In Alsazia, tra vigne e cicogne

Gli scenari di una magnifica terra di confine, tutta da gustare

L’idea nasce per caso, a febbraio, con una e-mail del mio ragazzo Alessio che, riportandomi il link di un motore di ricerca con foto di Colmar, scrive: “e qui quando ci andiamo´”. Della serie, basta chiedere! E così, si cominciano a fare ipotesi, si guarda il calendario alla ricerca di un periodo strategico, si sonda il terreno al lavoro per capire quando poter prendere ferie e alla fine si decide: quattro giorni in Alsazia per il ponte del 25 Aprile!
I giorni passano, troppo lenti, ma c’è tutto l’itinerario da preparare e il viaggio da organizzare. Finalmente arriva il giorno della partenza!
Itinerario
Venerdì 21 Aprile 2006
Le ore 15! Uscita eccezionale dall’ufficio a quell’ora e subito a casa dove, stranamente puntuale, arriva di lì a poco Alessio per caricare me e la valigia: si parte alla volta della Svizzera. Il viaggio prosegue tranquillo, stranamente non c’è traffico, ma la nostra osservazione viene smentita di lì a poco quando vengono segnalati 10 km di coda al tunnel del San Gottardo! Prendiamo con filosofia le due ore di fila che ci tocca fare e finalmente ci lasciamo la Svizzera alle spalle e siamo nella nostra amata Francia! Dopo un piccolo errore di percorso da me causato che, a quanto pare, conferma la mia incapacità con le cartine stradali, arriviamo finalmente a destinazione.
Purtroppo è buio, sono le 23, e rimandiamo a domani la sorpresa di vedere cosa ci riserva Hunawihr, il paese che abbiamo scelto come base: la scelta si confermerà azzeccata, non solo per il paese in sé, incantevole, ma anche per la posizione strategica per il nostro itinerario.
Come promesso, M.me Brigitte, la proprietaria della chambre d’hôte scelta, ci ha lasciato la camera, situata in una dependance del loro gite, aperta e prendiamo così possesso della nostra “reggia”. Piccola e spartana, ma confortevole, la camera ci conferma anche questa volta come la scelta delle chambres d’hôtes sia quella migliore.

Sabato 22 Aprile 2006
Sveglia intorno alle ore 8 con un po’ di delusione guardando fuori dalla finestra: le nuvole non promettono niente di buono e infatti a metà mattina, come ci aveva anticipato M.me Brigitte a colazione, inizia a piovere. La pioggia ci sorprende a Riquewhir, la prima tappa del nostro itinerario in alcuni dei paesi che si incontrano lungo la famosa “route du vin”. Nonostante la pioggia, apprezziamo la visita di Riquewihr che, come la maggior parte dei paesi visitati, consta di una via principale sulla quale si affacciano i vari negozi più o meno turistici e dalla quale si diparte il dedalo di viuzze strette con le case a colombaia dai molteplici colori, affiancate l’una all’altra.
Lasciamo Riquewihr dopo la visita del negozio forse più famoso del paese, interamente dedicato al Natale e alle decorazioni natalizie: sicuramente una meraviglia per gli occhi ma un po’ meno per il portafoglio visto i prezzi esorbitanti dei vari oggetti!
Pochi km ci separano da Kaysersberg, la nostra prossima meta. Il paese, arroccato ai piedi di un monte sormontato dalle rovine di un castello, è certamente meno turistico di Riquewihr e più “rustico”, ma a mio parere merita comunque una visita. Anche qui ci lasciamo guidare dall’istinto e vaghiamo senza una meta precisa da una viuzza all’altra, con il naso all’insù per scrutare i tetti alla ricerca delle cicogne che si sono date da fare nella costruzione dei loro nidi.
Giusto il tempo di una tarte flambée in uno dei vari ristoranti del paese e ritorniamo alla nostra Hunawihr per dedicarci ad una delle visite sicuramente più interessanti ed inconsuete del nostro viaggio, almeno per me che di cicogne dal vivo non ne avevo viste mai: il parco delle lontre e delle cicogne, appunto!
Il parco, che quest’anno celebra i 30 anni di attività, è un centro di reintroduzione delle cicogne, nato dalla necessità di salvaguardare questo volatile che rischiava l’estinzione. Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato il fatto che le cicogne nate presso il centro vengono tenute in voliera per tre inverni consecutivi in modo tale che perdano il loro istinto migratorio. Trascorso questo tempo sono libere ma, avendo perso l'istinto migratorio, rimangono in zona e si riproducono. A Hunawihr sono veramente ovunque, è bello vederle sorvolare i tetti con i pezzetti di legno per il loro nido nel becco!
Il parco funge anche da centro di riproduzione e reintroduzione della lontra europea: noi ne abbiamo viste due, vispe e dallo sguardo intelligentissimo, sempre attente ai movimenti dell’addetto al loro spazio alla ricerca di cibo!
Il costo di ingresso al parco è di 8€, nessuna riduzione per gli studenti (con il disappunto di Alessio) e vale veramente la pena di vederlo. Alle 15 e alle 16, poi, si tiene una dimostrazione che permette di osservare le diverse tecniche di nuoto e di pesca dei vari animali acquatici ospitati nel parco: cormorani, lontre, otarie, pinguini, castori.
Dopo questa simpatica parentesi ci dirigiamo, stanchissimi, a Ribeauvillé, a solo 1 km di distanza da Hunawihr, dove percorriamo con le ultime energie a nostra disposizione la Grand’Rue con le sue case a colombaia e dove ci fermiamo per la cena. Inizierà, per me, la maratona di quattro giorni con i crauti (la choucroute alsacienne), che non mi farò mai mancare!

