Calabria naturista!

Capo Rizzuto, gioiello del litorale ionico

LA RISERVA NATURALE
Suggeriamo a tutti di visitare un ambiente incantato ed una natura ancora incontaminata, non ai Tropici, ma nella nostra bellissima Italia.
La Salerno - Reggio Calabria è un’esperienza agghiacciante, ma l’ambiente naturale e le specialità enogastronomiche del luogo la rendono un prezzo ragionevole da pagare.
La Riserva Naturale Marina "Capo Rizzuto" ha una superficie di circa 13.500 ettari e 36 km di bellissima costa.
Otto promontori definiscono l'Area Marina Protetta, il primo dei quali è quello di Capo Colonna, con il tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, mentre punta Le Castella ne rappresenta l'ultimo. Uno scorcio di mare nel Mediterraneo caratterizzato dalla varietà degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa.
Nel 1982 quest'area, considerata di notevole interesse ambientale fu inserita tra le 21 aree protette o riserve da costituire in Italia. Finalmente il 27 dicembre 1991 è stata istituita la Riserva Naturale Marina "Capo Rizzuto", da Capo Colonna a Barco Vercillo, suddivisa in zona A, di riserva integrale, e zona B con vincoli più larghi.
Un frammento di costa rocciosa, formatasi in epoca remota, che conserva intatta la macchia mediterranea: nell'entroterra domina una fitta pineta con lentischi, timo, erba cristallina, mirto, capperi, tamerice, ginestra e ginepro.
La varietà dei fondali è ancora più ampia di quella costiera e ancora tutta da studiare; le specie animali tipiche vivono indisturbate e libere di riprodursi in habitat tranquilli.

LA STORIA
La storia locale si intreccia continuamente con la leggenda: la più antica vuole che a fondare la città sia stata Astiochena, sorella di Priamo, scampata alla distruzione di Troia ed approdata in questi luoghi insieme al padre ed alle due sorelle.
Con la colonizzazione greca ebbe origine in queste zone il fortunato periodo storico, detto della Magna Grecia, che vide gli antichi abitanti di Isola subordinati alle vicende della più giovane città di Crotone (708-709 a.C.) che diventò uno dei poli principali della cultura e dell'economia de tempo.
La storia della città continua con alterne fortune nel Medioevo diventando importante centro della diffusione della religione cattolica nell'Italia del sud e sede vescovile, fino al 1818. In questo periodo si costruirono molte chiese e monasteri e si diede vita al poderoso sistema difensivo che era formato da importanti costruzioni: il castello dei Ricca e le mura di cinta del borgo vecchio ad Isola Capo Rizzuto, il castello aragonese di Le Castella, le numerose torri costiere di avvistamento e di difesa, Torre Vecchia e Torre Nuova a Capo Rizzuto, Torre Cannone tra Capo Cimiti e Le Cannella, Torre Bugiafro, Torre Griscuolo a Le Castella, tutte dotate di guarnigioni militari e di cannoni.
Gli Isolitani parteciparono attivamente alle vicende storiche del Medioevo subendo molte perdite di vite umane e distruzioni ad opera di pirati turchi e saraceni ma anche di spagnoli ed aragonesi (rivolta del Centelles, 1459) che a lungo dominarono questi luoghi e che spesso punivano le popolazioni locali per la loro dichiarata adesione a questo o a quel partito belligerante nel corso delle numerose guerricciole locali.
Denominatore comune della vita del popolo di Isola dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale fu la condizione di estrema povertà in cui spesso fu costretto dai vari feudatari che si susseguirono nella proprietà dei terreni agricoli, i quali pur essendo tra i più produttivi della Calabria, come del resto tutti i terreni del cosiddetto "Marchesato Crotonese", ben poca ricchezza produssero per gli Isolitani.
Solo nell'ultimo periodo dopo la riforma agraria, con il parziale disgregamento dei latifondi e la successiva assegnazione ai contadini dei fondi coltivabili, la condizione economica è migliorata.

Oggi l'agricoltura della zona è abbastanza sviluppata, il clima particolarmente mite permette la produzione intensiva di primizie ed ortaggi che vengono poi avviati alla vendita sui mercati di tutta Italia; notevole anche la produzione di frumento, arance e di olio di oliva.
Dal 1970 in poi, con la costruzione di alcuni centri vacanza di importanza nazionale, si è avviato uno sviluppo turistico che valorizzando le notevoli ricchezze naturali della zona ha fatto conoscere Isola Capo Rizzuto in Italia e nel mondo.
Anche se permangono i gravi problemi comuni a tutto il nostro sud: un ambiente unico, gente straordinaria, ma una sostanziale incapacità di spiccare il volo in modo definitivo verso lo sviluppo.

IL VILLAGGIO NATURISTA DI PIZZO GRECO
Uno dei villaggi naturisti migliori in Europa sta, strano a dirsi, in Italia e più precisamente a Pizzo Greco (Località Fratte Vecchie, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Calabria).
Pizzo Greco offre molti servizi ad uso soprattutto della propria clientela tipicamente familiare.
Questo villaggio, immerso nella natura, è organizzato in modo "geometrico" con un viale centrale che lo attraversa interamente e diversi altri viali "secondari" di strade. Per arrivare da un capo all'altro bisogna camminare parecchio ma spesso tale esercizio fisico fa piacere (oltre che bene alla salute).
Tutti i servizi principali (supermarket, ristorante, bar, ecc.) si trovano al centro del villaggio, ai lati di una piccola piazza dove si può circolare a piedi o in bicicletta.
Dispone di una piscina, di diversi campi da tennis, basket, volley, ping pong, mini-golf, un bar ed un ristorante.
Qui ritroviamo la tipica spiaggia dell’ambiente calabrese lunga diversi chilometri. Nella parte centrale della spiaggia trova posto il centro di sorveglianza, mentre alle spalle della duna c'è il ristorante.
Dal momento che il villaggio è molto esteso, è possibile accedere alla spiaggia da tre diverse strade: quella centrale (dove si trova anche il parcheggio delle biciclette ed un complesso di servizi igienici) e dalle due laterali.
Temperatura dell’acqua e clima sono quelli da favola della Calabria.
Pizzo Greco organizza diverse attività ricreative e, come ci assicura il titolare, “sta crescendo”.
Per quanto riguarda i divertimenti, manca la vita notturna, ma d’altra parte si tratta di un villaggio indirizzato quasi esclusivamente alle famiglie. A questa "mancanza" si può comunque facilmente rimediare con gite nelle bellezze paesaggistiche e storiche della Calabria e della riserva naturale che abbiamo visto sopra.

3 commenti in “Calabria naturista!
  1. Avatar commento
    Jack
    29/08/2007 15:33

    Ma questi la piscina a Pizzo Greco dove l'hanno vista? se la sono sognata... E' vero che a luglio la sera Pizzo Greco diventa Ospizio Greco. Quanto poi ad essere il villaggio naturista più bello dell'europa, beh... io non direi proprio. Ciao

  2. Avatar commento
    LUCIANEDDUX
    01/09/2006 02:21

    La Calabria tutta è stupenda io la adoro....nessun posto ti da mare cristallino ,montagne incontaminate ,cibo genuino,paesaggi incantevoli e storia,arte e tradizione. I LOVE YOU CALABRIA

  3. Avatar commento
    ale
    17/05/2005 18:28

    ma come manca la vita notturna? ad agosto è impossibile andare a letto prima dell'alba!!! è il posto + bello del mondo

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