Sudafrica 2016 in fai da te

Notfound

Con questo post illustrerò l'itinerario del nostro viaggio in Sudafrica con alcuni dettagli sugli spostamenti, sui costi, sugli alloggi e vi fornirò alcune utili informazioni per un fai da te in totale sicurezza e libertà. Per riuscire in così poco tempo ad ammirare il maggior numero di habitat e quindi diversificare al meglio le tipologie di paesaggi da vedere abbiamo deciso di dividere il viaggio in due parti: la prima nell’entroterra sudafricano nei dintorni di Johannesburg, la seconda sulla costa intorno a Cape Town.

Atterrati a Johannesburg siamo partiti  in auto verso il Blyde River Canyon e abbiamo quindi raggiunto il Kruger National Park (entrando dal Gate di Phalaborwa) dove abbiamo pernottato per 3 notti (nei tre diversi rest camp di Olifant, Satara e Skukuza) e dal quale siamo poi usciti 4 giorni dopo (dal Paul Kruger Gate) per poter rientrare a Johannesburg e prendere la mattina seguente il volo verso Cape Town. Da qui dopo un pomeriggio di relax in città e una notte di riposo abbiamo raggiunto, sempre in auto, la penisola del Capo diBuona Speranza e Boulders Beach. Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla scalata della Table Mountain e l’ultimo al West Coast National Park. Infine la mattina del quarto giorno da Cape Town siamo saliti sul volo per tornare a casa! 

21 Gennaio 2016
Volo Ethiopian Airlines da Roma Fiumicino a Johannesburg con scalo di 1 ora ad Addis Ababa (costo circa 430 euro A/R).

22 Gennaio 2016
Arrivo a Johannesburg alle ore 13:00 e ritiro auto a noleggio per 6 giorni (160 euro tutto compreso). Il viaggio inizia con una prima sosta nella località di Waterval Boven a 235 km da Johannesburg, dove ci ferimamo per una sola notte presso l' ACRA Retreat Lodge (50 euro con colazione). Se arrivate di pomeriggio vi consigliamo di fare questa tappa intermedia per raggiungere il Blyde River Canyon così da evitare di guidare per oltre 400 km consecutivi; fermatevi in questo posto ne vale davvero la pena e la mattina seguente avrete modo di raggiungere con più calma Graskop e poi il Canyon.

23 Gennaio 2016
Riposati ed estasiati del panorama offerto dall’alloggio da Waterval Boven raggiungiamo Graskop (circa 135 km) e ci fermiamo a vedere le Mac Mac falls: da qui percorrendo prima la R534 e poi la R532 inizia la nostra visita al Blyde River Canyon.

Durante il percorso facciamo alcune soste mirate ai view point che offrono gli scorci più belli (The Pinnacle, Bourke’s Luck Potholese eThree Randavels) e decidiamo di pranzare al Boskombuis, "ristorante" delizioso sul fiume, molto suggestivo e con un panorama spettacolare!

A fine giornata dopo esser usciti dal Canyon e poco prima di Hoedspruit raggiungiamo il nostro alloggio, il Blyde River Wilderness Lodge (50 euro con colazione) dove dormiremo anche qui una sola notte. Posto strepitoso, inserito in una riserva privata dove potrete familiarizzare con i primi animali africani, la cena offerta è di altissima qualità!
 
24 Gennaio 2016
Dopo aver percorso 90 km raggiungiamo la cittadina di Phalaborwa dalla quale accediamo al Kruger National Park (4 giorni nel parco 90 euro in due più il costo degli alloggi). Dal Gate di Phalaborwa infatti inizierà il nostro safari in fai da te che ci porterà a concludere la nostra prima gionata nel parco all’Olifant Rest Camp dove dormiremo una notte in un tipica costruzione africana denominata Hut. La sistemazione è essenziale e dignitosa ed è dotata di un bagno privato. Ceniamo nel rest camp, ottimo cibo a prezzi economici con una vista del fiume al tramonto davvero mozzafiato!

25 Gennaio 2016
Levataccia mattutina per poter partecipare a un tour in jeep con i ranger del parco (partenza alle 4 di mattina, durata 3 h per 15 euro a persona) scelta davvero azzeccata e che consigliamo perchè consente di vedere il parco in orari non accessibili in altro modo e di percorrere sterrati che solo i ranger sono autorizzati a percorrere.
Rientrati all’Olifant raccogliamo le nostre cose e in fai da te ci avventuriamo in un safari che ci darà molte soddisfazioni in termini paesaggistici e di avvistamenti. Nel pomeriggio stremati dalla levataccia mattutina raggiungiamo il Satara Rest Camp dove dormiremo anche qui una sola notte in un Hut, stavolta munito anche di un angolo cottura. Cena nel rest camp, ottimo cibo a prezzi economici.

