Le Gole del Verdon, in Provenza, sono una meta di grande suggestione, meritevole di un week lungo o, meglio, quattro/cinque giorni nei quali alternare gite automobilistiche e itinerari a piedi.
Documentazione utile:
* carta stradale Michelin, quadro 245 (Provence-Côte d'Azur), scala 1:200.000;
* guida verde Michelin Alpes du Sud - Haute Provence (disponibile anche in italiano).
* Reperibili sul posto: Guida dei sentieri del Verdon - 10 sentieri d'escursione intorno alle gole e la mappa (1:25.000) Pays du Verdon - Grand Canyon.
Nella descrizione dell'itinerario, le stelle in corrispondenza delle località indicano il grado di interesse secondo la valutazione delle guide Michelin:
* interessante;
** merita una deviazione;
*** vale il viaggio.
Un'avvertenza: poiché il tratto finale del Sentiero Martel prevede l'attraversamento di due tunnel non illuminati e trasudanti umidità, è indispensabile una pila ciascuno e consigliata una mantellina.
Itinerario
1° GIORNO
Partenza da Genova per autostrada fino a Cagnes (km. 206, chi non proviene da Genova aggiorni il chilometraggio di conseguenza); da qui ci si immette nella strada N85 per Grasse (dove si può effettuare una sosta per visitare il bel centro storico e le numerose industrie di profumi) e Castellane* (Cagnes - Castellane km. 89).
Sosta a Castellane*, nella quale spicca una bella piazza dalla quale si diramano piacevoli stradine, con eventuale visita di Notre-Dame-du-Roc (1h a piedi A/R), santuario mariano arroccato su uno sperone roccioso, dal quale si gode di un bel panorama.
Proseguimento sulla strada D952 fino al bivio per La Palud; meritano due brevi deviazioni il villaggio di Chasteuil, anche per la veduta verso nord sul singolare gruppo montuoso delle Cadières de Brandis, e quello di Rougon per il panorama sull'ingresso del Canyon del Verdon.
Dal bivio per La Palud, senza entrare in paese, deviare sulla D23, che, con un tragitto a tornanti ricco di punti panoramici, porta in una dozzina di chilometri allo Chalet de La Maline (prenotare al tel. 92773805), che offre sistemazione in camere multiple e ottima cucina.
Informarsi subito presso il gestore sul calendario delle aperture delle chiuse a monte del fiume; al proposito, viene diramato un apposito bollettino che avvisa con la dovuta tempestività.
Cena e pernottamento.
2° GIORNO
La giornata è interamente dedicata all'escursione a piedi lungo il Sentiero Martel*** lungo km. 14 per 6 ore circa di percorrenza pura. Il percorso, ben segnalato, presenta qualche moderato saliscendi ed è alla portata di ogni normale camminatore munito di calzature adeguate (pedule o scarponcini da trekking). Dedicato al geologo francese E.A.Martel, che nel 1905 effettuò la prima esplorazione, è l'itinerario più frequentato e raccomandabile per farsi un quadro esauriente della straordinaria struttura delle gole del Verdon.
Lasciato lo Chalet de La Maline, un tratto in costante discesa porta fino al letto del Verdon. Da qui in avanti sarà un continuo variare di scenari sui meandri del fiume che scorre in direzione inversa alla nostra, sulla vegetazione rigogliosa e sulle pareti verticali, frequentate dai freeclimbers, sopra di noi. Più o meno a metà percorso si comincia gradualmente a risalire per effettuare poi un'altra discesa attraverso la stretta fenditura rocciosa della Brèche Imbert tramite una scala metallica di 252 gradini. Ci troviamo ora poco al di sopra del livello delle acque e si prosegue con qualche ondulazione con vedute su alcune caverne e sulle tre caratteristiche Torri di Trascaïres. Si arriva finalmente all'imbocco del primo dei tre tunnel, residuo di un progetto di condutture forzate abbandonato durante la prima Guerra Mondiale. La lunghezza complessiva è di circa un chilometro ma, essendo in buon stato di manutenzione, è sufficiente una pila per attraversarli in sicurezza.
Siamo ormai nel tratto finale che porta, tramite un breve pendio facilitato da alcuni gradini scavati nella roccia, al Couloir Samson, dove il Verdon, che penetra nella parte iniziale del canyon, è particolarmente impetuoso.
