La culla degli Incas

Si torna in Perù per visitare le sue mete più significative

Questo è il resoconto del nostro viaggio in Perù, della durata di due settimane, effettuato nella seconda metà del mese di giugno. Ho appena finito di montare il filmino (con quattro ore di ripresa, gli argomenti non mancavano...) e rivedere il viaggio più volte mi è stato di aiuto per stendere il diario del viaggio.
Avrei voluto più tempo a mia disposizione per le singole città, a scapito magari di qualche visita. L’altezza a me personalmente non ha dato fastidi, anzi, ricordo l’aria tersa e limpida (di notte un cielo meraviglioso) che quasi avevo scordato; ma ad alcuni altri sì, per fortuna c’era il mate, così come le strade tortuose hanno messo a dura prova alcune partecipanti.
Di zanzare neanche l’ombra, neppure ad Aguas Calientes, solo qualche moscerino (ma pungono anche se sono quasi invisibili). Qualcuno del gruppo ha sofferto qualche problema intestinale, forse per l’altezza o forse il mangiare, che al buffet invitava molto. L’acqua minerale e la Cocacola sono reperibili ovunque al prezzo medio di 2,5 sol (circa 2000 lire), le birre ai ristoranti 5 o 6 sol.
Il Perù è un Paese grande e vario, perciò ritengo preferibile non effettuare viaggi organizzati, (per quanto confortevoli), che offrono sempre un “mordi e fuggi”, e di organizzarsi il viaggio in autonomia: spenderai lo stesso e vedrai di più.
Consiglio di portare, come noi, penne, colori, quaderni, vestiti usati (ma in buono stato) da regalare ai bambini; niente caramelle, che fanno male ai denti, né tantomeno gomme da masticare (i più le ingoiano!).16 giugno
Volo Venezia – Francoforte – Lima (scalo ad Aruba sia l’andata che al ritorno). Arrivo puntuale, alle 18.15, disbrigo bagagli e trasferimento all’hotel Sol de Oro, ottimo.
17 giugno
Colazione, dopodiché dirigiamo verso Paracas. La giornata è uggiosa e piovigginosa. Visitiamo Pachacamac e proseguiamo per Paracas, dove ci sistemiamo all’hotel Paracas; piccolo break e partenza per il Parco Nazionale. La giornata migliora ma è sempre molto ventosa in riva all’oceano. Quello che vediamo non mi entusiasma, sarà la stagione.
18 giugno
Giornata bellissima. Ci rechiamo in motoscafo alle isole Ballestas, se non ci fossero bisognerebbe inventarle! Nel primo pomeriggio partenza per Nazca. Interessante la Panamericana, lungo la quale gli stradini spazzano via la sabbia con le scope di saggina! Poiché alcuni effettuano il volo sugli aerei che sorvolano i tracciati, non ci fermiamo al Mirador e proseguiamo per l’hotel Nasca Lines, buono, e tutti poi andiamo al museo Antonini, dove ci aspetta, oltre alla visita con guida, una conferenza con diapositive tenuta da un professore dello staff.
Se non fosse per le isole, queste due giornate le dedicherei a vedere meglio Arequipa e Puno. La cittadina di Nazca è simpatica.
19 giugno
Partenza per Arequipa, per un lungo trasferimento di 560 Km. Facciamo sosta a Porto Inca, sito archeologioco molto fatiscente in riva all’oceano, mentre la giornata si mantiene ventosa. Soste tecniche in punti panoramici e in serata arriviamo all’hotel Libertador di Arequipa, un ottimo 5 stelle ma senza riscaldamento!
Altra giornata secondo me persa; un volo diretto Lima-Arequipa avrebbe aggiunto, con meno stress, un’altra giornata alla città, che merita di dedicarle più tempo.
20 giugno
Visita alla città, al centro, alle chiese ed al convento di S.Catalina. Bellissimo. Pranziamo in un ristorante caratteristico a base di gamberoni di fiume, con orchestrina tipica in un bel giardino: comprensivo di contorni e birra 25.000 lire! Nel pomeriggio decidiamo di andare a vedere un museo di ceramiche. Troppo poco! Sicuramente c’è dell’altro.
21 giugno
Imbarco aereo per Cusco, arrivo e da lì partenza per Urubamba. In mattinata sosta al mercatino di Pisac di un’ora e mezza: troppo poco! Trasferimento all’hotel Posada Inka Yucai, buono ma per scaldarci ci danno delle stufe elettriche; ci dicono che in Perù il riscaldamento nelle case non si usa. Al pomeriggio andiamo ad Ollantaitambo, bello e solenne. Attenti a quando cala il sole, fa freddo! E a camminare in salita andate piano, non siamo in riva al mare...
22 giugno
Ci portiamo in quota; la strada sterrata è stretta e mette a dura prova il pulmino, l’autista e noi... Ci rechiamo a visitare Chinchero, Moray, Maraas e le miniere di sale da dove, con una bella passeggiata di circa un’ora e mezza, sempre camminando lentamente, si ritorna a valle. Pranziamo in un bel ristorante gestito da una francese là trasferitasi e che non sfigurerebbe neanche da noi.
Poi in pulmino si torna a Cusco. Prendiamo alloggio all’hotel Savoy, un quattro stelle che non ne meriterebbe più di due: peccato perché ci fermeremo 3 notti.
23 giugno
In mattinata visitiamo le rovine circostanti che offrono spunti interessanti, compreso Sexi Woman, alias Sacsayhuaman, dove domani ritorneremo a vedere lo spettacolo dell’Inty Raymi. Il pomeriggio libero ci offre l’opportunità di mescolarci alla gente, di vedere la sfilata nei costumi dei vari paesi, con orchestrine e balli improvvisati in un tripudio di allegria e colore. Bellissima la piazza di Cusco di sera, nella quale si celebra la festa annuale del solstizio, un avvenimento da non perdere; purtroppo l’avento è funestato alle ore 15.15 locali dal terremoto che noi all’aperto nel caos non abbiamo sentito, ma che purtroppo in un paese vicino ad Arequipa ha fatto 52 morti .
24 giugno
Giorno clou della festa. Ancora una passeggiata nel centro (in poche ore perfettamente ripulito) e partenza per Sacsayhuaman, dove assisteremo all’imponente spettacolo rievocativo, con oltre 700 comparse in costumi inca; nelle tribune, sui prati e nelle circostanti colline vi saranno almeno centomila persone, uno spettacolo nello spettacolo. Parecchi hanno bivaccato sul posto accendendo fuochi, cantando e ballando .
25 giugno
Partenza in trenino per Machu Picchu e trasferimento alla sommità del sito in pulmino; giornata intera dedicata alla visita. Straordinario il luogo, bellissima la giornata, stupendo il panorama circostante. Mentre rientriamo in pulmino, un bimbo d’una decina d’anni vestito da inca, attraverso scorciatoie si fa trovare puntualmente ad ogni tornante arrivando in fondo prima di noi. Ovviamente viene a raccogliere i frutti del suo… lavoro: non lesiniamo qualche regalino.
Alloggiamo all’hotel Machu Picchu Pueblo, in mezzo al bosco con i colibrì che volano appena fuori della stanza. Bello!
26 giugno
Nella mattinata visitiamo il paese e le terme, mentre altri del gruppo ritornano su. Purtroppo di orchidee, almeno qui, data la stagione invernale non ne vediamo.
Dopo pranzo ripartiamo in trenino per Cusco, ove arriviamo al tramonto con una bellissima veduta dall’alto della città illuminata.
27 giugno
Partenza per Puno, per un lungo viaggio sull’altipiano toccando il passo di Laraya a m. 4338, con soste a Raqchi, Viracocha e Pukara, villaggio dedito alla fabbricazione della ceramica. Giunti a Puno, alloggiamo alla Posada del Inca, un buon hotel in periferia.
28 giugno
Imbarco per le isole galleggianti degli Uros sul lago Titicaca, escursione davvero interessante; sarebbe bello avere a disposizione almeno un altro giorno per vedere l’isola di Taquile, a quanto ci dicono assolutamente imperdibile. Nel pomeriggio visita di Puno, tipico paese sudamericano con una folla di ragazzini lustrascarpe che non ti lasciano mai in pace, dopodiché ci spingiamo nei dintorni al Tempio della Fertilità. Rientriamo infine in hotel, in taxi, spendendo per 3 km. circa 2500 lire compreso mancia.
29 giugno
Partenza per Juliaca, con sosta alla necropoli di Sillustani e meraviglioso panorama sul lago Humayo. Juliaca la vediamo soltanto dal pulmino, peccato.
Ci imbarchiamo su un volo interno e sorvolando gli altopiani e montagne innevate di oltre 6000 metri arriviamo in serata a Lima, dove pernottiamo nello stesso hotel dell’andata.
30 giugno
In mattinata approfondiamo la visita alla città che pur sempre uggiosa e circondata da periferie miserevoli, non è brutta, con bei musei, palazzi e chiese. Nel pomeriggio trasferimento in aereoporto e, purtroppo, imbarco sul volo del ritorno .

