Con il Camper Club Italia dal 29 luglio al 27 agosto 2010. Totale persone partecipanti n.52 su 19 camper
Equipaggio n. 16 Mauro Gianneschi e Patrizia Pezzini su RAPIDO’ 7096 Plus, Fiat Ducato 130 Multijet.
Percorso totale km. 5550 (escluso le gite in bus e il traghetto Brindisi-Igoumenitsa)Gio 29 – Partenza da Lucca alle 17 con Pino Barresi, Mauro Giusti e Paolo del Dotto. Decidiamo di fare la litoranea per raggiungere Roma giudicandola più idonea in fatto di traffico di fine settimana. Arriviamo a Santa Severa alle 21 e nel parcheggio del castello ci sono altri due equipaggi che partecipano al giro della Bulgaria (Edoardo Gabrielli e Mario Rum). Tira un forte vento dal mare che fa volare tendalini e polvere. Dopo una breve passeggiata sulla spiaggia ceniamo sul camper. Intorno alle 24 arriva un ulteriore equipaggio da Lucca (Roberto Madrigali).
P al castello di Santa Severa (N42°01’3,54” E11°57’33,61”), km.325
Ven 30 – Alle 8,30 volante in mano e partiamo alla volta di Brindisi. A Caianello usciamo dall’autostrada e prendiamo la S372 Telesina fino a Benevento per immetterci di nuovo sulla A16 per Bari. Pranzo in area di servizio sull’autostrada. Arriviamo a Brindisi al porto di imbarco che sono le 17. Ci accodiamo agli altri equipaggi del gruppo che sono già in fila sulla banchina. Alle 19,30 dopo le operazioni di imbarco saliamo sul traghetto in open-dek. Fa ancora abbastanza caldo; ceniamo sul camper alla leggera brezza che entra dai finestroni della paratia. La nave molla gli ormeggi alle 20,30 (21,30 ora greca).
P a bordo della Minoan Line. Km.630
Sab 31 – Sveglia alle 5 (ora greca) e attracco a Igoumenitsa alle 5,30. Riunione degli equipaggi sulla banchina del porto per un breve briefing. La prima meta è la spiaggia di Toroni sulla penisola di Sithonia (Kalcidica). Due equipaggi, cioè noi (Mauro e Patrizia), con Mario Rum e Anna decidiamo di raggiungere il resto del gruppo in serata perché vogliamo approfittare del momento per visitare le Meteore. La giornata è splendida e non fa eccessivamente caldo perché ventilato. L’avvistamento da lontano di questi pinnacoli di pietra alla cui sommità svettano le costruzioni in bilico dei monasteri è stupefacente. Visitiamo i tre più importanti salendo e scendendo i mille gradini che li raggiungono. Colpisce l’atmosfera di ascesi che si respira in questi luoghi. E’ ancora presto per la folla dei turisti quindi la assaporiamo profondamente. Nella mattinata però arrivano i torpedoni vomitando una miriade di persone che invadono la quiete del luogo. E’ il momento di ripartire per fermarci poco dopo in un ombroso bosco di platani dove pranziamo tranquillamente. Riprendiamo strada dopo aver fatto un po’ di siesta, attraversando la Grecia in diagonale da sud-ovest a nord-est. Il percorso è ancora lungo prima di unirci al gruppo che nel frattempo se la gode sulla spiaggia di Toroni. Arriviamo alla meta che ormai è quasi notte. Sistemiamo i camper vicino agli altri e ceniamo alla frescura della sera. Dopo esserci scambiati le impressioni della giornata andiamo a dormire.
P a Toroni (GR) sul “dito” centrale della Kalcidica (Sithonya)(N39°59’31,00” E23°53’34,00”). Km.560
Dom 1 ago – Il camper è ai bordi della spiaggia ed il mare è a 20 metri. Apriamo il tendalino e ci godiamo il mare cristallino per tutto il giorno.
P a Toroni (GR). Km 000
Lun 2 – Si ripete la situazione di ieri, tutto mare. Ceniamo, al ristorante, a base di pesce nobile. (14€/pers.)
P a Toroni. Km 000
Mar 3 – Ancora mare. Ceniamo di nuovo allo stesso ristorante con 15€ a base di orate e branzini.
P a Toroni. Km 000
Mer 4 – Ancora mare e cena a base di spiedini, mussaka e verdura grigliata preparata da un chioschetto lì vicino.
