A Sassari il 14 agosto è un giorno speciale, da tempo immemorabile.
E’ il giorno della “Faradda di li Candareri”, colorita espressione in dialetto turritano che significa “La discesa dei Candelieri”.
La manifestazione affonda le sue radici nella storia, e pare che le origini risalgano addirittura alla dominazione pisana del XII secolo, come celebrazione della festa di Maria assunta; antichi documenti infatti testimoniano che nell’occasione venissero inviati dei grossi ceri da Sassari a Pisa, come tributo alla vergine venerata nella città toscana.
Tuttavia la festa così come la si conosce oggi prende origine certa nel XVII secolo, quando i Sassaresi vollero a loro volta ringraziare Maria Assunta per la fine d’una terribile pestilenza che aveva fiaccato le risorse e la vita della città.; è un’ordinanza del 1531 a disciplinare il cerimoniale della festa.
Ma in cosa consiste, esattamente, la Faradda di li Candareri?
Nove enormi ceri lignei, dal peso variabile dai 200 ai 400 chilogrammi, addobbati di tutto punto, vengono portati in processione attraverso la città, accompagnati dal ritmo dei tamburi e dalla musica delle bande cittadine.
Ciascuna colonna lignea reca, dipinti, simboli dell’iconografia religiosa e le insegne della corporazione d’appartenenza; la “cima” del cero è adornata con una sorta di multicolore capitello adornato di nastri e coccarde, da cui si dipartono i “betti”: nastri variopinti tenuti dai giovani del Gremio d’origine.
Ad avere l’onore e l’onere di far danzare la colonna al ritmo dei pifferi e dei tamburi sono otto uomini vestiti con il costume della Corporazione d’appartenenza.
Lo spettacolo è davvero impressionante e pare quasi che i ceri, trasportati con incredibile maestria, danzino al ritmo della musica.
I ceri sono la rappresentanza dei Gremi, le antiche corporazioni medievali cittadine di arti e mestieri.
Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Sarti, Calzolai, Muratori e Massai sono i Gremi ammessi; ciascuna corporazione custodisce il proprio candeliere ligneo all’interno di una cappella.
La processione segue ogni anno un percorso ben definito, passando davanti al palazzo civico, ove viene omaggiato il sindaco della città, per arrivare infine alla chiesa si S. Maria in Betlem, entrando tra la gente festante nella chiesa, in ordine rigorosamente inverso a quello con cui sono sfilati.
Inutile dire che il clima di festa coinvolge l’intera città e che danze, canti e giocosità si trascinano per tutta la nottata, per quello che è l’appuntamento annuale forse più sentito dagli abitanti di Sassari; appuntamento per tutti, quindi, al 14 agosto!
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A Sassari, per la Faradda di li Candareri!
Sfilano i simboli dei Gremi per la città in festa, in onore di maria Assunta.
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