Prima di descrivere l'itinerario è doverosa una premessa: ho affrontato questo viaggio noleggiando un camper e non avendo quindi la benché minima esperienza dell'utilizzo di tale mezzo. Sicuramente i camperisti sorrideranno: l'articolo è dedicato a chi non ha mai usato un camper in vita sua e decide di provare questa esperienza. A posteriori direi che forse sarebbe stato meglio, come prima volta, scegliere un mese dal tempo meno instabile di novembre (mese dell'anno scorso in cui è stato effettuato il viaggio), ma tant'è: la disponibilità di tempo era quella, la curiosità tanta e quindi la "voglia" di Francia del Sud e di camper ha prevalso su di tutto. L'itinerario che ho seguito è abbastanza classico: da Milano via autostrada a Genova e quindi a Ventimiglia, poi di seguito, superando Nizza, attraverso la Costa azzurra ad Aix - en - Provence e nelle zone circostanti.Dopo una prima tappa trascorsa la notte a Ventimiglia (dove abbiamo trovato un campeggio che era praticamente chiuso ma ci hanno lasciato dormire all'interno dell'area del Camping), la nostra prima vera sosta è stata Antibes, subito dopo Nizza.A parte il fatto che in altra stagione la zona compresa tra Juan-les-Pins e Cap d'Antibes deve essere splendida, ricordo soprattutto il Castello Grimaldi, nella città vecchia, che ospita il Musée Ricasso ed una bellissima collezione d'arte moderna. Proseguendo, nel cuore mi sono rimasti i paesaggi costieri idilliaci della Costa Azzurra e, più avanti, dell'Esterel, con l'impagabile contrasto cromatico tra il rosso del porfido, il blu carico del mare ed il verde della vegetazione. Devo dire che Cannes "fuori stagione" emana comunque un certo fascino anche se non vi si respira certo quell'aria mondana a cui siamo abituati (sono particolarmente affezionato alla foto delle tre seggiole vuote che ho preso sulla popolarissima Croisette) e che St. Tropez per quanto sfruttata e "popolare" a me è molto piaciuta per l'atmosfera che vi si respira. Nei pressi di St. Tropez c'è Port Grimaud, ricostruzione elegantissima e perfetta di un villaggio in tipico stile provenzale; ciascuna casa, dalla facciata coloratissima, ha il suo punto d'approdo lungo i vari canali che attraversano il paese.Nel camper ... dove, se no? Tuttavia io ho scelto di trascorrere la notte sempre in campeggi: non so se sia ortodosso o nello spirito del vero camperista, però devo dire che mi sono sentito più sicuro e protetto; inoltre ho sempre trovato ambienti puliti ed ospitali. Per informazioni potete contattare i siti turismofrancese.it e campingfrance, oppure consultare la guida Campeggi in Europa del T.C.I.La cucina della Costa Azzurra e della Provenza si caratterizza per la presenza costante della Bouillabaisse (zuppa di pesce, originaria di Marsiglia) da una parte e per il forte uso di olio, verdure (melanzane, funghi, peperoni, zucchine), aromi (erbe di Provenza: timo, basilico, salvia, rosmarino, zafferano) e sapori (aglio su tutti, usato nell'aioli, sorta di maionese all'aglio che accompagna degnamente il pesce bollito e le verdure.Alcuni piatti come la ratatouille (misto di verdure stufate con olio), la pissaladiera (focaccia alle cipolle con olive e acciughe) o la soupe au pistou sono ricette che si ritrovano, più o meno simili, nella vicina Liguria.Antepongo volutamente questo paragrafo agli altri: la "curiosità" del mio viaggio era rappresentata innanzitutto dal camper e da come avremmo vissuto l'esperienza io, mia moglie ed i miei due figli, un bimbo di sei anni ed una bimba di due. Innanzitutto il noleggio: dopo aver scelto a chi rivolgermi (ho guardato semplicemente sulle Pagine Gialle e sono andato "a caso"), c'è stata la presentazione del mezzo: era un camper su meccanica di un Fiat Ducato, in ottimo stato, ed all'interno disponevamo di un bagno, di una sorta di salotto con cucina, che di notte si trasformava in posto letto per due, e di altri due posti letto che si ricavavano da una ribaltina nella zona guida. Beh, devo dire che all'inizio l'eccitazione è stata davvero tanta e la sensazione di "festa" ed avventura che ci ha pervaso veramente molto forte. Dopo le varie spiegazioni di rito ("acque bianche ed acque nere", serbatoi vari, attrezzatura, uso della stufetta interna ecc.) .VIA!!!Date ai bimbi un camper ed il gioco è fatto: la sensazione di casa viaggiante li rende euforici e sinceramente devo dire che è stata una gioia poter constatare come erano felici. Tutto, anche le cose più banali come fare rifornimento d'acqua, diventa un'avventura perché viene riferito al camper ed alla vita nei campeggi. Per i bimbi sicuramente è stata un'esperienza indimenticabile.
La Provenza in camper
VIAGGIO PRECEDENTE
< Tenerife trekking: la salita al Pico de Teide
PROSSIMO VIAGGIO
Isole Andamane, l'ultimo paradiso >
ALTRI VIAGGI IN: francia