In Israele!

Una marcia internazionale dà l’opportunità di una vera aggregazione fra i popoli in una terra martoriata che ha vissuto le principali tappe della Storia e della spiritualità

La IML (International Marching League) Walking Association è un'associazione che comprende 22 paesi e promuove il camminare sia come pratica salutare sia come occasione di incontro e dialogo: il motto infatti è “Nos iungat ambulare” (Ci unisca il camminare).
Sylvie, Marina ed io ci siamo uniti ad Antonella e Mauro e siamo partiti alla volta di Israele dove loro, rappresentando il Comune di Arenzano, erano impegnati in un meeting di questa associazione.
Non senza timori, sentendo sempre notizie poco rassicuranti sulla situazione in cui versa continuamente questa striscia di terra. Noi, fortunatamente, abbiamo potuto visitare molti luoghi senza che succedesse nulla, ma una certa tensione esiste poiché è assai frequente veder girare cittadini armati (abbiamo notato in un pub giovani ballare con la pistola alla cintura).
Certo non è un bel vivere. A parte questo, Israele è un paese magnifico e noi, anche se con poco tempo a disposizione, siamo riusciti a vedere molto, grazie anche alla disponibilità di due amici israeliani Haim e Gad persone squisite, amanti delle marce e del loro Paese.Ed ecco il diario del nostro breve soggiorno (Antonella e Mauro si sono potuti unire a noi solo gli ultimi due giorni in quanto sempre impegnati per il meeting).

Mercoledì 17 Marzo 2010
Partenza da Milano Malpensa alle 9.00 con volo Alitalia e arrivo Tel Aviv alle 13.30.
Trasferimento all'Hotel Metropolita a due passi dal mare.
Lasciate le valigie facciamo subito una lunga passeggiata sul lungomare, la temperatura è ottima e ci godiamo queste ore fino al tramonto. Il lungomare di Tel Aviv è molto vissuto: chi passeggia, chi corre, chi va in bici, chi sui pattini, sulla spiaggia poi vari sports, calcio, beach volley, surf sulle piccole onde.

Giovedì 18 Marzo
Gad, con la sua auto, ci fa da guida per un giro al nord; si unisce a noi Jenny, un'amica di Sylvie, che vive in Israele da 8 anni molto cara, simpatica e preziosa interprete.
Prima sosta al villaggio di ALFEI MENASCHE da dove, salendo su un'altura, entriamo subito nella realtà israeliana in quanto si vedono alcuni villaggi arabi molto vicini con barriere di reticolato e divisioni non proprio piacevoli, ma come dice Jenny assolutamente necessarie poché quando queste protezioni non c'erano gli attentati erano molto frequenti.
Passiamo poi città in continua espansione disseminate di grattacieli come KFAR SABA e NETANYA e la stessa CESAREA dove i resti dell'acquedotto romano, l'anfiteatro e le mura del vecchio castello sono circondate da moderne costruzioni.
Sosta pranzo nella cittadina drusa di DALIAT EL CARMEL. Sappiamo molto poco sui Drusi, ci viene spiegato che sono seguaci di una setta religiosa di origine mussulmana, ma poco amati dal mondo arabo in quanto i giovani prestano servizio militare nell'esercito israeliano.
In un locale molto casalingo marito e moglie ci hanno servito un vero pranzo druso: focaccine, purè di ceci, olive, peperonata, agnello alla brace, cavolfiore con pasta di sesamo, caffè e thè. Veramente una piacevole esperienza.
Nel pomeriggio visitiamo HAIFA. Ho letto da qualche parte che si usa dire: “A Tel Aviv ci si diverte, a Gerusalemme si prega e ad Haifa si lavora”, infatti vi è un grande porto, molte raffinerie e la campagna intorno tutta coltivata. La città si estende anche alle pendici del MONTE CARMELO dove fa bella mostra di sè il TEMPIO BAHAI con la sua lunga scalinata ed il parco tutto fiorito. Credo che il Tempio di Haifa sia la massima struttura di questa religione.
Verso sera ritorniamo a Tel Aviv salutando caramente Jenny che non vedremo più in quanto, abitando a BEERSHEVA nel sud di Israele, è molto difficoltoso per lei raggiungerci.