P a Toroni. Km 000
Gio 5 – Alle 9 leviamo le “tende” per iniziare la tappa di avvicinamento a Sofia in Bulgaria dove ci sarà il rendez-vous con il resto del gruppo. Raggiungiamo il villaggio di Stavros, sempre in Grecia e ci fermiamo per dormire sulla stessa spiaggia dello scorso anno quando siamo andati in Turchia con lo stesso Club. Sistemiamo i camper fronte mare e prepariamo il pranzo mettendoci all’ombra dei tendalini aperti. Siesta pomeridiana, poi torneo di bocce sulla spiaggia e bagno in mare. Per la cena prenotiamo un ristorante in paese, che raggiungiamo a piedi e ci gustiamo l’ennesima cena a base di pesce e verdure cucinati in vari modi. Ottima, annaffiata con vino retzina e birra (15€/pers.).
P a Stavros (GR), fronte mare in parcheggio libero su base erbosa (N40°39’46,10” E23°43’03,43” ) . km 160
Ven 6 – Alle 9 partenza per la Bulgaria. Passiamo Seres, in Grecia e prendiamo la E79 entrando in Bulgaria immersi in un paesaggio prettamente agricolo e poco antropizzato. Lo stato dell’asfalto bulgaro è in pessime condizioni e dobbiamo fare uno slalom continuo per non finire in voragini di parecchi centimetri. Le sospensioni dei mezzi sono messe a dura prova ed è tutto uno scatenamento di mobili e suppellettili all’interno del camper. La viabilità però è scorrevole. Sosta pranzo lungo la via. Il traffico aumenta man mano che ci avviciniamo alla capitale, ma le coordinate del camping sono chiare e andiamo spediti verso la meta perdendoci una sola volta. Alle 17 siamo al campeggio che si trova vicinissimo al centro cittadino. Non è proprio un campeggio come lo intendiamo noi, perché ci sono solo dei piccoli bungalow in muratura immersi nel verde del bosco e nient’altro. Alcuni veramente fatiscenti se non proprio abbandonati, altri funzionanti con doccia e piccola camera assai squallida. Ci sistemiamo raggruppati sotto gli alti pioppi su un terreno erboso ancora umido della recente pioggia e questo fatto ci mette in ansia per la partenza di domani, riusciremo a uscire? Usufruiamo delle docce e dei rubinetti di alcuni bungalow e per le acque nere nei wc degli stessi gabinetti. All’esterno del campeggio ci sono alcune signorine in abiti un po’ succinti e atteggiamenti inequivocabili: che siano del comitato d’accoglienza? E poi quei bungalow cosi spartani a chi serviranno mai ? Mah!. Nel frattempo sono arrivati anche i componenti del gruppo che hanno fatto il percorso via terra passando la Slovenia, Croazia e Serbia. Adesso il gruppo è completo, siamo in 19 camper pronti per l’avventura bulgara. Si presentano anche le due guide che ci seguiranno per tutta la nazione, sono due giovani coniugi che hanno lavorato in Italia, molto simpatici che parlano molto bene l’italiano: si chiamano Bobo e Daniela (Danciores)(nomi italianizzati). Dopo la sistemazione e le operazioni di organizzazione mettiamo mano alla cena che consumiamo a bordo perché nel frattempo ha fatto uno scroscio di pioggia che fortunatamente ha anche rinfrescato l’aria. Dopo cena e finita la pioggia, ci scambiamo tutte le impressioni di questi primi giorni di viaggio, poi tutti a nanna.
