L'incanto della Scozia

Tra laghi, castelli, birre e whisky!

Girare queste terre è stata davvero un’esperienza straordinaria e indimenticabile: una bella avventura che mi ha fatto scoprire un modo di viaggiare fino ad allora sconosciuto, di cui mi sono innamorato subito.
Ogni sera davanti ad una splendida birra si parlava della giornata vissuta, e di quella che avremmo affrontato il giorno successivo, ridendo, scherzando, rinforzando l'amicizia che ci unisce ancora oggi.
La gente, le strade, le terre verdi e silenziose, le risate, le battute, la tenda montata alla veloce sotto l'immancabile pioggia.
E poi i castelli, il mondo delle fiabe in cui molte volte ci siamo tuffati, i giocolieri di Edinburgh, gli zampognari, i pub, la guida a sinistra, i cartelli stradali giganteschi. E ancora prati verdi su cui giocare a pallone e dare, naturalmente, spettacolo.
E di nuovo in macchina alla ricerca di un distributore di benzina, i pranzi sulle panchine di piccole città, le marmellatine a colazione, il salame, il pane.
L'attraversamento delle Highlands, con lo spettacolo dei pascoli, delle cascate, del verde, dei laghetti. Le strade lunghe e tortuose dove non incontri mai nessuno, per arrivare al castello da visitare, e poi ancora in macchina e via...
Il profumo di Dufftown, il PizzaHut, i porti di mare, il vento inesorabile, come inesorabile era la pioggerellina. Il B&B con il the delle 5 e la sua colazione da favola.
La notte nel parcheggio dell'aeroporto con il cielo di colori assurdi, ed i 7°C in pieno agosto.
La Scozia, una terra affascinante, che mi ha regalato tanti ricordi positivi e felici. Un Paese che consiglio di visitare a tutti quelli che amano viaggiare on the road a contatto con le emozioni.Pioggia, vento, freddo, ma anche sole caldo. Questo è quanto abbiamo trovato da quelle parti in una strana settimana di pieno agosto. In valigia è necessario mettere la voglia di conoscere, di adeguarsi, di incontrare persone e cose.La nostra avventura è durata una settimana, poco, pochissimo, purtroppo! Siamo atterrati ad Edinburgo in un fresco pomeriggio di agosto, e in piena Edinburgh Tatoo Festival. Questa festa si svolge tutti gli anni nella capitale della Scozia e dura all’incirca tre settimane nel periodo di agosto. La strada principale di Edinburgo è la Royal Mile, costituita dalla High Street che poi diventa Castle Hill, alle porte del castello. La strada, chiusa al traffico, è animata in questo periodo da moltissimi artisti di strada, musicisti, intrattenitori, ballerini… Su questa via si possono ammirare la St.Giles Cathedral, la Signet Library, la Lady Stair's House e la Gladstone's Land. Arrivati alla Tollbooth Kirk, si entra in Castle Hill, che porta alla Old Scotch Distillery e al castello, che domina tutta la città, sia la Old Town, sia la New Town al di là del fiume. Il castello è stupendo e imperdibile, immenso e ricco di storia che traspira da tutti i muri. Ti viene consegnato un apparecchio con cuffie che ti accompagna per tutta la visita…per le specifiche sul lungo assedio premere 104…La visita del castello porta via una mezza giornata, e l’altra metà serve per passeggiare tra i palazzi e le stradine ripide della città. Dall’altra parte del fiume , su una collinetta detta Calton Hill, si erge il Duncan's Hill, il monumento dedicato al navigatore Nelson. Da qui si vede tutta la città, fino al mare, e si può fare un tranquillo picnic nel suo parco.
La sera, ore 22.30, bisogna correre a prendere il posto in Castle Hill, perché c’è la parata che parte dal castello: vi partecipano le bande di molte nazioni, delle Majorettes sgambate, e a chiudere gli scozzesi, naturalmente Kilt e cornamuse, imperdibile!!!
I dintorni di Edinburgo offrono la visita per esempio alla Melross Abbey e al Chichton Castle.
Un’altra cosa a cui non si può rinunciare è assaporare le specialità liquide della zona: la birra è fenomenale, qualsiasi birra, dalla chiara alla scura alla rossa (detta export e non red perché se no ti prendono per matto, posso assicurare) e perché no, anche il Whisky, che però ti servono in quantità lillipuziane… sigh!´!´
