La magia del Gargano

Mare, sole, spiagge… ma non solo!

Nell'estate del 2001 decidemmo di trascorrere 2 settimane tra mare, sole, storia e bellezze naturalistiche, così la meta scelta fu il Gargano.Diciamo anche che la moltitudine di impianti turistici, alberghi sulla costa, campeggi e villaggi turistici nel bosco, offrono una scelta varia, per tutte le tasche, di alloggio.
Il viaggio in auto fu piuttosto lungo, Livorno - Vieste, ed il caldo non cessò per tutta la durata della vacanza, salvo qualche fresca giornata di forte vento, che, per due volte, non ci permise di partire per le Isole Tremiti da Vieste per le cattive condizioni del mare.
Le due settimane ci diedero modo di visitare numerosi paesi, cale, spiagge, frequentare diversi ristoranti e pizzerie e soprattutto di incontrare un sacco di gente, molto legata alla tradizione della propria terra, per lo più gente anziana che quietamente, tra sole e mare, conduce la sua vita nella tradizione rurale del posto.
La costa garganica, fortemente minacciata da insediamenti turistici, è caratterizzata da estese pinete di Pino d'Aleppo presenti su ripide falesie, prevalentemente concentrate nel tratto di mare tra Mattinata e Peschici, e dall'arcipelago delle Tremiti.
Indubbiamente un paesaggio suggestivo e molto mediterraneo, che nei suoi colori e profumi ricorda molto la Grecia; paesini arrampicati sulle scogliere, bianchi tetti, case spesso ricavate dalla pietra e centri con strette viuzze piene di negozi di oli, spezie e alimentari della tradizione pugliese.
Oggi il Gargano è un'area protetta dove viene salvaguardata anche la cultura, che trova spesso la massima espressione nell'artigianato locale.

Dove alloggiare
Noi alloggiammo, per tutta la durata della vacanza, presso il centro vacanze Resega Royal: è un complesso turistico situato tra Peschici e Vieste, sulla SS 89, su una superficie di 300 ettari, in una fitta pineta. Più di 250 bungalow immersi nel verde, ristorante, piscina e spiaggia privata a 5 km, raggiungibile anche con bus navetta dalla direzione del villaggio. Tutto sommato discreto il rapporto qualità/prezzo.
Centro Vacanze Resega Royal, SS 89 Km 10 Vieste/Peschici 71019 Vieste (FG)

In cucina
La zona è caratterizzata da una cucina spesso frugale, semplice e genuina, impostata su cinque elementi fondamentali: i farinacei, l'olio d'oliva, i vegetali freschi e secchi, la carne ovina e bovina, il pesce. Viene mantenuto l'uso di paste caserecce: orecchiette, troccoli, maccheroni con il buco, maccheroni arricciolati (fusilli), lagane (lasagne)
Il primato tuttavia spetta al pesce. Abbondano i polpi, le spigole, i dentici, le triglie di tutte le misure (famose le agostinelle del golfo), i calamari, le seppie, le orate, le sogliole, gli sgombri, i prelibati frutti di mare
La casearia offre i latticini di pecora, di vacca, di bufala, pecorino fresco e stagionato, provolone, burrate, manteche, ricotte.
Consiglio vivamente i panzerotti, una specie di calzoni ripieni, dolci o salati, buonissimi, che nella zona prendono nomi diversi.

Itinerario
VICO DEL GARGANO
Cittadina dell'entroterra nota per la sua tradizione tessile.
Le tessiture di Vico del Gargano sono state per secoli sinonimo di qualità; un'arte cancellata dall'avvento della civiltà industriale, che arriva a rompere l'isolamento con la costruzione di nuove strade e mezzi di comunicazione.
Pur resistendo, fino a pochi anni fa, qualche isolata tessitrice che continuava a produrre le sue tele di finissimo lino, il telaio era l'oggetto della memoria.
S'inserisce così in questo contesto il progetto Penelope, adottato dall'ente Parco Nazionale del Gargano, volto a recuperare l'antica arte del telaio.
Merita una visita il centro storico col castello normanno - svevo, il palazzo della Bella, la Chiesa Madre ed il trappeto Maratea, bellissimo esempio di frantoio ipogeo.

