L’Austria più bella

Le mete classiche ma anche tante piacevoli scoperte

Questo è il racconto di un viaggio di una decina di giorni, dal 15 al 24 agosto 2003, nel territorio austriaco.
Il mezzo di trasporto scelto è l’automobile, che ci permette una libertà di movimento ideale, per poter visitare anche alcune località difficilmente raggiungibili con altri mezzi.Venerdì 15 agosto 2003
Partenza da Montecchio Emilia alle ore 7,30 in direzione Austria via Brennero, destinazione Salisburgo; la distanza da coprire è di circa 620 km.
Per utilizzare le autostrade austriache è necessario acquistare il bollino chiamato “Vignet”: sono disponibili di vario tipo con validità da 10 giorni fino ad un massimo di un anno, si possono trovare in tutte le aree di servizio a partire da Bolzano, è anche possibile prenotarlo presso gli uffici dell’ACI. Noi abbiamo scelto questa ultima soluzione che ci assicura di riuscire a trovare il bollino con validità 10 giorni al prezzo di 7€.
Il bollino deve essere incollato in posizione visibile sul parabrezza della vettura per evitare multe molto salate.
Alle 12,30 siamo nel parcheggio dell’hotel che avevamo in precedenza prenotato tramite agenzia, lo Hofwirt-Salzburg.
Nella reception compriamo la “Salzburgcarte” che con 24€ ci permette di entrare in tutti i monumenti di Salisburgo e di utilizzare i mezzi pubblici per 48 ore.
Nonostante la pioggia, decidiamo di fare un giro in centro: a poca distanza dal nostro albergo si trova la chiesa di San Sebastian stretta tra le case e visibile per l’alto campanile, l’interno è in stile barocco, come il 90% di tutto quello che visiteremo da ora in poi. Attraversiamo il ponte sul Salzac, il fiume che divide Salisburgo, e percorrendo strette viuzze arriviamo nei pressi del Duomo (Dom), molto maestoso esternamente ma nulla di eccezionale all’interno. A lato del Dom si trova la Kapitel Platz, ampia piazza dalla quale si gode una bella vista della fortezza.
Sul lato opposto rispetto al Dom si trovano il cimitero e le catacombe (Katacomben) di S. Pietro: a differenza delle classiche che si possono trovare in varie parti del mondo, sono realizzate a ridosso della parete rocciosa nella quale sono state scavate alcune grotte, cui si accede tramite una scala anche questa scavata nella roccia; nella parte più alta è stata ricavata una piccola cappella.
Data la giornata piovosa andiamo a visitare la Residenz, la residenza dei vescovi principi, nei pressi del Dom, a cui è collegata da due gallerie sopraelevate. La visita alla Residenz è corredata di audioguida che illustra molto bene tutte le stanze del palazzo; al piano superiore si trova un museo di arte moderna molto deludente. Tornando verso il ponte sul Salzac, percorriamo la Getreidergasse, la famosa via delle insegne di Salisburgo, dove si trova anche la casa natale di Mozart, al cui interno si possono ammirare alcuni spartiti e oggetti personali del grande compositore.
Per la cena ci affidiamo ad un MacDonalds che si trova lungo la Getreidergasse, anche questo con insegna in stile.

