Totale km percorsi: poco più di 4000. Per quanto le nostre tappe, dalla partenza all’arrivo, fossero al massimo di 200 km, riuscivamo a fare anche 400 km al giorno attraverso le dolci colline irlandesi. Il traffico era piuttosto scarso ovunque, i limiti di velocità bassi. E’ stato davvero un piacere guidare in Irlanda.
A parte la più movimentata Dublino e l’allegra Galway, ci si immerge con piacere in un clima semplice, dove l’agricoltura e la pastorizia la fanno da padroni. La gente è stata sempre molto carina e disponibile con noi. I ritmi della vita sembrano tranquilli, non c’è lo stress che abbiamo noi. E’ un popolo affabile e tranquillo, salvo quando qualche birra di troppo si fa sentire.
B&b e Guest houses sono diffusi ovunque, anche negli angoli più remoti e impensabili.
Guida turistica: abbiamo utilizzato la Lonely Planet Irlanda che si è rivelata come al solito utilissima e la rivista Traveller dedicata all’Irlanda.9 luglio 2005: Napoli - Dublino
Tutto ormai è pronto per il nostro viaggio alla scoperta della verde isola. Abbiamo comprato su Expedia i biglietti aerei del volo Air Lingus da Napoli a Dublino perché il prezzo era migliore di quello trovato sul sito della stessa compagnia aerea.
Il volo procede bene, sull'aereo troviamo degli irlandesi venuti a visitare la nostra bella Napoli e ci rendiamo conto di quanto incrementino il turismo in Campania i nuovi voli.
Dopo circa due ore atterriamo a Dublino, ritiriamo l'auto e ci tuffiamo in questo Paese splendido. In poco tempo giungiamo al nostro albergo, passando davanti al Trinity College. L'albergo, che fa parte degli Irish Country Hotels è il Longfield's Hotel, dove veniamo sistemati in una graziosa camera a mansarda. E’ abbastanza vicino al centro, per cui, dopo aver sistemato i nostri bagagli in camera, ci dirigiamo verso la strada dello shopping di Dublino: Grafton Street.
La città si mostra piena di vita, soprattutto di ragazzi a Temple Bar. Notiamo dei gruppetti di ragazze vestite tutte uguali (ad esempio da porcellini o da poliziotte) probabilmente per festeggiare il compleanno di un'amica. Ammiriamo la statua di Molly Malon, soprannominata la "sgualdrina con il carretto".
Facciamo un giro e tornando in hotel ci soffermiamo in un pub dove consumiamo il nostro primo pasto irlandese: ostriche, stufato irlandese e Baileys cheese-cake, il tutto innaffiato da una bella Guinness. Questa birra, ormai simbolo nazionale, viene consumata dopo averla fatta decantare nel bicchiere per un tempo che varia a seconda dei gusti. L'abilità risiede appunto nel resistere dal berla prima che sia divenuta di un colore uniformemente... nero!
10 Luglio: Dublino - Waterford (180 km)
Proviamo la nostra prima Full Irish breakfast che ci accompagnerà al risveglio per tutti i giorni seguenti. E‘ composta da uova, bacon, salsiccia bianca e nera, porridge e frutta fresca.
Prendiamo l'auto e dopo qualche problema per abituarci alla guida a destra ed alle uscite dell'autostrada a sinistra prendiamo la N11 e giungiamo a Eniskerry dove si trova la tenuta di Powerscourt Estate. Qui, dove vengono a passare le loro domeniche i dublinesi, c'è un parco splendido con vari giardini, tra cui ci colpisce particolarmente quello in stile giapponese con uno stagno pieno di ninfee, la Powerscot Tower, una torre a forma di macinapepe ed il giardino inglese con una parete piena di rose. Vediamo anche la cascata che con i suoi 130 metri è la più alta tra Irlanda e Gran Bretagna. Sul prato ai piedi della cascata molti dublinesi si rilassano durante dei ricchi picnic.
Proseguiamo ed attraversiamo le Wicklow Mountains, tra cui si vedono dei laghi splendidi ed il passo di Sally Gap. Siamo nella zona dove sono stati girati vari films, tra cui Braveheart e le ragioni delle scelte cinematografiche ci sono evidenti. La quiete e le bellezze che ci circondano ci incantano. Ad ogni curva si vedono cavalli e mucche pascolare e di tanto in tanto qualche gregge di pecore ci attraversa la strada. E' solo un giorno che siamo qui e questo Paese magico ci ha già stregati.