P a Sofia al campeggio lungo il Bul.Tsargradsko Shose(N42°38’14,58” E23°25’10,60”), serata fresca. Km.310
Sab 7 – Partiamo, con il bus dell’Agenzia, dal campeggio per visitare la città. Il centro storico è molto bello. Il primo impatto è con l’alta colonna alla sommità della quale si staglia la figura femminile di Santa Sofia, in parte dorata, incoronata con l’aquila sul braccio, patrona della città, lì vicino il Palazzo del Parlamento nell’ex sede del Partito Comunista di vecchia data. Poi a continuare, il Teatro Ivan Vazov, nelle forme classiche con timpano e colonne, davanti c’è una bella fontana zampillante con figura femminile in bronzo e il parco verde cittadino dove si incontrano musicanti, intellettuali e mamme con bambini. La vecchia chiesa bizantina di St.George e lo Sheraton Hotel, imponente e classico con le insegne della città. La bella chiesa con cupole verdi ed archetti di Hagia Nedelija e il Palazzo Presidenziale con lo spettacolo del cambio della Guardia nei costumi storici. La Moschea di Banya Bashi con il minareto svettante e la chiesa Russa di San Nicola con le quattro cupolette dorate. Per il pranzo entriamo al Carrefour, grande centro commerciale, mangiando molto bene un piatto di pesce con tante verdure cotte e crude, dolce finale ed un’ottima birra (7€/persona). Rientriamo al campeggio verso le 14 ed iniziamo le operazioni per la partenza. Lasciamo il camping alle 15,30 prendendo la statale 6 verso est e poi, dopo Pirdop, la deviazione sulla 606. Alle 18 siamo al villaggio di Koprivshtitsa. Villaggio importante per le sue dimore storiche che ormai sono musei di storia locale. Abbiamo anche una buona temperatura perché siamo ad una quota intorno ai 1000 metri. Siamo ospitati in un grande spiazzo erboso a due passi dal centro, con acqua e wc chimici a nostra disposizione. Questo pomeriggio possiamo assistere alla importante manifestazione canora del Festival Internazionale della Canzone Popolare Bulgara ed altri spettacoli originali quali la passeggiata sui carboni ardenti e i fuochi pirotecnici. Il paese infatti è addobbato a festa e noi vi entriamo pieni di curiosità. Siamo ai primi posti per assistere ai canti popolari di gruppi bulgari provenienti da ogni parte del mondo, siamo ai primi posti per vedere il coraggioso gruppo che cammina tranquillamente su carboni infuocati, siamo ai primi posti per assistere agli stupendi ed originali fuochi artificiali ed infine siamo coinvolti nei canti e balli con tamburi e pifferi che si formano spontaneamente per la strada e nei bar. Il tempo minaccia sempre pioggia con lampi e tuoni, ma non piove mai. Andiamo a letto a notte fonda stanchi e felici.
P a Koprivshtitsa in spiazzo erboso riservato con acqua e wc. Temperatura fresca. Tempo nuvoloso. Km 125
Dom 8 – il tempo adesso è bello con sole splendente e quindi ritorniamo in paese a vedere le famose dimore storiche per le quali è conosciuto questo villaggio. E’ una architettura molto tipica ed originale, erano le dimore dei ricchi commercianti che le abitavano e che sono giunte fino a noi con arredi e suppellettili d’epoca. La comunità le ha recuperate e restaurate portandole a rivivere i vecchi fasti del primo novecento. Pranzo offerto dall’Agenzia, in un ristorante del paese, a base di antipasto di verdura condita, mussaka e dolce finale. Nel pomeriggio riprendiamo il torneo di bocce sul prato. Alle 17 ci mettiamo in circolo con le sedie per accogliere i ballerini del gruppo folk che intonano canti e balli tipici per festeggiare il compleanno di Anna, una giovane ragazza del gruppo. Nel finale della sera ritorna un forte acquazzone che ci obbliga a cenare dentro i camper.
P a Koprivshtitsa nel solito spiazzo. In serata tempo fresco e non piove più. Km. 000
Lun 9 – partenza alle 7,30 per Kanzanlak. Visita al Museo delle rose con spiegazione di come si ottengono gli estratti profumati con i quali poi si realizzano tantissimi profumi famosi. Le nostre guide traducono tutto quello che l’esperta descrive. Ripartiamo per fare visita alla Tomba Tracia che si trova a due km. Organizziamo con i taxi che ci conducono fino al tumulo. E’ un ambiente suggestivo di forma a camera con volta affrescata con scene di vita e di caccia. La spiegazione della guida è precisa e coinvolgente. Pranzo nel parcheggio del Museo e poi partenza alle 14,30 per Etara. Giro lunghissimo a causa della chiusura del passo montano per lavori in corso. Arriviamo al Museo Etnografico delle case tipiche che sono ormai le 17 e il museo chiude alle 18. Riusciamo comunque a vedere tutto l’ambiente ricostruito come doveva essere nella campagna bulgara molti anni fa. In questi edifici vi lavorano anche artigiani che riproducono oggetti e suppellettili con lo stesso sistema di allora. C’è anche un prototipo di lavatrice primitiva per panni, che lavora con la sola forza dell’acqua che scroscia dal torrente e crea un forte turbinio d’acqua all’interno di un cestello di legno traforato che viene riempito delle stoffe da lavare. Funziona !. Alla chiusura del museo ripartiamo per arrivare a Veliko Tarnovo dove siamo attesi per passare la notte. Quando arriviamo davanti all’hotel che ci ospita, gli operatori sistemano i 19 camper nel parcheggio indicandoci i siti per caricare e scaricare acqua, corrente elettrica e mettendo a disposizione la grande piscina dove prima di cena quasi tutti fanno il bagno. Alle 20,30 arrivano una quantità di taxi che ci conducono in centro dove si trova il ristorante per cenare, (offre l’Agenzia). Bella cena a base di antipasto, brasato con purè, acqua, dolce, vino e birra. Dopo cena si svolge una spettacolo di suoni e luci di alta suggestione. La cittadella fortificata di Tsarevets, poco distante, viene illuminata con un sapiente gioco di luci colorate intermittenti sincronizzate con musica tipica bulgara che spiegano con il linguaggio visivo e dei rumori, comprensibile da tutti, la storia dell’assedio e delle atrocità da parte dei turchi, per la conquista del paese.