Sabato 16 agosto
Secondo giorno di vacanza, una bella giornata di sole. Dopo un’abbondante colazione a buffet ci dirigiamo verso i giardini Mirabell; lungo la strada si trova la chiesa di S. Andrea, unica non in stile barocco, probabilmente, di poco interesse dato che non è segnalata su nessuna guida.
Attraversando la strada si arriva allo Schloss Mirabell: l’accesso al palazzo non è consentito, dato che è utilizzato solo per banchetti e matrimoni, ma si possono visitare i giardini molto ben curati e con una magnifica vista della fortezza sull’alto della collina. Sulla riva opposta del fiume ci dirigiamo a visitare la Kollegiankirche: l’esterno è molto maestoso, internamente sono in corso restauri.
La nostra visita ci porta alla Franziskanerkirche, una delle più antiche chiese della città, originariamente gotica e successivamente rimaneggiata con inserti barocchi, che nel complesso ha mantenuto la sua struttura originaria. A poca distanza ci ritroviamo nel complesso di St.Peter, già visitato ieri, dove visitiamo la chiesa molto carina, barocca ma non pesante e con uno stupendo organo sopra la porta di ingresso.
Nei pressi di St.Peter si trova l’ingresso alla fortezza Hoensalzburg; si può decidere di accedervi con la funicolare o attraverso una ripida salita, il prezzo della funicolare è piuttosto caro ma fortunatamente è compreso nella Salzburgcarte, quindi decidiamo di approfittarne. Usciti dalla funicolare ci ritroviamo sulla terrazza panoramica da dove si gode una bellissima vista sulla città. Nei sotterranei è allestita una mostra di marionette, nei piani superiori la visita è divisa in due parti; le stanze di minor interesse sono adibite a museo, sono esposte armi e oggetti dal Medio Evo fino ai giorni nostri. Per proseguire la visita nelle stanze del principe e sugli spalti è necessario acquistare un nuovo biglietto nel quale è però compresa un’audio guida; gli appartamenti privati sono ben conservati anche se non sono più presenti la maggior parte degli arredi originali. Per tornare verso la città decidiamo di utilizzare la strada di accesso; data la pendenza ci rallegriamo della scelta fatta in precedenza di salire con la funicolare. Lungo la strada che porta verso la città si arriva ad un bivio che porta verso la Stift Nunnberg, un monastero costruito sul lato opposto della collina; in origine era presente un piccolo complesso romanico, di cui sono ancora presenti alcuni affreschi, successivamente ricostruito in stile neogotico.
Ritornati in centro attraversiamo Kapital Platz dove secondo la nostra guida si trova la Kapitelschwiemme, l’abbeveratoio dei cavalli, una vecchia fontana ora in disuso e in cattivo stato.
Dal lato opposto al Dom, si apre Residenzplatz, dove si trova la famosa Residenzbrunnen, una maestosa fontana sorretta da quattro cavalli. Nella piazza è allestito un maxischermo per poter assistere agli spettacoli del festival di Salisburgo in pieno svolgimento in questo periodo.
Alla fine di Residenzplatz si trova la piazza dedicata a Mozart (Mozartplatz) al cui centro è stata posizionata una statua, purtroppo molto sporca e ossidata.
Sulla collina opposta alla fortezza si trova il Kapuzinerkloster da cui si gode una buona vista panoramica su Salisburgo; per accedervi vi sono due vie, da un lato una ripida scalinata con oltre 200 gradini, dal lato opposto una strada con varie curve e tornanti fiancheggiata da cappelle della Via Crucis. Per la cena ci affidiamo a uno degli innumerevoli bar ristorante che si trovano lungo le vie che portano al centro.
Dopo cena ci dedichiamo a qualche foto notturna e torniamo al Kapuzinerkloster dove non siamo disturbati dalle luci della città.

