isole tremiti, quello che non vi dicono, i veri consigli

La verità nascosta di Isole Tremiti: Consigli e suggerimenti non rivelati

Dato che su internet troviamo ben poche informazioni su come visitare le Tremiti, e visto che anche in Gargano è difficile reperire le informazioni sulle possibilità di visita, ci sembra utile lasciare il nostro punto di vista (amareggiato) e invitare altri a scrivere qualcosa in merito.
Il 15 luglio 2015 abbiamo acquistato il biglietto per la traversata da Peschici all’isola di S.Nicola, della compagnia MSG che ne ha praticamente il monopolio. A questo (28 euro a persona; bambini gratis fino a 6 anni) abbiamo aggiunto il supplemento del perielio delle isole con visita alle grotte (15 euro a testa; bambini gratis fino a 6 anni).
Primo punto: parcheggio al porto di Peschici. Considerando che devi essere al porto per le 8.30 per convertirla prenotazione in biglietto vero e proprio, l’ideale è raggiungere il parcheggio gratuito sopra il porto, oppure tentare i parcheggi comunali vicinissimi al porto (4 euro tutto il giorno). Nel primo parcheggio a pagamento si spendono invece 8 euro.
Secondo punto: imbarco. Non aspettatevi cose facili nemmeno nei giorni feriali. Ci sono code alla biglietteria e la motonave è super affollata, sebbene tutti trovino un posto a sedere e il bagno sia comodo e discretamente pulito. La traversata dura 1ora e 45. In questo tempo i marinai vendono il supplemento per il giro delle isole (quello di 15 euro che noi avevamo già acquistato) acchiappando i turisti che non lo hanno già progettato.
Terzo punto: Lo sbarco. Dalle varie località garganiche arrivano alle Tremiti almeno 4-5 motonavi-traghetti al giorno, scaricando migliaia di persone. Appena scesi dalla motonave siamo accerchiati da venditori di noleggio gommoni, noleggio motonavi, moto taxi…: offrono possibilità di visita fai da te e non, per godere del mare delle Tremiti. I prezzi di questi noleggi variano in base a stagione e domanda-offerta del momento ma, con un po’ di spirito di iniziativa e cercando di fare gruppo con altri turisti, ci si può organizzare e si possono trovare delle buone occasioni (il 25 luglio avremmo speso 120 euro per un gommone da 7-9 posti, per tutta la giornata). Quando questi venditori vedono che hai già acquistato l’escursione del pacchetto venduto in Gargano o sulla motonave, se ne vanno sconsolati, mentre tu cominci a realizzare di aver sbagliato tutto, soprattutto perché capisci che lo splendido giro che hai pagato e che ti attende sarà a bordo di una barca modello “profughi in fuga” (con tutto rispetto)…
Quarto punto: Visita a S. Nicola. Tra lo sbarco dalla motonave (ore 11.00) e l’imbarco sulla bagnarola da escursione, (ore 12.15) c’è un’ora da spendere per visitare il centro storico dell’isola abitata. Consigliamo la salita in ascensore e la discesa a piedi). Il centro del paese è piccolo, con degli affacci incantevoli sul mare. La chiesa è da vedere!
Quinto punto: giro delle isole sul barcone. Le operazioni di imbarco sono ovviamente lunghe visto che ci salgono almeno un centinaio di persone con borse e bambini compresi. Ci si siede ordinati, 4 per panca. Quando finiscono le panche gli ospiti sono invitati a sedere sui cassoni. Tutti così ordinati, stipati come sardine, sotto il sole cocente delle 12.30 e nessun tendalino, ci si avvia “sorridenti” alla scoperta del mare. Ecco, appunto, il mare, il nocciolo della questione, il tasto dolente se siete troppo anziani o malati per poter nuotare, se non sapete o non volete nuotare, se avete qualche disturbo fisico o mentale per cui dovete accontentarvi di guardare il mare senza toccarlo, allora questo giro sarà per voi il top dell’avventura. Altrimenti sarete come noi: amareggiati, sconsolati, vagamente rassegnati.
Il mare è spettacolare. Le insenature, i giochi della roccia, i riflessi turchesi…: tutto è uno spettacolo della natura (che noi abbiamo visto fermi seduti al nostro posto). In 3 meravigliose grotte entra la bagnarola, sosta pochi minuti ed esce in retromarcia, portandosi dietro il suo rumoreggiare e il suo gas di scarico.
Dopo 1ora e mezza di sole a picco, ci è concessa l’agognata sosta, lungo la costa dell’isola di Caprara, dove si trova la statua di Padre Pio immersa, e dove tutti i barconi (tutti i barconi!) arrivano e partono. Mentre mi preparo al tuffo dalla barca, il marinaio mi avvisa che avrò 10 minuti di tempo per fare il bagno… (10 minuti!).
Sesto punto: La fine del sogno. Siamo scaricati nell’isola turistica di S. Domino dove possiamo stare 2 ore al sole (semmai quello della barca fosse stato insufficiente)in una spiaggetta affollatissima affianco al porto. Siamo decisamente troppo cotti e sconsolati per prendere un taxi e andare in qualche caletta migliore. Prendiamo al bar un gelato e per questa magra consumazione non abbiamo diritto al bagno del locale per una risciacquata alle mani; siamo invitati a usare i servizi pubblici a 1 euro l’ingresso).
La spiaggia a disposizione è piccolissima, affollatissima...
Settimo punto: e’ quasi finita. Ritorniamo alle 16.00 all’isola di S. Domino (ogni ora la bagnarola ti riporta al punto di partenza mostrando i precedenti biglietti: attenti a non perderli e non gettarli via!). Se se si vuole fare un bagno la spiaggetta sassosa del porticciolo, tra motoscafi che vanno e vengono, è quasi l’unica alternativa. Altre possibilità, che probabilmente ci sono, non abbiamo avuto modo di sperimentarle.
Ottavo punto: Rientro: La motonave imbarca alle 16.30, parte alle 16.45, arriva a Peschici alle 18.30.
Considerazioni personali.  Inconcepibile che:
- i pacchetti di offerta propongano solo questo tour limitante; basterebbe diversificare l’offerta con pacchetti snorkeling, con poca navigazione e più soste per i bagni;
- siano centellinate le informazioni sulle possibilità effettive offerte dalle isole;
- l’offerta sia pressoché monopolizzata (tutte le proposte vendono lo stesso pacchetto!);
- un patrimonio naturalistico così importante sia volgarizzato e standardizzato. (Tanti migliaia di turisti arrivano comunque ogni giorno).
Conclusioni: Forse noi abbiamo un’indole esplorativa che accresce con il desiderio di poter vivere il luogo che visitiamo (in questo caso il mare…)… però… contare di poter fare uno, due, tre bagni nei posti spettacolari che abbiamo visto (o intravisto?), non ci sembra una pretesa troppo alta, soprattutto se decidi di fare un’escursione marina…
 

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