La Riserva naturale dei Calanchi di Atri

Un particolarissimo fenomeno geologico dà luogo a un paesaggio di grande fascino

DOV'È, COME RAGGIUNGERLA
Si trova nel Comune di Atri (TE). Dalla A14, uscita Atri/Pineto, raggiungere Atri e seguire le indicazioni per l'Oasi. Dalla A 24 uscita Villa Vomano/Roseto degli Abruzzi imboccare la S.S. 150 fino al bivio per Atri.
In Treno: stazione ferroviaria Pineto-Atri.

LE STRUTTURE E LA GESTIONE
Estensione: 380 ettari. Gestione: WWF Italia, sezione regionale Abruzzo, in convenzione con il Comune di Atri. I servizi sono affidati alla Coop Pachamama.
La sede dell'Oasi si trova presso il Comune di Atri, Palazzo Duchi d’Acquaviva, aperto mattina e pomeriggio dal lunedì al sabato (tel. e fax 085 8780088).
Il Centro visite si trova presso il Colle della Giustizia.

AMBIENTE
L’area protetta accoglie una delle forme più affascinanti del paesaggio collinare adriatico: i calanchi, maestose architetture naturali note anche con il nome di “Bolge” o “Scrimoni”. L’aspetto severo ed imponente di queste formazioni deriva da una forma di erosione dinamica, provocata dalle passate deforestazioni e favorita dai continui disseccamenti e dilavamenti che agiscono sulla conformazione argillosa del terreno, rendendo così visibili numerosi fossili marini.
L’habitat è ricco: fossi, laghetti, macchie boschive, campi coltivati e rimboschimenti fanno compagnia alle rupi calanchive.
In Abruzzo i calanchi sono presenti in numerose zone collinari, ma solo ad Atri caratterizzano così fortemente il paesaggio.

FLORA E FAUNA
Boschi: salice bianco, pioppo bianco, frassino, leccio, pino nero, pino d’aleppo, sorbo domestico, roverella, cipresso, cedro, ulivo.
Arbusti: prugnolo, rosa selvatica, biancospino, sanguinella, rovo, acero campestre, rosmarino, asparago, vischio, edera, ginestra, tamerice, liquirizia, cappero, carciofo selvatico.
Specie idrofile: tifa, equiseto, canna di palude, lenticchia d’acqua.
Rapaci diurni: poiana, gheppio, sparviero (nidificanti), albanella minore, albanella reale.
Rapaci notturni: barbagianni, civetta, allocco, assiolo.
Passeriformi: sterpazzola, occhiocotto, canapino.
Rettili: cervone, biscia dal collare, orbettino.
Mammiferi: volpe, lepre, talpa, riccio, mustelidi.
Ci sono diverse e coloratissime farfalle, tra cui la Melanargia arge, la Melanargia galathea ed il bellissimo Papilio machaon.
L’istrice, simbolo della riserva, non è segnalato da tempo, ma si spera in un suo ritorno.

VISITE
L’Oasi è priva di recinzioni, pertanto può essere visitata liberamente percorrendo i sentieri segnalati (due ore e mezzo circa). Per informazioni su tutte le attività (calendario, orari, modalità di svolgimento, prenotazioni) rivolgersi all’Ufficio della Riserva.
Telefono 085/8780088 - E-mail info@riservacalanchidiatri.it
WEB: http://www.riservacalanchidiatri.it/
In estate viene organizzato un programma di escursioni guidate pomeridiane rivolte ai turisti, che vengono accompagnati lungo i sentieri della Riserva.
Alcune visite si svolgono nelle serate di luna piena, in un’atmosfera di grande suggestione: è indispensabile la prenotazione.
La Riserva costituisce un vero laboratorio all’aria aperta che, grazie alle sue caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche, si presta a numerose attività di educazione ambientale.
In primavera e in autunno si svolgono visite guidate rivolte ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, con la presenza di operatori specializzati del WWF. È’ necessaria la prenotazione.
Si consiglia comunque di passare prima per la sede per informazioni e materiale propedeutico. Le visite guidate partono dal Colle della Giustizia.
Necessarie scarponi o scarpe da ginnastica. Si consigliano un cappellino e una borraccia.

PER LE SCUOLE
L’area protetta, grazie alla sua bellezza paesaggistica, alle presenze florofaunistiche, alle visibili dinamiche geologiche e alle piccole aziende agricole, costituisce un vero laboratorio all’aria aperta. Durante l’anno scolastico si organizzano visite guidate e interventi di educazione ambientale nelle scuole, con la presentazione di una mostra itinerante sulla Riserva.

PER GLI STUDIOSI
Numerose sono le attività di ricerca ancora da svolgere nell’Oasi. Dalla geologia alla paleontologia, alla botanica, alla zoologia. Una menzione a parte va fatta per la lepidottologia: i diversi biotopi esistenti in poche decine di metri portano a fioritura contemporaneamente molte qualità di fiori. Un vero paradiso per le farfalle e per chi le studia! Attualmente sono state realizzate interessanti ricerche sulla presenza di mammiferi e strigiformi e sull’evoluzione dell’agricoltura e del paesaggio dei calanchi.

NEI DINTORNI
Consigliamo di visitare il prezioso centro storico di Atri, prima antica capitale dei Piceni, poi importante centro della Roma imperiale, quindi potente Ducato medioevale e rinascimentale.
Sulla costa si consiglia la visita alla Torre di Cerrano, inclusa nell’istituenda Riserva Marina Statale del Cerrano e attualmente sede di un laboratorio di biologia marina.

MANGIARE E DORMIRE
Ristoranti e/o pizzerie: “Hostaria Zedi”, “Alla Corte”, “Green Time”, “D’Acquaviva”, “Duca d’Atri”
Alberghi: “S. Francesco”, “Hotel Du Parc”
Agriturismi: L'Isola dei Calanchi , Podere San Domenico, “Il Casale”, “La valle del sole”, “Il berrettino”, Agricaliforna
Bed & breakfast: Il Rifugio del Falco.

Per le foto si ringrazia http://www.riservacalanchidiatri.it/

Un commento in “La Riserva naturale dei Calanchi di Atri
  1. Avatar commento
    anitarella
    17/05/2010 00:27

    grazie delle informazioni!

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