Domenica 23 Aprile 2006
Finalmente un risveglio col sole! M.me Brigitte, fonte meteo ufficiale, ci dice che per oggi sono previsti bel tempo e 23 gradi. Anche questa volta Météo France non sbaglia e la giornata è veramente bella!
Il nostro obiettivo di oggi è la visita del Castello di Haut-Koenigsbourg. Il castello si trova a Orschwiller, circa 11 km da Hunawihr passando per Ribeauvillé, Bergheim, St. Hippolitye, lungo la route du vin. Arriviamo intorno alle 10 del mattino, ci sono pochissime persone all’ingresso e infatti al botteghino non troviamo nessuno. L’ingresso al castello costa 7.50 € ma io ed Alessio paghiamo 4.80€ perché usufruiamo della tariffa ridotta riservata ai jeunes (giovani) chiedendoci come abbiano stabilito il “grado di gioventù” per avere la riduzione! Il castello è veramente imponente, è posizionato sul monte Stophanberch e dai suoi 755 m d’altezza domina tutta la valle. La visita del castello, che si sviluppa attraverso la corte, il primo e il secondo piano, il giardino interno e il grande bastione, ci tiene impegnati per circa un’ora.
Quel mattino M.me Brigitte, saputa qual'era la nostra destinazione, ci aveva suggerito di visitare nei pressi del castello la “Montagne des singes”. Il mio francese non è male ma quando me ne aveva parlato al mattino non mi era molto chiaro cosa fosse e solo all’uscita del castello, di fronte ad un pannello pubblicitario, ho realizzato grazie ad una foto che le singes non sono altro che le scimmie. Visto che abbiamo tempo e che il parco è distante solo 6 km, ci dirigiamo lì. Paghiamo i 7,50€ di ingresso (6,50€ per Alessio, riduzione studenti… poco ridotta!) e un po’ perplessi ci avviciniamo all’ingresso. Mostriamo il biglietto e l’addetto incomincia a spiegarci come ci dobbiamo comportare all’interno del parco, tenendo le tasche chiuse, gli oggetti nelle borse e ci rifilano in mano una manciata di pop-corn. Entriamo e in quel momento la sorpresa più grande, le scimmiette sono libere! Le vedi nei prati, sugli alberi, sedute sulle panchine che aspettano per niente spaventate il passaggio del visitatore di turno che, con stupore e in alcuni casi (il mio, inizialmente) con un po’ di reticenza, allunga la mano con il pop-corn! Loro sono fantastiche, è stato bellissimo osservarle nella loro vita quotidiana, vederle rapportarsi le une alle altre. Bellissimo! Non avevo mai vissuto un’esperienza simile!
Soddisfatti dell’esperienza, lasciamo a malincuore il parco e facciamo marcia indietro con la macchina in direzione Colmar. Ci fermiamo lungo il percorso a Bergheim, siamo affamati! Eravamo talmente presi con le nostre scimmiette che ci siamo completamente dimenticati di pranzare.
Bergheim si presenta deserta, è domenica pomeriggio, sono quasi le tre e fa caldo, sembra un po’ un paesino fantasma e all’unico bar aperto che troviamo ci dicono che non hanno più niente di pronto per cui, presi dallo sconforto, ci muoviamo in direzione Colmar.
Arriviamo a Colmar e ci prendiamo subito una coppa di fragole con gelato, giusto perché io incomincio a diventare insopportabile (come sempre, del resto, quando sento la necessità di mangiare!). Finito il nostro “pranzo” iniziamo la visita di Colmar, bellissima! Si incomincia con la zona più bella della cittadina, la “petite Venice”, la parte della città lungo il fiume che, un po’ esageratamente gli abitanti di Colmar hanno ribattezzato la piccola Venezia… immancabile il giro con la barchetta di legno (un po’ un furto, visto che dura poco meno di trenta minuti e costa 5€) ma talmente romantico! Interessanti anche le spiegazioni della guida per capire meglio il senso delle tipiche case alsaziane a colombaia.
Lasciamo la piccola Venezia e ci dirigiamo verso il centro che visitiamo con cura e con la stessa cura analizziamo tutte le vetrine fino a quando non troviamo una pasticceria dove non è possibile non entrare e comprare qualcosa! L’idea in principio è quella di rimanere a Colmar per la cena ma alle 19, troppo stanchi per rimanere in giro aspettando che ci venga fame, decidiamo di rientrare al nostro b&b per rilassarci un po’. Ci sposteremo poi a Riquewihr per la cena, i crauti mi aspettano!