Per la nostra seconda tappa, vale a dire il nostro terzo giorno scozzese, siamo partiti per Stirling. Lungo la strada ci siamo fermati in una stupenda cittadina medievale, Culross, che merita sicuramente una visita, e le guide parlano di numerosi film girati in queste strade. Ripartiamo carichi di energia, perché le prossime tappe sono il castello di Stirling e il monumento nazionale a William Wallace. Questi si trovano a poca distanza tra loro, e si scrutano l’un l’altro tutto il giorno e la notte. Il castello è molto bello, e dopo la sua visita andiamo incontro alla torre di William Wallace. Alta 67 metri, questa costruzione ricorda le battaglie vinte dagli scozzesi contro gli inglesi nel 1297 e nel 1314, sotto la guida di Wallace prima e di Robert The Bruce poi. Anche se ormai è diventata una attrazione molto turistica, merita sicuramente una visita: per raggiungere la vetta serve affrontare i suoi 267 gradini di scala a chiocciola, che posso assicurare rendono ubriachi. Il gioco vale la candela, infatti la vista è spettacolare.
Il quarto giorno vede come meta finale Aberdeen, ma per strada non si può non fermarsi a visitare il Glamis Castle. Provate a immaginare una fiaba senza lupo cattivo e con un principe buono… ecco, Glamis Castle potrebbe essere la sua dimora. E’ indescrivibile!!! Il bosco che lo circonda, l’immenso prato, le storie, le leggende, i rumori notturni, il letto della Regina Madre…
Aberdeen si è presentata a noi con un forte vento, gelido, siamo infatti sulla riva del mare del nord. Da ammirare sono gli edifici in granito del City Center, e la gratuita Provost Skene’s house. La serata a Aberdeen non la dimenticheremo mai, e capita ancora oggi di riderci sopra.
Oggi ci aspetta la traversata delle Highlands, da Aberdeen a Inverness. Viaggiare per queste terre è stata un’esperienza mozzafiato. Curve e controcurve, prati verde scuro, greggi al pascolo, cascate, laghetti, freddo, pioggia, sole, gente in bicicletta, nessuno per decine di minuti, camper in manovra, nessuna pompa di benzina, terre deserte e desolate, muschi, licheni e funghi (ringrazio Diego Abatantuono in “Attila flagello di Dio” per quest’ultima frase). Durante la traversata ci fermiamo a Dufftown, piccolo paesino che si trova al centro della valle dei Glen, i famosi Scotch Whisky. Nello scendere dalla macchina abbiamo un mancamento: c’è un nuovo profumo nell’aria, anzi d’antico… profumo di Whisky!!!Provare… per credere! Vi sono diverse distillerie che offrono la possibilità di accedere al loro interno. Noi ci dirigiamo alla Glenfiddich Distillery. Una visita guidata con una signora italiana ci permette di apprendere qualche segreto sulla creazione e sulla degustazione di questa bibita. Alla fine del tutto non poteva mancare la degustazione! Allo shop compriamo qualche bottiglia, non si sa mai per il viaggio… e indugiamo davanti ad un cartellino: Schotch Whisky 50 years old £.10000 (sterline naturalmente…).
Proseguiamo per Inverness non senza salutare un simpatico gattino barcollante nel piazzale della distilleria. La prossima tappa, prima di arrivare a Inverness, è il Cawdor Castle.: è un castello ben conservato, con mobili tirati a lucido, e un vero e proprio labirinto nel suo giardino. Arriviamo a Inverness e ci dirigiamo al suo castello. Grave errore! Del castello non ci fanno vedere nulla, in compenso ci arruolano nella guardia armata della regina e in un incomprensibile scozzese ci spiegano tutto. Per fortuna riusciamo a scappare al sergente.
In un giorno cupo raggiungiamo il lago di Loch Ness, con il suo castello diroccato. Il mostro non lo vediamo, in compenso incontriamo il centro turistico dedicato a Nessie, che evitiamo e consiglio di evitare! Arriviamo poi al Eilean Donan Castle, ovvero la residenza degli Highlanders nel famoso film. E’ stupendamente posizionato sulle sponde di un laghetto, e all’interno veniamo incuriositi dagli Spy Holes: presente quando ti senti osservato dai muri o dai quadri´ Qui è proprio così!
Arriviamo a Fort Williams dove passiamo un pomeriggio tranquillo a fare spese di birre, a bere il tè delle 5 e a giocare a pallone su un prato verde in riva alla baia.
Oggi si ritorna a Edinburgh, ma a tappe. Per primo ci fermiamo a Oban, stupendo paesino con un porto medievale, ed una piccola ricostruzione del Colosseo di Roma. Partiamo per Kirchurn Castle, che ci permette di fare una bella passeggiata nel verde. Questo castello è molto diroccato, in quanto distrutto da un fulmine!!! A Callender, città di Rob Roy, alter ego scozzese del più famoso Robin Hood, spunta un timido sole, che ci permette di ammirare delle belle ragazze che suonano la cornamusa e dei simpatici vecchietti che giocano a bocce su un prato verdissimo. E’ la volta del Doune Castle, con la sua rappresentazione di cavalieri medievali.
Il cielo incupisce, e calano le ombre sulla nostra parentesi scozzese. Arriviamo a Edinburgh per un’ultima partitella a pallone a Calton Hill (fotografati da giapponesi estasiati dal nostro spettacolo), per un’ultima birra, e per un’ultima notte a 7° centigradi…

