La Riserva Naturale del Lago di Burano

Andiamo a conoscere un lembo di Toscana in cui la natura è sovrana

DOV'È, COME RAGGIUNGERLA
L’oasi è situata nella Maremma meridionale, nel comune di Capalbio (GR). Si può raggiungere dalla S.S. Aurelia, prendendo il bivio per Marina di Capalbio al km. 133, oppure in treno, comodissimo, scendendo alla stazione ferroviaria di Capalbio Scalo (linea Roma-Genova).

ESTENSIONE: ettari 1010

GESTIONE
A cura del WWF Italia-ONLUS sulla base di una concessione della proprietà (SACRA S.p.a.) e dell’affidamento del Ministero dell’Ambiente, in base al decreto istitutivo della Riserva Naturale (D.M. 13 agosto 1980), con il quale si affida la gestione naturalistica e la fruizione del pubblico alla nostra Associazione.

AMBIENTE
Quello che viene definito “Lago di Burano” in realtà è uno stagno costiero salmastro, relitto di un antico lago, oggi collegato con il mare attraverso un canale parzialmente artificiale, che viene aperto a seconda delle esigenze di gestione. Lo specchio d’acqua ha una superficie di 140 ha e una profondità media di 1 m.
A cominciare dalla spiaggia, che si estende per 12 km, dove possiamo trovare tutte le piante tipiche dei litorali, subito a ridosso s’innalza la duna ricoperta da una fascia a macchia mediterranea che consolida il terreno e che ripara dal vento di mare il lembo residuo della foresta sempreverde mediterranea.
Si arriva fino alle sponde della zona umida circondate prevalentemente da canneto e scirpo. Attorno alla zona umida ci sono dei vasti coltivi suddivisi dai canali di bonifica.

FLORA E FAUNA
Ricchissima la flora comprendente oltre 600 specie, costituita, in prossimità della spiaggia, da narciso di mare, santolina, eringio marino, ammofila arenaria e, sulla sommità e nella zona retrodunale, da ginepro coccolone, ginepro fenicio, mirto, fillirea, lentisco e quercia da sughero. Le sponde del lago sono ricoperte da cannuccia di palude, scirpo, giglio d’acqua ecc. Sono presenti inoltre circa 60 specie di licheni tra i quali l’ormai raro Teloschistes villosus.
La fauna è composta da 262 specie di uccelli, tra i quali morette, moriglioni, svassi, aironi, fenicotteri, molti rapaci, come il falco di palude, le albanelle, il falco pescatore, il falco lanario, e piccoli passeriformi come l’occhiocotto, la sterpazzolina e il beccamoschino. Tra i mammiferi sono presenti l’istrice, il tasso, la volpe, la donnola, la faina e la rara puzzola. Molto importante è la coleotterofauna della duna, composta da 233 specie, compresa anche la rarissima Eurynebria complanata. Da alcuni anni ormai si riproduce la farfalla monarca, la sfinge testa di morto e la Lelya cenosa, una piccola farfalla notturna il cui bruco si alimenta della canna di palude.

STRUTTURE
Percorsi natura attrezzati anche per inabili motori, osservatori e torri di avvistamento, capanni fotografici, giardino delle farfalle, area faunistica della moretta tabaccata, foresteria con uso cucina, centro visite con sala di proiezioni anche in 3 Dimensioni.

VISITE
Aperta da settembre ad aprile, visite la domenica alle ore 10.00 e alle 14.30 (ora legale 15.00). Gruppi e scolaresche tutti i giorni, su prenotazione. Visite estive su prenotazione. L’ingresso per i soci è gratuito.

LA GUARDIA DELL'OASI: Fabio Cianchi

COME SI SVOLGE LA VISITA
La visita è guidata e si svolge lungo il cordone sabbioso (tombolo) che divide il mare dalla zona umida. Il percorso è di circa 2 km, totalmente in piano e di facile fruizione anche dopo la pioggia. La durata è di circa 2 ore nelle quali l’accompagnatore evidenzia le caratteristiche ambientali ed aiuta al riconoscimento di piante, uccelli, invertebrati ed anche al riconoscimento delle tracce lasciate dai mammiferi.
Telefono: 0564/898829
E-mail oasiburano@inwind.it

ATTIVITÀ
Visite guidate, educazione ambientale, ricerca scientifica, sorveglianza, censimenti dell’avifauna, campi di lavoro per adulti.