Domenica 17 agosto
Terminata la visita al centro di Salisburgo ci dedichiamo ai dintorni, molto affascinanti e immersi in un ambiente tipicamente alpino.
A poca distanza dal centro città, si trova lo Schloss Hellbrunn, la residenza di campagna dei vescovi. Il parcheggio ci costa 1€ ma l’ingresso al giardino e alla residenza sono compresi nella Salzburgcarte, che ci scadrà solo nel pomeriggio. La visita ai giochi d’acqua nel giardino è guidata e molto divertente, purtroppo solo in tedesco e inglese, il giardino è molto grande e ben tenuto. All’ingresso del parco, troviamo per la prima volta l’abitudine austriaca di fotografare i turisti, per realizzare foto ricordo da rivendere agli stessi all’uscita a prezzi esorbitanti.
La parte abitativa contiene molti quadri e progetti della villa, compresi quelli idraulici del giardino; molto belle le ultime sale dedicate ai ricevimenti, riccamente decorate. La visita si effettua con audioguida.
Proseguiamo ora sulla statale 150 in direzione di Werfen, per visitare le grotte di ghiaccio più grandi del mondo (Eisriesenwelt). La guida del Touring Club le segna con due asterischi ma è molto imprecisa sul come arrivarci. Appena entrati a Werfen, superato il castello che visiteremo più tardi, sulla sinistra si trovano le indicazioni per le grotte. Per le auto inizia una strada di 6 km. con pendenza al 18% (per i camper o per chi non se la sentisse è disponibile un servizio navetta da Werfen) che porta ad un parcheggio; da questo punto inizia una mulattiera di circa 30 minuti che porta ad un rifugio da dove parte la funivia per salire ai 1800 m. delle grotte (la corsa andata e ritorno costa 16€ e comprende l’ingresso alle grotte); scesi dalla funivia vi aspettano altri 20 minuti di sentiero.
Le grotte, completamente ghiacciate, hanno una temperatura interna di 0°, la visita dura 70 minuti coprendo un percorso di scale e passerelle in legno lungo circa 2 km. con un dislivello di 134 metri (consigliati scarponi da montagna e abiti pesanti). Il percorso interno viene illuminato solamente con lampade a carburo portate dai visitatori (fornite all’ingresso) e da bacchette di magnesio utilizzate dalle guide per illuminare i punti più suggestivi; anche qui la visita è solo in tedesco e inglese. Il percorso può risultare un po’ faticoso ma lo spettacolo ne vale la pena.
Ritornati a valle visitiamo il castello citato in precedenza, Burg Hobenwerfen, molto caratteristico perché costruito su di una collina in un’ansa del fiume sottostante. L’ingresso costa 9€ e comprende l’audioguida per visitare il castello.
Il castello è stato purtroppo danneggiato negli anni Trenta da un incendio e successivamente sequestrato dai nazisti all’inizio della seconda guerra mondiale, perciò ha perso la maggior parte degli arredi. Attualmente nel castello ha sede un centro di falconeria che organizza spettacoli ad ogni ora e un piccolo museo di armi e attrezzi da tortura.
Nel ritorno verso Salisburgo ci fermiamo a cena ad Hellein, dove ordiniamo due enormi Wiener schnitzel con patate.

Lunedì 18 agosto
Anche oggi è una bella giornata di sole; dopo la consueta abbondante colazione torniamo ad imboccare la statale 150 fino ad Hellein, dove si trovano delle miniere di sale in disuso riadattate ad attrazione turistica.
La miniera si chiame Salzwelten Salzburg, l’ingresso costa 15,50€ e comprende ingresso alla miniera con guida, visita al museo dei Celti e pranzo al McDonalds. E’ consigliabile effettuare la visita nella prima mattinata (9-9,30) per evitare lunghissime code.
Per la visita alla miniera viene fornita una tuta bianca di protezione e sono consigliate scarpe chiuse e indumenti caldi, dato che la temperatura interna è attorno ai 10°. Dopo la vestizione si accede al trenino che porta all’interno della miniera, non prima di aver fatto le immancabili foto di rito che verranno offerte all’uscita a 5€ cadauna. Arrivati al capolinea del trenino inizia una passeggiata nei tunnel scavati nella roccia fino ad una sala dove con audiovisivi vengono spiegate le tecniche di estrazione dalla preistoria ai giorni nostri; la visita è guidata in tedesco inglese e, anche se con qualche difficoltà, in italiano. Il percorso dura quasi due ore ed è alternato tra spostamenti a piedi, discese su scivoli di legno, attraversamenti in barca e scale mobili, fino a tornare al punto di partenza dove si torna a salire sul trenino che ci porta all’esterno.
Terminata la visita decidiamo di non visitare il museo ma di spostarci verso il lago di St.Wolfgang per visitare l’omonima chiesa costruita, dice la leggenda, dallo stesso santo nella cittadina di St.Wolfgang in Salzkammergut. La chiesa, costruita sulle rive del lago, è molto bella, internamente ricoperta di affreschi e con una stupenda pala d’altare in legno dorato e dipinti.
Dal centro di St.Wolfgang parte un piccolo trenino a vapore con trazione a cremagliera che in 45 minuti sale fino ai 1783 m. dello Shafberg al prezzo di 22€ A/R. Dalla vetta si gode una bellissima vista delle valli circostanti e degli innumerevoli laghi; purtroppo dopo pochi minuti dal nostro arrivo la vetta della montagna è avvolta da una nuvola che copre il panorama e scarica un violento temporale.
Rientrati in albergo per la nostra ultima sera a Salisburgo proviamo la cucina interna, non male.
Dopo cena, per il dolce ci dirigiamo in centro a provare le famose Mozartkugel, palline di cioccolato, marzapane e marmellata tipiche di Salisburgo ma che si trovano in tutta l’Austria.