PESCHICI
Tranquille baie si alternano a grotte affascinanti mentre, più in alto, sulla costa, diverse torri di avvistamento, dislocate lungo tutto il litorale, fanno bella mostra di sé: nei secoli scorsi avevano la funzione di avvistare i nemici e organizzare le difese, oggi di incuriosire i turisti. Il centro di Peschici è caratterizzato da piccole casette bianche abbarbicate sulle rocce (numerose case sono addirittura scavate nella roccia, rimandando al ricordo dei celebri " Sassi " di Matera, in Basilicata), che conferiscono al borgo un fascino irresistibile. Reperti archeologici di recente rinvenimento attribuiscono al territorio di Peschici origini preistoriche e protostoriche che addirittura lasciano ipotizzare l'esistenza nel suo sito dell'Homo Primigenius.
Come in tutto il Gargano anche a Peschici la natura incontaminata e selvaggia ha creato splendide insenature e grotte che si alternano ad ampie e dorate spiagge. Il contrasto tra la rocciosa e aspra costa garganica e l'intensità dell'azzurro del mare si accende di toni sfavillanti e dona emozioni incomparabili al turista che per la prima volta visita questi luoghi. Baia S. Nicola, Baia di Manacora, Baia del Turco e soprattutto la selvaggia Zaiana offrono una varietà di paesaggi e stili di vita difficilmente riscontrabili in altre zone del promontorio. Numerosi sorgono, in alcune di queste località, i trabucchi, antiche costruzioni in legno utilizzate dai pescatori per sistemare le reti da pesca.
Oggi Peschici conserva ancora molto delle civiltà marinare del passato, come, ad esempio, la suggestiva tradizione di trasportare legna sul dorso dei muli, usanza che deriva dalla necessità di erigere le barricate contro le invasioni dei Pirati. Un paese ricchissimo di storia, di folklore, di tradizioni religiose marinare e contadine
Numerose le Grotte Marine, situate lungo la costa di Peschici; altrettanto numerose sono le agenzie che fanno fare giri in barca lungo la costa a prezzi relativamente contenuti, sempre che il mare lo permetta, visto che è una zona molto ventosa e spesso il mare è troppo mosso!
Nota cinematografica su Peschici: gran parte del film "I cavalieri che fecero l'impresa" con Raoul Bova, è stata girata nei pressi della città.

VIESTE
Vieste è il centro più importante del Gargano bagnato dal mare, situato giusto al centro di una meravigliosa zona litoranea. Caratterizzata da lunghe e larghe spiagge di sabbia dorata e dalla costa alta e rocciosa che ospita bianchi arenili, Vieste è anche una delle città più antiche della Daunia. La sua origine è sia storica che mitologica. Celebre è, infatti, la leggenda di Pizzomunno che si identifica con un bianco monolito che si staglia per 25 metri all’inizio del bellissimo litorale che va incontro a Pugnochiuso. Secondo il mito Pizzomunno sarebbe stato, in realtà, un giovane tramutato in pietra dalle sirene, gelose del suo amore per la bella Cristalda. L’antichità di Vieste è confermata dal ritrovamento di reperti che sono venuti alla luce nel corso degli scavi effettuati nel territorio.
Caratterizzata dal vento, desiderio di ogni windsurfista e di ogni velista, soddisfa i numerosi amanti di questi bei sport acquatici
Oggi Vieste è una delle mete privilegiate del turismo nel Gargano, per i meravigliosi paesaggi naturali, ma anche per i resti storici. Splendido è infatti il suo borgo medievale, che, percorso da stretti vicoli e scalinate tra case bianche, sorge su un promontorio roccioso e, in cima ad esso, poco lontano dal Castello (che fu fatto erigere da Federico II nel 1240), la Basilica, uno dei più antichi esempi di architettura pugliese dell’undicesimo secolo.
All’interno della Cattedrale vi è un’importante statua di legno raffigurante S. Maria di Merino, al cui culto i Viestani sono molto legati. Passeggiando nel borgo medievale, si giunge nella piazza, dove c’è il Seggio, edificio con orologio solare, sede del vecchio municipio; nei dintorni del Seggio è situata la Chiesa di S. Francesco, un antico monastero più volte distrutto dai turchi. Inoltre agli occhi del turista non può sfuggire la suggestiva Piazzetta Ripe, da cui si scorge in lontananza uno dei tanti trabucchi , formato da un intreccio di travi e di reti.
A Vieste si trova soprattutto una natura incontaminata, dove l’erosione del mare e dei venti ha creato grotte stupende e baie di indescrivibile bellezza, che costituiscono un susseguirsi di inestimabili tesori: Baia S. Felice e il celebre " Architiello ", la Baia di Pugnochiuso, Baia delle Zàgare con i suoi faraglioni, Baia di Campi, Baia dei Gabbiani, Vignanotica hanno reso Vieste famosa in tutto il mondo.
Fra la natura rigogliosa e il mare pulito, cristallino, trasparente, la costa alta accoglie innumerevoli cavità, veri prodigi di incanto e meraviglia, operati dal riverbero delle luci e dei colori, dalla trasparenza diafana delle acque e dall'artistico gioco delle rocce rose e smerlettate.
Qui la fantasia e la suggestione trovano il suo più ampio sfogo della meraviglia, fra l'attonito e il trasognato.
I pescatori si sono divertiti a battezzare le grotte con i nomi più curiosi e congeniali, come, per citarne alcuni: grotta Sfondata, Campana, grotta dei Contrabbandieri, grotta dei Due Occhi, grotta dei Colombi, grotta dei Pipistrelli, la grotta Calda o delle Viole, la grotta della Tavolozza, la grotta delle Sirene, quella dei Sogni e del Faraone, la grotta Smeralda, dei Marmi e del Serpente...
Anche a Vieste si possono trovare numerose agenzie che attirano i turisti per giri in barca lungo la costa per ammirare le numerosissime grotte, ch tuttavia non sono tutte visitabili; sicuramente è un'esperienza da non dimenticare di fare, per vedere gli effetti di luce tra la roccia e l'acqua, per provare l'effetto del vento in faccia e l'odore del sale.
Proprio grazie a questo meraviglioso paesaggio, che non ha nulla da invidiare ad altre località turistiche italiane più " blasonate ", lo sviluppo turistico di Vieste negli ultimi venti anni è stato vertiginoso: le poche e semplici pensioni che ospitavano i villeggianti si sono moltiplicate e in gran parte trasformate in comodi e lussuosi alberghi. Da giugno a settembre il centro del Gargano viene letteralmente assalito da turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Andando verso Peschici, in direzione nord, si incontrano spiagge dove è possibile fare windsurf almeno 6 mesi all’anno. A circa 6 km da Vieste c’è una piccola chiesa dedicata al culto della Madonna del Merino, tanto sentito dai viestani. Ubicata all’interno di un sito archeologico, dove sono stati ritrovati i resti di un’antica villa romana, risalente al I sec. a. C., questa chiesa è oggi meta di pellegrinaggio soprattutto il 9 maggio di ogni anno, quando dalla Cattedrale di Vieste la tela raffigurante la Vergine viene accompagnata in processione. Storia e natura incontaminata fanno di Vieste uno dei posti più affascinanti; assolutamente da non perdere è il mercato notturno.
Il proiettarsi dell'abitato sulla lingua di terra nel mare, dà la sensazione di vivere su una splendida isola, costellata dalle mille variopinte vele dei Windsurf, che si culla al soffiar dei venti e al dondolio delle onde del mare.
Il territorio, poi, si allunga, a Nord-Ovest e a Sud, con sinuose coste e fra punte rocciose che spesso si immergono bruscamente, dà spazio ad arenili di notevoli vastità e bellezze.
La sabbia è scintillante, finissima, dal tenue color rosa argentato, soffice più del velluto e impalpabile come cipria e il piede dell'uomo vi affonda con molta facilità. Sono da ricordare per la loro vastità e lunghezza, sul versante settentrionale, le spiagge di S. Lorenzo (km 2), Punta Lunga (km. 0,8), Scialmarino (km 4,5), di Sfinale e Sfinalicchio (km 1,8), e, a mezzogiorno, quelli del Castello (km 4) e di Porto Nuovo (km 2,5), protetto da due caratteristici isolotti.
Anche se piccola, la Baia di S. Felice, incassata fra due dossi cosparsi di folta e profumata pineta, è la più suggestiva. A renderla tale si presta l'Architiello, un costone ampiamente forato, posto al suo imbocco come un portentoso arco di trionfo. La leggenda vuole che sia stato costruito dalle Ninfe marine e dai Tritoni per accogliere nel mese di luglio Nettuno, re del mare, in viaggio di piacere con Anfitrite sua sposa e tributargli feste ed onori. Poi, altrettanto splendide, seguono le spiagge ghiaiose di Campi (km 0,8) e di Pugnochiuso (km 0,4).
Lungo tutta la costa garganica, nelle parti più prominenti si intravedono ancora diverse torri a base quadrata, sono avamposti costruiti nella prima metà del '500, durante il Vicereame di Spagna. In origine erano 25 e servivano essenzialmente a segnalare, col fumo di giorno e con fuoco di notte, i pericoli di incursione da parte di nemici o di pirati.

