Un sabato speciale: alla corte dei Gonzaga!

Mantova, le sue acque, e… millefuochi!

Perché un sabato speciale? Oltre al caldo torrido, l’interesse per le visite di carattere storico – artistico a Mantova e naturalistico durante la crociera pomeridiana ed infine la conclusione fantasmagorica della giornata che ci fa stare col naso all’insù.Ore 7.30 partenza da Cremona per Mantova
ore 9 visita di Mantova, Palazzo Te e piazze della città antica.
Ore 13 pranzo
Ore 14.30 crociera sui laghi di mezzo e inferiore, fiume Mincio e fiume Po.
Ore 16.30 sbarco a Sacchetta di Sustinente e partenza per Revere
Ore 18 visita del Palazzo Ducale e del museo del Po
Ore 20 cena
Ore 22.30 spettacolo pirotecnico sul fiume Po.Partiamo in ritardo verso le 8 per coprire i circa 70 Km. che separano Cremona da Mantova. Durante il viaggio approfondiamo la conoscenza storica della dinastia dei Gonzaga. Il nome originario della famiglia è l’anonimo “Corradi”, luogo di provenienza il paese di Gonzaga; la notte del 16/8/1328 Luigi Corradi spodesta, con l’aiuto degli Scaligeri, Rinaldo Bonaccolsi, Capitano del Popolo, che rimane ucciso in un agguato: è l’inizio della dinastia dei Gonzaga che durerà oltre 4 secoli. Nel 1707 l’ultimo duca venderà tutti i beni disperdendo l’ingente patrimonio.
La città di Mantova che ha indissolubilmente legato il suo nome e le sue vicende alla famiglia Gonzaga, è molto visitata soprattutto da turisti stranieri unitamente alla vicina città di Verona.
Alle 9 incontriamo la guida, preparatissima, che ci introduce alla visita di Palazzo Te. Pur essendoci stata molte altre volte anche per famose esposizioni, mi colpisce ogni volta la creazione di Giulio Romano per gli ozi del duca Federico II. In questa occasione la nostra guida ci ha illustrato in particolare gli stemmi e i “poteri” rappresentati nelle decorazioni degli ambienti e i legami tra le vicende di carattere privato o connesse al potere politico del duca e i miti rappresentati negli affreschi: innumerevoli simbolismi che si rifanno alla mitologia o al Vecchio Testamento. Oltre agli appartamenti e alle logge che danno sul bellissimo cortile interno visitiamo l’appartamento segreto o grotta, decorata con conchiglie e madreperle.
Terminata la visita ci portiamo verso il centro; passiamo dalla casa cosiddetta di Rigoletto, pura invenzione, infatti storicamente appartenuta ad un uomo di chiesa, fu forse suggerita a Verdi per la particolare ambientazione a due passi da Palazzo Ducale e dal fiume nelle cui vicinanze, al tempo del musicista c’era veramente una locanda detta degli zingari. Anche la presenza del balcone che dà sulla strada ha contribuito ad avvalorare la tesi che si tratti proprio della casa dell’eroe verdiano dimenticando che l’opera si ispira al dramma di Victor Hugo “Le roi s’amuse” dove il re è nientemeno che Francesco I di Francia; il libretto, infatti, fu ambientato a Mantova a causa della censura.
Tappa successiva S. Andrea, concepita da Leon Battista Alberti nelle forme del Rinascimento classico, con la cappella funeraria del Mantegna e della famiglia Boschetti, cappella voluta da Isabella, amante di Federico II.
S. Lorenzo, erroneamente definito battistero solo perché a pianta quadrata, fu inglobato in un intero quartiere, le cui case vennero abbattute nel 1900 per restituirlo all’originario aspetto.
Vediamo poi la casa quattrocentesca del mercante ebreo e le piazze delle Erbe, del Broletto e Sordello. In questa occasione la nostra guida ci segnala la possibilità di compiere delle visite a tema: a spasso per Mantova con i 3 poeti (Dante, Virgilio e Bordello), ovvero un giro serale sui laghi per melomani parlando di Rigoletto e ascoltando melodie verdiane.
L’ultima tappa di visita in città, rappresentata dal teatro accademico del Bibiena, dove suonò Mozart bambino durante il suo viaggio in Italia, ci è preclusa a causa di una conferenza di medici veterinari. Sarà per la prossima volta.
Pranzo presso il “Nuvolari – free-service” in posizione centrale che è aperto solo per noi giacché ha il turno di chiusura il sabato.
Dopo pranzo alle ore 13.45 ci imbarchiamo sulla motonave Andes per la minicrociera. Dal pontile S. Giorgio del lago di mezzo, passando in seguito al lago inferiore, vediamo, mentre ci allontaniamo, il profilo della città che si innalza dalle acque, quasi una magia dovuta a Manto, mitica fondatrice della città. L’immagine è veramente suggestiva, poi prende il sopravvento il verde delle sponde del lago; superata la zona paludosa di Vallazza, celebre per le ninfee che a causa del clima di questi giorni presentano numerosi boccioli, e oltrepassata la diga, iniziamo a percorrere il corso del Mincio.
Le acque verdissime sono molto pescose, sulle rive ci imbattiamo in aironi cinerini e in un raro airone bianco; un guizzo ed avvisto una biscia d’acqua. Vediamo alcune belle anse del fiume, che mantiene una buona portata d’acqua, pur non essendo molto ampio. Costeggiamo un’antica fornace e giungiamo a Governalo, dove avviene il passaggio al fiume Po. Entriamo in un vero ascensore d’acqua che ci consentirà di scendere di 4 m. per superare il dislivello fra i due fiumi.
Entriamo nella cosiddetta camera di navigazione, ossia un sistema di chiuse dovute a Leonardo da Vinci; sfruttando il principio dei vasi comunicanti nel giro di 20 minuti mette in condizione l’imbarcazione di entrare trionfalmente nel grande fiume. Il Po è vistosamente in secca, vaste zone sabbiose emergono ed è necessaria la massima attenzione per evitare di arenarsi; il colore dell’acqua cambia radicalmente e il caldo della giornata si fa veramente insopportabile.
La nostra crociera termina a Sacchetta di Sustinente, dove un’altra motonave già si sta preparando ad imbarcare i passeggeri alla volta di Revere per assistere ai fuochi d’artificio che si svolgeranno in serata.
Raggiungiamo verso le 17 il Comune di Revere dove è prevista la visita del Palazzo Ducale. Il palazzo, preceduto dall’imponente e slanciata torre campanaria, fu voluto da Ludovico Gonzaga che lo commissionò a Luca Fancelli, architetto toscano che in effetti progettò un palazzo con caratteristiche del Rinascimento toscano. All’interno si trovano, oltre al bel cortile a colonne binate, varie sale che ospitano esposizioni di differenti generi e il museo del Po. Quest’ultimo, interessante, permette di comprendere i vari aspetti del mondo fluviale; vediamo attrezzi da lavoro, reti da pesca, modellini di imbarcazioni, carte geografiche e i volatili tipici della zona imbalsamati.
In seguito, oltrepassando la bella porta ottocentesca sormontata dall’orologio, percorriamo la via principale, parallela all’argine maestro del Po, animatissima per la presenza di bancarelle predisposte per la festa notturna, per raggiungere la chiesa parrocchiale dalla splendida facciata barocca che risale al 1750.
Ceniamo all’aperto sulle tavolate predisposte dalla pro-loco con menù fisso costituito da risotto alla reverese, fatto con salsiccia mantovana, prosciutto crudo e melone e “bussolano” con acqua e lambrusco di Sorbara al prezzo di € 12,50. Al termine della cena ci avviamo verso l’argine per occupare la postazione migliore. (ingresso € 3,00).
Assisteremo, infatti, alla serata finale della 5^ edizione di “Millefuochi sul Po”. Preceduta da tre serate nelle quali hanno gareggiato tre ditte produttrici di fuochi d’artificio, verrà proclamato il vincitore che accederà di diritto al campionato mondiale in programma nel 2004 a Sanremo.
La ditta Parente, fuori concorso, chiude la quinta edizione con uno spettacolo “piromusicale”.
La serata è splendida e caldissima, la luna piena occhieggia sopra il ponte che unisce Revere ad Ostiglia e sembra non voler mancare all’appuntamento con lo spettacolo. Noi siamo seduti sull’argine in “pole position” e teniamo d’occhio sia il ponte alla destra che già avevamo visto imbottito di petardi al nostro arrivo nel pomeriggio e alla sinistra le tre chiatte poste al centro del fiume; tali postazioni da cui verranno sparati i fuochi consentono agli spettatori di entrambe le rive di godersi lo spettacolo.
Finalmente, quando arriva l’OK della Pubblica Sicurezza, verso le 23, viene dato inizio allo spettacolo di luci e suoni. E’ indescrivibile il susseguirsi incalzante di bagliori, di figure, di riflessi proiettati nell’acqua, di trovate originali come l’immensa cascata luminosa che scende dal ponte o gli enormi fiori colorati che si aprono sempre più vicini sulle nostre teste e sembrano attirarci in un vortice che frastorna, quasi un incontro ravvicinato con gli extraterrestri.
Dopo mezz’ora è tutto finito, nell’abbandonare la postazione mi rendo conto della moltitudine di gente che dagli argini ha assistito allo spettacolo e del tempo che ci vorrà per raggiungere il parcheggio.
Rientro a Cremona alle 2.45 di notte, stanca ma felice di aver trascorso un sabato speciale.Per vedere i fuochi artificiali, è consigliabile portare una coperta da posare in terra!

3 commenti in “Un sabato speciale: alla corte dei Gonzaga!
  1. Avatar commento
    Etta
    06/06/2004 21:47

    Poichè la gara si svolge in tre o quattro sabati consecutivi a partire da fine maggio, ritengo che in caso di mal tempo la manifestazione venga rinviata. Da questo punto di vista sono stata molto fortunata l'anno scorso perchè la serata in cui ho assistito ai fuochi era eccezionalmente calda e serena tanto da riportarne un ricordo indimenticabile. Per informazioni precise puoi contattare l'APT di Revere o di Ostiglia entrambe in provicia di Mantova.

  2. Avatar commento
    licia...
    06/06/2004 10:39

    Info: sono stati fatti i fuochi il 5 nonostante piovesse? o si sono rimandati?

  3. Avatar commento
    Etta
    21/06/2003 13:41

    E.C. doverosa: i tre poeti citati sono Dante, Virgilio e Sordello e il paese del mantovano di Governolo.

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