantaggiosa dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo; di più, offrono la possibilità di sentirsi calati appieno nell'impalpabile atmosfera inglese, "facendo due chiacchere" di fronte ad un'abbondante colazione tipica con i padroni di casa e con altre persone in viaggio, o semplicemente soggiornando in abitazioni caratteristiche che vanno dalle eleganti dimore d'epoca, ai cottages di campagna ed alle casette sulla costa.
Il soggiorno non è a buon mercato, soprattutto in virtù della valutazione della Sterlina rispetto alla Lira: abbiamo pagato per una confortevole camera con bagno mediamente intorno alle L.40-50.000 a testa, vale però sicuramente la pena spendere anche qualcosa di più per godere dell'ottima ospitalità inglese scegliendo B&B di buon livello, contrassegnati dalla dizione "commended" o "higly commended". Non abbiamo mai avuto sgradite sorprese nei diversi B&B in cui abbiamo passato la notte.
Mi sento di raccomandarne uno in particolare, il Charnwood Cottage, B&B dei sigg.ri Morgan (tel.01747-828310). Si incontra percorrendo la strada A30 che da Salisbury porta al pittoresco villaggio di Shaftesburuy, sulla destra, circa 3 miglia prima del paese; è facilmente visibile, è una vecchia casa bianca, con tetto di paglia con l'insegna al centro: lì abbiamo trovato ambienti autentici, travi a vista, grossi muri arrotondati, un alto lettone di campagna e soprattutto due anziani padroni di casa molto simpatici ed ospitali, che ci hanno tra l'altro fatto gustare (e venduto) un'impareggiabile marmellata di lamponi e "mandato" a loro nome al pub The Talbot, a Berwick St. John, una locanda indimenticabile quanto a "calore" ed accoglienza.

Itinerario

Durata del viaggio Una settimana.
Tour circolare dell'Inghilterra del Sud, con partenza da Londra, direzione est verso il Kent, poi a sud lungo le celebri scogliere della Manica, East e West Sussex, quindi verso ovest / nord-ovest attraverso la splendida campagna del Dorset e dell'Avon per raggiungere l'idilliaca regione del Cotswold e tornare infine al nostro punto di partenza, dopo una breve sosta ad Oxford.