Martedì 19 agosto
Tappa di trasferimento; terminati i nostri giorni di permanenza a Salisburgo, ci avviamo sotto una leggera pioggerella in direzione di Vienna. La distanza da coprire è di quasi 300 km., quindi decidiamo di fare alcune soste lungo il percorso.
La prima sosta dopo poco più di 130 km. nelle vicinanze di Linz a Markt Sankt Florian per visitare l’omonima Stift (Abbazia).
Il grande complesso è composto da una parte residenziale che comprende una biblioteca molto grande, un’ala con gli appartamenti imperiali, una sala per i ricevimenti detta sala marmorea riccamente affrescata e da una collegiata. L’ingresso costa 5,50€ più 1€ per un audioguida molto artigianale, un walkman con una cassetta registrata. La collegiata contiene uno degli organi più grandi d’Europa composto da 7000 canne; molto belli gli affreschi sul soffitto contornati da stucchi color ocra.
Sempre in direzione Vienna, la seconda tappa è a Melk per visitare la Stift già visibile dall’autostrada in tutta la sua maestosità. Costruita su di una collina che domina la città, l’abbazia è stata restaurata da poco tempo quindi in ottimo stato di conservazione. La visita costa 6,90€ ed è libera ma è disponibile anche una visita guidata solo in tedesco e inglese.
Le prime sale della visita sono molto deludenti, contengono un museo con alcuni pezzi del tesoro e alcuni dipinti; molto interessanti la grande biblioteca e la chiesa ricchissima di stucchi, marmi e dorature con tonalità di colori molto caldi.
All’esterno della chiesa è possibile visitare il giardino, dove però è allestita una mostra permanente di sculture moderne che sembrano ammassi di rottami arrugginiti.
Arriviamo finalmente a Vienna; dopo alcuni problemi di orientamento arriviamo al nostro albergo, Ibis Wien Mariahilf.
Per la cena ci affidiamo al ristorante interno.

Mercoledì 20 agosto
Dopo un’abbondante colazione a buffet ci prepariamo per la prima giornata di visita a Vienna; ci informiamo in reception se esiste una card tipo quella di Salisburgo, ne esiste un tipo con validità 72 ore al prezzo di 16,90€ che permette di utilizzare tutti i mezzi di trasporto gratuitamente e dà diritto ad uno sconto di circa 1€ per i biglietti di ingresso. Per arrivare in centro prendiamo la linea U3 della metropolitana che passa dalla stazione nei pressi dell’albergo e si ferma in Stephanplatz; la metro è molto comoda e pulita, l’attesa massima tra un convoglio ed il seguente è di circa 4 minuti.
Arrivati a Stephanplatz usciamo dalla metro e ci troviamo davanti all’ingresso dello Stephansdom, finalmente dopo tanto barocco un po’ di gotico; all’interno del Duomo è possibile visitare un piccolo tesoro nella sagrestia (ingresso 2€) ed accedere alla torre campanaria tramite un ascensore (4€), da dove si può ammirare da vicino lo stupendo tetto realizzato in mattonelle di ceramica. Non saliamo sulla torre più alta perché sono in corso opere di restauro.
A lato del Duomo visitiamo il Diozesanmuseum (ingresso 4€) dove sono custoditi alcuni dei tesori del Duomo quali reliquiari in oro, dipinti, sculture e alcuni paramenti sacri.
Ci dirigiamo ora verso la Hofburg, la residenza imperiale, attraversando il Graben, una lunga piazza nel cui centro si erge la Pestsaule, il monumento in onore della fine della peste del 1679. Sul lato destro della piazza in una rientranza sorge la Peterskirche: l’interno molto bello di forma ellittica purtroppo è in restauro.
Prima di arrivare alla Hofburg ci fermiamo in Michaelerplatz, dove sono stati ritrovati alcuni resti delle antiche mura della città e dove si può visitare l’omonima chiesa, originariamente gotica, rimaneggiata in barocco; dopo i restauri del 1988 sono stati rinvenuti alcuni affreschi del ‘400.
Entriamo ora in una delle ali della Hofburg, la residenza imperiale di città. L’ingresso costa 6,50€ +2€ di audioguida e comprende la visita al Silberkammer e ai Kaiserappartament. Le prime sono le sale dell’argenteria dove sono esposti i servizi di piatti e arredi da tavola della reggia; si possono ammirare servizi in oro, argento e ceramica nonché vari servizi di posate e bicchieri. Nelle seconde, le stanze degli imperatori, si visitano i grandi saloni da ballo, le stanze da letto, gli studi e le sale da pranzo nonché le stanze private dell’imperatrice Sissi.
Sempre all’interno dell’Hofburg visitiamo la Shatzkammer, la sala del tesoro (ingresso 6,50€ compresa audioguida), un’intera ala sotterranea del palazzo dove sono custoditi pezzi di inestimabile valore e bellezza come le varie corone imperiali, paramenti da cerimonia e oggetti preziosi donati agli imperatori in onore di occasioni importanti.
Attraversando il giardino del palazzo e il Ring, la circonvallazione interna di Vienna, si arriva al Parlamento, una costruzione realizzata riprendendo lo stile di un tempio romano, e alla fontana dedicata ad Atene.
Rientrati in albergo, dopo una bella doccia mangiamo per la seconda volta nel ristorante interno, buono ma un po’ caro.

Giovedì 21 agosto
La giornata prevede la visita allo Schonbrunn, il palazzo di campagna della famiglia imperiale, facilmente raggiungibile con la metropolitana e ormai inglobato nella città.
La visita comprende molti tipi di biglietti con vari percorsi e ovviamente vari prezzi; noi decidiamo di acquistare il gran tour, che comprende il maggior numero di stanze visitabili nella reggia e l’utilizzo dell’audioguida, al prezzo è di 10€ .
Le stanze sono molto belle e ben tenute; alcune sono una fotocopia di quelle della Hofburg e anche l’audioguida riprende molti temi già trattati nella reggia di città. La visita prosegue nell’immenso Schlosspark, il giardino del palazzo, all’interno del quale sulla collina opposta alla reggia si trova la Gloriette, ora adibita a caffè, dal cui tetto (ingresso 1,60€ ) si può ammirare il panorama sul giardino a sul palazzo.
Nella zona delle antiche scuderie è allestito il museo delle carrozze imperiali, il Wagenburg
(ingresso 3,60€), al cui interno sono custodite le più importanti carrozze imperiali, compreso il carro funebre utilizzato per l’ultima volta per l’imperatrice Zita nel 1989.
All’interno del parco sono anche presenti uno zoo e una magnifica serra realizzata in una struttura di ferro e vetro, la Palmehaus (ingresso 2,80€) al cui interno sono coltivate molte specie di piante esotiche e tropicali.
Dopo la cena nel ristorante dell’albergo, decidiamo di fare un giro notturno in città per fare qualche foto; ci accorgiamo che la metropolitana è molto frequentata anche di sera, dato che non ci sono problemi di sicurezza.