P a Veloko Tarnovo presso l’Hotel Sunset (N43°4’15,41” E25°38’55,74”). Tempo bello con gran caldo. Km.240
Mar 10 – Stamani siamo ancora a Veliko ed andiamo a fare visita alla fortezza che abbiamo visto ieri sera con suoni e luci. Arriva il solito stuolo di taxi che ci carica e porta all’ingresso della cittadella. Il muro che la cinge è ancora intatto in larga parte, mentre all’interno ci sono quasi esclusivamente ruderi degli antichi edifici. Bella la chiesa, ricostruita nella parte più alta della collina, con affreschi moderni di grande stile. Da questa altura si osserva il panorama della città vecchia di Veliko e di tutta la valle occupata ormai dalla sua periferia urbana. Torniamo ai camper per il pranzo e alle 14 si riparte per visitare il Monastero di Ivanovo (N43°41’41,05” E25°59’11,90”)con la sua chiesa rupestre scavata nella roccia. Si raggiunge con una discreta camminata per un sentiero nel bosco che porta ad un pertugio nella roccia attraverso il quale si entra nell’unico vano che fungeva da luogo di culto ortodosso e che presenta ricchi affreschi sulle pareti e sul basso soffitto intonacato. In fondo alla stanza si apre una porta che immette su un ballatoio sospeso paurosamente nel vuoto a 100 metri da terra.
Il prete ortodosso che ci accompagna nella visita descrive la storia e le scene affrescate con grande partecipazione e le nostre guide la traducono con il loro pathos. Ci spostiamo di pochi km per andare a vedere un altro monastero, quello di Basarbovo,(N43°46’01,48” E25°57’50,87”) ancora vissuto dai preti ortodossi. L’antica chiesa è scavata nella parete verticale rocciosa e gli affreschi sono pure all’esterno essa è raggiungibile con una serie di scalini di legno. In basso c’è il nuovo monastero con le celle dei monaci e all’interno dell’area monastica c’è la nuova chiesa, in fase di costruzione che presto verrà terminata con vari contributi economici. Ripartiamo oltrepassando la città di Ruse e ponendoci sulla sponda destra del Danubio arriviamo al villaggio di Rjahovo sul greto del grande fiume. Siamo accolti con grande gioia da tutti la popolazione con offerta di fiori e pezzetti di pane augurale. E’ il villaggio dei genitori di Bobo una delle nostre guide. Veniamo condotti nella struttura turistica in riva al fiume dove sistemiamo i camper per passare questi due giorni bucolici. Al di là del fiume c’e la Romania. Ceniamo ai tavoli del ristorante con carne arrosto, verdura, patate fritte, birra e vino (7€), poi andiamo sulla riva a vedere le stelle cadenti accompagnati dal canto struggente di Daniela (Danciores) la nostra gentile guida.