È il punto d'arrivo dell'escursione: manca solo il rientro a La Maline con taxi (prendere accordi in precedenza tramite i gestori dello chalet).
Cena e secondo pernottamento allo chalet.
3° GIORNO
La giornata di oggi prevede un itinerario prevalentemente automobilistico, anche per rilassarsi dopo la camminata di ieri. Si parte quindi da La Maline per La Palud tramite la strada D23 in direzione ovest.
Da La Palud si segue la D952 per una ventina di chilometri fino a Moustiers Sainte Marie** con soste ai vari belvederi della riva nord del canyon.
Moustiers merita una visita non affrettata. La cittadina, situata a m. 580 di altezza, ha le peculiarità del tipico villaggio provenzale ed è arroccata ai piedi di una spaccatura nella falesia calcarea. Le due estremità della fenditura sono unite da una catena di 227 metri alla quale è appesa una grossa stella dorata, giusto in corrispondenza della piccola cappella di Notre Dame de Beauvoir che sorge nel punto più alto del paese.
La località è nota soprattutto per la produzione di ceramiche, la cui tradizione risale al XVII secolo ed è tuttora attiva nelle numerose manifatture che caratterizzano le viuzze del borgo.
Lasciata Moustiers, si abbandona dopo 2 km. la D952 per imboccare a destra la D957 (poi D19 e D71) per intraprendere l'itinerario della Corniche Sublime***. Non si possono descrivere le meraviglie che riserva questa gita: voglio solo raccomandare di non tralasciare nessuno dei numerosi belvederi attrezzati, alcuni sulla carrozzabile, altri raggiungibili con brevi deviazioni a piedi. Da non mancare soste al Pont de Galetas, con vedute sul lago di Sainte Croix** e sull'imbocco del canyon (possibilità di affitto di canoe/gommoni/pedalò), Les Salles, Aiguines con l'originale castello.
Dopo 34 km. da Moustiers, si raggiunge l'hotel-chalet "Les Cavaliers", da dove partirà l'escursione del giorno successivo. Si dovrà cercare di pernottare qui, con l'alternativa dei villaggi di Trigance (consigliabile il ristorante-hotel "Le Vieil Amandier") o Comps-sur-Artuby distanti entrambi una ventina di chilometri in direzione est.
Cena e pernottamento.
4° GIORNO
Oggi è prevista l'escursione a piedi lungo il Sentier de l'Imbut: è l'itinerario che porta nel vero "cuore" del Verdon (5/6 ore A/R).
Si parte dallo chalet "Les Cavaliers", da dove si scorge, sulla sommità della riva opposta, l'ormai familiare Chalet de La Maline. Tra vegetazione lussureggiante si snoda un sentiero in decisa pendenza che in mezz'ora porta al livello delle acque. Il percorso, sempre ben segnalato, non presenta apprezzabili dislivelli e diventa mano a mano che si procede sempre più spettacolare. Tra le alte pareti calcaree il canyon si restringe sempre più e in alcuni tratti il sentiero è scavato nella parete rocciosa; questi passaggi rendono l'escursione lievemente più impegnativa del Sentiero Martel, ma priva di effettive difficoltà, grazie agli spezzoni di cavo d'acciaio che rendono sicuri alcuni passaggi. Un corridoio strettissimo tra le pareti, raramente raggiunto dal sole, fu da Martel eloquentemente battezzato con il nome di un fiume infernale, lo Stige; un ultimo tratto ed eccoci alla spiaggetta dominata dal cosiddetto Imbut, vera e propria "Cattedrale del Verdon". In un scenario impressionante l'acqua si ingolfa in una fenditura delimitata da colonne calcaree che fanno pensare a canne d'organo e scompare in un labirinto roccioso percorribile solo con guide e attrezzature da immersione. Ai comuni escursionisti non rimane che tornare indietro per il percorso di andata. Noi risparmiamo un paio d'ore risalendo sulla strada carrozzabile tramite il più "sportivo" Sentiero di soccorso Vidal, molto ripido e a tratti attrezzato con cavi e pioli fissati alla roccia. Non mi sento però di consigliarlo a tutti: ciascuno deve decidere sul posto se sia alla portata dei propri mezzi.
Rientrati a "Les Cavaliers", sarà bene avere già deciso se pernottare di nuovo qui o in altra località sulla via di Castellane (se non nella stessa Castellane, che offre maggiori possibilità e ha il vantaggio di essere già sulla strada del ritorno).