Venerdì 22 agosto
L’offerta di musei di Vienna è molto vasta. Uno di questi è il Belvedere, realizzato all’interno di una villa composta da due palazzi divisi da un giardino, Belvedere alto e basso; nella parte superiore, dotata di audioguida, sono esposte opere pittoriche più moderne, in quello inferiore sono presenti pitture e sculture (l’ingresso al complesso costa 5€). Nel belvedere alto sono esposti quadri di Monet, Van Gogh e un’intera sala è dedicata a Gustav Klimt, tra le sue opere qui esposte quella più famosa è “Il bacio”.
All’esterno del Belvedere verso il centro città in Schwarzenbergplatz si trova il monumento alle truppe russe di liberazione (Sovjetischen befreingsdenkmales), dedicato ai caduti sovietici che nel 1945 liberarono Vienna dai nazisti.
Ci dirigiamo ora verso Karlskirche (ingresso 3,50€); il biglietto comprende l’audioguida e con un supplemento di 2€ si può sfruttare l’ascensore, installato per il restauro, per salire sul ponteggio e ammirare da vicino gli affreschi della cupola.
Nelle vicinanze si trova il contestatissimo teatro della Secession, costruito in uno stile moderno non gradito ai viennesi, con una vistosa cupola dorata.
Ritorniamo verso il centro città per visitare la Kapuzinerkirche, chiesa molto semplice e piccola senza affreschi e gli stucchi maestosi fino ad ora incontrati. A lato si trova la Kaisergruft, la cripta dove sono sepolti i membri della famiglia imperiale che però troviamo chiusa (visite 9,30-16).
Ultima tappa della giornata è Hohermarkt, una piazza che si trova a poca distanza da Stephansplatz famosa per il curioso orologio in linea (Ankeruhr) composto da 12 statue che ad ogni ora scorrono sul quadrante. Nel centro della piazza si trova una fontana, Vermanlungsbrunnen la fontana dello sposalizio.
Anche per questa sera ceniamo in albergo.

Sabato 23 agosto
Quarto giorno a Vienna e la nostra card è scaduta; ci dirigiamo verso la bigletteria per i mezzi pubblici e ci accorgiamo che il biglietto per una corsa costa 1,5€, il giornaliero 5€, quindi considerando un risparmio medio di 1€ ad ogni ingresso, la Vienna card è molto conveniente.
Come prima tappa ci dirigiamo alla Kaisergruft (ingresso 3,60€) trovata chiusa ieri. Nella cripta sono conservati i sarcofagi in bronzo dei membri della famiglia imperiale.
Nei pressi della Hofburg si trova la Augustinerkirche, la chiesa del palazzo imperiale in stile gotico: molto bello l’altare, nella cripta che troviamo chiusa sono conservati i cuori imbalsamati degli imperatori.
Sul fianco della stessa piazza della Augustinerkirche si trova la Nationalbibliothek, la biblioteca della Hofburg (l’ingresso costa 4,50€) che contiene una raccolta di oltre 7 milioni di volumi; la biblioteca è realizzata in un’ala del palazzo composto da stanze affrescate e stucchi barocchi.
La seconda chiesa per importanza storica di Vienna dopo lo Stephansdom è la Minoritenkirche, la chiesa della comunità italiana; l’interno è molto semplice ma contiene uno stupendo mosaico del dipinto di Leonardo Da Vinci “L’ultima cena”.
Visitiamo esternamente la Rathaus, il municipio di Vienna, un palazzo relativamente moderno ma realizzato in stile neogotico; sono possibili visite all’interno in speciali occasioni.
A poca distanza, sempre lungo il Ring, si trova la Votivkirche, fatta costruire sul luogo di uno sventato attentato all’imperatore, da questo il suo nome. Nell’interno, molto belle le vetrate e gli affreschi che adornano le pareti.
Dalla stazione del tram che si trova a poca distanza prendiamo la linea 1 che compie il giro completo del Ring. Alla fermata Stubentor scendiamo per accedere allo Stadt Park, il parco più antico di Vienna dove si trova la statua dorata dedicata a Strauss.
Non si può andare a Vienna senza visitare il Prater e la famosa ruota panoramica, sulla però non saliamo dato il prezzo elevato; per il resto il parco è paragonabile ad un qualsiasi parco divertimenti di serie B.
Per godere il miglior panorama su Vienna e sul Danubio ci rechiamo verso la città dell’Onu (Uno-city), in cui si trova la Donauturm, la torre della televisione, dove, ad un’altezza di 170 metri, si trovano un caffè e un ristorante panoramici. La salita in ascensore costa 4,10€, i prezzi al caffè non sono eccessivamente cari, per quanto riguarda il ristorante non saprei.
Torniamo verso il centro della città per acquistare qualche souvenir e lungo la Karntner Strasse, laterale della Stephanplatz, scorgiamo una piccola chiesa inglobata nei palazzi dedicata all’ordine di Malta.
Ultima sera a Vienna, cena in albergo e ultima passeggiate serale per la città.