26 Gennaio 2016
Altra giornata interamente dedicata al safari in fai da te che ci porterà all’ultimo alloggio all’interno del parco situato nello Skukuza Rest Camp.
Per rilassarci un po’ e ottimizzare il tempo scegliamo di avvalerci ancora una volta di un tour in jeep con i ranger del parco, ma stavolta scegliamo quello che si svolge al tramonto (partenza ore 16.30, durata 3h costo 15 euro a persona), nella speranza di vedere animali ancora non avvistati come il rinoceronte bianco che ha fatto la sua comparsa proprio al termine del nostro tour! ;)
Volevamo concludere il safari in modo memorabile e così è stato, visto che per quest’ultima notte abbiamo scelto di dormire nell’area camping in una tenda con bagni in comune! La cena nel rest camp di Skukuza poi ha suggellato questa meravigliosa avventura nel migliore dei modi: carne deliziosa, vino paradisiaco (come tutti quelli fin qui assaggiati!) ristorante di ottimo livello a prezzi sempre contenuti.

27 Gennaio 2016
Soddisfatti del nostro primo safari, per giunta in fai da te, usciamo dal Kruger National Park attraverso il Paul Kruger Gate e con la macchina fagocitiamo 450 km di strada per tornare a Johannesburg e arrivare al nostro alloggio, l’AERO Lodge, vicinissimo all'aeroporto ci accoglierà per l’ultima notte nell’entroterra sudafricano (50 euro con colazione).

28 Gennaio 2016
La costa e l’oceano ci attendono! Con un volo interno raggiungiamo Cape Town (35 euro solo andata a persona), ritiriamo l’automobile noleggiata per 4 giorni (125 euro tutto compreso) e puntiamo diretti verso Il Westin Cape Town, l’alloggio che ci ospiterà per l’intero soggiorno in questa città (4 notti). Stanchi ci concediamo un pomeriggio di relax in centro, con una splendida passeggiata al tramonto sul lungomare e una visita al Victoria & Alfred Waterfront, Qui ceniamo in un ristorantino di pesce un po’ dozzinale, l’Ocean Basket, ma che offre comunque cibo di buona qualità a prezzi davvero irrisori!

29 Gennaio 2016
Giornata interamente dedicata alla visita della selvaggia e tanto narrata penisola del Capo di Buona Speranza. La strada fiancheggia meravigliose scogliere a strapiombo sull’oceano gelato e agitato dal vento inarrestabile e infinite spiagge si aprono davanti a noi e, anche se non è stagione,  riusciamo a vedere perfino una balena! Con il vento tra i capelli, baciati da un sole insistente a 30° gradi,  percorriamo in lungo e largo la penisola arrivando prima al Capo di Buona Speranza e poi a Cape Point dove si erge il famoso faro; da qui, percorrendo un breve sentiero, si raggiunge la punta più estrema a sud della penisola da dove si gode di una vista davvero unica! Sulla via del ritorno facciamo una puntatina a Boulders Beach, una baia dove vive una colonia di pinguini sudafricani.
Per concludere una giornata indimenticabile ci siamo concessi una cena altrettanto indimenticabile a base di pesce al Baja un ristorante di primo livello situato al Victoria & Alfred Waterfront, cibo e vino di primissima qualità, prezzi alti ma adeguatissimi alla proposta.

30 Gennaio 2016
Oggi per sgranchirci un po’ le gambe dopo aver viaggiato tanto in macchina in questi giorni decidiamo di scalare la Table Mountain seguendo un sentiero discretamente impegnativo, il Platteklip Gorge, che ci consente di arrivare in cima in circa 3 ore. Consigliamo di avventurarsi la mattina presto poichè è un percorso totalmente esposto al sole e in una giornata torrida come quella di oggi la fatica si è fatta sentire! Durante la salita incontriamo il nostro primo serpente velenoso e arrivati in cima gli scorci panoramici erano davvero fantastici e ci hanno tolto l’ultmo fiato rimasto! Dopo aver bevuto ettolitri di bevande per riprenderci un po’ siamo scesi con l’ausilio della cabinovia (7 euro a persona a tratta) e ci siamo concessi un pomeriggio nella piscina dell’hotel. Per cena abbiamo optato per il ristorante The Africa Cafè che offre un menù fisso composto da 18 specialità provenienti da diversi paesi africani; prettamente rivolto ai turisti offre cibo buono, ambiente in stile africano, musica e danze locali e se volete vi dipingono anche il viso!   

31 Gennaio 2016
L’ultimo giorno decidiamo di visitare il poco battuto West Coast National Park che si trova a 90 km a nord di Cape Town.Un posto da vedere, paesaggi molto diversi da quelli già incontrati, dove dune altissime di sabbia bianca dividono l’oceano atlantico dalla macchia cespugliosa e bassa, composta prevalentemente da piante pioniere. Una sottile striscia di terra divide l’oceano da una lunghissima laguna interna turchina, habitat ideale di tantissime specie d uccelli migratori e anche di qualche ominide che decide di farcisi un bagno!
All’interno del parco c’è un piccolo ristorantino che si trova in una casa coloniale molto caratteristica, si mangia in giardino e qui servono ottimi piatti a base di pesce!
Rientriamo in albergo stanchi ma felici di aver completato il nostro viaggio con un’altra meraviglia della natura.  

1 Febbraio 2016
Con gli occhi pieni di tante cose e tristi per la fine della vacanza ce ne rientriamo a casa con un volo da Cape Town con doppio scalo in Botswana e in Etiopia.

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy