Le isole del Nord

Le terre dei Vichinghi fra ghiacci e … sogno!

 

Le isole Faroer si trovano nell'Atlantico del Nord, a metà circa della distanza tra Norvegia ed Islanda ed a nord-ovest della Scozia.
L'arcipelago è composto da 18 isole, di cui 17 sono abitate.
La lunghezza totale delle coste è di 1100 chilometri, la montagna più alta misura 882 metri e nessun luogo, nelle isole, dista dal mare più di 5 chilometri.
La popolazione totale delle isole è di 45750 abitanti, di cui 16500 sono concentrati nell'area di Torshavn, la capitale.
L'arcipelago non fa parte della UE.

Clima

Il clima è marittimo, vale a dire molto variabile; la corrente del Golfo fa sentire il suo influsso, per cui, data la latitudine,si può parlare di temperature relativamente clementi anche d'inverno, con il mare che resta sempre sgombro da ghiacci. Le estati sono fresche e contrassegnate da estrema variabilità, con frequenti piogge.

In valigia

Data l'estrema variabilità climatica non possono mancare capi a prova di vento (che non manca mai) e di pioggia (che manca di rado!) ed un ricambio intimo completo se si desidera fare attività outdoor; indispensabili un paio di scarponcini da trekking, un canocchiale (siamo in uno dei paradisi del bird-watching) nonchè chiaramente l'attrezzatura fotografica.

Come spostarsi

Secondo me le Faroer sono da visitare in macchina (o, per gli appassionati, in motocicletta) : questo permette la più ampia libertà di movimento, tenuto conto che le due principali isole (Streymoy e Eysturoy) sono collegate da un ponte ( i Faroesi dicono con orgoglio che è l'unico ponte sopra l'Atlantico!) e che per le altre isole più grosse esistono frequenti collegamenti ferry.
Quindi o pensate ad una formula fly and drive o, come abbiamo fatto noi, vi sobbarcate un avventuroso viaggio in traghetto a bordo della nave Norrona della Smyril line, compagnia Faroese che provvede ai collegamenti via mare con Danimarca, Islanda, Norvegia ed isole Shetland.
Ho anche visto molti turisti (per lo più Olandesi e Danesi) che hanno scelto la bicicletta come mezzo di visita: indubbiamente ci vuole un gran fisico (i dislivelli sono frequentissimi), spirito di adattamento ( mi riferisco ai capricci climatici) ed una buona dose di coraggio (esistono alcuni tunnel lunghi e poco o punto illuminati); superate queste difficoltà credo che la cosa possa essere abbastanza suggestiva.
Di seguito elenco alcuni indirizzi utili.
Per arrivare alle Faroer per via aerea:
Atlantic Airways: Vagar Lufthavn, FO 380 Sorvagur Tel. (+298) 333700
www.atlanticairways.fo mail: booking@atlantic.fo
Per noleggiare un autoveicolo:
Autonoleggio Avis: Staravegur 1, FO 110 Torshavn Tel. (+298) 313535
Autonoleggio Hertz: Hoydalsvegur 17, Fo 100 Torshavn Tel (+298) 340030
Il prezzo medio di locazione di un veicolo si aggira sulle 700 DKK al giorno. Dato che queste informazioni le ho prese prima di partire dall'Italia quando non avevo ancora scelto di intraprendere il viaggio con la mia automobile, verificatele!
Esistono anche all'aeroporto internazionale di Vagar due punti di autonoleggio Avis ed Hertz.
Per arrivare alle Faroer via nave:
Smyril Line: PO Box 370 FO 110 Torshavn Tel (+298) 345900
www.smyril-line.com mail: office@smyril-line.fo
Per prenotazioni dall'Italia contattate:
Agamare: Viale Tunisia 38 20124 Milano Tel 02 6739721
www.agamare.it mail: agamare@tin.it

Dove alloggiare

Noi abbiamo soggiornato in una casa privata (Hansina Berg, in Heinasonnargota), sita al centro di Torshavn, con formula bed and breakfast. La sistemazione era indubbiamente "spartana":in un edificio situato in una tranquillissima via, disponevamo di due camere collegate al piano terra da una scala in legno.
Al piano terra c'erano una sorta di sala comune per colazione e soggiorno, un bagno con doccia ed una stanzetta adibita a solo locale doccia, nonchè una piccola cucina utilizzabile. Qui alloggiavano in una camera una coppia di Olandesi e, in un'altra stanza, una coppia di cicloturisti di Amsterdam.
L'insieme era abbastanza "variegato e pittoresco" (qualche "coda" per accedere ai servizi) ma l'ambiente era pulito con gente simpatica e cordiale e nel complesso l'esperienza (a patto di non esser troppo schizzinosi) per noi è stata piacevole, dandoci modo di far conoscere ai nostri bimbi gente diversa e diversi modi di viaggiare.
Oltre alle sistemazioni in case private (contattare sempre Smyril Line-Agamare) esistono in Thorsavn un Hotel della catena Best Western (Hotel Foroyar, 4 stelle e prezzi adeguati) ed un ostello della gioventù nei pressi dell'hotel appena nominato.
Ho visto anche almeno un altro albergo (Hotel Hafnia) in Torshavn ma non ne ho informazioni.

In cucina

Certo non ricorderete le Faroer per la splendida cucina: sono assolutamente una persona che quando si reca all'estero vuole esperimentare naturalmente i sapori del luogo che visita; in questo caso la "voglia" mi è passata abbastanza in fretta!
Ottimo naturalmente è il pesce, tuttavia dopo un po'... Provate comunque il salmone ed il merluzzo ed affini; ogni giovedì sera (18.00 - 21.30) presso l'Hotel Foroyar viene servito un buffet Faroese che comprende piatti tipici delle isole, al prezzo (non a buon mercato, come tutto del resto) di 175 DKK per gli adulti e 90 DKK per i bambini dai 2 agli 11 anni.
Discreta è la birra, che viene prodotta qui (Foroya Bjòr).

Da non perdere

Cosa cercate´
Faccio questa domanda provocatoria perchè a bordo della Norrona ho sentito persone ( il nostro soggiorno alle Faroer è stato parte di un più lungo viaggio che ha toccato anche l'Islanda) lamentarsi dicendo che "alle Faroer non c'è niente ed è inutile fermarsi".
Non c'è nulla di più sbagliato e forse, ancora una volta, questo dimostra purtroppo che vi sono persone che non sanno cogliere l'essenza del viaggiare e che se non hanno a disposizione tutte le comodità ed "il sole" garantito per contratto non trovano motivi d'interesse.
Se cercate una natura incontaminata, se cercate la magica luce del Nord, se amate i villaggi dalle caratteristiche case colorate, se sapete gustare la semplicità e l'essenzialità della gente, se non sapete trattenere la meraviglia davanti a distese verdi che terminano improvvisamente nell'azzurro del mare, a cascate dirompenti, a scogliere imponenti, allo stridio degli uccelli marini nel silenzio più assoluto...... correte alle Faroer!
Il mio ricordo, quello di mia moglie e dei miei tre bimbi è splendido e cercherò in qualche maniera di rendervi partecipe delle sensazioni che ho provato.
Cominciamo da Torshavn, la capitale. (Poco più di 15000 abitanti, un grosso villaggio).
Arrivi nel porto e rimani subito colpito dalla luce speciale: un mix incredibile di colori, dato dalle case variopinte (alcune con i caratteristici tetti in erba), dal verde dei rilievi che circondano la cittadina, dal mare azzurrissimo. Il tempo non sarà sempre così, lo sperimenteremo, tuttavia posso assicurare che anche con il cielo grigio ed il cattivo tempo la "luce" ed i colori delle Faroer rimangono uno spettacolo, qualcosa di indelebile.
A parte la Norrona e qualche nave - cargo la maggior parte della flotta ancorata in porto è costituita da pescherecci, anch'essi variopinti ed assai caratteristici; è un viavai continuo di barconi, pilotine, barche più piccole che arrivano da battute di pesca o che si accingono a prendere il mare.
Qui hai il primo contatto con la gente delle Faroer: i tratti nordici, una sobria e connaturata eleganza nel portamento, grande disponibilità al sorriso ed al dialogo.
Un ragazzo ci mostra una cassa di grossi pesci appena pescati e, nel sapere che siamo italiani, si illumina e ci offre, per colazione, una delle sue prede.... gentilmente rifiutiamo, adducendo al fatto che non abbiamo la possibilità di cucinare.
E' bello girare per le vie di Torshavn, cogliere gli odori (un incredibile mix tra mare e montagna, come avremo modo di apprezzare sempre di più inoltrandoci nell'interno) ed i rumori onnipresenti degli uccelli marini; la cittadina è dotata di tutti i servizi essenziali, banche, negozi, un ospedale e persino un grosso centro commerciale, nonchè di svariate strutture sportive tra cui spicca lo stadio di calcio (qui la passione per questo sport, singolarmente, è davvero alle stelle!!)
Mi ha colpito particolarmente la "Casa Nordica": un centro culturale che celebra tutte le civiltà del Nord Europa, dove è possibile, in un ambiente architettonico particolare ed in un'atmosfera quasi rarefatta, sorseggiare un ottimo caffè mentre si leggono i quotidiani provenienti da Helsinki piuttosto che da Oslo o Stoccolma, collegarsi ad internet piuttosto che seguire le esibizioni di una compagnia teatrale che sta provando nell'attiguo ed avveniristico teatro, mentre i tuoi bimbi giocano nei punti appositamente predisposti per loro.
Indubbiamente tuttavia lo "spettacolo" le isole Faroer lo offrono se ci si avventura alla scoperta di fiordi ed alture, di cascate e scogliere imponenti, di piccoli insediamenti storici e di meravigliose cale protette.
Data l'esiguità del tempo le nostre escursioni si sono concentrate essenzialmente sulle due più grandi isole, Streymoy ed Eysturoy, come già detto collegate tra di loro con un ponte.
Sicuramente da non perdere è un' escursione a Kirkjubour, all'estremità sud di Streymoy, a pochi chilometri da Torshavn.
Kirkjubour è il più antico centro culturale Faroese ed è caratterizzato dalla presenza di un complesso ecclesiastico che comprende le rovine di Maria church (del 1100 circa), della Cattedrale Magnus, costruita e mai portata a termine nel XII secolo dal Vescovo Erlendur, ed infine dalla Olav's church (1111) tutt'ora in uso.
Si paga un biglietto (non esoso, ma non riesco a ricordarne il prezzo) presso un punto di ristoro nei pressi.
Il complesso delle rovine storiche, posto in una verdissima piana che degrada sul mare e sovrastato da una ripidissima collina, è di una bellezza e di una suggestione veramente uniche ed il luogo è pervaso da un'atmosfera magica.
La strada che porta da Torshavn a Kirkjubor è solo un assaggio di ciò che offrono le strade Faroesi e tuttavia essendo la prima che abbiamo percorso ci è rimasta ben impressa; lasciata Torshavn si sale fino ad un altipiano coperto di praterie dove occhieggiano pozze d'acqua limpidissima e dove pascolano ovunque pecore (le troverete dappertutto,non per nulla Faroer significa "isole delle pecore"); la strada scende poi verso il mare ed il panorama diventa strepitoso.
In mare potete notare delle "vasche" create mediante dei galleggianti: sono in realtà allevamenti di trote di mare e di salmoni e, guardando con un canocchiale, vedrete un guizzare unico di questi splendidi esemplari.
Tuttavia il luogo più incantevole che abbiamo visitato è l'idilliaca ed isolata valle di Saksun, posta a Nord nell'isola di Streymoy.
Da Torshavn vi si arriva imboccando la strada numero 10 (se si desidera percorrere l'interno per un certo tratto) oppure la numero 50 che costeggia la parte sud-est dell'isola e poi confluisce anch'essa nella 10. All'altezza di Hvalvik si imbocca la splendida strada 204 che porta a Saksun.
Immaginate ora una valle verdissima (quando dico verde, mi riferisco all'incredibile colore dell'erba, dato che alle Faroer gli alberi sono praticamente assenti!!) ed abbastanza ampia,punteggiata di fiori bianchi, delimitata a sinistra ed a destra da ripide pareti da cui scendono imponenti cascate: davanti a voi, in uno scenario irreale, si apre un fiordo dall'acqua di un colore blu intenso, in cui spiccano alcune fattorie (vecchi insediamenti vichinghi) dal caratteristico tetto in erba ed una candida chiesetta con annesso camposanto.
Il silenzio irreale è rotto dal soffiare del vento e dal mugghiare delle cascate, l'aria è cristallina e porta un profumo di mare che si miscela con l'odore buono della terra e dell'erba; la sensazione di pace e di felicità che si prova è davero unica e credo mi rimarrà nell'animo per sempre.
Consiglio anche (tenete presente che i chilometraggi sono ridicoli e tutte le mete facilmente raggiungibili) di visitare, all'estremo nord di Streymoy, il villaggio di Tjornuvik, una trentina di case variopinte poste in posizione splendida in una baia: di fronte lo spettacolo dei giganteschi faraglioni (Risin e Kellingin, secondo la leggenda un gigante Islandese e sua moglie-troll trasformati in pietra) che delimitano il nord-ovest di Eysturoy, dietro le spalle le suggestive impalcature in legno su cui viene steso il fieno ad asciugare, tutt'intorno uccelli marini che disegnano ardite traiettorie aeree, mentre le immancabili pecore scendono dalle alture a brucare l'erba fino al limitare delle scogliere.
Qui abbiamo sperimentato quanto repentini siano i cambiamenti di clima alle Faroer, passando in poco tempo dal sole accecante ad una fredda nebbiolina gonfia di pioggia, che conferiva al tutto un aspetto ancor più fiabesco ed irreale.
Passando all'isola di Eysturoy non bisogna tralasciare di percorrere la "strada montana" che collega i due villaggi di Eidi e di Gjogv, rispettivamente all'estremo nord-ovest e nord-est dell'isola. La strada offre visioni mozzafiato e lo sguardo spazia tra panorami meravigliosi che difficilmente scorderete.
Eidi è un bellissimo villaggio ("clean and green" come dice un orgoglioso cartello all'inizio del Paese) dotato di un bel museo che riproduce le antiche usanze di vita Faroesi e di un bell'hotel (Hotel Eidi) in posizione panoramicissima.
A Gjogv abbiamo fatto finalmente conoscenza con i "pulcinella di mare",uccelli marini che sono tra i simboli dell'isola .
Sono dei buffi e goffi uccelli dal caratteristico piumaggio bianco-nero e dal grande becco arancione, così come le zampe; potremmo definirli quasi come un incrocio tra un piccolo pinguino ed un ....tucano, e popolano le scogliere più ripide, annidandosi nei punti in cui l'erba cede progressivamente il passo alla roccia.
Naturalmente anche il versante sud di Eysturoy offre paesaggi indimenticabili che si addolciscono progressivamente dirigendosi verso la parte più meridionale dell'isola: a farla da padroni saranno ancora una volta i colori dei villaggi e l'incantevole costa.
Infine una annotazione abbastanza importante: qualunque cosa facciate, dovunque andiate, in qualunque ora del giorno o della notte, vi sentirete sempre "sicuri" e circondati da gente ben disposta ed onesta. La criminalità (anche quella piccolissima) è inesistente e potete lasciare indisturbati la vostra automobile aperta con bagagli ed attrezzature varie a bordo: state tranquilli che nessuno la toccherà.
Nel centro commerciale Sms di Torshavn abbiamo visto oggetti di alta oreficeria tranquillamente esposti al pubblico, come da noi non si usa più fare nemmeno per la comune bigiotteria : credo che tutto ciò, ai nostri giorni, sia assolutamente apprezzabile!

Curiosità 

* Abbiamo dovuto rinunciare ad una escursione veramente interessante alle Vestmannabjorgini (imponente complesso di altissime scogliere e grotte a picco sul mare) per le condizioni climatiche: il mare era in tempesta. Qui la natura è ancora sovrana assoluta.
* Attenzione quando guidate sulle strade Faroesi: se "mettete sotto" una pecora (ne troverete infinite che vi attraversano la strada quando meno ve l'aspettate) il proprietario è in diritto, per legge, di chiedervi di rifondere il costo dell'animale.
* A Torshavn, presso l'ufficio turistico nei pressi del porto, dovete farvi consegnare una sorta di "disco orario" da apporre sulla vostra vettura e che serve a regolamentare le soste (ed il bello è che non ce n'è assolutamente il minimo bisogno!!). E' comunque molto carino, va esposto pena multe e vi sarà utile al vostro ritorno in Italia.
* Questo la dice lunga sulla cultura del rispetto e sull'onestà. Una sera abbiamo ceduto alla tentazione di mangiarci una pizza e presso un ristorante (Marco Polo in Torshavn) abbiamo ordinato, insieme ad altre cose, tre pizze margherita. Ce ne sono state portate, per un errore, solamente due; alla nostra obiezione, è stata preparata subito un'altra pizza che, tra mille scuse, ci è stata offerta dalla casa!!!
* Il pane delle Isole Faroer è buono, sorprendentemente buono! Diverso assolutamente dal nostro, viene venduto in filoncini o "a cassetta" ed è aromatizzato con ogni sorta di semi e semini.
* In un localino "sperduto" sulla costa di Eysturoy, una sorta di posto di ristoro - emporio, abbiamo chiesto un caffè; la signora che gestiva il negozietto, nel vedere che eravamo stranieri, ci ha fatto accomodare nel retrobottega, che era poi la sua abitazione, ed ha preparato un monumentale caffè lungo accompagnato da pasticcini. Da notare che in questo negozietto, insieme a generi misti di varia natura, faceva bella mostra di sè, in una sorta di nicchia con separè, un modernissimo lettino per abbronzatura U.V.A. ....... mah!
* Non può (non potrebbe) mancare, negli acquisti, un maglione tipico di qui: in effetti se ne trovano di veramente belli, ma i costi, vedi "note dolenti", sono veramente proibitivi!
* Spesso (dati i costi veramente elevati) abbiamo mangiato all'aperto; ci eravamo portati dall'Italia un fornelletto da campeggio tipo "Camping gaz", i cui ricambi si trovano facilmente, nonchè l'attrezzatura da pic-nic e cibi liofilizzati, assieme a qualche bottiglia di vino. L'idea si è rivelata davvero ottima in ottica risparmio e, quando il tempo ce l'ha concesso, l'esperienza è stata anche per i bimbi parecchio divertente.