NOTIZIE UTILI
In Scozia non si parla un inglese perfetto, si parla più una specie di dialetto. Per chi conosce bene l’inglese non è così facile come sembra. Non ci sono grossi problemi, ma la differenza la si nota.
La benzina è molto cara, e i distributori più si sale verso nord più scarseggiano, soprattutto all’interno.
La guida a sinistra merita molta attenzione, soprattutto alle rotonde. A noi è capitato i primi chilometri di girare attorno alla rotonda a sud di Edinburgo per molte volte senza riuscire ad uscirne.Scegliere cosa c’è assolutamente da non perdere è molto difficile. Quanto abbiamo visto ci ha sempre lasciato a bocca aperta e siamo sempre stati soddisfatti di tutto. Edinburgo è una città stupenda e va vissuta accanto agli artisti di strada e nei pub. Siamo nella terra dei castelli, tra tutti quello di Glamis, senza dimenticare Cawdor. La torre per William Wallace, il porto di Oban, una visita alle distillerie e il profumo di Dufftown. Gli Highlanders del Eilean Donan Castle, e il lago di Loch Ness. Tutto merita di essere visitato. Da non perdere… ah, ora mi è venuto in mente… da non perdere c’è l’addio al nubilato di una ragazza scozzese…B&B ce ne sono ovunque, li puoi prenotare dall’Italia, oppure li trovi in loco. Noi abbiamo alloggiato in una tenda, impavidi dell’acqua che spesso ci ha accompagnato. L’ultima sera, a Fort William abbiamo dormito in uno stupendo B&B, un’altra vita rispetto alla tenda, e comunque un altro costo.Avete mai sentito parlare della pietanza più famoso della Scozia´ Il nome in scozzese non lo ricordo esattamente, lo so pronunciare ma scrivere no. Ma tradotto in italiano è “frattaglie di pecora”. A voi il commento sulla gastronomia locale.
Noi, per risparmiare i pochi soldini che avevamo e che volevamo berci, ci siamo nutriti di marmellatine e cracker a colazione, pane e salame a pranzo (quest’ultimo importato dall’Italia), e di locali lussuosi come Pizza Hut, Pizza Express, McDonald, e robe varie a sera.
Il beveraggio non va discusso: birra, whisky. Punto.Il profumo di Dufftown non lo dimenticheremo mai!! La guida ci ha detto che le botti di rovere che contengono whisky tralasciano questo nell’aria per gli angeli e siccome ce ne sono un milione di litri, il profumino per il paese è legittimo.
Gli artisti di strada sono all’ordine del giorno ad Edinburgo, e ascoltarne uno suonare chitarra e armonica in un pub strapieno di gente che beve birra è un’esperienza fantastica.
Una sera ci è capitato di trovarci in un pub e abbiamo assistito a come si svolge la festa di addio al nubilato di una ragazza scozzese. A parte la birra a fiumi, una cosa ci ha colpito. La sposa e la sua testimone girano per il locale in cerca di offerte. In cambio la sposa regala un grosso Kiss sulla bocca di chi regala qualche sterlina. Purtroppo la calca e una mezza rissa mi ha impedito di immergermi in questa antica tradizione.
Se noleggerete l’auto e vi toccherà mettervi al volante e seguire le indicazioni stradali, non potrete non rimanere incuriositi dai cartelli stradali: sono enormi. I birilli alti fino al mio ombelico non li dimenticherò mai!
A molta gente sento dire che gli scozzesi sono persone poco disponibili, peggio che a Londra. Mi sento di smentire tutto ciò: noi ci siamo trovati un gran bene, sia se ci servivano informazioni, sia se c’era da far sorridere qualche donzella.