Proseguiamo fino a Glendglough dove c' è un monastero tra due laghi ed ammiriamo lo splendido Upper Lake. Proseguiamo per Enniscorty, Wexford, passando per Kilmore Quai dove si possono ammirare le case dei pescatori con i tetti di paglia.
Giungiamo nel nostro hotel, il Cedar Lodge a Kilkenny che è molto carino, ha un camino enorme e le stanze sono così grandi che ci si può ballare.
Prima della cena che faremo in albergo, ci avventuriamo a vedere il faro di Hook Head, ma ci perdiamo e ci impieghiamo più del previsto, comunque, grazie alla bravura di Anna Luisa come navigatore, ritardiamo solo 10 minuti per la cena.
11 Luglio: Waterford - Cork (160 km)
Oggi il programma prevede che giungiamo a Cork, per cui lasciamo l'albergo, dopo aver fatto un giro per Waterford, la più antica città irlandese e famosa per gli oggetti di cristallo. Imbocchiamo la N25 e giungiamo a Dunmore East, un villaggio di pescatori dove ci sono però anche delle ville spettacolari ed un panorama mozzafiato. Passiamo per Dungarvan una ridente cittadina, poi per Cappoquin dove sono stati ritrovati dei resti delle prime popolazioni irlandesi e Lismore dove c'è un castello purtroppo non visitabile.
Ci fermiamo al Fota Wildlife Park, uno zoo forse più indicato per i bambini, ma tra le tante specie animali, ammiriamo dei magnifici pavoni e per la prima volta dei tapiri.
Proseguiamo verso il nostro albergo che è il Garryvoe hotel e si trova a Ballycotton. L'hotel affaccia sul mare, il panorama è splendido e dalla camera si vede anche una piccola isola in lontananza. Anna Luisa si vorrebbe mangiare le mani per aver dimenticato il costume da bagno a casa. Passiamo la serata a Cork.
12 Luglio: Cork - Killarney (120 km)
La giornata comincia con una colazione leggerissima... Anna Luisa inconsapevolmente ordina una platessa alla Ballycotton, e la mangia molto volentieri nonostante l’ora.
Ci dirigiamo verso Killerney, prendendo la N71 passando per Cobh, dove c'è il porto in cui fece l'ultima sosta il Titanic; poi per Clonakilty dalle case colorate, dove ammiriamo la Church of Immaculate Conception.
Continuiamo il nostro viaggio e ci imbattiamo nel nostro primo interessante sito archeologico: il Drombeg Stone Circle, un sito del I secolo d.C. formato da 17 pietre disposte in un cerchio di 9 metri di diametro.
Riprendiamo la N71e la N595 per vedere il paesino di Baltimore, dove pranziamo a base di fish&chips da un pescatore del porto. Successivamente prendiamo la R591 e ci dirigiamo verso Mizen Head, nella contea di Cork. Queste scogliere sono spettacolari ai nostri occhi. Vediamo le onde infrangersi su di esse e non riusciamo ad immaginare come potranno essere le famose Cliffs of Moher.
Ci avventuriamo verso il promontorio successivo della contea di Cork e giungiamo percorrendo una stradina strettissima, dietro un camion che trasporta paglia al promontorio di Sheep's Head. Ci sentiamo avvolti dal silenzio e dal mare. Il panorama è davvero bello, ma ritorniamo verso la N71 sperando di non incontrare autobus che vengono nel senso opposto.
Per oggi le visite alle scogliere sono terminate e ci dirigiamo verso il nostro hotel che è il White Gates Hotel a Killarney. Per raggiungerlo dobbiamo passare Moll's gap a 555 m di altezza. Il bel tempo che finora ci aveva accompagnati ci abbandona e ci ritroviamo soli in una strada piena di curve con un cielo grigio e l'erba intorno ancora più verde. Nonostante la preoccupazione, e la nebbia che scende, ammiriamo quest'altro aspetto dell'Irlanda in un atmosfera così surreale da farci immaginare che da un momento all'altro un folletto possa spuntare da dietro le rocce.
Passiamo per il Killernay National Park, dove restiamo affascinati dalla bellezza dei suoi laghi, resi ancora più belli dal cielo plumbeo. Giungiamo al nostro hotel che seppure molto caldo ha al suo interno, come spesso capita, un pub dove suonano della bella musica irlandese.