5° GIORNO
Partenza da Castellane in direzione est; utilizzando le strade N85, D102 e D955 si costeggiano i laghi di Castillon e Chaudanne*. Questi specchi d'acqua in ambiente montano sono il risultato dei primi due tra i cinque sbarramenti artificiali con i quali nel secondo dopoguerra furono imbrigliate le acque impetuose del Verdon.
La strada continua a salire (consigliata sosta alla Croix de la Mission per una bella veduta** dall'alto sui laghi) fino a St-Julien-du-Verdon (km.20). Di qui si prosegue sulla N202, si supera il Col de Toutes Aures (m.1124) e si devia a sinistra (km.24 da St-Julien) sulla D2202, che tra tornanti e tunnels risale le Gorges de Daluis**.
In un ambiente del tutto diverso da quelle del Verdon, queste gole, scavate nel corso delle ere geologiche dal corso del Var, sono dominate dal colore rosso delle rocce scistose, che contrasta con il verde dei cespugli che le ricoprono e l'azzurro del fiume che scorre tortuosamente. Non abbiamo il tempo per escursioni a piedi, ma diverse soste lungo la strada in cornice offrono scenari di selvaggia bellezza.
Dopo 20 km. ci si immette sulla D28 fino a raggiunger il Col du Sapet, da cui una deviazione (45' a piedi A/R) porta alla Croix de Valberg** (croce costruita con vecchi sci in legno), che contrassegna il punto più elevato dell'itinerario (m.1829): di qui panorama immenso.
Dopo altri 20 km. si raggiunge Beuil*, piacevole villaggio che offre un bel colpo d'occhio. La D28 punta ora in direzione sud per percorrere i 22 km. delle Gorges du Cians***. Della stessa natura di quelle di Daluis, queste gole presentano un'alternanza di massi frantumati in forme bizzarre ad ampie superfici lisce, nel contrasto delle grosse chiazze di muschio che qui e là ricoprono la roccia. Da non mancare le soste nei vari punti panoramici, in particolare, 7 km. dopo Beuil, alla Grande Clue, un tornante alla base di una parete verticale, sottratto alla circolazione dei veicoli grazie a un tunnel di 230 metri e che vale la pena percorrere a piedi.
Si rientra sulla N202 all'altezza del caratteristico borgo di Touet-sur-Var*, che presenta uno schieramento di case strette e alte addossate alla roccia a picco. Superate le Gorges de la Mescla*, punto di confluenza tra le Tinée e il Var, puntiamo infine su Nizza per immetterci sull'autostrada in direzione di Genova.
Per "la strada" che cosa intendi? Quella di avvicinamento, quella panoramica sopra le gole con le soste belvedere o il sentiero Martel? Il sentiero ovviamente no, le altre strade sono a tutti gli effetti delle carrozzabili.
vorrei sapere se la strada è percorribile in schooter 250
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Il tuo commento a questo viaggio! Maurizio: ti chiedo un parere: Moglie che soffre di claustrofobia (non accentuata) e figlia di 10 anni ( entrambi non grandi camminatrici). Quale sentiero consigli dovendo scegliere per bellezze naturali ed esigenze familiari? Complimenti per il diario e grazie anticipato per tuo interessamento.
Ciao, sto organizzando questo viaggio per Pasqua con due camper (siamo due famiglie con un tot. di 5 bimbi da 3 a 11 anni). Pensi sia fattibile? Le strade permettono le manovre ai camper? E i sentieri sono adatti anche a bambini? Grazie - Franca_
lGrazie per avermi fatto rivedere questa meraviglia che ho avuto la fortuna di osservare dal vero tempo fa. Le foto sono tutte belle e di grande effetto. Penso che ci ritornerò, anche per fare il sentiero che non ho potuto percorrere in precedenza. Saluti.
Per Tosca: sul sentiero Martel dovrai prenderlo in braccio lungo la Brèche Imbert, che è una scala a pioli quasi verticale con 252 gradini. Sul sentiero dell'Imbut, eviterei. Ciao
volendo fare i percorsi con un cane di media taglia è possibile?
Ho letto il bellissimo diario di viaggio di Leandro Ricci. Ci andrò fra un mese. Non potremo fare lunghe passeggiate ma pazienza, sarà bello lo stesso. Ciao grazie
sono un po' preoccupata per la strada che percorrerò in auto ma com'è, è fattibile senza problemi? non è un po' ristretta?