Da non perdere

Il viaggio, appositamente svolto in "media stagione", voleva essere una scoperta di una zona della Gran Bretagna solitamente non al centro delle gite turistiche, attraverso aree comunque ricchissime dal punto di vista storico ed artistico (basti pensare alle magnifiche cattedrali che hanno fatto da filo conduttore dell'itinerario) e generosissime dal punto di vista delle atmosfere "old England", fatte di dolci colline punteggiate dai candidi greggi, campagne ordinate attraversate da tranquille stradine, incantevoli paesini di fiaba in cui l'unica occupazione degli abitanti sembra essere la cura del giardino e dello steccato, corsi d'acqua dalla sorprendente limpidezza popolati da ogni specie di anitre e cigni. Se questo era lo scopo, credo sia stato perfettamente raggiunto.
Il viaggio è cominciato da Londra-Stansted, direzione Canterbury, con una sosta intermedia al Leeds Castle, certamente da ricordare per il parco magnifico e gli interni da full immersion in epoca medioevale. Canterbury merita senza dubbio di essere vista, aldilà del piccolo centro storico ben conservato, per il complesso della Cattedrale, un "goticone" da "I pilastri della terra" che lascia letteralmente senza fiato, che incute un rispetto silenzioso, quasi timoroso se ci si lascia coinvolgere, cullati dalle note dei canti gregoriani che risuonano, dai macabri racconti dell'assassinio di Thomas Beckett avvenuto proprio all'interno della chiesa. Da Canterbury verso la costa sud, passando attraverso Chilham, un paesino che non può esistere nel nostro mondo: case a graticcio raccolte intorno ad una piazzetta, la chiesa e il pub, sembra da un momento all'altro di potersi imbattere direttamente da un racconto di Agatha Christie in Miss Marple intenta a discutere garbatamente di giardinaggio con un'amica! In prossimità della costa incontriamo Rye, definita come una delle più belle cittadine d'Inghilterra: strade ciottolate circondate da vecchie case, negozi di antiquari ed un sacco di Tea Rooms, dove facciamo il primo gradito incontro con il vero "Cream Tea" inglese, tea accompagnato dagli scones, dolci tipo piccole brioches da gustarsi con marmellata e panna. Sulla costa scegliamo una piacevole passeggiata sull'erbetta della scogliera dal faro di Beachy Head alle Seven Sisters; impressionante il taglio netto della roccia bianca a picco sul mare grigio ed impressionante come non ci sia assolutamente nulla ad impedire le cadute (vengono i brividi pensando agli sconsiderati che abbiamo visto affacciarsi con i bambini sullo strapiombo, incuranti del pericolo!). Superata Brighton, che non ci è parsa granchè, forse perché vista in una serata piovosa o forse perché un poco "fuori tema", ci dirigiamo lungo la A27, verso Arundel, cittadina non più che carina, ma dove, seguendo i consigli della fedele Lonely Planet, ci incamminiamo lungo un "footpath". I footpaths sono sentieri pubblici da percorrere a piedi, che garantiscono il libero passaggio attraverso campi o boschi anche privati; sono ben segnalati e rappresentano un'occasione unica per addentrarsi nel cuore country della campagna. Ad onor del vero, nel nostro caso la piacevole passeggiata si è dovuta interrompere di fronte allo strapotere del fango che ci impediva letteralmente di avanzare in modo appena decente; per fortuna, una buona lager al pub The black rabbit trovato lungo il cammino ci ha rimesso allegria e cancellato buona parte della stanchezza. Visitiamo nei giorni seguenti le città di Whinchester, della quale degne di maggior nota sono la Cattedrale e la zona della celebre Università, dove tra l'altro ceniamo al caratteristico "The Wykeham Arms", un antico pub dove si incontrano vecchi e nuovi studenti e in cui i tavoli sono antichi banchi di scuola, e di Salisbury. Anche qui, al di là di un centro storico carino e di un vecchio mercato molto pubblicizzato ma invero non molto caratteristico, il pezzo forte è rappresentato dalla Cattedrale, la più alta d'Inghilterra, magnifica come le precedenti, incombente e leggera al tempo stesso, con annessi, splendidamente conservati, un chiostro ed una sala capitolare in cui viene conservata una delle 4 copie della Magna Charta. Il viaggio continua passando per Shaftesbury, un paese che vale certamente una sosta non fosse altro che per una fotografia alla celeberrima Gold Hill, la stradina che risale la collina su cui sorge l'abitato, e per la Stourhead House, di cui visitiamo su consiglio dei sigg.ri Morgan soltanto l'insolito giardino adornato da laghetti, statue e tempietti in stile Grecia classica. Proseguendo verso nord, facciamo fatto tappa a Wells, una piccola cittadina in cui troviamo la nostra quarta grande cattedrale, forse la più bella d'Inghilterra, meno "enorme" rispetto alle altre ma di certo la più elegante, la più nobile e in un certo senso "perfetta" con la facciata principale così splendidamente conservata (risale al 1200) da lasciare senza parole. Noi abbiamo la fortuna di saper vincere la timidezza e vi torniamo alla sera per i Vespri: beh, io dico che l'emozione di partecipare alla funzione nel coro della cattedrale cantando i Vespri in inglese è stata semplicemente indimenticabile, una di quelle cose che davvero danno il sapore ad una vacanza. Il giorno successivo prevede la visita di Bath, città votata al turismo sin dai tempi dei Romani, che vi costruirono un importantissimo complesso termale. La città è senza dubbio molto bella e subito capace di trasmettere al visitatore una sensazione di notevole eleganza ed armonia georgiane. A dire il vero ci pare anche un poco sopravvalutata: non la definirei un gioiello d'arte come Firenze, alla quale viene accostata, così come ci è sembrato fuori luogo paragonare il Pulteney Bridge a Ponte Vecchio. Comunque troviamo davvero interessanti le Terme (presentate talmente bene da indurci il solito pensiero sull'incapacità tutta italiana di valorizzare il proprio patrimonio), The Royal Crescent e la piazzetta The Circus, con la casa di Livingstone, vero e proprio patrono dei viaggiatori. Buone anche le occasioni per lo shopping nelle vie del centro.
Tappa successiva il Cotswold settentrionale, una zona che si è rivela una piacevolissima sorpresa, inusuale come meta per che arrivi dal "Continente" ma comunemente frequentata dai turisti britannici. Qui si vive in un ambiente che rispecchia appieno il nostro ideale di campagna inglese: le colline verdi, i villaggi lindi ed eleganti fatti da stupende casette in pietra spesso con tetto di paglia, i giardini inappuntabili e gli abitanti proprio come ci aspetteremmo che debbano essere, cortesissimo ed educati nel loro elegante abbigliamento di campagna, magari in compagnia del loro cane se non addirittura a cavallo. Mi limiterò a citare i nomi dei paesi più noti, anche perché qui il fascino si misura nelle piccole cose che si possono sentire ma difficilmente raccontare: abbiamo visto Bibury, tanto bello che si narra che un miliardario americano volesse acquistarlo per smontarlo pietre per pietra e ricostruirlo oltreoceano, Burton On The Water, la Venezia del Cotswold, Lower e Upper Slaughter, Chippin Cambden, il minuscolo Snowhill e Stanton, scelto come set cinematografico per i film con protagonista Miss Marple. Vorrei dare solo alcuni consigli.
1) Nel Cotswold prendetevi tempo, anche più di quello che sembrerebbe necessario, i momenti che ricorderete più volentieri sono proprio quelli passati su una panchina sulle rive di un limpido canale, o passeggiando nella campagna lungo un foothpath, o sorseggiando una birra accanto al calore di un camino acceso in un ombroso pub
2) Cercate di percorrere la piccole strade, e dimenticate lo stress del nostro traffico quando vi capiterà di dover aspettare che un gregge liberi la strada o di dover rallentare per passare accanto a dei cavalleggeri (che sicuramente vi saluteranno)
3) Sfruttate la possibilità di passeggiare lungo i foothpaths; noi ne abbiamo percorso uno da Lower Slaughter ad Upper Slaughter, magnifico per i paesaggi attraversati e la sensazione di serenità che ne abbiamo percepito.
Ultima tappa è Oxford, città bella e arcinota, sulla quale però non mi soffermerei perché rappresenta in un certo senso una deviazione dall'England Spirit che ha caratterizzato il resto del viaggio.