P a Rjahovo in struttura turistica in riva al Danubio(N43°59’28,28” E26°13’57,88”). Caldo tutto il giorno ma la serata è fresca. Km. 160
Mer 11 – Stamani non c’è orario per la sveglia, giornata libera di fare quello che vogliamo. A bordo di un carretto tipico trainato da un asino andiamo a fare visita alla distilleria di grappa del papà di Bobo. E’ una vecchia struttura, con tetto in lamiera ondulata, ai margini del paese all’interno della quale ci sono due alambicchi di rame murati e soprastanti un fuoco a legna. Il vapore scende dalla serpentina raffreddata e diventa la grappa prodotta dalle prugne fermentate. Questo liquido incolore ma profumatissimo di cui si taglia la prima parte che esce dall’alambicco e l’ultima, ha un grado alcoolico di 48° misurato con il densimetro. Facciamo i doverosi assaggi, ed anche se è un po’ presto di mattina non rinunciamo a questo rito che scalda i cuori e il corpo. Rientriamo ai camper giusto in tempo per metterci ai tavoli per il pranzo offerto dall’Agenzia. Molto buono con tante specialità locali che le donne del paese hanno preparato per noi. Organizzazione a buffet. Il vino e la birra ben ghiacciati scorrono a fiumi. Poi è la volta dei canti e balli tipici del gruppo folkloristico locale che con i loro costumi tradizionali colorati e lunghi coinvolgono il nostro gruppo. Assistiamo anche allo svolgersi degli antichi lavori contadini, come si fa il pane, come si fila la lana, come si tesse la stoffa, insomma tutti lavori di una volta accompagnati dal suono di una fisarmonica e della chitarra. Dopo pranzo il meritato relax sul Danubio. Bobo dimostra la sua abilità nel pescare con il “rezzaglio”, la rete di forma rotonda che messa sulla spalla, con un gran colpo si getta nell’acqua e si ritira subito dopo. Dentro rimangono subito alcuni pesci con i quali verrà fatta una zuppa per pochi eletti. All’ora di cena siamo ancora sotto gli ombrelloni del ristorante per gustare un’altra cena offerta dall’Agenzia, a base di pesce e carne. Siamo accompagnati dai canti e balli dello stesso gruppo folkloristico di oggi, quindi balliamo fino a mezzanotte, poi a nanna.
P a Rjahovo nella stessa struttura turistica di ieri. Serata calda e umida. Km. 000
Gio 12 – Partenza alle 8,30 per il Mar Nero; lungo la E70 molte buche sulla strada. Alle 11 siamo al sito storico di Madara per vedere il famoso Cavallo con Cavaliere scolpito nella roccia della montagna; gran caldo sui 37° ma il grado di umidità fa percepire più di 40°. Prendiamo l’autostrada A2 fino all’uscita di Devnja per andare a vedere la “Foresta Pietrificata” di Pobiti Kamani. Fenomeno roccioso di stallatiti terrestri che emergono da suolo sabbioso tali da sembrare tronchi di enormi alberi preistorici pietrificati. Siamo ormai al tardo pomeriggio ma il caldo è ancora opprimente. Riprendiamo l’autostrada fino a Varna e siamo sul Mar Nero. Attraversiamo la grande città e dirigiamo verso nord sulla strada costiera per un’altra cinquantina di km. Nei pressi di Balcik prendiamo una deviazione per “Laguna” dove si trova il nostro campeggio. Siamo sulla collinetta che sovrasta il mare e le piazzole sono a terrazzamento degradante verso l’arenile. Spira una leggera brezza che rinfresca l’aria. Dopo aver sistemato i camper andiamo sulla spiaggia a fare il bagno. Una parte di essa è FKK, riservata a nudisti (tutti maschi !) l’acqua è torbida e la spiaggia ricoperta di alghe puzzolenti. All’ora di cena grande tavolata tutti insieme, poi a nanna.
P a Laguna in “Camping Laguna”(N43°18’30,26” E28°03’15,38”). Caldo tutto il giorno, ma in serata rinfresca. Km.260
Ven 13 – Giornata di relax al campeggio. Vita da spiaggia perché stamani l’acqua è meno torbida e la spiaggia è stata ripulita. Tempo bello con gran caldo mitigato sulle piazzole in alto da una leggera brezza. Serata con cena comune tutti insieme.
P al Camping Laguna. Km. 000
Sab 14 – Partenza alle 8; ripassiamo da Varna verso sud sulla litoranea. Ci fermiamo a Nesebar per vedere la famosa cittadina sulla penisoletta che si protende in mare. Di origine bizantina rimangono visibili molte parti delle mura che circondavano la città. La porta di accesso principale, rivolta verso terra, è protetta da due grossi torrioni in pietra. Visitiamo il museo dove sono raccolti pezzi antichissimi di pregevole fattura che “narrano” la storia millenaria di questa cittadina. All’interno della cinta muraria è organizzata la parte urbana. Vi sono numerosissime chiese in stile bizantino, piccole e grandi, circondate da una miriade di case e casette dall’architettura tipica, in bell’ordine, e tanti negozietti di artigiani locali. Il panorama sul mare che circonda l’istmo è sempre molto bello. Pranziamo in un localino all’aperto che ci presenta un grande piatto tipico di terracotta preriscaldata su un supporto metallico che fa continuare la cottura delle carni e della verdura direttamente sulla tavola. Bella scenografia luculliana. Ci serviamo direttamente da questo vassoio man mano che consumiamo quello del nostro piatto, mentre le verdure e la carne continuano a sfrigolare. Nel primo pomeriggio riprendiamo i camper dal parcheggio sul mare (N42°39’35,69 E27°44’01,95”); oltrepassiamo Burgas per arrivare a Kiten dove ci sistemiamo sotto gli alberi al camping sul mare. Ceniamo tutti insieme sulla lunga tavolata che abbiamo organizzato tra i camper, poi a nanna.
P a Kiten, Camping Jug (N42°13’49,22” E27°46’27,04”) sul mare. Caldo tutto il giorno, ma fresca la serata. Km. 230
Dom 15 – Giornata calda già di mattina. Alle 8,30 il bus dell’agenzia ci carica tutti per andare nel Parco Naturale di Ropotamo. Con alcune barche percorriamo il fiume Ropotamo che dà il nome al parco, fino alla sua foce sul mare, incontrando numerose garzette, cormorani e aironi cinerini. Rientriamo alle 12 e ci fermiamo a pranzo nel chiosco del parco (pomodori, melanzane grigliate,cipolle, olive, feta, poi pesci e carne alla brace per tutti). Rientriamo al campeggio per una siesta all’ombra degli alberi, poi tutti sulla spiaggia a fare il bagno (acqua caldissima), a giocare a bocce e quindi un torneo di volley, poi con due squadre ufficiali, italiana e bulgara ingaggiamo una partita: la prima vinciamo noi alla grande, le altre però le vincono loro. Alle 20 andiamo a festeggiare il Ferragosto al ristorante prenotato: antipasto di insalata di pomodori e feta, poi un brodino di pesce con cereali, buono, poi cozze in guazzetto di limone e quindi intervallo con spettacolino di un gruppo che si esibisce sui carboni ardenti, quindi proseguiamo la cena a base di pesci e carne alla griglia. Birra a volontà. A mezzanotte tutti a letto.
P a Kiten al Camping Jug, serata fresca finalmente. Km.000
Lun 16 – Giornata da spiaggia. Alcuni partono alle 7,30 con Bobo per andare a vedere il sito archeologico di Sozopol dove sono stati rinvenuti i resti del corpo di San Giovanni Battista. Cena serale tutti insieme.
P a Kiten al Camping Jug. Km.000
Mar 17 – Partenza alle 7,30 per Plovdiv. Alle 13 siamo sistemati al campeggio appena fuori città, tra i bungalow nel bosco (stessa situazione di Sofia). Prendiamo i taxi per arrivare in centro (2 Lev =0,50€), caratterizzato da case museo molto belle, con un’architettura tipica parecchio originale. Visitiamo il Museo Etnografico e il Teatro Romano che mantiene quasi intatta la scena dietro il palco. Rientriamo in taxi, molti con il mal di pancia.
P a Plovdiv al campeggio. Km.350
Mer 18 – Partenza alle 8,30 per il Monastero di Bachkovo ad una ventina di km a sud della città. Molto grande e suggestivo, riccamente decorato con affreschi con un bel viale lastricato che immette nel recinto monastico attraverso una porta ad arco decorata. Quando partiamo percorriamo una strada molto bella che attraversa i Monti Rodopi. Arriviamo nei pressi di Borino e con una piccola deviazione nelle gole del Tigrad, arriviamo all’Hotel “Orfeo” dove ci sistemiamo con i camper. Cena offerta dall’Agenzia a base di carne e verdure grigliate molto buone.
P vicino a Borino sui Monti Rodopi lungo il Tigrad Gorge nel parcheggio dell’Hotel “Orfeo”(41°40’26,68” E24°21’02,67”). Serata fresca. Km.120
Gio 19 – I pulmini ci prelevano dall’hotel per condurci alla caverna Devil’s Throat Cave, comunemente detta di “Orfeo” dove la leggenda dice che questa è la porta degli inferi da dove Orfeo è entrato per riportare dal regno dei morti la sua amata Euridice. All’interno un percorso attrezzato con scalette e sentieri percorre un lungo tratto in salita e poi esce al sole molti metri più in alto. È molto bella e suggestiva perché all’interno scorre un corso d’acqua molto rumoroso che saltella da una cascata all’altra con notevoli salti di quota. Rientro ai camper, pranzo e dopo partenza per la strada panoramica sui Monti Pirin verso ovest. Arriviamo a Bansko e sistemiamo i camper nella piazzetta dell’hotel che ci ospita. I gestori chiudono prontamente la piazza pubblica riservandola esclusivamente a noi e quindi portano le prese per la corrente elettrica e i tubi dell’acqua per il carico e infine mettono a disposizione alcune camere con servizi e docce. Per ultimo viene offerto un omaggio, al Centro Benessere dell’hotel, comprendente sauna e massaggi rilassanti. Cena in piazza tutti insieme a base di pizze e con lo slogan collaudato “io porto il mio e tu porti il tuo”.
P a Bansko nella piazza dell’hotel(N41°50’01,07” E23°29’31,62”). Serata fresca, siamo a 950 metri di altitudine. Km.140
Ven 20 – Visita libera alla cittadina. Si trova a margine del Nacionalen Park Pirin , alla base del monte Pirin(2970 m), bella, con standard europeo, case discrete, moderni negozi, giardini verdi e curati. Oggi la temperatura è ideale, dopo pranzo partiamo alla volta di Petrich che si trova a sud vicino al confine con la Grecia. Arriviamo all’Hotel Bats e ci sistemiamo nel park dell’albergo lungo la strada che viene chiusa al traffico locale. Solita disponibilità di alcune camere per l’uso della doccia, allaccio rapido della corrente elettrica e canna dell’acqua per il carico dei gavoni. Uso esclusivo della piscina e di alcuni locali annessi per la cena comune. Dopo, visita al paese dove tanta bella gioventù è seduta ai tavoli dei bar al fresco della sera. Un bulgaro-italiano ci accompagna a fare un giro alternativo della cittadina che si conclude con una bevuta generale, poi a nanna.
P a Petrich nel park dell’Hotel Bats (41°24’03,75” E23°12’29,67”). Temperatura giorno 38°che scende a 30° di sera, usiamo il ventilatore. Km.120
Sab 21 – Alle 9 arriva il bus dell’agenzia per andare a visitare il monastero di Melnik. Nella passeggiata per arrivare all’edificio ci fermiamo prima alla chiesina dove è sepolto l’eroe nazionale Janes Sandansky che organizzò la resistenza per liberare la Bulgaria dal dominio turco. Proseguiamo fino all’area monastica racchiusa da mura. Chiesina ortodossa tradizionale con edifici a corredo affrescati sapientemente. Scendiamo nel paese di Melnik per assistere a dimostrazione di canti e suoni con strumenti antichi suonati da due giovani musicisti che sono anche pittori e maestri di tante altre cose. Infine visitiamo la cantina dei vini tipici bulgari che si trova in cima al villaggio e che si raggiunge con una lunga camminata. Alle 19 rientriamo a Petrich per festeggiare una serie di compleanni dei componenti il gruppo. Grande buffet e poi tuffi in piscina. Chiacchierata dopo cena e poi tutti a nanna.
P a Petrich all’Hotel Bats. Caldo tutto il giorno, ma serata fresca. Km.000
Dom 22 – Partenza alle 9 e sosta dopo pochi km al santuario di Vanga (veggente santificata dal popolo ma mai riconosciuta dalla Chiesa Ortodossa). E’ un edificio di culto moderno con affreschi di buona mano. Adiacente ad esso alcune vasche di acqua termale a 40° dove molta gente fa il bagno purificatore. Più avanti, verso nord sulla E79, con una breve deviazione andiamo a vedere il Monastero di Rila, il più noto e bello della Bulgaria. Tanta gente perché è domenica, ma soprattutto perché è davvero eccezionale. Data l’ora invece di entrare nel sacro recinto andiamo prima al ristorante prenotato adiacente al monastero (offerto dall’Agenzia: zuppa di legumi ottima, trota alla griglia con patate all’aneto ottima, gelato e birra). Poi visita al monastero. La guida bulgara illustra ampiamente la sua storia e la nostra traduce tutto in italiano. La chiesa è unica nella sua architettura tipica, così come gli edifici a suo corredo, le celle dei monaci e la sala capitolare, infine il torrione di difesa centrale in pietra che alloggia attualmente le campane. Ripartiamo alle 17 per il campeggio di Sapareva Banja. Sistemazione sul prato e cena comune all’esterno, poi tutti a letto.