Direi senz'altro di no. I due o tre tratti attrezzati con cavi di sicurezza sono verticali ma ben gradinati e brevi. Ed essendo in sottobosco non sono nemmeno esposti.
il sentiero vidal e fattibile con atrezzatura da ferrata o no? grazie e arrivederci
Grazie per l'amicizia! ;-)) Ciao!
Sono tornata ieri! Grazie per le utilissime informazioni! Ormai per me e mio marito eravate "i mei amici dicono....."! Posto veramente stupendo, ci torneremo con i figli!
molto entusiasmante, mi piacerebbe provarci a farlo!
Non uso il camper, quindi non ti voglio dare indicazioni da profano. Di certo le strade (specialmente quella panoramica della "corniche") sono in certi punti strette e poco protette. Ti conviene contattare il locale ufficio turistico. Prova con provenceweb.fr o paysduverdon.fr
Cortesemente gradirei sapere,se le strade del Parco di Verdon,sono percorribili ccon un camper di 7 mt.Grazie
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"Guida dei Sentieri del Verdon - 10 sentieri d'escursione intorno alle Gole" di Frank Ricordel. E' un libretto di 48 pagine che puoi trovare sul posto, oppure provare a contattare il locale Ufficio del Turismo riportato nel links.
cerco info per il viaggio alle gorges del verdon autore del libro delle escursioni dei sentieri del verdon
Per Salvatore. Beh, del Sentiero Martel e dell'Imbut ho spiegato il percorso, la lunghezza, la durata, il luogo di partenza e di arrivo delle escursioni, il grado di difficoltà, i punti significativi che si incontrano, lo scenario che si attraversa, ho inserito un bel po' di foto. Mi sembra che sia abbastanza… O no? ;-)
io ci vorrei andare appena ho un po di tempo. Mi servirebbero maggiori infomazioni sul sentiero martl e l'imbut se quacuno mi puo aiutare..... grazie!
bel reportage! un consiglio: tra qualche giorno ci vado con mia moglie al settimo mese di gravidanza. Almeno il sentiero Martel sarebbe fattibile, considerato che contuinuiamo a fare escursioni in montagna? Grazie!
Il viaggio è di fine aprile / inizio maggio di qualche anno fa.
Mi è utilissimo, è ben fatto e ben dettagliato. Non trovo però un'informazione indispensabile: la data in cui il viaggio è stato effettuato. Grazie
ci sn stata con la mia bimba di 9 mesi l'anno scorso...ma nn abbiamo fatto il martel, troppo lungo e troppo tecnico...! Se vai a castellane all'ufficio turistico ti danno la cartina di tutti gli altri sentieri, meno famosi ma ugualmente belli e soprattutto più brevi.
Per Maurizio. Dipende da quanto le "pesti" sono disponibili a camminare! Il Martel e' semplice ma comunque lungo, l'Imbut troppo "tecnico". Non mancano comunque passeggiate piu' brevi, ti puoi documentare dagli enti turistici locali. Per il resto non ci sono problemi, sempre che siano interessati dalle bellezze naturali. Ciao!
dalle informazioni che ho sembra molto interessante. ma per chi ci è già stato cosa ne dice di portare tre piccole pesti di 3 - 4 - 6 anni. va bene anche per loro??? grazie buon viaggio
E' stata la meta della ns prima esperienza in camper. Leggendo il reportage ci accorgiamo di quante cose non abbiamo visto e fatto. Ci ritorneremo: sempre in camper!!
Eccezionale reportage! Complimenti, andateci e raccontateci ancora...
Grande spettacolo da godersi con molta calma e un po' di tempo. Un ricordo veramente entusiasmante.
Quelle gorges ti fanno sentire piccolo piccolo!
LA NOSTRA PRIMA ESPERIENZA SUL VERDON è STATA STUPENDA, ERAVAMO IN TENDA. ADESSO CON IL CAMPER SARA' SICURAMENTE PIù COMPLETA ED INTENSA
In camper e' favoloso!
oggi 24/04 partiamo anche noi
Bene, ti piacerà senz'altro! Al ritorno facci sapere le tue impressioni o magari scrivi un resoconto! Buona vacanza!
Oggi si parte!
Dire che è fenomenale è davvero poco! Sono rimasto davvero affascinato dallo spettacolo!! :-)