NEI DINTORNI
Consigliamo di visitare: borgo medioevale di Capalbio, Spacco della Regina e Tagliata etrusca, insediamento romano di Cosa, Riserva Naturale del Tombolo della Feniglia.

MANGIARE E DORMIRE
In tutti i locali capalbiesi è possibile trovare un piatto tipico, l’Acquacotta, una sorta di zuppa di origine contadina e naturalmente gli immancabili tortelli toscani.
Il Mestolone - Capalbio Scalo, tel. 0564/898638
Caffè Station - Capalbio Scalo, tel. 0564/898424
La Selva - loc. Selva Nera, tel. 0564/896014
Le Mura - Capalbio, tel. 0564/896692
Hotel La Palma - Chiarone, tel. 0564/890341
Residence Hotel Valle del Buttero – Capalbio, tel. 0564/896097
Albergo del Lago - Capalbio Scalo, tel. 0564/899039
Agriturismo Veronesi - Capalbio Scalo, tel. 0564/898519
Agriturismo Renaioli - loc. Torre Palazzi, tel. 335.1005836
Agriturismo Ghiaccio Bosco - Capalbio, tel. 0564/896539
Agriturismo Agrifoglio - Capalbio, tel. 0564/894010
Campeggio Capalbio - loc. Borgo Carige, tel. 0564/899017
Campeggio di Capalbio - loc. Chiarone, tel. 0564/890101

PER LE SCUOLE
Abbiamo la possibilità di offrire visite generiche o monotematiche, in base alle esigenze delle singole classi, possibilità di attività ludiche con finalità ambientali, consulenza per una gestione degli spazi verdi scolastici, spesso inutilizzati, proiezioni di diapositive tradizionali e in 3 Dimensioni con commento personalizzato in base alla tipologia degli spettatori.

PER GLI STUDIOSI
Richiesta per ricerche sull’eventuale impatto del cinghiale e della nutria, monitoraggio delle acque, approfondimento sulle varie specie di anfibi, rettili e invertebrati presenti, monitoraggio sulla vegetazione, studio sull’erosione della costa e progetti di salvaguardia.

PER SAPERNE DI PIU': LINK
Il sito del Memo, L’utile e il dilettevole di Grosseto e Provincia www.memonet.it
Il sito della Provincia di Grosseto www.provincia.grosseto.it
Il sito del Comune di Capalbio www.capalbio.it

COSA CI SERVE
Cerchiamo in dono attrezzi agricoli (miniescavatore, piccolo trattore, pale, rastrelli, vanghe, ecc.), attrezzi per arredare una falegnameria, pulmino per il trasporto di 6/8 persone, armadietti da ufficio, cisterne in plastica o vetroresina 500/1000 lt, piccole serre e prefabbricati in legno.

LIBRO D'ORO
Hanno contribuito alla nascita ed alla crescita dell’Oasi di Burano:
- sicuramente i soci fondatori del WWF Italia che hanno creduto nel 1967 nelle potenzialità di Burano per la conservazione e la divulgazione delle problematiche ambientali.
- La SACRA S.p.a. che ha accettato di sfidare il normale pensiero della speculazione a favore della conservazione di questo luogo.
- Massimo Giardini che per molti anni è stato il responsabile della Riserva.
- Lorenzo Chelazzi per le sue ricerche sulla coleotterofauna della duna.
- Tutti i volontari e gli obiettori di coscienza che si sono succeduti.
- Fritz e Hanelore Ochotta per aver dotato il nostro centro della prima sala di proiezione tridimensionale italiana.

Un commento in “La Riserva Naturale del Lago di Burano
  1. Avatar commento
    millka
    07/12/2006 19:27

    belloooooo!!!!!

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