P a Separeva Banja in campeggio (N42°17’28,28” E23°115’06,33”). temperatura serale sui 18/20°. Siamo a 720 metri sul livello del mare. Km.180
Lun 23 – Alle 9,30 il bus dell’Agenzia ci accompagna alla base della seggiovia che porta al sito dei sette laghi di Rila in alta montagna(2925 metri). Ci vestiamo bene perché la temperatura di prima mattina è piuttosto rigida(15°). Nel trascorrere delle ore con il sole alto fa piuttosto caldo. Ci sono percorsi alternativi da scegliere a seconda della possibilità fisica di ognuno, il primo parte dal rifugio e con un percorso di un’ora porta a vedere tre dei sette lagni glaciali, l’altro di tre ore viene organizzato a dorso di cavallo e inanella tutti e sette i bacini lacustri. Il paesaggio è veramente imponente alti picchi rocciosi e vasti pascoli fanno da cornice ad un vastissimo panorama. Alle 14 siamo tutti al rifugio a pranzo (anche questo offerto dall’Agenzia: brodo vegetale con spezie, polpette di carne ai ferri con contorno di pomodori, patate cetrioli e birra). Rientriamo con i pulmini al camping alle 17, stanchi morti. Cena fuori tutti insieme poi a sorpresa entrano nello spiazzo centrale due succinte ballerine ed un musico con tamburi per inscenare una lunghissima danza del ventre che coinvolge tutta la comunità. Bella serata per gli addii con Bobo e Danciores che si commuovono nel lasciare la compagnia. Il giro per il Camper Club Italia finisce qua. Chi vuole domani può rimanere o cominciare la tappa di trasferimento verso l’Italia. Andiamo a nanna tardi.
P a Separeva Banja in campeggio. Serata fresca. Km.000
Mar 24 – Comincia la partenza alla spicciolata, molti però decidono di partire insieme e così alle 9 un folto gruppo di camper prende la direzione del confine bulgaro. Oltrepassiamo Sofia e via autostrada arriviamo al confine facendo gasolio con gli ultimi Lev rimasti. Operazioni doganali con la Serbia molto veloci e semplici e quindi sosta presso una trattoria in territorio serbo per consumare un pasto. L’igiene lascia molto a desiderare però lo spiedino di carne con patate fritte è buono ed abbondate, ottimo il pane e la birra. Riprendiamo strada attraversando un paesaggio agricolo più ordinato di quello bulgaro, strada decisamente migliore e senza buche. Confine Serbo-Croato senza problemi. Il paesaggio adesso è certamente migliorato rispetto a quello Serbo. Pernottamento presso una stazione di rifornimento sull’autostrada prima di Zagabria. Tutto tranquillo, c’è gente che dorme per terra con il sacco a pelo.
P sull’autostrada in stazione di servizio (N45°10’51,51” E18°00’19,46”) 180 km circa prima di Zagabra. Km.680
Mer 25 – Partenza dall’autogrill alle 8 tutti insieme poi noi e altri due equipaggi prendiamo la direzione di Pirano mentre gli altri si fermeranno alle terme di Catez in Slovenia. A Pirano non ci sono campeggi quindi ci spostiamo di tre km fino a Portorose dove troviamo posto al Kamp Lucja, in riva al mare e sotto i pini. Cena insieme sotto il tendalino al fresco della sera.
P a Portorose Kamp Lucja (Slovenia)(N45°30’07,49” E13°35’45,28”). Km.470
Gio 26 – Vita da campeggio, relax e mare, passeggiate, pranzo. Alle 18 prendiamo il bus per Pirano e in 10 minuti siamo nella meravigliosa piazza Tartini, decisamente veneziana. Saliamo alla Chiesa di St George, con campanile simile a quello di Piazza S.Marco a Venezia. Dalla terrazza erbosa della chiesa si abbraccia il panorama del mare e dell’intero paese sottostante. Facciamo un giro per le stradine strette fino a sbucare nella piazza del mercato abbellita da una scenografica scalinata di marmo con due figure scolpite ai lati della scala. Infine troviamo un ristorantino tipico nella passeggiata a mare e ci lasciamo tentare da una bella cena a base di pesce. Usciamo soddisfatti. Riprendiamo il bus per il campeggio e andiamo a nanna.
P a Portorose al Kamp Lucja. Giornata calda ma ventilata, serata fresca. Km.000
Ven 27 – Vita da mare, passeggiata fino alle saline, bagni di mare, pranzo sotto il tendalino, riposino pomeridiano e cena serale al fresco.
P a Portorose al Kamp Lucja. Km.000
Sab 28 - Partenza dal Campeggio alle 8,30. Tutta autostrada fino a Lucca. Arriviamo alle 14,30 a casa. Km.490