Un weekend con Parigi e i suoi mille scalini

Un breve ma intenso soggiorno nella metropoli francese

Itinerario

Partendo dal fatto che su Parigi ognuno ha scritto qualcosa di interessante, questa relazione vuole solo dare alcune indicazioni ai futuri viaggiatori per sapere quali zone di Parigi regalano veramente qualcosa mentre altre sicuramente più blasonate non sono poi di così effetto (anche se ogni considerazione è strettamente personale), una serie di riflessioni sul bellissimo viaggio svolto da me e la mia fidanzata a metà novembre. Una cosa per noi importante è stato viaggiare in treno e poi in metro quindi su mezzi elettrici a bassissimo profilo inquinante, non ci siamo fatti cambiare ogni giorno gli asciugamani perché è nostra coscienza limitare l’inquinamento. E vi consiglio assolutamente la guida Lonely Planet, facile e completa in ogni cosa e in più per ogni copia venduta la Lonely Planet devolve denaro in beneficienza. Buon viaggio a tutti!

Venerdi, Torino Porta Susa ore 10:40; Arriva il TGV, subito saliamo, i posti segnati ci portano a due poltrone molto comode e spaziose (abbiamo preso la prima classe data la poca differenza tra la seconda e la prima, 20 Euro) e il viaggio fila liscio fino a Parigi; durata 5 ore e mezza in assoluto silenzio passando per l’interno della Francia dove si possono notare piccoli e graziosi paesi, verdi pascoli e una miriade di bianche mucche, un panorama che aiuta l’avvicinamento a quella che viene definita come La Città Più Romantica Del Mondo.
Il TGV arriva in Gare de Lyon alle ore 16,00 e subito andiamo in albergo a prendere la nostra camera, l’albergo si trova al capolinea della Metro numero 8 stazione Balard, trovato su internet in una zona molto tranquilla. La camera ha un’enorme vetrata che dà verso la Tour de Monparnasse e la sottostante zona lavorativa; il tempo di una doccia veloce e subito partiamo con la fedele Lonely Planet alla mano verso il monumento che più rappresenta Parigi nel mondo: la Tour Eiffel.
Arrivati alla stazione della metro di Balard ci compriamo un carnet da 10 corse a €10,90 (la tessera illimitata Paris Guide con ingressi in metro illimitati, se si va quattro giorni come noi non conviene in quanto costa 27,50€ a testa mentre noi abbiamo consumato tre carnet in due persone quindi 15€ a testa), prendiamo la comoda rotaia e dopo aver cambiato due linee arriviamo nelle vicinanze dell’enorme Torre, dopo aver camminato un po’ gli arriviamo sotto ed è veramente impressionante ma visto che nel mentre è calata la notte e tanti come noi vogliono salire a vedere la Ville Lumiere dall’alto, ci troviamo davanti la prospettiva di un’ora di coda per salire, ci guardiamo in faccia e ci diciamo che in fondo Parigi è grande e piena di cose da vedere così lasciamo la Tour Eiffel e saliamo sul Trocadero per le rituali fotografie della Torre tutta illuminata. Dal Trocadero riprendiamo la metro fino al capolinea Charles De Gaulle dove, usciti all’aperto, ci troviamo alla fine degli Champs Elysées in fronte all’Arc de Triomphe; facciamo cena in un bistrot molto carino e soprattutto per niente caro (cena a circa 17 Euro a testa) e poi passeggiata digestiva lungo gli Champs Elysées poi metro e finalmente a nanna.

Sabato, Parigi: Ci svegliamo di buon mattino e prendiamo la solita metropolitana fino all’uscita Place de la Concorde. Il sole illummina la mattinata parigina con l’obelisco egizio, i due cavalli impennati e la maestosità della piazza che fanno da spettacolo assicurato.
Dalla piazza ci spostiamo dentro i Jardins de Tuilerie e camminando attraverso ai parigini che fanno jogging e le foglie che si muovono con l’autunno, arriviamo fino al Carousel du Louvre e da lì alla piramide di vetro (una cicatrice aperta sul volto di Parigi …ndr) e senza fare coda scendiamo nel cuore del Louvre dove andiamo a farci, al costo di 30 Euro, la Carta Musei con validità di due giorni e l’audioguida in italiano, poi sempre caricati da un nostro amore per l’arte, curiosità per il nome, orgoglio nazionalista e libri del momento andiamo diritti verso l’ala dei pittori italiani; qui è uno spettacolo tutto personale ma i vari Botticelli, Cimabue, Giotto, Leonardo, etc etc ti lasciano di stucco come il viso intrigante della Gioconda. Passiamo a vedere le sculture puntando diritti verso Amore e Psiche del Canova, scultura da sempre amata dalla mia fidanzata e quando la si vede si capisce il perché, l’armonia della forma e il particolare di un’opera assoluta.
Usciamo velocemente dal Louvre e partiamo alla volta de Les Invalides dove entriamo all’Eglise de St.Louis, Musée de l’Armée e alla Tomba di Napoleone (con Carta Musei) dove si possono vedere anche i vestiti del “Piccolo Imperatore” ed era veramente piccolo.
Da lì, sempre a piedi cerchiamo un bistrot carino dove mangiare un’ottima tartare de boeuf lungo la strada che da Les Invalides ci porta verso il Musée d’Orsay. Con la Carta Musei saltiamo la coda per entrare e andiamo a perderci in un mondo stupendo fatto di Monet, Manet, Cezanne, Pizarro, Renoir, Van Gogh, un vero idillio per gli occhi.
Da lì prendiamo la metro fino a Pigalle, giriamo le bancarelle e rigorosamente a piedi saliamo fino in cima alla Butte de Montmartre; qui è stata un po’ una delusione in quanto la vista è bella ma non eccelsa e dei famosi artisti nemmeno l’ombra.
Sfiniti scendiamo la collina e camminiamo fino allo storico Moulin Rouge poi albergo, riposo per i poveri muscoli indolenziti, doccia e poi di nuovo sulla metro fino al Quartiere Latino. Qui camminiamo a zonzo fino a trovare una graziosa brasserie dove degustiamo Escargots e ottima carne aiutati da una buona bottiglia di Bordeaux poi letteralmente sfiniti torniamo in albergo e cadiamo in un sonno profondo.

