Un assaggio di Toscana

Su e giù per borghi e colline, tra Val d’Elsa e Val d’Orcia

Alla scoperta di borghi incantati e senza tempo, ma anche a vagabondare senza meta su e giù per colline tra la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: così si possono riassumere i quattro giorni che abbiamo trascorso in Toscana lo scorso aprile. E come dice il titolo, è stato solamente un assaggio. Difficile accontentarsi di un unico passaggio in questi luoghi da favola.

Dove alloggiare

Il Ceppo: un nome, una garanzia! Viste le “recensioni” più che positive degli altri utenti del Forum, non ci siamo minimamente attivati per cercare una sistemazione diversa. Laura e Lello, affabili e disponibili, ci hanno viziati con le loro colazioni stratosferiche e abbiamo apprezzato l’ambiente familiare ed accogliente del loro B&B. Non abbiamo avuto l’occasione di assaggiare i loro pranzi, a detta dei ben informati un vero peccato, ma chissà mai che non capiti in futuro...

Itinerario

Sabato 28 aprile 2007
VOLTERRA
Lasciata la macchina in un parcheggio nei pressi della Porta dell’Arco, ci dirigiamo subito verso la Piazza dei Priori, circondata dai suoi bei palazzi: Palazzo dei Priori, uno dei più antichi edifici pubblici medievali della Toscana, Palazzo Pretorio con la Torre del Porcellino, Palazzo Vescovile, Palazzo Incontri e Palazzo del Monte Mario. La piazza è gremita di turisti, moltissimi gli stranieri, ed ospita al centro un bel mercato.
Lasciamo la piazza e ci perdiamo nel dedalo di viuzze del borgo percorrendole tutte con il naso all’insù, ammirando gli edifici ai nostri lati e alla ricerca delle celebri e caratteristiche case-torri: Baldinotti, Toscano, Buonparenti.
Arriviamo nei pressi dell’antico Teatro romano e decidiamo di visitarlo, acquistando il biglietto che al prezzo di 2,00 € comprende anche l’ingresso all’Acropoli Etrusca.
Risalente all’età augustea, il teatro è stato costruito sfruttanto la naturale pendenza del terreno e i resti che rimangono permettono di farsi un’idea della sua struttura originaria. Oltre al teatro, il complesso ospita anche i resti di un edificio termale.
Lasciato il teatro, ci spostiamo verso Piazza San Giovanni, vale a dire Piazza del Duomo, con il suo Duomo del 1120, l’ottagonale Battistero di San Giovanni e la torre campanaria, innalzata nel 1493 in sostituzione del precedente campanile.
E’ quasi ora di pranzo, così, dopo aver deviato verso la Fonte di Docciola e l’omonima porta, optiamo per un rapido (e buonissimo) panino al salame toscano e al pecorino preparato al momento in una delle tante salumerie della città e ce lo gustiamo nel rilassante e tranquillo Parco Archeologico E. Fiumi, adiacente alla Fortezza Medicea.
Subito dopo pranzo, ci dedichiamo alla visita dell'area archeologica dell'Acropoli, localizzata proprio all’interno del Parco. Attraverso le varie stratificazioni che compongono l’area, è stato possibile tracciare la nascita e lo sviluppo della città dalla preistoria al XV secolo.
Gli ultimi momenti, prima di lasciare la città, li dedichiamo ad un giro attorno all’imponente Fortezza Medicea. Edificata inizialmente per scopi militari e poi adibita a carcere, conserva ancora oggi questo ruolo.

COLLE DI VAL D’ELSA
Inizialmente la visita di Colle di Val d’Elsa non era inclusa nel nostro percorso, ma, visto che abbiamo tempo e considerando che il borgo non è lontano da San Gimignano, prossima e ultima meta della giornata, ci decidiamo per un veloce passaggio.
Lasciata la macchina in un parcheggio al di fuori della città, varchiamo la celebre e maestosa Porta Nuova e ci incamminiamo lungo la Via Gracco del Secco, la strada che attraversa l’antico borgo, fino ad arrivare al Ponte del Campana con il suo cinquecentesco Palazzo Campana, punto di passaggio per Colle Alta.
Camminando lungo la Via del Castello, arriviamo a piazza Duomo sulla quale si affacciano il Duomo e la torre campanaria, il Palazzo del Podestà ed il Palazzo del Comune con la sua antica torre.
Terminata la visita della piazza, ritorniamo alla macchina, ma prima ci concediamo una passeggiata lungo il camminamento della cinta muraria.

SAN GIMIGNANO
Ultima tappa della giornata San Gimignano, con il suo profilo inconfondibile caratterizzato dalle celebri torri.
Ci addentriamo nel nucleo storico della città attraverso la Porta S. Giovanni e di lì a poco ci ritroviamo sulla bella Piazza della Cisterna che ospita, tra gli altri, Palazzo Tortoli-Treccani, la torre dei Pucci, Palazzo Ridolfi, Palazzo Lupi.
Da qui, passiamo in un attimo su un’altra celebre piazza, Piazza del Duomo, con il Duomo (o Chiesa Collegiata) in stile romanico. Subito, però, ci dirigiamo verso Palazzo del Popolo (o Palazzo Nuovo del Podestà) e acquistiamo i biglietti per i Musei Civici (5,00 €). In realtà il nostro obiettivo non è la Pinacoteca, che comunque visiteremo, bensì la Torre Grossa. Dall’alto dei suoi 54 metri, infatti, si gode di un notevole panorama sul borgo e sulle colline limitrofe.
Dopo esserci piacevolmente persi nel groviglio delle vie del borgo, constatiamo che si è fatta ora di cena e decidiamo di fermarci qui, anche perché vogliamo ammirare San Gimignano alla luce della luna.

Domenica 29 aprile 2007
ABBAZIA DI SANT'ANTIMO
Prima tappa della giornata è l’Abbazia di Sant’Antimo. Il complesso sorge in una valle circondata da colli, cipressi e campi coltivati. La posizione è superba e l’avvicinamento al sito lascia davvero a bocca aperta.
E’ davvero tanta la gente che incontriamo qui, soprattutto stranieri. Il numero dei turisti aumenta in prossimità dell’inizio della Messa. Credo che tanti, come me, siano stati attirati dalla prospettiva delle funzioni religiose cantate in gregoriano.
Facciamo un rapido giro all’interno dell’edificio finché permesso, visto che durante la funzione è ovviamente vietato. Non mi lascio sfuggire l’occasione di acquistare un cd di canti gregoriani, che ho potuto sentire anche dal vivo. Non dico di esserci venuta apposta, ma quasi!
Dopo le foto di rito all’esterno dell’Abbazia, ci spostiamo in direzione di Montalcino, che avevamo intravisto dall’alto raggiungendo Sant’Antimo.

MONTALCINO
Arrivati a Montalcino, affollatissima, ci dirigiamo subito alla Fortezza trecentesca. Saliamo sulle torri passando per l’Enoteca della Fortezza e dall’alto del complesso abbiamo un vista sul borgo e sulle colline circostanti.
Lasciata la Fortezza ci addentriamo nelle viuzze lastricate del borgo, un susseguirsi di botteghe ed enoteche per la degustazione e l’acquisto di prodotti tipici locali e soprattutto del celebre Brunello. Anche noi ci siamo fatti tentare dall’acquisto di alcune bottiglie, seppur titubanti, visto che non ce ne intendiamo affatto!
Proseguiamo il nostro percorso e sfilano davanti ai nostri occhi le tante bellezze di Montalcino: il Palazzo Comunale, risalente alla fine del duecento, la Chiesa di Sant'Egidio, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa di San Francesco e, per concludere, il Duomo in stile neoclassico, costruito su un’antica Pieve del XI secolo.

SAN QUIRICO D'ORCIA
Nel complesso, dobbiamo ammettere che San Quirico d’Orcia è stato il borgo che ci ha meno entusiasmati se paragonato a quanto visto finora e, a posteriori, durante tutto il viaggio.
Degna di nota la bella Piazza della Libertà con la Chiesa di San Francesco, punto di accesso agli Orti Leonini, celebri giardini all’italiana cinquecenteschi. Da segnalare, nella parte alta dei giardini, quello che rimane della Torre del Cassero, bombardata durante il secondo conflitto mondiale.

BAGNO VIGNONI
Ultima tappa della giornata, Bagno Vignoni è stato sicuramente uno dei luoghi più suggestivi ed apprezzati del nostro viaggio in Toscana.
Il borgo è molto piccolo e ci si ritrova subito di fronte alla grande vasca di acqua bollente che sgorga a 52° C, posta al centro della piazza e che ha fatto la fortuna del luogo fin dall’antichità.
La scelta di lasciare Bagno Vignoni per ultima si è rivelata azzeccatissima. Dopo aver cenato in uno dei (pochi) ristoranti che si affacciano sulla piazza, possiamo godere di un piacevolissimo giro notturno del borgo, praticamente deserto e fiocamente illuminato.

Lunedì 30 aprile 2007
SIENA
La giornata di oggi è dedicata alla visita di Siena.
Di buon mattino arriviamo in città e lasciamo la macchina in un parcheggio nei pressi della Fortezza di Santa Barbara e da lì ci spostiamo a piedi verso il centro.
Neanche il tempo di percorrere poche decine di metri e subito ci fermiamo in Piazza S. Domenico, attirati dalla visita dell’omonima Basilica.
Lasciata la Basilica, percorriamo via della Sapienza facendo poi una piccola deviazione per la via Santa Caterina, alla volta del Santuario e Casa natale di Santa Caterina, che vediamo da fuori.
Ritornati su via della Sapienza, approdiamo a Piazza Salimbeni, che ospita la sede centrale della Banca Monte dei Paschi di Siena, e da qui ci spostiamo lungo l’animata via Banchi di Sopra.
Lungo l’elegante Via di Città, passiamo in rassegna splendide costruzioni tra le quali spiccano, ovviamente, Palazzo Piccolomini (o delle Papesse), Palazzo Chigi-Saracini e, in corrispondenza del punto in cui si incrociano le strade Banchi di Sopra, Banchi di Sotto e Via di Città, la Loggia della Mercanzia.
Arriviamo finalmente in Piazza del Campo, affascinante e singolare. Cuore della vita cittadina, presenta nella parte alta la Fonte Gaia ed è circondata da splendidi palazzi nobiliari: Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia in primis, ma anche Palazzo Chigi Zondadari, Palazzo Sansedoni, Palazzo d’Elci e le case De Metz. La percorriamo tutta, non vogliamo perderci nessuna angolazione di questa magnifica piazza!
Purtroppo, per questioni di tempo, non possiamo visitare Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia, anche perché la fila di turisti in attesa di accedere al Palazzo è interminabile.
Ci lasciamo la Piazza del Campo alle spalle e approdiamo nella grandiosa Piazza del Duomo.
Per risparmiare tempo, acquistiamo il biglietto cumulativo che, al prezzo di 10,00 €, comprende la visita di Duomo, Museo dell’Opera del Duomo, Battistero, Oratorio di S. Bernardino e Cripta. Il biglietto può essere acquistato presso uno qualsiasi dei monumenti che fanno parte del “circuito” e permette di accedere ai vari luoghi con un ingresso preferenziale, evitando in questo modo le lunghe code agli ingressi.
Iniziamo la nostra visita con il Museo dell’Opera del Duomo, che raccoglie opere provenienti dal Duomo e dal Battistero. Da segnalare, fra le opere conservate, la Maestà di Duccio di Buoninsegna, la Madonna col Bambino di Jacopo della Quercia, la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti. Il museo conserva anche sculture lignee, reliquiari e opere di scuola senese.
Dalla “Sala dei Parati” abbiamo raggiunto il Facciatone, da dove si può ammirare uno straordinario panorama della città e della campagna circostante.
Il Duomo, in stile gotico-romanico, presenta una facciata riccamente decorata e caratterizzata dal rivestimento di marmo bianco-nero. L’interno dell’edificio è notevole, diviso in tre navate da pilastri a fasce bianche e nere ed è ricco di opere d’arte. Ci ha particolarmente affascinati la Libreria Piccolomini, con affreschi del Pinturicchio e preziosi codici miniati.
Di fronte al Duomo, passiamo alla visita del gotico Battistero di San Giovanni, con il pregiato fonte battesimale in marmo, bronzo e smalto.
Dietro al Duomo, invece, accediamo alla Cripta duecentesca, con i suoi tesori pittorici e non, riportati alla luce dopo secoli.
Ci mancherebbe solamente l’Oratorio di S. Bernardino per completare la visita dei monumenti dell’Opera della Metropolitana, ma siamo abbastanza stanchi e così decidiamo di lasciare la città e di spostarci verso sud, lungo la Val d’Orcia.

PIENZA
Lungo la Val d’Orcia Alessio si cimenta in una serie di foto paesaggistiche fino a quando non veniamo sorpresi da un acquazzone e a quel punto decidiamo di spostarci definitivamente a Pienza.
Il rito è sempre lo stesso, vale a dire lasciamo la macchina nei parcheggi preposti al di fuori del borgo e ci facciamo catturare dalle stradine acciottolate del centro.
Fortunatamente di lì a poco smette di piovere, il che rende meno spiacevole il giro del borgo, inaspettatamente poco affollato. Non avendo programmato la visita di Pienza, ci muoviamo senza meta alla scoperta delle sue bellezze “in tempo reale”: Piazza Pio II, la Cattedrale, il Palazzo Comunale ed il Palazzo Vescovile.
Ci fermeremo qui anche per la cena.

Martedì 1 maggio 2007
MONTERIGGIONI
Ultimo contatto con la terra toscana, il bellissimo e minuscolo borgo di Monteriggioni.
Lasciamo la macchina sotto il borgo ed entriamo attravero la Porta Franca (o Romea). Ci ritroviamo nell’ampia Piazza Roma, dove in pratica si affacciano quasi tutti i negozi e i ristorantini di Monteriggioni e dove notiamo la piccola Pieve di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Giovanni Evangelista.
A questo punto o si prosegue sempre dritto lungo la via principale, via 1° maggio, fino ad arrivare a Porta San Giovanni, oppure si gironzola senza meta alla scoperta di ogni angolo del borgo.
Prima di andarcene, facciamo anche qui un giro lungo i camminamenti delle mura (1,50 €), così da poterci gustare il borgo ed i suoi dintorni dall’alto.

Un commento in “Un assaggio di Toscana
  1. Avatar commento
    anto
    30/01/2008 08:32

    ho visitato la val d'orcia per 2 estati..e' belissima...complimenti per le foto

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