RODI GARGANICO
Rodi Garganico sorge su un'alta e salmastra rupe incastonata in una lussureggiante vegetazione di oliveti ed agrumeti.
Il tratto di mare che interessa la costa è poco profondo ed è garanzia di sicurezza per i meno esperti al nuoto. E' il punto d'attracco meno distante dalle Isole Tremiti.
Il clima particolarmente mite, il paesaggio suggestivo, il mare limpido e pulito ne fanno uno dei principali luoghi turistici della Regione.
Rodi potrebbe essere stata riedificata sulle rovine della mitica Uria distrutta dopo le guerre puniche.
Sede del primo convento cappuccino del Gargano, la cui chiesa fu consacrata nel 1678.
Nota per la Chiesa del Crocifisso e la Chiesa di S. Nicola di Mira. Si venera la gigantesca e stupenda statua lignea di San Cristoforo, compatrono della cittadina.
Accanto alla chiesa si eleva il campanile articolato su tre piani e realizzato in due differenti momenti in stile romanico - gotico
Il centro storico conserva le caratteristiche di un antico borgo marinaro e non ha costruzioni di rilevante valore artistico. Unico scopo di questa antica popolazione di pescatori era difendersi dal nemico proveniente dal mare. Le abitazioni, pertanto, sono edificate le une accanto alle altre quasi a volersi sovrapporre. Da visitare è la pittoresca zona "sotto il castello".
Proseguendo per i vicoli ripidi e scoscesi si scende al vuccolo, piccolo rione dal nome longobardo dove nel '600 sorgeva una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.

MATTINATA
Un clima dolce e mite; dovunque mandorli, albicocchi, meli, peri: un vero trionfo di vegetazione mediterranea.
Sono soprattutto le coltivazioni di mandorleti e di oliveti a dare un grosso contributo all’economia di Mattinata, oltre ovviamente allo sviluppo turistico. Infatti, al di là del pittoresco insieme che fa di questo paese uno dei fiori all’occhiello del promontorio Gargano, grazie ai suggestivi edifici bianchi con vista sulla baia sottostante, a Mattinata si va soprattutto per il mare: la sua spiaggia, tra le più ampie dell’intero Gargano, è resa celebre per i meravigliosi ciottoli di cui è composta, di varia grandezza, levigati giorno dopo giorno dalle onde marine, che li arricchiscono di incredibili sfumature.
Mattinata è il punto migliore per intraprendere escursioni in barca alla volta di Vieste e in questo tratto di costa, traforata di grotte estremamente suggestive, si trovano caverne stalattitiche, baie, calette, angoli paradisiaci e incantevoli spiaggette raggiungibili solo dal mare. Anche le grotte terrestri esprimono un certo fascino, come quelle in zona Ripa Rosse.

MANFREDONIA
Manfredonia è la città più grande del Gargano, posta in fondo al promontorio, nel golfo a cui dà il nome.
Molti sono gli esempi d'architettura medievale, tra i quali la chiesa di S. Domenico (con affreschi della fine del Trecento), mentre l'antica cattedrale è stata ricostruita nel sec. XVII, epoca cui appartengono il municipio e il palazzo di S. Chiara. Il Castello venne rimaneggiato nel Cinquecento; qui ha sede il Museo nazionale del Gargano, dedicato alle civiltà protostoriche della Daunia (notevoli sono le stele del VII-VI secolo a.C.).
Nel III secolo a.C. lo scrittore greco Licophrone accenna alla presenza di stele funerarie nel nord della Puglia.
La presenza nelle stele di figure mitologiche celtiche, della "chimaira", di riferimenti anatolici, omerici, greci ed etruschi testimoniano gli intensi rapporti che intercorsero tra i Dauni e tutte le popolazioni europee. Le stele maschili e quelle femminili raffigurano l’uomo come guerriero con il pettorale, lo scudo e la spada, e la donna con la collana, le fibule e la cintura.
I ritrovamenti sono circoscritti alla Piana Sipontina a Sud di Manfredonia, in un territorio compreso tra il Cervaro a Nord e il Candelaro a Sud. L’antica laguna costiera, di cui parla Strabone, era costellata di dossi indicati come "Cupole" e "Coppe", sui quali erano situati gli stanziamenti e le zone funerarie.
Tra i luoghi di culto cittadini merita attenzione la Cattedrale, costruita nel 1680; fuori dell'abitato si segnalano le chiese di Santa Maria di Siponto, insigne esempio di romanico pugliese (a pianta quadrata, con elementi esterni di tradizione pisana), e la chiesa di San Leonardo di Siponto, dallo splendido portale, ambedue dei sec. XI-XII.
I costruttori di barche e i pescatori,sono i simboli di questa città; l'acqua e il mare, un mare spesso difficile e amaro, rappresentano ancora la vera anima di questa città dinamica, che, pur gravitando sul porto, nel quale è notevolmente cresciuto il movimento navale, conserva l'antico equilibrio fra mare e terra.

LE ISOLE TREMITI
Le Tremiti sono facilmente raggiungibili tutto l'anno con aliscafi e motonavi da più punti della costa, Vieste, Peschici, Pugnochiuso e Termoli.
Ricordiamo l’Isola di San Nicola, con le sue torri di difesa, le mura, il campanile che sovrasta la chiesa, il castello e l'abbazia.
San Domino, invece, è l'isola turistica più grande delle Tremiti, con numerosi impianti alberghieri, ambita destinazione turistica per le sue spiagge e insenature.
Cretaccio è di natura argillosa, da sempre sottoposta alla continua devastazione delle correnti e dei dilavamenti. E' priva di vegetazione e si mostra spoglia e ruvida: forte è l’impatto cromatico tra il bianco delle rocce ed il blu dell'acqua.
Caparra è l’isola più a nord, con la Torre del faro sulla cresta della Cala nord. Nel centro della radure sorge una casa diroccata, poi null'altro..
Sicuramente è l’ideale per trascorrere una giornata immersi nella natura, lontani da qualsiasi tecnologia; peccato che siamo circondate da numerosissime barche e barchette!

PARCO DEL GARGANO
Il Gargano si erge nettamente come un’isola di calcare dal mare di grano sottostante. A prima vista appare una terra brulla e inospitale e difficilmente si riuscirebbe ad immaginare la ricchezza di vita e di ambienti che nasconde
Tra le vette, che raggiungono anche i mille metri, e gli altipiani lunari s’insinuano profondi valloni corrosi da tortuosi torrenti. La Foresta Umbra, tra le più antiche d’Europa, crea una chioma fitta e impenetrabile ai raggi solari, dando rifugio al raro capriolo garganico ed all’ormai inusuale gatto selvatico. Tutta questa ricchezza è, da qualche anno, protetta da un Parco Nazionale che ancora oggi stenta a decollare nonostante l’antico impegno del WWF e delle altre associazioni ambientaliste.
Anche d'estate la Foresta Umbra è umida e fresca, ideale per numerosi percorsi di trekking.
Sulla carta rappresenta l'area protetta italiana più estesa: 120.000 ettari. Sono stati individuati ben 12 ecosistemi che ne fanno il territorio europeo a maggiore biodiversità. Ma è anche un parco fortemente antropizzato con 18 comuni, 7 centri urbani, 60.000 abitanti. È un territorio che ha subito notevoli aggressioni specialmente a causa della speculazione edilizia, degli incendi e del bracconaggio. Alcuni habitat, infatti, sono andati distrutti e molte specie animali e vegetali rischiano l'estinzione.

2 commenti in “La magia del Gargano
  1. Avatar commento
    Lo Staff
    22/09/2004 17:02

    Ciao Franco, ti consigliamo di mettere la tua richiesta nel nostro forum (gratuito). E' uno spazio più versatile di questo e avrai più probabilità di ottenere risposte! Saluti

  2. Avatar commento
    Franco
    22/09/2004 16:14

    Io e mia moglie vogliamo affittare una casetta o una villetta per almeno un anno in questa regione. Ci piacerebbe sapere i prezzi--un idea almeno. Grazie, Franco Raffini

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