3 commenti in “La culla degli Incas
  1. Avatar commento
    youssuph
    22/07/2004 16:00

    Bene...........................................

  2. Avatar commento
    diego
    20/03/2003 08:20

    Arequipa essendo la "Ciudad de Eterno Cielo Azul", non ha bisogno de riscaldamento, bastano le calde coperte per riscaldarse.!!!!!!

  3. Avatar commento
    md10
    20/03/2003 08:20

    Ciao, sono Matteo. Anch'io sono stato in Perù, ed ho fatto pressapoco il tuo stesso giro. Io sono andato però con un viaggio organizzato (organizzato da Lima con la compagnia Leoncio). Il mio tour è stato di 14 giorni, e non sono d'accordo sul fatto che facendo un viaggio in Perù, è meglio organizzarselo da soli. Lo dimostrano i "tuoi" (mi permetto di darti del tu) "...troppo poco". All'arrivo a Lima ho conosciuto altre persone italiane che facevano il nostro stesso tour, ma organizzato da loro. Beh, se mi credi li ho rivisti 5 - 6 giorni dopo l'inizio del tour ed avevano visto più o meno la metà delle cose che avevamo visto io e mia moglie, ed in più erano molto più stressati di noi. Per conto mio andando in Perù, se si vuole sfruttare il tempo nel miglior modo possibile, l'unica è di avere un viaggio organizzato, visto che per vedere qualcosa, occorre spostarsi di parecchi chilometri per volta. Comunque il tuo articolo è apprezzabile perchè mi ha fatto venire alla mente i ricordi del mio viaggio (settembre 2002). Tra le altre cose, sono riuscito a farci stare anche 3 giorni a Puerto Maldonado, nella foresta amazzonica (di cui puoi trovare l'articolo su questo portale). Ciao e grazie.

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