Per i più piccoli

Alle Faroer, come in tutto il Nord Europa, esiste il massimo rispetto per i bambini e quindi trovate tutto per loro, così come nei Musei o nelle strutture pubbliche troverete delle aree predisposte per l'intrattenimento dei bimbi.
Inoltre credo sia importantissimo e molto gratificante far vivere ai propri figli l'esperienza di uno stretto contatto con una natura per certi versi ancora vergine ed incontaminata.
Il nostro viaggio è stato compiuto in compagnia dei nostri tre figli (13, 9 e 3 anni) ed è stata una continua ed entusiasmante scoperta ed uno scambio reciproco di emozioni.
Naturalmente (ma questo senza voler essere d'insegnamento dipende esclusivamente da voi) bisogna vedere come avete abituato i vostri bambini: se cercate tutte le comodità, se avete paura che due gocce d'acqua od un po' di vento causino chissà quali terribili "malattie", se i vostri figli "devono" mangiare solo le cose che prepara mamma in orari prestabiliti ... cambiate subito meta!!

Sport

Lo sport sovrano, da praticare alle Faroer, è indubbiamente la pesca.
Le acque interne sono ricchissime di trote e di salmoni e la stagione va dal 1 maggio al 31 di Agosto. I permessi (molto costosi) si richiedono presso gli uffici turistici e le regole vanno scrupolosamente seguite. La pesca in mare è generalmente permessa e vengono organizzate anche battute da pesca per turisti.
Altre attività sportive assolutamente remunerative sono il trekking e la mountain-bike, che va però praticata nel più assoluto rispetto del territorio.

Note dolenti

L'avrete già capito tra le righe: l'unica nota dolente (ma dolente assai) è il costo della vita.
D'accordo che nel Nord Europa questa è una costante, ma qui il disagio è veramente forte : esistono comunque metodi per ovviare a questo problema semplicemente con un po' di lungimiranza, organizzazione e buona volontà.
Per il resto per noi è stato un sogno!

 

 

 

 

 

 

 

22 commenti in “Le isole del Nord
  1. Avatar commento
    Stegeo
    19/03/2008 14:34

    Grande penso che andrò questa estate alle Isole magari girando il più possibile in bici!

  2. Avatar commento
    ryna
    07/09/2007 22:10

    Il tuo commento a questo viaggio!Devo convincere la mia famiglia per visitare far oer.....

  3. Avatar commento
    Ricky
    11/06/2007 08:07

    ...e prima di andare in Myanmar di informarsi sulla dittatura, prima di andare in Ucraina accertarsi degli effettti di Chernobyl, prima di andare in Cina sui diritti umani, prima di andare in Spagna sulla speculazione edilizia, prima di... ma che ragionamento è? Ogni paese ha le sue pecche, se stessimo a fare questi discorsi, permettimi, moralistici ed alquanto demagogici, non anremmo più da nessuna parte. Vediamo invece di rimboccarci le maniche e cercare insieme di migliorare quanto in TUTTI i posti del mondo non va!

  4. Avatar commento
    gilu
    10/06/2007 19:18

    propongo a tutti prima di andare nelle faroer e versare soldi nelle loro tasche, di informarsi riguardo al massacro delle balene che ogni anno tinge il loro mare di rosso...

  5. Avatar commento
    turisti
    02/06/2007 22:22

    Anche senza viaggiare ci avete dato il senso del bello di queste Isole.A parte le note dolenti.ciao Feli

  6. Avatar commento
    turisti
    02/06/2007 22:20

    Anche senza viaggiare ci avete dato il senso del bello di queste Isole.A parte le note dolenti.ciao

  7. Avatar commento
    scara
    29/01/2007 20:38

    Vorrei delle informazioni su come arrivarci. Vorrei assistere alla partita del 6 Giugno 2007 Far oer-Italia. Costa molto?!

  8. Avatar commento
    one man band-daniel
    28/10/2006 11:39

    ...strano ma vero, le Foroyar sono decisamente fantastiche. Ho avuto modo di fare un concerto in Torshawn in ottobre 2005. le isole hanno comunque il loro fascino, vedi Sudoroy,Coltur...Lítla Dímun. buon viaggio a tutti

  9. Avatar commento
    bebo
    15/11/2005 12:23

    anche i sogni possonorealizzarsi!

  10. Avatar commento
    Ricky
    01/10/2005 06:51

    La domanda è comprensibile, comprensibilissima. Trovi tutte le tue risposte ed anche qualcosa in più leggendo i miei diari (e non solo i miei) di viaggio sull'Islanda, su questo stesso sito!

  11. Avatar commento
    Cocco
    30/09/2005 10:28

    Qualcuno puo dirmi qualcosa riguardo l'Islanda?O meglio,se uno prende casa a reykjavik una settimana e casa ad akureyry un'altra settimana le riesce a vedere molte cose?Oppure l'isola è troppo grande per vedere le cose e rincasare di sera?Spero che la domanda sia comprensibile...:)

  12. Avatar commento
    s@ndra
    21/09/2005 19:26

    Davvero un bell'articolo per un posto fuori dagli schemi!

  13. Avatar commento
    Ricky
    14/05/2005 11:28

    I giovani? Per ciò che ho visto io, sono normalissimi e frequentano principalmente i (pochi) pub che ci sono. Le ragazze sono lo stereotipo della bellezza nordica, quindi, per me, bellissime!

  14. Avatar commento
    Mario
    14/05/2005 11:09

    Tutto molto interessante. Il problema, non da poco, è il costo di una vacanza simile. Tuttavia sarebbe bello sapere anche come sono i giovani laggiù? cioè, in breve, le ragazze sono bellissime come tutte le scandinave?

  15. Avatar commento
    Ary '76
    15/10/2001 06:00

    Grazie. Hai saputo farmi vivere un mondo che desidero vedere da sempre.

  16. Avatar commento
    Ricky
    15/10/2001 06:00

    Dietro segnalazione di Valerio, comunico che la Norrona, il ferry che fa la spola tra Danimarca, Norvegia, Shetlands Far Oer ed Islanda, è stata sostituita con una nuova e modernissima nave. Il nome, glorioso, è rimasto identico.

  17. Avatar commento
    vittorio
    15/10/2001 06:00

    Complimenti per la completezza delle informazioni e per la gradevolezza del linguaggio che hai usato. Se già ero deciso a fare un viaggio alle Far Oer, adesso non vedo l'ora di partire! Grazie

  18. Avatar commento
    fabrizio
    15/10/2001 06:00

    Onore a chi va in posti come le Far-Oer!

  19. Avatar commento
    gemini
    15/10/2001 06:00

    Viaggiare è il sogno di moltissime persone,però devo ammettere che grazie a queste testimonianze sembra di avere vissuto ogni istante di ogni singolo viaggio. E' come se il sogno fosse divenuto una splendida realtà.

  20. Avatar commento
    Grian
    15/10/2001 06:00

    Complimenti Ricky per il tuo bellissimo racconto, se avessi i soldi ci andrei anch'io. Ma è veramente così caro?

  21. Avatar commento
    ricky
    15/10/2001 06:00

    Grazie Leandro e grazie anche a Franco. Per rispondere alla domanda fattami credo che, se il viaggio viene fatto per via aerea, per conoscere BENE le Faroer una settimana possa bastare. Tuttavia viaggiando in macchina più nave è possibile fermarsi per tre giorni ( e farsi comunque una buona idea) ed abbinare, a scelta, Danimarca, Islanda, Shetland o Norvegia. Come vedi non c'è che l'imbarazzo della scelta!!!

  22. Avatar commento
    Leandro
    15/10/2001 06:00

    Bravo Ricky! Questo sì che si chiama viaggiare!!!

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