Domenica, Parigi: Il mattino ha l’oro in bocca e il sole ha lasciato posto alle nuvole e all’aria fredda; subito dopo colazione saliamo sulla metro fino alla Ile de la Cité dove andiamo ad accendere un cero nella Cattedrale di Notre Dame durante la funzione domenicale, poi con la utilissima Carta Musei passiamo oltre il pedaggio e facciamo tutti i 422 scalini che compongono il giro delle Torri di Notre Dame, dalla cima di questa torre si gode secondo me della migliore vista sulla città, dove non si è troppo in alto ma con un solo colpo d’occhio si possono scorgere tutti i luoghi più importanti.
Scendiamo e per rifocillarsi mangiamo una omelette a fianco della gotica cattedrale e quando usciamo dal locale anche il sole esce da attraverso le nuvole e con una calda luce ci spostiamo fino nel quartiere Marais partendo da Place de la Bastille; il quartiere che più mi ha impressionato in assoluto, qui tutto sa di arte e musica. Si trovano vecchie boulangerie, artisti che suonano magistralmente la loro musica swing, piccole botteghe dove artigiani lavorano il cioccolato ad arte e tante altre piccole ma preziose sfaccettature.
Continuando nel Marais arriviamo allo scarno ed essenziale ma comunque interessante Museo di Picasso dove apprezzare alcune sue opere. Dalle vicinanze del museo prendiamo la metro ed arriviamo con la linea 8 fino all’uscita Grand Boulevards dove ci infiliamo nei famosi “Passages” passaggi coperti e riscaldati nati alla fine dell’800 per riparare i cittadini dal fango e freddo delle strade; le botteghe sono piccole ma molto curate e si trova anche la bottega Stern, storica impresa gestita ora da due anziani discendenti dai fondatori, in questa minuscola bottega si stampano gli inviti per le feste più esclusive del Mondo.
Finito il giro torniamo in albergo, doccia e torniamo alla Tour Eiffel e di nuovo un’ora di coda ci aspetta per salire così lasciamo perdere la visita sulla famosa torre e riprendiamo la stessa strada già fatta la prima sera e torniamo a mangiare vicino all’Arc de Triomphe. Per aiutare la digestione percorriamo la lunghissima passeggiata dall’Arco fino a Place de le Concorde facendo acquisti sugli Champs Elysées. Il metro ci raccoglie e ci accompagna verso la camera.

Lunedi, Parigi – Torino Porta Susa: Usciamo il mattino dall’albergo e andiamo fino in Place des Vosges nel quartiere del Marais che tanto ci è piaciuto poi andiamo fino a Place de la Bastille e con la metro scendiamo in Gare de Lyon.
Facciamo un veloce pranzo e alle 14:20 ci lasciamo letteralmente cadere sulle comode poltrone di un TGV che parte per sfrecciare in mezzo a campagne e piccoli paesi fino verso a casa.

4 commenti in “Un weekend con Parigi e i suoi mille scalini
  1. Avatar commento
    Milanchamp
    28/09/2007 16:27

    Peccato che manchino i riferimenti dell'albergo e dei ristoranti dove siete stati.

  2. Avatar commento
    chwz ywbgtsecv
    25/08/2007 02:33

    askwzb uqgpsnb dehcvw epxqycuk rdbjnl yinbpzol tkznpawr

  3. Avatar commento
    thelma
    11/03/2007 10:13

    Molto concentrato, ma anche divertente!

  4. Avatar commento
    Viaggiatore
    07/03/2007 14:55

    Complimenti, io e la mia ragazza stiamo organizzando un viaggio i primavera e sicuramente andremo al quartiere Marais. Ciao

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