Domenica 24 agosto
Le vacanze volgono al termine; ci dirigiamo lungo l’autostrada in direzione dell’Italia passando per Graz, ma prima di lasciare l’Austria ci fermiamo a visitare il castello di Burg Hochhosterwitz, qualche chilometro fuori dall’autostrada, ma ne vale la pena. Il castello, arroccato su di una collina, ha la particolarità di essere difeso da una cerchia di mura formata da 15 porte consecutive che lo ha reso inespugnabile nei secoli. Oggi per accedere al piccolo museo allestito all’interno è possibile utilizzare una funicolare che in pochi minuti porta sulla sommità della collina; il gettone per accedervi costa 3€ e altri 7€ per il biglietto di accesso al museo.
Per la discesa è consigliato fare la vecchia strada che attraversa le porte e che in 20 minuti riporta al parcheggio; il percorso è molto interessante.Quattro pernottamenti sono avvenuti in un hotel di Salisburgo e cinque in uno di Vienna, le città dalle quali abbiamo fatto base per le visite dei dintorni.
- A Salisburgo: Hofwirt-Salzburg (tel. 0662872172, fax 881484), situato a 50 metri dall’inizio della zona pedonale e a non più di 500 dalla piazza del Duomo. L’hotel è dotato di parcheggio privato e ristorante, le camere sono abbastanza ampie, dotate di televisione e telefono, il bagno è un po’ piccolo.
- A Vienna: Hotel Ibis Wien Mariahilf (tel. +43159998, fax +4315975944, e-mail h0796@accor-hotels.com), situato a poca distanza dalla fermata del metrò; l’albergo è dotato di garage interno al costo di 10€ al giorno.

7 commenti in “L’Austria più bella
  1. Avatar commento
    kmth fpectyxl
    07/08/2007 05:07

    ktvlgcb gjoct pkraoh atiqm mxkqyaze ieozbu cymvznl

  2. Avatar commento
    Francois
    27/08/2004 12:11

    Sono stato in Austria l'anno scorso a settembre però ci passai solo, vedevo quella terra e li ho lasciato mezzo cuore, vidi veramente poco, visitai solo Vienna vedendo Karlsplatz, il Teatro dell'Opera, Hofburg, Schonbrunn, il Belvedere, e mangiai un pezzo di sacher tutto qui, spero di tornare in quella terra magica, mi ha stregato! VIVA L'AUSTRIA!

  3. Avatar commento
    sclero
    28/07/2004 23:54

    io parto domani per l'austria mah speriamo abbene

  4. Avatar commento
    Dark
    15/05/2004 08:59

    E io ci abito ^^

  5. Avatar commento
    Floppy
    05/05/2004 09:39

    Montecchio Emilia è in provincia di Reggio Emilia al confine con la provincia di Parma

  6. Avatar commento
    sara
    30/04/2004 23:42

    Dov'è Montecchio Emilia?

  7. Avatar commento
    bidierre1
    14/04/2004 13:59

    L'ho fatto anch'io in viaggio di nozze. E' il paradiso di ospitalità natura e cultura. Ci ritornerò. Unico disagio la lingua ma si compensa con la cordialità degli austriaci

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