Venerdì 19 Marzo
Le nostre guide oggi sono Haim e sua moglie Orna e ci condurranno in giro per la Galilea.
Prima destinazione BEIT SHEAN dove prendiamo possesso delle camere, prenotate da Haim, che dovranno ospitarci questa sera poiché non faremo ritorno a Tel Aviv.
Espletate le operazioni in breve tempo arriviamo a TIBERIADE sul Lago di Galilea: il paesaggio è molto bello poiché essendo primavera tutto è verde, fiorito e molto curato.
In successione visitiamo YARDENITH sito sul fiume Giordano dove avvenne il battesimo di Gesù ad opera di Giovanni Battista.
Poi TABGHA dove si trova la Chiesa della Moltiplicazione, così chiamata per il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Poi saliamo su una collina chiamata il Monte delle Batitudini, posto dove regna una pace ed un silenzio veramente degni di questo nome. Secondo la tradizione qui Gesù tenne il Sermone sul Monte.
A KFAR NAHUM visitiamo i resti di un'antica sinagoga dove pare Gesù predicasse e alcuni ruderi, sotto l'attuale chiesa, dove si ritiene fosse la casa di Pietro.
Per la sosta pranzo scegliamo un'area pic-nic sulla riva del lago e gustiamo alcune specialità fatte in casa da Orna; noi contribuiamo con dell'ottimo parmigiano e frutta fresca.
Lasciato il lago puntiamo su NAZARETH: purtroppo, causa l'intenso traffico, abbiamo poco tempo quindi visitiamo solo la Basilica dell'Annunciazione, enorme chiesa in stile moderno che perde molto del misticismo che ti aspetteresti.
Alle 19 siamo di ritorno a Beit Shean dove facciamo la conoscenza con un gruppo di israeliani, amici di Haim e Gad, che marceranno con noi domani.
E proprio insieme a tutto il gruppo andiamo a cena al ristorante Zel Tamar situato nel kibbutz chiamato Ashdot Yaacon, locale molto bello frequentato da molti giovani dove mangiamo ottimamente spendendo circa 22 euro a persona.
Finiamo la serata partecipando alla festa organizzata per i delegati delle varie nazioni partecipanti, anche questa in un kibbutz chiamato En Harod. Qui tutti bevono, ballano e cantano in un vero clima di fratellanza tra i popoli.

Sabato 20 Marzo
Oggi partecipiamo alla marcia, per la quale vi sono 3 opzioni: 20 km, 11 km, 5 km.
Sylvie, Marina e Orna fanno la 11 km; Antonella, Mauro ed io insieme al gruppo israeliano facciamo la 20 km. La marcia si svolge in località MONTE GILBOA, una ridente collina che domina la fertile VALLE JEZREEL. E' un posto molto bello in particolare nel periodo primaverile quando tutto è verde e fiorito, dall'alto sembra di vedere un paesaggio paragonabile quasi alla campagna toscana.
Il tempo è splendido, la compagnia allegra, si cammina in tutto relax visto anche il poco dislivello.
Unica nota stonata l'autoblindo con soldati armati che pattuglia la fascia di protezione mentre costeggiamo un villaggio arabo.
Alle 14 ci ritroviamo tutti, un po' stanchi ma soddisfatti, su un enorme prato dove c'è musica, bancarelle, posti di ristoro e tanta allegria.
Dopo i vari saluti, con l'augurio e la promessa, di rivederci ad Arenzano ritorniamo a Tel Aviv sempre accompagnati dal premuroso Haim.

Domenica 21 Marzo
Per oggi Haim ci ha prenotato una guida parlante italiano. Facciamo la sua conoscenza puntualmente alle 8.30 nell'atrio dell'Hotel, si chiama Avi Goren. Parla molto bene italiano avendo studiato in Italia, conosce molto bene il suo Paese ed il suo lavoro ed è molto scaltro nel muoversi tra le varie difficoltà.
Con circa due ore di auto siamo sul Mar Morto e lo spettacolo del deserto con le sue varietà di colori è incredibile. Fa anche un certo effetto vedere in un posto simile una serie di hotels sulle rive del “mare” ma sono molte le persone che traggono beneficio dalle proprietà curative di queste acque.
Altra curiosità, si passa da un'altitudine di +800 metri a –400 metri a livello dell'acqua.
Siamo venuti qui per visitare la FORTEZZA DI MASADA e, con l'aiuto di una cabinovia, in un attimo siamo tra i ruderi della Fortezza.
Avi è molto bravo nella spiegazione di molti particolari sulla storia: l'assedio dei Romani, il suicidio collettivo come pure sulla vita che si svolgeva in questo luogo poiché viene da pensare come facessero a vivere così tante persone in mezzo al deserto.
Veramente una visita molto interessante e con un panorama affascinante.
Ci spostiamo poi a QUMRAN, sito archeologico diventato famoso in seguito alla scoperta nel 1947 di un fascio di manoscritti antichi, i famosi Rotoli del Mar Morto. Qui si visitano i resti di una comunità monastica che visse nel II secolo a.C., gli Esseni, e una riproduzione dei Rotoli (gli originali sono custoditi a Gerusalemme nel Museo d'Israele).
Dopo tanta storia ci rilassiamo facendo l'immancabile bagno nel Mar Morto. Marina ed io avevamo già fatto questa esperienza anni fa visitando la Giordania, ma il galleggiare così facilmente sull'acqua è sempre una strana sensazione.
In serata ritorniamo a Tel Aviv e ceniamo in un simpatico ristorante dove i camerieri, oltre a servire ai tavoli, si alternano su di un piccolo palcoscenico cantando anche molto bene.

Lunedì 22 Marzo
Anche oggi siamo guidati da Avi ed il programma è intenso.
Ci dirigiamo verso Gerusalemme ma prima saliamo al MONTE SCOPUS, sede dell'Università Ebraica, da dove si gode un notevole panorama sul deserto della Giudea fino al Mar Morto.
Saliamo poi al MONTE DEGLI ULIVI proprio di fronte a Gerusalemme. E' impressionante vedere tutto il lato della collina ricoperto di tombe, pare siano circa 150.000. Avi ci spiega che, secondo le scritture, questo posto sarà il primo dove i morti rinasceranno quindi molto ambito dagli Ebrei per farsi seppellire.
Prima di entrare nella città vecchia di GERUSALEMME visitiamo il GETSEMANI, un giardino con ulivi giganteschi dove Gesù si ritirò prima di essere tradito da Giuda. Purtroppo anche qui la serenità del luogo è offuscata dalla moltitudine chiassosa dei turisti.
Le mura della città vecchia di Gerusalemme hanno otto porte, noi entriamo da quella chiamata la Porta del Letame essendo quella più vicino al Muro del Pianto.
Dopo aver passato un rigido controllo siamo sul piazzale davanti al Muro; essere in questo luogo è commovente, penso anche per i non credenti, poiché si percepisce la grande venerazione che tutti hanno per questo luogo sacro.
Attraversiamo poi le viuzze del quartiere mussulmano, di quello ebraico ed infine seguiamo un gruppo di pellegrini cristiani che stanno ripercorrendo le Stazioni della VIA DOLOROSA che ricorda il percorso di Gesù con la Croce sulle spalle fino al Calvario.
Per Calvario abbiamo sempre immaginato la cima di una collina, oggi è identificato all'interno della CHIESA DEL SANTO SEPOLCRO dove appunto vi è anche la sua tomba.
A questo punto non ci resta che visitare BETLEMME, ma essendo in territorio palestinese non è così semplice. Qui interviene la scaltrezza di Avi che ci affida ad un suo collega dell'altra sponda che, passaporti alla mano, ci conduce al di là del famoso muro di divisione. Un monaco greco-ortodosso parlante un italiano così così ci fa entrare velocemente (visto quasi l'ora di chiusura) nella Basilica di Betlemme e finalmente davanti alla grotta e alla mangiatoia.
La giornata finisce nella cittadina di KFAR SABA dove abitano Avi, Haim e Gad. Siamo loro ospiti e di tutto il gruppo dei marciatori al ristorante Shipudey Zippora dove, oltre ad assaporare una moltitudine di piattini di cose buone, cementiamo una vera amicizia con questi simpatici israeliani che sono stati veramente prodighi di premure e cortesie.
Speriamo di poter ricambiare tutto questo ad Arenzano.

Martedì 23 Marzo
Oggi è il giorno della partenza. Passiamo la mattinata facendo nuovamente la passeggiata di Tel Aviv fino all'antica cittadella di JAFFA, tutta ricostruita, molto leccata e piena di ristoranti, negozi d'arte e souvenir.
Ultima cosa: all'aereoporto bisogna passare una lunga serie di controlli molto accurati che, pur avendo molto tempo, ci fanno temere di perdere l'aereo.
Partenza Tel Aviv ore 15.30 - Arrivo Milano Malpensa ore 18.35.

NOTIZIE VARIE E COSTI
Hotel Metropolitan tel. +972-3-5192727 costo camera doppia Euro 111
Volo Alitalia Milano Malpensa - Tel Aviv: Euro 377.
Guida Avi Goren tel. +972-9-7413305: Euro 850 (2 giorni in 6 persone).
Ristoranti: in media circa 20 euro a pasto.
Telecabina Masada: Euro 13.
Ingressi in alcuni siti: una media di 4 euro a persona.

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