20 commenti in “L’incanto della Scozia
  1. Avatar commento
    francesco
    04/11/2004 18:34

    io sono l'autore del pezzo.per l'auto è semplicissimo, in alto a questa pagina c'è il mio indirizzo mail. scrivimi lì che ti rispondo per bene a tutte le domande.

  2. Avatar commento
    Nicol
    04/11/2004 11:30

    Vorrei andare in Scozia, se avete noleggiato l'auto mi sapete indicare la procedura, e mi sapete anche indicare i prezzi indicativi dei B&B.(anche spartani) grazie!!

  3. Avatar commento
    iris
    13/09/2004 22:00

    sono stat in Scozia un anno fa e devo dire che è veramente un paese incantevole capace di regalarti una pace ed una tranquillità inimmaginabili, consiglio a tutti di andarci e soprattutto di firarla il più possibile, io sono partita da Edimburgo, poi ho fatto Perth, Aberdeen , Fort William, Glasgow e Edimburgo di nuovo. Un consiglio: visitate Scone Palace a Perth: è splendido è il castello che mi è piaciuto di più anche se si dice che sia infestato da fantasmi

  4. Avatar commento
    Sarah
    11/08/2004 15:58

    Sono stata in Scozia nell'estate del 2002: vacanza particolare, nessuna prenotazione se non il biglietto aereo. Ho trovato gli scozzesi molto gentili e disponibili... e l'atmosfera che si respira nelle Highlands è davvero suggestiva, a volte misteriosa direi. Ho un ricordo stupendo di Inverness: è molto caratteristica come cittadina ed ho avuto la fortuna di capitarci proprio il giorno dei famosi "giochi delle Highlands"; consiglio veramente, per chi ha intenzione di andarci, di non perderseli per nessuna ragione al mondo. Anche l'isola di Skye è davvero molto bella: è possibile arrivarci direttamente tramite un ponte. Conto di tornarci, prima o poi...per rivisitare le fantastiche Highlands ed il resto delle isole che purtroppo mi sono persa.