13 Luglio: Ring of Kerry (214 Km)
E' il nostro quinto giorno in Irlanda e ci sentiamo ormai di casa. Questo splendido Paese è proprio come l'avevamo immaginato. Oggi dobbiamo ritornare in parte sui nostri passi e visitare il Ring of Kerry. Questa zona dell'Irlanda molto ammirata da turisti di tutto il mondo viene chiamata così per i suoi cinque promontori che ricordano le dita di una mano, e di cui il circuito che gira il dito più grande sembra un anello.
Abbiamo deciso di percorrere il circuito in senso orario perché la guida diceva che spesso gli autobus lo percorrono nel senso opposto, rallentando le auto che li seguono. Invece il traffico è decisamente scarso. Partiamo quindi da Killarney e ci dirigiamo verso Glengarriff, da dove imbocchiamo la N572 e risalendo per la N571 costeggiamo la Beara Peninsula. Poi imbocchiamo la N70 che è il vero Ring of Kerry.Le strade sono più larghe e lo spettacolo è indescrivibile. Lungo la strada veniamo fermati da due pecore che attraversano e dopo poco ci colpisce un cartello che incita " adotta una pecora".
14 Luglio: Killarney - Galway (200 km)
Partiamo di buon’ora da Killarney prendendo la N22 che porta alla Dingle Peninsula. Ci fermiamo a fare un giro nella città che oltre a dare il nome alla penisola, è famosa perché un delfino chiamato dai pescatori Fungie, nuota molto vicino alla costa, tanto da essere diventato un attrazione turistica per grandi e piccoli. Purtroppo il tempo a disposizione è poco, e nonostante il dispiacere di Anna Luisa, decidiamo di proseguire. D'altro canto oggi ci aspetta un lungo trasferimento.
Percorriamo la R559 che è la strada costiera della Dingle Peninsula, quindi ci dirigiamo verso Limerick passando per Tralee. Entrambe le città non attirano la nostra attenzione tanto da meritarsi una sosta, per cui continuiamo verso Ennis, capoluogo della contea di Clare. Questa zona dell'Irlanda, spesso dimenticata dal turismo, presenta dei paesaggi ancor più belli delle altre zone del Paese.
Imbocchiamo la N68 e ci dirigiamo verso il faro di Loop Head. Le scogliere con i flutti che vi si infrangono meritano decisamente la deviazione che abbiamo deciso di fare. Il panorama è mozzafiato e restiamo in contemplazione dell'orizzonte. Il tempo però scorre e nuovi spettacoli ci attendono. Infatti prendiamo la N67 e ci dirigiamo verso ciò che da solo meriterebbe un viaggio in Irlanda: le Cliffs of Moher.
Queste scogliere alte 203 metri sono impressionanti con la loro maestosità. Per ammirarle meglio usiamo il telescopio posto su una torretta. Forse se il mare fosse stato agitato lo spettacolo sarebbe stato ancora più incredibile, ma comunque avvertiamo la potenza della natura. Essendo un'attrattiva, ci sono anche degli sposi venuti qui per il loro book fotografico.
Lasciamo le Cliffs of Moher e proseguiamo per Ballyvaugan dove pernotteremo al Hyland's Burren Hotel. Anche quest'hotel è molto carino con un'atmosfera familiare ed ha un pub dove si mangia molto bene. Resteremo qui tre notti.
Decidiamo di passare la serata a Galway. La città è piena di ragazzi che fanno spettacoli in strada. La vita che la contraddistingue ci conquista e quasi non vorremmo tornare in hotel, ma domani ci attendono le isole Aran.
15 Luglio: Isole Aran
Ci imbarchiamo su un traghetto che parte da Doolin, convinti di andare all'isola di Inishmor, la più grande delle tre che costituiscono l'arcipelago delle Aran. In effetti vi giungiamo ma dopo una sosta di circa un'ora sull'isola di Inisheer, dove non c'è molto da fare, se non un giro ed ammirare la lunghezza dei muretti in pietra, costruiti per proteggere dal forte vento che soffia d'inverno. Il mare era abbastanza agitato e Fabio ne ha sofferto molto, per cui con qualche perplessità ci reimbarchiamo e giungiamo a Inishmor.
L'isola si presenta subito molto più interessante e decidiamo di prendere un calesse per arrivare alla cima dell’altura, dove si trova Dun Aengus, un forte a semicerchio che domina l'isola e da cui si può ammirare un paesaggio spettacolare. Ci si può affacciare dalla scogliera che cade a picco sul mare, anche se non è molto prudente perché a causa del vento che soffia sempre forte qui, si rischia di cadere. Scendendo, incontriamo due bambini che per guadagnarsi qualche offerta, ballano al ritmo della musica irlandese. Torniamo verso il porticciolo dove Anna Luisa non resiste alla tentazione di acquistare un caldo maglione delle isole Aran.
16 Luglio: Connemara
Non si può dire di essere stati in Irlanda se non si sono ammirati i paesaggi del Connemara. Questa regione che agli occhi del visitatore può sembrare abbandonata, in realtà non lo è ed il suo fascino risiede proprio in questa sua peculiarità.
Percorrendo la N59 giungiamo a Clifden, capoluogo del Connemara. La città ci colpisce per lo stile vittoriano che contraddistingue i suoi edifici e per le alte guglie delle chiese che svettano sopra le case.
Passiamo per le contee di Mayo e Sligo, ammirando le torbiere che troviamo lungo la strada ed un castello che sembra uscito da una favola, ma che in effetti, costruito da un americano, oggi è divenuto un collegio.
Torniamo in albergo e decidiamo di passare nuovamente la serata a Galway dove ceniamo a base di fish&chips da McDonagh's, un locale che per la gioia di Fabio mette le canzoni dei Corrs.
17 Luglio: Galway - Enniskillen (210 Km)
Oggi arriveremo in Irlanda del Nord, per cui, imboccata la N17, ci dirigiamo prima verso Sligo e poi verso Enniskillen. La cittadina si trova su un lago in Irlanda del Nord e ciò si nota subito dallo stile inglese che la contraddistingue. Il nostro albergo qui è il Killyhevlin hotel, un albergo molto bello, dotato anche di porticciolo privato sul lago. Non resistiamo alla tentazione di fare un giro in auto per costeggiare il lago, ma desistiamo dall'effettuare il periplo per la grandezza del lago che non avevamo valutato in partenza. Il tempo inizia a guastarsi quando rientriamo in hotel ed il paesaggio del lago con il cielo plumbeo ci emoziona.
18 Luglio: Enniskillen - Dublino
Ritorniamo dall'Irlanda del nord a Dublino percorrendo la N52 ed effettuando una sosta a Dundalk, città natale dei Corrs, la band preferita di Fabio. Purtroppo la città non ha nulla di entusiasmante e non troviamo neanche la casa del gruppo irish/pop. Anna Luisa riesce a stento a trascinare via Fabio e proseguiamo per Ardee, una città che vanta la presenza di addirittura due castelli.
La nostra attenzione però è rivolta ad un'altra attrazione che stiamo per raggiungere: Newgrange. Questa struttura che risale al 3200 a.C., forse faceva parte di una necropoli, o forse serviva come calendario. La cosa certa è che è impressionante il fatto che attraverso uno stretto tunnel sconsigliato a chi soffre di claustrofobia (e vietato alle persone di una certa stazza), possa passare il giorno del solstizio d'inverno un raggio di luce che giunge sul fondo della costruzione ed illumina un punto preciso ai cui lati si possono ammirare due pietre a forma di uova, perfettamente levigate. Anche la nostra guida ne parla con un'enfasi che ci fa comprendere l'importanza che ha per gli irlandesi questo sito archeologico. Dopo aver spento le luci, la guida ci mostra una simulazione di ciò che accade il 21 Dicembre. Il tutto è molto suggestivo. Il fenomeno è talmente particolare che già sono prenotate le visite per gli anni a seguire, e non vengono accettate altre prenotazioni. Presso questo sito è possibile visitare anche due cumuli funerari, quello di Knowth e Dowth, ma il tempo stringe e noi ripartiamo.
Giungiamo a Dublino, dove passeremo le nostre ultime notti al Ripley Court Hotel. L'hotel che esternamente sembrava un po’ trascurato, in realtà all'interno è carino e si trova vicinissimo al centro di Dublino.
19 Luglio: Dublino
Abbiamo due giorni per visitare Dublino e come è nostra usanza vogliamo spremere la città al meglio e vedere quante più cose possibile. Decidiamo di cominciare dal Trinity College, l'Università di Dublino, costruita nel 1592. Entrando si nota subito il campanile che si erge per 30 metri. All'interno si vedono il refettorio e la cappella, oltre alla Old Library, che con pareti di legno piene di libri e manoscritti ci colpisce particolarmente. Qui si trova anche il Book of Kells, che però data la lunga fila di persone decidiamo di tornare a vedere domani.
Proseguiamo la nostra visita di Dublino e ci dirigiamo alla Christ of Church Cathedral, nata come chiesa in legno e successivamente costruita in mattoni. Insieme alla St. Patrick Cathedral, sono due chiese protestanti. Nonostante la religione dominante irlandese sia il cattolicesimo, queste due chiese sono molto maestose e curate. Ci colpisce una teca contenente un topo inseguito da un gatto, entrambi mummificati e ritrovati nell'organo della chiesa a metà '800.
Una visita a Dublino prevede assolutamente anche la visita alla fabbrica della Guinness. Dopo una lunga passeggiata, cominciamo ad avvertire nell'aria un odore acre che ci fa comprendere che ci stiamo avvicinando alla fabbrica. Per entrare si paga un biglietto in cui è inclusa la consumazione di una bibita (si supporrebbe una Guinness, ma Anna Luisa, che non ama le birre, opta per una coca cola) al bar panoramico che si trova all'ultimo piano dell'edificio, e un simpatico portachiavi trasparente che contiene una goccio della famosa birra. Sia con modellini, sia con proiezioni che seguiamo passo passo la produzione di birra dal luppolo alla bibita finale. Giungiamo al bar panoramico, da dove si può ammirare Dublino a 360° e poi facciamo spese, acquistando una bellissima palla per l'albero di Natale ed un paio di t-shirt. Non contenti, decidiamo di pranzare al ristorante annesso a base di stufato alla Guinness, salmone alla Guinness e cheese-cake alla Guinness.
Passiamo il resto della giornata a passeggiare per Grafton street, ammirando i grandi magazzini, dove tra l'altro ci rifuggiamo a causa di un acquazzone improvviso.
20 luglio: Dublino
Ultimo giorno di vacanza in Irlanda e come deciso ci svegliamo presto ed andiamo a vedere il Book of Kells, forse la principale attrattiva turistica irlandese. Siamo i secondi in fila ad attendere di entrare e finalmente riusciamo ad ammirare questo documento, di cui capiamo l'importanza, infatti è il manoscritto che portò i Vangeli in Irlanda. Purtroppo oltre ad una serie di proiezioni e gigantografie, il libro è visibile in una teca ovviamente solo per poco, considerando quante persone si recano qui a vederlo quotidianamente.
Possiamo dire di aver visto l'essenza di Dublino, quindi per riempire la giornata andiamo a rilassarci nel parco cittadino di St. Stephen Green, molto carino, con un bel laghetto ed un prato su cui stendersi.
Terminiamo la giornata a Temple bar, dove ceniamo in un tipico pub. Torniamo presto in albergo perché domani dobbiamo svegliarci alle 4.00 per prendere l'aereo che ci riporterà a casa.
21 Luglio: Dublino - Napoli
Sveglia ore 4.00 e aereo alle 6.40 per tornare a casa. La nostra vacanza è ormai volta al termine, ma questa splendida isola ci ha dato delle emozioni con i suoi verdi prati quadrettati, con le scogliere, con la simpatia della gente, che difficilmente dimenticheremo. Torniamo a casa stanchi dopo aver percorso più di 4000 km in 13 giorni, dopo aver scattato la bellezza di 550 fotografie ed aver girato un filmino di più di 3 ore, con quella tristezza che accompagna il termine di tutte le vacanze, ma anche con la gioia di aver visto un nuovo Paese che ci ha arricchiti di nuovi e bellissimi ricordi.Hotels:
Longfield’s Hotel, 10 Fitzwilliam street lower-Dublino
Cedar Lodge Hotel, Carrigbyrne, Newbawn, near New Ross, Co. Wexford
Garryvoe Hotel, Caslemartyr, Co. Cork
White Gates Hotel, Muckross road, Killarney, Co. Kerry
Hyland’s Burren Hotel, Ballyvaughan, Co. Clare
Killyhevlin Hotel, Dublin road, Enniskillen, Co. Fermanagh
Ripley Court Hotel, 37 Talbot street- Dublino
Tutti gli hotel fanno parte della catena Irish Country Hotels
(costo totale per due: circa 900 Euro)
Li abbiamo prenotati tramite il tour operator Agestour.Volo: Air Lingus Napoli Dublino a/r (320 Euro p.p.)
Auto: Ford Focus prenotata su Expedia con Europcar (363,18 Euro)