Curiosità 

Dire cosa ha colpito più di altro è difficile, parlando di un viaggio in cui, come già detto, contano più le sensazioni che i grandi spettacoli: approfitto per ricordare ancora l'atmosfera calda dei pubs, nei quali la soddisfazione di bersi una pinta di birra accanto al fuoco è impagabile (e pensare che nessuno dei partecipanti ama farsi una la birra in Italia), la meraviglia di sedersi attorno ad un tavolino a consumare un raffinato cream tea e la serenità che si ricava dallo stare seduti sul greto di un fiume ad individuare le diverse specie di anitre.

Per i più piccoli

Abbiamo viaggiato senza bambini, quindi senza badare troppo a questo tipo di problematiche Mi sembra di poter dire che l'Inghilterra non offra particolari attrazioni rivolte specificamente ai bambini, comunque, essendo un Paese prettamente "occidentale", non evidenzia nemmeno controindicazioni di sorta.

Sport

L'area da noi attraversata non si presta per attività sportive particolari. Sicuramente è ottima per chi va a cavallo e per chi ama le lunghe passeggiate a piedi e buona anche per i mountain bikers. Con un po' di fortuna, avrete l'opportunità tutta anglosassone di giocare a tennis sull'erba, è un'esperienza divertente per noi "terraioli"!

Note dolenti

Non abbiamo trovato nulla di particolarmente negativo nel corso di questa vacanza: forse, noi italiani soffriamo un poco gli orari dei negozi inglesi che, chiudendo generalmente alle 17, ci privano di una bella fetta del tempo da dedicare al sacro shopping; ancora, un pizzico di sole e qualche grado in più non avrebbero guastato, così come qualche cena un po' meno "particolare", ma questa è l'Inghilterra e quindi, tutto sommato, God save the Queen!!

 

9 commenti in “Storia ed atmosfere inglesi
  1. Avatar commento
    arf
    31/05/2004 13:30

    La Gran Bretagna è la meta ideale se si viaggia con i bambini!!

  2. Avatar commento
    Lo Staff
    26/01/2001 06:00

    Suggeriamo a Julienne di inserire un post con il suo appello anche nel nostro Forum. Avrai molte più probabilità di ricevere risposta dai componenti della nostra Community!

  3. Avatar commento
    julienne
    26/01/2001 06:00

    Vorrei indicazioni per vacanza-studio e possibilmente partire con altra persona da Milano o Alghero. Qualcuno mi può aiutare? Grazie

  4. Avatar commento
    sangall
    26/01/2001 06:00

    Bravi, davvero interessante

  5. Avatar commento
    giorgio 61
    26/01/2001 06:00

    ho trovato molto interessante il Vs. racconto - congratulazioni, questo agosto mi appresto a fare il mio giro a zonzo per il Galles, poi Vi raccontero Ciao

  6. Avatar commento
    giorgio 61
    26/01/2001 06:00

    Ho trovato molto interessante il vostro racconto; congratulazioni, questo agosto mi appresto a fare il mio giro a zonzo per il Galles, poi vi racconterò. Ciao

  7. Avatar commento
    gina
    26/01/2001 06:00

    Io sono stata parecchie volte in inghilterra (Londra, Hull, Chesterfield e Stranraer)... wow, è fantastica! Il paesaggio è invidiabile, quelle immense distese di verde spezzate da piccoli paeselli di s^ e no 50 case... wonderful! Cose del genere in Italia quasi non esistono. E poi è incantevole il profumo che si respira nei paesini in riva al mare... mi sembra di sentirlo ancora! La località che mi ha affascinato per ora è Stranraer, carinissima con quel mare impetuoso... Questa estate ci tornero', non vedo l'ora. Ciao a tutti.

  8. Avatar commento
    ricky
    26/01/2001 06:00

    Ed allora forza Niki... aspettiamo un tuo racconto su Dorset e dintorni!

  9. Avatar commento
    Niki
    26/01/2001 06:00

    Io vengo dalla Dorset ed ho trovato il vostro articolo un bel assaggio di quello che l'Inghilterra meridionale offre, anche se è chiaro che avete perso tanti piccoli gioelli proprio li nella mia amata Dorset!

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