  5. Avatar commento
    leandrino
    02/08/2004 21:30

    un viaggio in scozia vi ricarica l' anima

  6. Avatar commento
    -francy
    07/11/2002 06:50

    Ciao a tutti. Io in Scozia ci sono stata in occasione di un matrimonio di una mia amica con uno scozzese. Beh e' stato come vivere in un film, cerimonia in perfetto stile scozzese con tanto di uomini rigorosamente in kilt, cena con cornamuse e il tanto nominato Haggis (che io ho evitato dopo che avevo fatto la traduzione in italiano degli ingredienti) pernottamento in castello e visita a Saint Andrews (famosa spiaggia dove e' stato girato il film "momenti di gloria". Dopo tutto questo ben di Dio abbiamo affittato un'auto e ci siamo scorazzati tutta la Scozia. Una favola davvero, prima o poi ci torno per la terza volta.

  7. Avatar commento
    raffaella
    07/11/2002 06:50

    Ho avuto il piacere di conoscere queste terre meravigliose un mese fa! Ci sono stata in viaggio di nozze... Da Edinburgo con la macchina (allucinante il cambio a sinistra!!!) mi sono fatta tutta la zona delle Highlands tutti i paesini... e soprattutto tutte quelle strade strette strette tra le foreste... Mamma mia che spettacolo!!!E Loch-Ness? Ne vogliamo parlare???Che sogno!!! C'è un silenzio, una pace, una tranquillità!!! Di Nessie però nessuna traccia!!! Per quanto riguarda il mangiare devo dire che a parte la cipolla che praticamente sta dappertutto ci siamo un po arrangiati!!! La gente è gentilissima!!! Credo che il prossimo anno ci ritornerò! Non vedo l'oraaaaaaa...

  8. Avatar commento
    Leandro
    07/11/2002 06:50

    E' corretta la precisazione di Artemisia, ma è anche comprensibile l'equivoco di Francesco: in effetti, giungendo al North Bridge, ci si affaccia aspettandosi di vedere un fiume, e non i capannoni della Waverley Station. Però un tempo esisteva in zona il Nor Loch, un lago di acqua stagnante che venne prosciugato per ricavarne i giardini sul lato sud di Princes Street.

  9. Avatar commento
    francesco
    07/11/2002 06:50

    Un inchino alla precisione di artemisia... ripensandoci... hai proprio ragione! C'è sì il ponte, ma passa il treno sotto! Pardon per l'errore. Francesco.

  10. Avatar commento
    Artemisia
    07/11/2002 06:50

    Anche avendola sperimentata poco (anzi, proprio per quello), mi pare che non si possa liquidare il discorso sulla cucina con la sola citazione dell'Haggis (davvero un piatto un po' "forte"). Nei menù si ripetono un po' sempre le stesse voci ma, come dice Zamperosse, le carni sono buone (ottimo l'agnello) e c'è una gran varietà di formaggi. Con il pesce non si sbaglia mai: è ottimo e abbondante anche il semplice "fish & chips" (più o meno un tipo di merluzzo), sono squisiti il salmone (fresco o affumicato), gamberi, scampi, granchi, cozze gustose e freschissime. Infine ho notato una imprecisione dove dici che Calton Hill è dall'altra parte del fiume: nella realtà Edimburgo non è attraversata da un fiume, ma il North Bridge, che unisce il Royal Mile alla Princes Street, passa sopra le tettoie della stazione ferroviaria.

  11. Avatar commento
    francesco
    07/11/2002 06:50

    Lauretta...è tutto vero quello che hai scritto. Mi dicevano che gli scozzesi erano antipatici come gli inglesi. Macchè, tutte balle. E' gente fantastica!! Poi le cascatelle e i laghetti delle Highlands me le ricordo ancora adesso come fosse stato ieri. E i castelli, e i pub e i parchi e i giardini e il vento e la pioggia che ci inseguiva...

  12. Avatar commento
    lauretta
    07/11/2002 06:50

    Ho 22 anni e ho avuto molte occasioni di viaggiare ma nessuna terra mi e' entrata nel cuore come la Scozia. Ci sono stata l'anno scorso, e l'ho girata a bordo di un camper... che posto incantevole, ancora adesso ne posso sentire gli odori e percepirne i colori e l'atmosfera. Tutto e' avvolto da magia: le montagne viola per l'erica, i fiordi che profumano di mare, le nuvole cosi' basse che se ne puo' vedere l'ombra sul terreno. Immaginatevi cinque tonalita' di verde sulla stessa collina. Immaginatevi di scorgere un branco di grassissime foche intorno ai battelli, e cavalli e leprotti, e i cigni coi loro piccoli che fanno capolino nella baia silenziosa, di notte, mentre guardi la costa e sorseggi il tuo whisky fragrante. Immaginatevi di incontrare sempre gente piena di vita, dal sorriso sincero e dalla battuta pronta, che sa di alcool e di fatica, che pronuncia la "r" come la pronunciamo noi italiani. Quando sarete in viaggio, portate con voi tanta curiosita', il cuore aperto e un bagaglio leggero, lo riempirete strada facendo, magari comprerete dei libri o una coperta di lana. Auguro a tutti buon viaggio alla scoperta di questa terra incredibile. Un bacio

  13. Avatar commento
    francesco
    07/11/2002 06:50

    Grazie a tutti per i complimenti! visitate il mio sito, ci sono tante altre storie da leggere sulla Scozia che ho vissuto, ma non solo!

  14. Avatar commento
    Gi
    07/11/2002 06:50

    Buona la piu' famosa pietanza scozzeze!!!!! Mi sono immersa nel tuo raccoto di viaggio e mi e' sembrato di viverlo...grazie.

  15. Avatar commento
    beppe
    07/11/2002 06:50

    Sono d'accordo in tutto, la Scozia è veramente magica. Pensando a Cawdor Castle mi viene in mente una scena a cui ho assistito nei paraggi del castello: un aquila che catturo' al volo tra i suoi artigli un povero coniglietto. Una scena da documentario del National Geographic.

  16. Avatar commento
    Zamperosse
    07/11/2002 06:50

    Sono ottimi anche le carni ed i formaggi. Io ci sono stato in maggio (2001) e ci ritornerò tre 15 gg. Complimenti per il tuo diario di viaggio, mi ricorda il mio viaggio. Ora toccherà a me a riferirti/vi della bellissima Scozia, vista, però, in inverno. Non mancheranno le birre!!! :-)

  17. Avatar commento
    Leandro
    07/11/2002 06:50

    Prendere polmone, cuore, fegato e frattaglie della pecora e lessarle circa un'ora, poi tritarle. Mescolare con avena, erbe e spezie varie. Mettere il tutto nello stomaco vuotato a uso sacca e cucire il bordo con ago e filo, strettamente affinché il composto non fuoriesca. Immergere in una grossa pentola di acqua fredda e sobbollire per circa sei ore. Una volta raffreddato, tagliare a fette alte circa un cm. Coprire con una salsina di cipolle stufate o, a piacere, con una spruzzata di whisky. Dicono che sia ottimo (questa è la ricetta semplificata...). Buon appetito!

  18. Avatar commento
    Zamperosse
    07/11/2002 06:50

    Un pò forte... di cosa è fatto ??

  19. Avatar commento
    francesco
    07/11/2002 06:50

    hai perfettamente ragione, e di solito lo faccio...questa volta ho preferito rimanere nella mia ignoranza gastronomica!!!!

  20. Avatar commento
    Leandro Ricci
    07/11/2002 06:50

    La specialità gastronomica alla quale ti riferisci si chiama HAGGIs, in effetti un po' "forte". Però, a mio parere, all'estero assaggiare qualche piatto locale (magari non questo...) è una parte importante dell'esperienza del viaggio.

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy