La Costiera Amalfitana, il trionfo del Bello

Una sequenza ininterotta di paesi d’incanto e paesaggi da sogno

E’ (quasi) sempre grazie alla multiproprietà che riesco a partire e trascorrere alcuni giorni di vacanza in luoghi ameni. Stavolta partiamo per trascorrere una settimana a Positano, approfittandone per visitare un po’ più a fondo la Costiera Amalfitana.
Questa non per nulla è stata inserita dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità. Ricca di bellezze naturali, è un luogo dove l’uomo non è riuscito a guastare quanto gli era stato donato dalla natura. Anzi: grazie alla configurazione orografica che non permette grandi libertà costruttive è un luogo dove si continua a mantenere un raro equilibrio tra le ricchezze naturali e quanto edificato dall’uomo, dove addirittura l’uno riesce a valorizzare l’altra.
I piccoli paesi si adagiano nelle brevi vallate che si aprono ai piedi dei monti, allo sbocco dei corsi d’acqua che scendono dai Monti Lattari, o si arrampicano sui promontori quando questi si addolciscono rispetto al precipitare dei monti nel mare.
La costiera va percorsa tutta, con prudenza, in quanto le strade sono strette e molto tortuose, e senza limitarsi a quella litoranea, ma anche addentrandosi in quelle che salgono verso la montagna, perché qui potrete scoprire panorami superbi o vedrete aprirsi ai vostri occhi paesaggi inattesi.
Come spostarsi
Arrivarci è facile e le possibilità sono varie. In auto ci arriverete percorrendo l’autostrada del Sole, a Napoli imboccherete direttamente la Napoli - Pompei, su cui dovrete fare molta attenzione, essendo molto stretta, priva di corsia di emergenza, con lavori in corso e trafficatissima. A Castellamare di Stabia le indicazioni vi porteranno verso Sorrento. Lungo la strada, poco dopo Vico Equense, potrete fermarvi per affacciarvi su un belvedere che vi offrirà una superba vista su Sorrento e la sua costiera. Ma, proseguendo, passerete attraverso Meta, dopodiché una deviazione a sinistra vi porterà a superare comodamente i monti, quando finalmente vi si comincerà ad aprire davanti la splendida visione della costa dalla parte di Amalfi.Tenete comunque conto del fatto che, una volta arrivati sulla Costiera, i problemi di parcheggio sono notevoli, sia nei centri abitati che lungo la statale.
Non sono motociclista, ma ritengo che il mezzo migliore per gustare appieno i panorami lungo la strada possa essere proprio la moto, che consente maggiori possibilità di sosta.
Ma anche i mezzi pubblici sono comodi e numerosi. Giunti a Napoli, prendete la Circumvesuviana, ed a Sorrento potrete salire su un pullmann di linea che in breve tempo vi condurrà alla vostra meta.
Da lì una efficiente rete di linee di trasporto pubblico vi porterà dovunque desideriate. Cercate di prendere posto sul lato mare per godere meglio delle visioni sulle baie e le scogliere.
Alternativa interessantissima, ma solo in stagione, credo da giugno a metà ottobre, è quella del Metromare. Da Napoli due linee di navigazione vi porteranno, una più rapidamente, l’altra con più fermate, a Positano, o ad Amalfi, passando anche da Sorrento. Può essere un’occasione per vedere, ad un prezzo ragionevole, la costiera dal mare.
Infine va fatto presente che tutta la costiera è percorsa da numerosi sentieri, che si prestano ad un piacevolissimo trekking di tutte le difficoltà.
Dove alloggiare
Le possibilità, in tutta la costiera, sono notevoli. Alberghi, pensioni, B&B e fittacamere sono numerosi ed il livello è sempre buono.
Noi, in quanto multiproprietari, eravamo alloggiati al Domina Royal Hotel, appunto a Positano.
Questo funziona anche da normale albergo e si trova nella parte alta del paese, poco dopo aver deviato dalla strada costiera in quella che percorre tutto il paese e che è l’unica strada che l’attraversa, perché per il resto a Positano si trovano solo vicoli e scalinate. All’interno del paese le possibilità di parcheggio sono solo a pagamento, perché i pochi posti lungo la strada sono riservati ai residenti.
L’hotel è un quattro stelle, ma purtroppo la struttura dimostra un po’ i suoi anni, ed anche in quanto a servizi non sembra essere adeguata alla classificazione che le viene attribuita. I prezzi, per gli ospiti normali, invece, sono ad essa adeguati, ed al posto dove si trova. In bassa stagione, una doppia costa 114 euro, che salgono a 250 in alta, solo pernottamento. Le camere sono spaziose, con una camera da letto ed un ampio soggiorno con divano letto e due poltrone letto singole. Quello che è adeguato al prezzo è sicuramente la vista che si gode sul paese dai balconi di tutte le camere.
In cucina
Non ci siamo dati ai pranzi luculliani, arrangiandoci sempre in qualche maniera a pranzo, mentre a cena restavamo nel ristorante dell’albergo, che offriva una scelta tra quattro primi e quattro secondi, più un libero buffet di verdure, oltre al dessert. Tra le scelte pesce, molto buono, tutte le sere. In sostanza si mangiava bene e più che a sufficienza. Il discorso sul prezzo è invece vario. Sicuramente conveniente per i multiproprietari (13,50 euro) e buono anche per coloro che arrivavano in scambio con altre multiproprietà (19 Euro). Discutibile invece il prezzo per i clienti alberghieri, che pagavano 35 euro per l’identico menù. Allo stesso prezzo probabilmente era più conveniente scegliere uno dei numerosi e caratteristici ristoranti all’esterno.
Unica eccezione, quando abbiamo effettuato una gita a Sorrento, dove alcune vecchie frequentazioni mi avevano portato ad apprezzare sia l’ambientazione che il menù de “La Favorita - O’ Parrucchiano” che si trova sul corso principale di Sorrento. Mangerete immersi in una vera e propria serra, in un locale storico (nato nel 1854), serviti da camerieri un po’ freddi ma sicuramente professionali, assaggiando piatti locali, con materia prima fresca e scelta. I cannelloni “La Favorita” sono indubbiamente la loro specialità, ma qualunque cosa scegliate, sarete sicuri di assaggiare piatti che non troverete tanto facilmente, soprattutto se voleste sedervi in uno dei numerosi ristoranti frequentati esclusivamente da turisti.
Da non perdere
POSITANO
Non ci sono monumenti particolari da visitare a Positano: è essa stessa un monumento. Alla natura, al buon gusto, al panorama… Giratela senza meta, inoltrandovi nei vicoletti della parte bassa, pieni di negozi, dove le signore potranno trovare gli abiti originali nel famoso stile “Positano” a prezzi tutto sommato neanche eccessivi, oppure scegliere dei servizi di piatti di ceramiche coloratissime e raffinate. Oppure, scendete dal vostro mezzo, se riuscirete a trovare posto sulla strada statale, e percorrete l’unica strada che percorre il paese ed infilatevi in una qualunque delle scalinate che abbreviano il cammino, per gustare la signorilità delle case, l’intimità dei giardini, o invidiare coloro che fanno colazione seduti sulle terrazze ampie con vista mare. E risalirete invece per la strada, perché, tra un curva e l’altra vi si apriranno splendidi panorami, l’uno diverso dall’altro.
E quando arriverete alla base del paese, scenderete la scalinata che dal Duomo vi porterà sulla spiaggia principale, con il porto sulla destra ed il piazzale aperto sul mare pieno di locali, con i pittori che non smettono mai di trovare ispirazione. E quindi, a fianco del porto, percorrerete la breve passeggiata che vi porterà, costeggiando il mare all’altra spiaggia, più intima e familiare, ed anche più economica, Fornillo. Se non pernotterete a Positano, mezza giornata ivi trascorsa vi sarà sicuramente di beneficio per gli occhi e lo spirito.

PRAIANO
E’ il primo paese che si incontra in direzione Salerno, a circa 8 chilometri da Positano. Ci fermiamo poco, solo per vedere la chiesa di San Gennaro, davanti alla quale un’ampia terrazza permette di godere di una magnifica (un’altra… e non sarà l’ultima) vista, stavolta su Positano. All’interno una splendente pavimentazione in ceramica di Vietri colpisce per l’originalità del disegno.
Ma quello che ci colpisce di più, e non sarà facile che altri turisti ne possano godere è, più che quello che vediamo, quello che sentiamo. Vicino alla chiesa sorge la scuola elementare del paese, che tra l’altro è intitolata ad Eduardo De Filippo, dalle cui finestre aperte, nella giornata tepida, escono le voci dei bimbi che, preparando la festa del Patrono del giorno dopo, intonatissimi, cantano tipiche canzoni napoletane, come ‘O surdato ‘nnammurato, Funiculì, funiculà, ecc.
Vi assicuro che saremmo restati lì fino alla campanella di fine lezioni, per la serenità e l’allegria che quelle giovani voci riuscivano ad infonderci.

AMALFI
Purtroppo arriviamo ad Amalfi in una giornata che non è delle più indicate. Infatti in rada è ancorata una nave da crociera americana che ha riversato tutti i crocieristi nelle non certo spaziose vie di Amalfi. Per cui riusciamo a godercela poco e, per l’affollamento, rinuncio ancora una volta, dopo incidenti vari nelle mie visite precedenti, a visitare il Chiostro del Paradiso, accanto al Duomo.
In cambio ci sediamo per uno spuntino al caffè pasticceria Pansa, sulla piazzetta proprio ai piedi della scalinata del Duomo. Locale storico, famoso per la cioccolata, presenta una buona scelta di paste a prezzi ragionevoli, se le portate via o le mangiate al banco. Prezzi che triplicano se invece vi sedete al tavolo, pagando la vista della piazzetta e del Duomo. Vale comunque la pena di percorrere la strada principale dando un’occhiata ai bui portici che la affiancano, ed inoltrandovi in qualche vicolo laterale. Ricordatevi che ad Amalfi sorsero le prime cartiere in Italia e la carta da lettera è sicuramente un souvenir originale (se ci fosse ancora qualcuno che scrive le lettere a mano).

ATRANI
Praticamente attaccata ad Amalfi, la si può anche raggiungere a piedi. Piccolo centro caratterizzato da una chiesa arrampicata su un promontorio a picco sul mare, ed una piacevole piazzetta con numerosi locali dove pranzare piacevolmente o bersi un caffè in completo relax.

FURORE
La descrizione di Furore è duplice. Infatti il paese si trova in alto, sulla strada che, praticamente da Amalfi, si dirige verso il valico dell’Agerola, salendo tra curve e tornanti che offrono, tanto per cambiare, scorci favolosi verso la costa. Il paese non offre nulla di notevole, ma lungo la strada, dal centro di questo (tenete d’occhio un edificio moderno che ospita il municipio e la farmacia come punto di riferimento per l’inizio), sui muri di alcune case nella decina di chilometri che portano verso il valico sono stati dipinti murales di vari soggetti. Peccato che li si possa osservare solo rapidamente, essendo sparsi e disposti lungo una strada che non offre molte possibilità di sosta. Furore è infatti uno dei numerosi paesi dipinti che si trovano sul nostro territorio.
E poi c’è il fiordo di Furore. Questo si trova invece sulla costa, tra Praiano ed Amalfi, anche qui con grossissime difficoltà per la sosta. Provenendo da Amalfi, infatti, all’uscita da una galleria, si attraversa un breve ponte, che offre uno sguardo fugace su questo angolo incantato. E, se non si è preparati, può facilmente sfuggire. Se sarete fortunati troverete uno stentato posticino per l’auto a ridosso della roccia e potrete osservarlo dall’alto, o scendere per la lunga scalinata per vedere da vicino questo angolo incantato, dove le poche case dei pescatori, ora restaurate, sono state complici degli incontri tra Rossellini ed Anna Magnani.

RAVELLO e SCALA
Poco oltre Atrani, una deviazione vi condurrà per una strada in salita, che per un certo tratto è molto stretta, ad un altro centro. Famoso anche perché ogni estate vi si svolge un importantissimo festival della musica, con numerosissime rappresentazioni, Ravello è un paese che non assomiglia a nessun altro della zona. Di origine bizantina, si scorgono influenze architettoniche di questo stile sia nelle chiese che nei palazzi, che potrete ammirare facendo un giro per il centro storico, salendo dalla scalinata che si trova sul lato sinistro del Duomo.
Godrete di angoli interessantissimi e forse della maggior concentrazione in poco spazio di hotel a 5 stelle che abbiate mai visto. E non mancheranno magnifiche vedute sul golfo di Salerno. Ma quella più famosa si gode da Villa Cimbrone, che si raggiunge per una tranquillissima strada pedonale, dalla parte opposta rispetto al centro abitato. L’ingresso costa 5 euro, a meno che non siate alloggiati nell’ennesimo albergo di lusso che è ospitato nell’edificio della villa, e potrete visitare il chiostro, la cripta e, con una passeggiata nel giardino, uno dei belvedere più famosi al mondo.
Di fianco al Duomo, altra famosa villa, Villa Ruffolo, che però non ho avuto occasione di visitare.
A poche centinaia di metri da Ravello, al di là della valle, sorge Scala, da cui si potrà godere della veduta sulla prima. Nel periodo in cui ci siamo trovati lì, si svolgeva, la sera del sabato e della domenica, la sagra delle castagne. Infatti i monti alle spalle sono ricchissimi di alberi di castagno, come abbiamo potuto constatare addentrandoci un po’ nella vana speranza di poter acquistare qualche chilo di questo saporito frutto direttamente dal produttore. Niente da fare, purtroppo: vendono tutto il raccolto direttamente ai grossisti. In cambio, nella pasticceria situata nella piazzetta di Scala, abbiamo acquistato una magnifica crostata di castagne che abbiamo divorato in poco tempo.

IL NASTRO VERDE e SORRENTO
Percorrendo la strada che porta verso Sorrento, dopo pochi chilometri, una deviazione verso sinistra vi conduce a Sant’Agata dei due Golfi. Qui, in alcuni punti della strada, potrete ammirare contemporaneamente la vista sul Golfo di Napoli e su quello di Salerno. Seguendo accuratamente una cartina stradale (le strade e stradine che si intersecano in questa parte della costiera sono numerose) scenderete verso Nerano e alla sua spiaggia, Marina del Cantone. Proseguendo verso Sorrento, ad un certo punto avrete la visione di Capri al di là del braccio di mare che la divide da Punta Campanella. Attraversando Massalubrense, alla fine giungerete a Sorrento. Quello che colpisce di questa cittadina è la presenza di alberi di aranci, selvatici, lungo i marciapiedi. Una passeggiata lungo il corso, le stradine interne, la discesa verso il porto e il villaggio dei pescatori situato alla Marina piccola sono le mete più interessanti.
Con ciò per quest’anno i miei giri sono conclusi. Ma ci sono fortissime probabilità di tornarci l’anno prossimo, nello stesso periodo per vedere cose che stavolta sono state trascurate.

Un commento in “La Costiera Amalfitana, il trionfo del Bello
  1. Avatar commento
    Flo
    20/02/2006 12:59

    Che sogno Sangio! ;-)

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy