In occasione dei cinquant’anni di mia moglie abbiamo pensato di fare un viaggio per l’occasione. L’Africa tornava ricorrente nei nostri pensieri, ma la ritrosia di mia moglie a ripetere la profilassi antimalarica fatta due anni fa, ci ha indotto a cambiare destinazione.
E poiché avevo da tempo promesso di farle vedere San Pietroburgo (per me si trattava di un ritorno dopo molti anni), che nel mio immaginario era rimasta la più bella città del mondo, abbiamo deciso di fare un giro che contemplava Mosca e da qui risalire il Volga e i vari canali e laghi e raggiungere San Pietroburgo in crociera incontrando lungo il percorso alcune interessantissime località di cui darò conto di seguito.
Lo abbiamo fatto con un’ agenzia di Milano prenotato per tempo entro il 31 dicembre del 2011 risparmiando così 200,00 € a testa rispetto costo base. E’ un viaggio che non può essere realizzato da soli poiché non vi sono mezzi di comunicazione fluviali che risalgono da Mosca fino a San Pietroburgo. Lungo il percorso ci sono 18 chiuse da superare per risolvere il problema del dislivello dell’acqua in alcuni punti.
COSTI in € per due persone
2.780,00€ per due persone (volo, crociera, all inclusive - offerta entro il 31.12.2011)
40,00€ supplemento per due persone volo diretto ALITALIA al ritorno
220,00€ supplemento per due persone ponte scialuppe
140,00€ due visti consolari russi
50,00€ assicurazione sanitaria per due persone
30,00€ sim card russa
25,45€ spedizione (Racc A/R) e rispedizione (posta celere) passaporti
80,58€ due marche per passaporti
51,30€ parcheggio long term a Fiumicino
108,00€ mance
33,42€ bibite
297,13€ escursioni ed ingressi extra
11,69€ trasporti in loco (metro e bus)
108,37€ varie
24,60€ benzina e autostrada per Fiumicino aeroporto A/R
Totale 4.000,54 € due persone
Acquisti e regali a parte.
PIANO VOLI
Voli con AIR FRANCE via Parigi all’andata e con ALITALIA diretto al ritorno.
ANDATA:
AF 1305 08 AGOSTO ROMA FIUMICINO ORE 11:20 - Parigi 13:30
AF 2544 PARIGI ORE 16:00 – MOSCA SHEREMETYEVO ORE 21:40.
RITORNO:
AZ 541 19 AGOSTO SAN PIETROBURGO ORE 17:50 – ROMA FIUMICINO ORE 19:35
Gli orari indicati sono quelli locali. L’ora di Mosca e San Pietroburgo è +2 rispetto all’Italia.
CONSIDERAZIONI E CONSIGLI
La crociera non si può fare da soli. Non c’è un mezzo di trasporto fluviale che consenta di effettuarla. Le 18 chiuse che bisogna superare tra Mosca e San Pietroburgo costituiscono un impedimento non ovviabile.
1- LINGUA: Mosca e San Pietroburgo, invece, scontando qualche difficoltà legata alla lingua, possono essere visitate anche in autonomia. E’ utile imparare l’alfabeto cirillico soprattutto per individuare le stazioni della metro. Tenete conto, poi, che alcune parole sono simili alle nostre. Ad esempio касса (si legge cassa) significa cassa, туалет (si legge tualiet) toilet, билет (si legge biliet) biglietto, стоп=stop, per cui la conoscenza dell’alfabeto cirillico, e sapere di conseguenza leggere le parole, può essere di qualche utilità pratica. Tenete conto che le lettere dell’alfabeto cirillico hanno tre derivazioni: latina (A, E, M, O, T e su queste non ci sono problemi), greca (e chi ha fatto il liceo classico ha indubbi vantaggi), ebraica e cirillica.
2- COLLEGAMENTI MOSCA-SAN PIETROBURGO: il collegamento tra le due città è assicurato sia dall’aereo che dal treno.
a)- L’aereo costa dai 50 € in su (e altrettanto di taxi per/da aeroporto) e il volo dura un’ora e 15’. Ma i tempi per raggiungere gli aeroporti e viceversa possono essere anche di più di due ore (specialmente a Mosca che sono 28 km dallo Sheremetyevo) nelle ore di punta, cui occorre aggiungere i tempi in cui bisogna essere in aeroporto in anticipo.
b) Ci sono molti collegamenti in treno (circa 20 al giorno) tra le due città. Il collegamento più veloce lo effettua il treno ad alta velocità Sapsan che raggiunge i 330 kmh. Impiega dalle 4 alle 4 ore e mezza e il biglietto sola andata costa dagli 85 ai 110 € (vedete il sito www.russiantrains.com).
3- CAMBIO VALUTA: (1 €=39 Rubli circa nel periodo del nostro viaggio) gli uffici cambi sono un po’ più vantaggiosi delle banche, anche se di poco. Anche in aeroporto il cambio è un po’ più svantaggioso. Uffici cambio e banche sono piuttosto diffusi e la loro presenza rispecchia ormai gli standard occidentali. Cercate di avere sempre con voi banconote di piccolo taglio (50-100 rubli che equivalgono a 1,30-2,50 €) per le spese spicciole. Comunque in caso di difficoltà accettano anche gli €.
4- CARTE DI CREDITO: sono accettate quasi ovunque specie quelle dei circuiti Visa e Mastercard.
5- SIGARETTE: per chi fuma, non comperate le sigarette in aeroporto che costano il doppio di quanto le pagate in giro per le città dove costano 50 rubli (=1,30 € a pacchetto).
6- TAXI: chiedete sempre il prezzo prima di salire; i taxi ufficiali accettano anche il pagamento con carta di credito, ma ovviamente costano di più. Meglio avere rubli in tasca.
7- TRANSFER DA/PER AEROPORTO: a Mosca costa dai 1.800 ai 2.200 rubli (dai 45 ai 55 €) per circa 28 km, ma ci possono volere 1-2 ore a seconda del traffico. A San Pietroburgo sono un po’ meno cari sia perché la vita è meno cara sia perché l’aeroporto è più vicino alla città rispetto a Mosca.
8- SICUREZZA: le città russe non sono meno sicure di Roma o di Milano. E’ bene comunque adottare le più elementari misure di sicurezza nei luoghi affollati quali le metro e a Peterhof.
9- REGALI: scatole laccate, matrioska e uova di Fabergé sono gli oggetti che vanno per la maggiore. Ve ne sono a buon mercato, ma ve ne sono anche di pregiati che costano centinaia di €.
10- MEZZI DI TRASPORTO: la metro di Mosca, oltre ad essere bellissima (e almeno qui non c’è partita con quella di San Pietroburgo), è anche molto ben ramificata e non è complicata da decifrare. Quella di San Pietroburgo è meno capillare, ma qui l’esigenza del trasporto è minore. Se si hanno buone gambe St Peter può essere percorsa in larga parte anche a piedi.
Il biglietto della metro a Mosca costa 28 rubli, a San Pietroburgo 27.
11- ACQUA MINERALE: non bevete acqua che non sia sigillata, anche se costa piuttosto cara. Una bottiglia al negozio costa 1,30 €.Mosca - Uglich: Km. 264
Uglich - Yaroslavl: Km. 210
Yaroslavl - Goritsy: Km. 521
Goritsy - Kizhi: Km. 375
Kizhi - Mandrogy: Km. 290
Mandrogy - San Pietroburgo: Km. 250
8 Agosto 2012 – In volo per Mosca
La giornata è interamente impegnata dai voli da Roma Fiumicino, via Parigi, per Mosca dove arriviamo verso le 22:00 della sera all’aeroporto Sheremetievo. Da qui veniamo prelevati e condotti alla nave ormeggiata nel porto fluviale di Mosca Richnoy Vokzal.
9 Agosto 2012 – Mosca
In realtà è il primo giorno in Russia poiché, come detto sopra, il giorno 8 agosto è stato totalmente occupato dai voli che ci portano a Mosca alle 22:00 della sera.
Giro della città che include: piazza del Teatro (Bolshoy), piazza della Rivoluzione (qui c’è la fermata della metro “Teatralnaya” – linea verde – con la quale si raggiunge il porto fluviale di Richnoy Vokzal dove è ancorata la nave su cui dormiremo tutte le notti del viaggio e il monumento a Carlo Marx), piazza del Maneggio, la piazza Rossa e la Cattedrale di San Basilio, i Magazzini Gum, la Cattedrale di Cristo Salvatore abbattuta nel 1932 dal regime sovietico e la cui ricostruzione è iniziata nei primi anni ’90 e ultimata nel 2000, la collina dei Passeri.
Il pomeriggio è libero e lo dedichiamo agli interni della cattedrale di S. Basilio e a una passeggiata nella parte retrostantela Cattedrale e sul ponte sulla Moscova e poi ai giardini Alessandrovsky, meta prediletta dai moscoviti quando fa bel tempo, dove si trova il monumento al milite ignoto.
10 Agosto 2012 - Mosca
E’ la giornata dedicata alla visita del Cremlino che impegna tutta la mattinata e dove ancora resiste quello sgorbio del tutto fuori contesto del Palazzo dei Congressi sulla destra appena si entra dalla Torre Kutufya. Non si capisce perché non provvedono ad abbatterlo . Il pomeriggio è libero e lo dedichiamo ad una piacevole visita a piedi sulla via Arbat brulicante di caffè, ristoranti, negozi, artisti di strada. Per chi va a Mosca una visita all’Arbat è d’obbligo.
Sull’ Arbat si trova la inconfondibile Casa-museo di colore azzurro di Pushkin.
Tornati in nave con la solita metro, la sera salpiamo per la crociera sul Volga che ci condurrà a San Pietroburgo passando per Uglitch, la prima delle cinque tappe dell’itinerario.
Supereremo 6 chiuse del canale di Mosca.
11 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo a UGLITCH
Navigazione fino ad Uglitch, piccola cittadina dove visitiamo la bella Chiesa di colore rosso di San Dimitri sul Sangue, la Cattedrale della Trasfigurazione, di colore giallo e dalle cupole verdi che si raggiungono con una breve passeggiata a piedi dal molo passando tra due file di fitte bancarelle di souvenir. Altra breve passeggiata a piedi per il Convento di Sant’Alessio.
La cittadina è famosa anche per le sue fabbriche di orologi e la produzione di formaggi.
Durante la navigazione incontriamo il campanile di Kalyazin e superiamo la chiusa di Rybinsk situata nell’omonimo bacino.
Quando Stalin ordinò la costruzione del bacino di Uglitch alla fine degli anni ’30 l’acqua inondò la parte vecchia di Kalyazin. Rimase fuori dall’acqua solo il campanile del Monastero di San Nicola, che è quello cui si passa accanto durante la navigazione e che è denominato appunto campanile di Kalyazin..
12 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo a YAROSLAVL
Arrivo a YAROSLAVL e visita delle principali attrazioni turistiche. Qui c’è la confluenza del Volga e del Kotorosl.
Visita ad un negozio dove vendono scatole laccate di livello elevato ed altri souvenir turistici.
Visitiamo il Monastero della Trasfigurazione del Salvatore dalle mura bianche al cui interno c’è un bel negozio di souvenir.
Dal pullman vediamo la chiesa rossa dell’Arcangelo Michele e visitiamo la chiesa di San Nicola Rublenyi mentre è in corso una funzione religiosa.
Visitiamo la bella Chiesa del Profeta Elia in centro città e la Cappella nei giardini adiacenti il palazzo di epoca Staliniana dove ha sede l’Amministrazione della città che conta 610.000 abitanti.
Ritorno all’imbarco e proseguimento della navigazione.
13 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo a GORITZY
E’ la volta di GORITZY sul fiume Sheksna. Si tratta di un tipico villaggio russo con le case di legno, ma se ne vedono anche alcune in muratura e alcune metà in muratura e metà in legno (la parte superiore).
Qui visitiamo il Monastero di San Cirillo del Lago Bianco per cui il villaggio è famoso e che dista 7 km dal molo.
14 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo all’isola di KIZHI
Dal Volga attraversiamo il Lago Bianco dirigendoci verso il Lago ONEGA (il secondo d’ Europa per grandezza dopo il LADOGA). Visita alla plancia di comando: il comandante ci spiega che la nave ha una velocità massima di 25 kmh e le condizioni per poter navigare sono che vi siano almeno 4,5 m di profondità dell’acqua. La parte della nave che si immerge è di 3 m. Nel corso della navigazione supereremo 18 chiuse e un dislivello di 150 m.
Navighiamo sul lago Onega che ha una profondità che va dai 30 ai 100 m: contiene 40 specie di pesci e 200 tipi di uccelli. Le acque non sono inquinate e il clima è rigido.
L’isola di Kishi si trova sul Lago Onega, è lunga 8 km e larga 1.500 metri. Qui visitiamo la Cattedrale della Trasfigurazione tutta in legno e la Casa Museo di un contadino sempre in legno.
L’ isola è “Patrimonio dell’Umanità”.
15 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo a MANDROGA
Da Kizhi riprendiamo la navigazione sul lago Onega e poi sul fiume Svir che unisce i laghi Onega e Ladoga.
Raggiungiamo il villaggio di Mandroga dalle belle costruzioni in legno colorato e tanti negozi di souvenir tutti rigorosamente in legno. Degno di nota è il Museo della Vodka con tantissime marche di vodka di alta qualità. .
La permanenza si svolge tutta nei pressi del molo.
16 Agosto 2012 – Navigazione e arrivo a SAN PIETROBURGO-Tour della città
Arrivo a San Pietroburgo al mattino presto e dopo la colazione si parte in pullman per il tour della città.
Visitiamo in sequenza: lo SMOLNY, la Cattedrale di San Salvatore sul Sangue Versato, San Isacco e la Fortezza di Pietro e Paolo dove a mezzogiorno udiamo il colpo di cannone. Durante il tour sostiamo in un negozio statale di souvenir sull’isola Vassilevsky.
Dopo un pranzo sollecito in un self-service andiamo in visita a Peterhof, la residenza estiva degli Zar sul Golfo di Finlandia.
Dopo il rientro da Peterhof, breve rientro in cabina per una rinfrescata e di nuovo in pullman per la serata di Canti e Balli Cosacchi. Un’ora e mezza di meraviglia: ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE!!!!!
17 Agosto 2012 – SAN PIETROBURGO - Hermitage
E’ il giorno della visita all’Hermitage, già Palazzo d’Inverno poiché residenza invernale della famiglia dello Zar. Sale sontuose e quadri inestimabili.
Vediamo due sale del Trono, il Vestibolo, la Sala dei Cavalieri e quella di Corte e poi dipinti di pittori italiani, fiamminghi, spagnoli e degli impressionisti. Opere del Canova e quant’altro. Il Museo è enorme e per gli amanti dell’arte non bastano dieci giorni. Lo visitano 15.000 persone al giorno.
Alla fine della visita ci dividiamo dal gruppo per fare per conto nostro il tour dei canali che effettuiamo a partire dal canale Griboedov sulla Prospettiva Nevsky su un lato della quale si trova la Cattedrale di Kazan. Passiamo davanti al caffè di Pushkin, poi sul canale prendiamo un waterbus e facciamo il giro dei canali (1.000 RB in due) che dura un’ora e un quarto.
Navighiamo per i canali, poi ci immettiamo sulla Neva percorrendone alcuni tratti. Costeggiamo la Fortezza di Pietro e Paolo, infine torniamo al punto di imbarco.
Breve tratto a piedi per prendere sulla Pr. Nevsky la metro e poi il bus per tornare alla nave.
Il gettone della metro a San Pietroburgo costa 27 Rubli (=0,67 €), mentre il bus ne costa 30 (=0,75).
18 Agosto 2012 – SAN PIETROBURGO - Escursione a PUSHKIN
E’ il giorno della visita alla residenza e al parco di Caterina a Pushkin. Per arrivarci passiamo davanti alla casa di Pushkin. Arriviamo presto e il Palazzo è ancora chiuso, apre di lì a poco alle 08:30.
Gli interni del Palazzo sono di un lusso e di uno sfarzo imbarazzanti. Il clou è la Sala d’Ambra, ma in ogni dove abbonda il superfluo. Ad essere sincero a me ha disturbato un po’ questo sfrenato festival della vanità. Ma è una mia opinione.
Visitiamo il bel parco, i giardini ben curati, la grotta, il laghetto, i bagni, l’Ammiragliato dalla parte opposta del Palazzo. Tornando attraversiamo la cittadina dai bei parchi con le case immerse in un verde lussureggiante e curato in mezzo a grandi alberi.
Il pomeriggio è libero e allora torniamo in centro per nostro conto sulla Prospettiva Nevsky e poi verso la Cattedrale di Sant’Isacco dal cui colonnato si gode una stupenda vista panoramica della città, ma per farlo occorre salire a piedi i 262 gradini che portano in cima. Non è poi così faticoso. La veduta è spettacolare a 360 gradi. Dopo il tour via terra e il giro dei canali, questa è un altro modo di godersi questa ineguagliabile città.
Attraversiamo i giardini dell’Ammiragliato adiacenti alla piazza dei Decabristi dove si trova il monumento equestre a Pietro il Grande. Sono pieni di gente per la bellissima giornata (a San Pietroburgo, purtroppo, le belle giornate non sono molte), attraversiamo il ponte del Palazzo e camminiamo per l’isola Vassilevsky dove c’è una fermata della metro che senza cambiare ci porta alla fermata Lomonovsky da cui col bus torniamo alla nave.
San Pietroburgo è una città molto razionale, il traffico è corretto, ci sono molti semafori e strisce pedonali che rende molto agevole girarla a piedi, molto più che a Mosca.
Gran bella giornata, luminosa, il cielo è azzurro e c’è un bel sole. Una rarità per San Pietroburgo.
19 Agosto 2012 – Giorno del ritorno
Il nostro trasferimento in aeroporto è previsto per le 14:15. Ci sarebbe il tempo di fare ancora una puntatina in centro, ma decidiamo di restare nei paraggi della nave in attesa del nostro transfer.
Alle 14:20 partiamo in pullman per l’aeroporto Pulkovo e in venti minuti siamo lì. E’ domenica, non c’è traffico. L’aeroporto è sorprendentemente piccolo per una città così turistica e di 5.000.000 di abitanti.
Il volo diretto con Alitalia previsto per le 17:50 parte con circa 25’ di ritardo, ma l’atterraggio a Fiumicino avviene in perfetto orario alle 19:35.
Telefoniamo al parcheggio per farci riportare indietro la macchina che ci era stata prelevata davanti al terminal 2 alla partenza. Ce la riconsegnano tempestivamente dopo pochi minuti. Alle 20:32 ci mettiamo in marcia e alle 21:50 siamo a Rieti.
Black, il cane, non finisce più di farci festa.
Il viaggio si è concluso. Un bel viaggio.MOSCA
Questa era la mia quarta volta a Mosca, l’ultima però risaliva alla primavera del 1985. E’ molto cambiata rispetto ad allora, all’epoca sovietica.
A parte il traffico, che ha assunto le dimensioni caotiche delle grandi metropoli del mondo, le novità non sono poche.
L’hotel Rossiya che era dietro la Cattedrale di San Basilio è stato raso al suolo e al suo posto dovrebbe essere costruito un enorme grattacielo. Al momento ci sono solo cumuli di macerie.
Allora non c’erano le due Porte della Resurrezione che oggi dalla Piazza del Maneggio immettono sulla Piazza Rossa e che erano state abbattute negli anni trenta; come pure non c’era la piccola ma splendida Cattedrale di Kazan anch’essa demolita a metà anni trenta ed ora ricostruita e che si trova sulla sinistra appena superate le porte per entrare nella Piazza Rossa.
Non sono pochi gli edifici del periodo sovietico abbattuti a Mosca, ma purtroppo resiste il peggiore di tutti, quell’autentico obbrobrio rappresentato dal Palazzo dei Congressi costruito negli anni 1959-1961 all’interno del Cremlino. In un altro luogo poteva avere una sua giustificazione, ma dentro il Cremlino è completamente fuori contesto, un’autentica oscenità.
I magazzini GUM un tempo centro commerciale abbastanza popolare, oggi è una galleria con eleganti e costosi negozi delle migliori firme mondiali. Sono presenti tutti i migliori stilisti italiani. La moda italiana è la preferita dai russi.
All’epoca non c’era la Cattedrale di Cristo Salvatore edificata a metà anni novanta sul luogo dove era in precedenza l’omonima Cattedrale fatta demolire da Stalin. La Cattedrale ha avuto una certa notorietà internazionale in questi ultimi tempi per motivi extrareligiosi perché al suo interno la band punk femminile Pussy Riot composta da tre ragazze russe a febbraio 2012 ha inscenato una preghiera sotto forma di canto contro la rielezione di Putin a presidente della Russia prontamente interrotta dalla polizia con seguito di processo e condanna a due anni di carcere per le tre ragazze, che sono così diventate il simbolo dell’opposizione a Putin. Lo scorso 10 ottobre 2012, nel processo di appello, due delle ragazze hanno avuto la pena confermata e saranno inviate in una colonia penale, mentre la terza è stata scarcerata ma sarà in libertà vigilata per due anni.
Mosca, che è una città gradevole e con un suo indubbio fascino, tuttavia non è facile da girare a piedi perché gli attraversamenti delle strade sono problematici e bisogna andare alla continua ricerca di sottopassi, che non abbondano. Si sconsiglia vivamente di attraversare laddove non vi sono sottopassaggi, è abbastanza pericoloso.
I due giorni dedicati a Mosca in realtà sono del tutto insufficienti.
Ci sono altri luoghi nelle vicinanze che andrebbero assolutamente visti come il parco Kolomenskoe, Abramtsevo (lungo la ferrovia per Sergiev Posad), Peredelkino, Arkhangelskoe, Kuskovo.
Potrebbe essere un’idea raggiungere Mosca qualche giorno prima per vedere questi siti e poi aggregarsi al viaggio.
SAN PIETROBURGO (LA MERAVIGLIA!!)
Qui si respira anche un po’ di Italia. Iniziata a costruire nel 1703 su impulso di Pietro il Grande, alla sua edificazione, infatti, hanno lavorato molti architetti italiani: Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, Rossi, Rinaldi, Michetti, Chiaveri, i fratelli Angelone ed altri minori. E ciò procura un certo orgoglio. L’Italia è famosa soprattutto per questo e non il declino e i “bunga bunga” dei tempi d’oggi.
Per me San Peter è mito, leggenda. Ero stato a San Pietroburgo a metà anni settanta e la avevo trovata una città di straordinaria bellezza. Avendone un ricordo così alto avevo quasi timore che quell’incantesimo che avevo provato allora potesse svanire rivedendola oggi. Se possibile, invece, l’ho trovata ancora più incantevole e maestosa di allora.
Città elegante, cordiale, aperta, affascinante, raffinata, colta, inarrivabile, per me è indiscutibilmente LA CITTÀ PIÙ BELLA DEL MONDO ed è semplice da visitare.
Insomma è la mia prediletta. Non so quando, ma so che ci tornerò ancora dedicandole magari un po’ più di tempo. E consiglio a tutti di andarci almeno una volta e di vederla da terra, dai canali e dal colonnato di Sant’Isacco da cui si gode una splendida veduta a 360°.
Anche per San Pietroburgo vale quanto detto per Mosca in ordine alla insufficienza del tempo disponibile. Non si dovrebbe mancare una visita a Oranienbaum, Gatcina, Pavlovsk, nonché alla città di Novgorod, che dista 190 km da San Pietroburgo, dove si trovano importanti monumenti tra cui il più antico Cremlino della Russia. Ma si dovrebbe disporre di più tempo anche solo per visitare al cinta urbana della città.
ALEKSANDR S. PUSKIN
Aleksandr Sergeevic Puskin è stato il più grande poeta, scrittore e drammaturgo russo e il creatore della lingua letteraria russa..
Nato a Mosca (1799) la sua vicenda umana e letteraria si svolse tra Mosca, il Caucaso e San Pietroburgo nei cui pressi frequentò il liceo (a Tsarskoe Selo/Villaggio degli Zar che dal 1937, anno della morte del poeta, prese il nome di Puskin. Ancora oggi la cittadina si chiama così).
In età molto giovane ebbe idee liberali e divenne membro della società “La lampada verde” che si proponeva la divulgazione di idee progressiste nei vari campi della vita.
La sua avversione alla servitù della gleba, di cui non faceva mistero, era ben nota allo zar che sulle posizioni di Puskin veniva tenuto costantemente informato. Lo zar lo inviò in esilio prima nel Caucaso e poi a Pskov, a sud di San Pietroburgo.
Nutrì simpatie per il movimento Decabrista, anche se non ne fece parte organica.
Il Decabrismo fu un movimento di ribellione di ufficiali dell’esercito russo che si battevano per una società più aperta e liberale sia in campo economico che sul terreno delle libertà civili contro l’oppressione zarista dell’epoca. Alcuni Ufficiali tentarono un colpo di stato il 14 Dicembre 1825 (da cui il nome Decabristi) nella piazza antistante la Cattedrale di Sant’Isacco dalla parte che guarda il fiume Neva e che oggi si chiama piazza dei Decabristi (dove si trova la statua equestre di Pietro il Grande fatta erigere da Caterina la Grande e che è nota come il Cavaliere di bronzo dal nome dell’omonimo poema di Puskin) e che allora si chiamava piazza del Senato. Sopraffatti, i capi della rivolta furono messi a morte e altre centinaia furono inviati in esilio a Irkutsk in Siberia.
Per queste sue posizioni liberali Puskin non era ben visto dalla nobiltà di corte che lui spesso prendeva di mira con i suoi scritti.
Nel 1831 Puskin sposò la bellissima Natalja Goncharova. E quando il barone D’Anthès si mette a corteggiare platealmente la bella Natalja, conosciuta durante un ballo, la nobiltà vi coglie un’occasione per vendicarsi di Puskin. Natalia, mossa da turbamento per il comportamento di D’Anthès, si confida col marito. D’Anthès inizia ad essere un assiduo frequentatore di casa Puskin e il chiacchiericcio cresce, finché i Puskin non lo mettono alla porta. Allora il D’Anthès, per aggirare il divieto, si mette a fare la corte alla sorella di Natalja, Ekaterina, che vive in casa Puskin.
Il comportamento di D’Anthès non convince il poeta.
Intanto il poeta riceve per posta una missiva anonima nella quale gli veniva assegnato il titolo di “Gran Maestro del Serenissimo Ordine dei Cornuti”. Nella lettera (opera della vendetta della nobiltà di corte o dello stesso D’Anthès?) veniva citato il nome del barone.
Puskin era noto per avere un temperamento piuttosto focoso ed impulsivo che lo portava a lanciare continue sfide a duello, tanto da far scrivere:”Per il signor Puskin c’è in vista un duello al giorno, ma grazie a Dio non mortale”.
Per difendere la reputazione della moglie e il suo onore, Puskin sfida il barone a duello. Il padre adottivo di D’Anthès riesce a far spostare il duello di 15 giorni e nel frattempo diffonde la notizia che il figlio non faceva la corte a Natalia ma alla sorella Ekaterina, la quale accetta di diventare nel frattempo la moglie di D’Anthès.
Puskin ritira la sfida.
Incontrandola casualmente durante i balli della stagione, D’Anthès insiste apertamente nel corteggiare Natalja. A Puskin arriva una seconda lettera anonima (questa volta parrebbe opera dello stesso barone) che insinua di un incontro tra D’Anthès e Natalia. Puskin sfida nuovamente a duello alla pistola il D’Anthès. E per la pesantezza delle espressioni rivolte dal poeta al barone, questa volta la sfida non può essere evitata.
La mattina del duello (27 gennaio 1837) Puskin con tutta calma si recò al solito Caffè Letterario, di cui era assiduo frequentatore, da dove mosse verso il luogo del duello. Ancora oggi sulla Prospettiva Nevsky, al numero 18, c’è il Caffè Letterario (Literurnoye Cafè) che fu il preferito da Puskin.
La regola prevedeva la distanza di dieci passi dalla barriera, ma D’Anthès spara in anticipo ferendo gravemente Puskin che morirà, dopo due giorni per le ferite riportate, il 29 gennaio 1837, nella sua casa di San Pietroburgo in Naberezhnaja reki Moiki 12 e che ora è diventata la Casa-museo di Puskin a San Pietroburgo.
Georges D’Anthès fu privato dei gradi ed espulso dalla Russia.
Si compì così, tragicamente e a soli 38 anni, la vicenda di uno dei più grandi talenti letterari di ogni epoca. Una maledizione che accomunerà anche il suo grande amico e scrittore Mikhail Lermontov (ucciso anche lui in duello a soli 27 anni) che scrisse, in occasione della sua morte la poesia “La morte del poeta” che suonò come un chiaro atto d’ accusa contro la società dell’epoca (“Contro la società s’alzò da solo…come sempre”) e gli cagionò l’espulsione dalla Guardia della Cavalleria di San Pietroburgo con l’invio in un reggimento nel Caucaso, dove morirà in duello.
Maledizione che colpirà in età prematura e in epoca successiva altri grandi della letteratura russa, come i poeti Sergej Esenin e Vladimir Majakovskj, entrambi morti suicidi rispettivamente a 30 e 37 anni.
Per la sua sconfinata fama, molti sono i luoghi e i monumenti che ricordano questa straordinaria personalità letteraria.
Sulla via Arbat, a Mosca, si trova la Casa-museo di colore azzurro dello scrittore dove abitò per breve tempo con Natalja subito dopo il matrimonio. La lapide commemorativa posta sulla facciata che dà sulla via riporta la seguente iscrizione sotto la scultura in bronzo del profilo del volto del poeta:
“In questa casa visse A.S. Puskin dai primi di febbraio alla metà di maggio 1831”.
A San Pietroburgo c’è l’altra Casa-museo dove lo scrittore visse e morì a seguito delle gravi ferite riportate nel duello.
Di Puskin a San Pietroburgo possiamo vedere anche la statua di fronte al Museo Russo, edificio neoclassico realizzato dall’architetto italiano Carlo Rossi.
Un’altra statua dello scrittore si trova nel villaggio di Tsarskoye Selo (oggi Puskin) dove lo scrittore frequentò il liceo e dove c’è la dacia in legno in cui per un periodo visse con la moglie Natalja.
Poeta e prosatore immenso, proviamo solo ad immaginare quale e quanta produzione letteraria avrebbe potuto creare il talento di Puskin andando verso la maturità degli anni, genio poliedrico che spaziò dalla poesia al poema narrativo, dal teatro al romanzo storico, dalla prosa critica alla fiaba.
Rimane, incolmabile, il rimpianto per la scomparsa così prematura di uno dei più talentuosi scrittori di ogni tempo.
Alla notizia della morte tutta la città scese in strada per onorare il grande poeta e scrittore.
Il giorno successivo alla sua morte un amico di Puskin scrisse su una rivista questo breve annunzio funebre:
“Il sole della nostra poesia è tramontato”.