Lunedì 24 aprile 2006
La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita di Strasburgo, meravigliosa scoperta! La città dista una cinquantina di km da Hunawihr e intorno alle 11 siamo già in pole position in centro! Per prima cosa decidiamo di fare il giro con il battello. Immagino la faccia del mio ragazzo mentre legge questo passaggio visto che ancora non mi perdona di aver preso in tutta fretta il battello coperto quando a pochi metri di distanza c’era l’attracco per quello completamente scoperto… impossibile fare foto con il riflesso dei vetri! Il giro costa 7€ (3,50€ riduzione studenti). Vedere la città dalla prospettiva del fiume non è male ma, dato l’inconveniente dei riflessi del vetro e la voce registrata della guida alquanto soporifera, il giro della durata di circa un'ora risulta un po’ pesante.
Lasciato il molo ci dirigiamo nella via parallela che porta alla piazza della Cattedrale. La cattedrale, in stile gotico, è molto bella sia all’interno che fuori. Da notare, all’interno, il famoso orologio astronomico, davvero imponente. Purtroppo, non sapendolo, siamo arrivati tardi perché dalle 12.15 alle 12.30 è possibile ammirare i vari movimenti dei meccanismi e delle statue.
Finita la visita della cattedrale (da non perdere anche il panorama mozzafiato che si ha dalla piattaforma che offre una vista a 360° della città da circa 60 m di altezza - ingresso: 4,40€, 2.20€ ridotto per studenti), ci dirigiamo nella parte della città chiamata “Petite France”, fantastica! Bellissime le case a colombaia che si trovano lungo i canali del fiume Ill e nelle viuzze del vecchio quartiere dei conciatori.
Decidiamo di fermarci qui per il pranzo e la scelta è azzeccata. La tarte flambéè di Ale e la mia torta salata si gustano in un’atmosfera rilassata davvero piacevole. Il quartiere culmina con i bellissimi Ponti coperti dai quali si ha uno splendido panorama sulla Petite France e qui Alessio si è potuto rifare delle foto mancate sul battello!
Percorrendo tutto il lungo fiume, arriviamo alla chiesa di St. Paul, neogotica, e ci perdiamo nel fantastico paesaggio fluviale della zona universitaria. Sono tantissimi i giovani sparsi per il parco e lungo il fiumi intenti a studiare, chiacchierare e… bere! Come ci spiegava M.me Brigitte, gli alsaziani sono considerati dagli altri francesi dei gran bevitori… e non a caso! Abbiamo notato che gli alsaziani bevono birra e vino a qualsiasi ora! Del resto, in una regione dove è impossibile trovare uno spazio verde che non sia occupato da una vigna, non potrebbe essere altrimenti!
A Strasburgo sentiamo, forse per la prima volta da quando siamo qui, parlare italiano. I turisti italiani abbondano in questa città, diversamente dal resto della regione dove, soprattutto in questa stagione, ce ne sono pochi. Anche M.me Brigitte ce l’ha confermato: in generale, non sono tanti gli italiani che transitano in questa regione.
Rimaniamo a Strasburgo fino a sera, cenetta romantica sul lungo fiume, qualche veloce foto in notturna e poi si torna, stremati, al nostro b&b.

Martedì 25 aprile 2006
Ultimo giorno purtroppo! Deve aver piovuto da poco perché alle 9.30, quando facciamo capolino dalla camera, notiamo che è tutto bagnato e le nuvole in cielo minacciano ancora pioggia. Ultima colazione “Chez Brigitte”, saldiamo il conto, ringraziamo e carichiamo le valigie: destinazione di oggi tre paesini a sud di Colmar, ci dobbiamo avvicinare (purtroppo) in direzione casa…
Arriviamo a Turkheim verso le 10.30, ha piovuto lungo il tragitto ma uno sprazzo di sole ci permette di visitare questo piccolo paese, carinissimo. La visita non ci occupa per più di mezz’ora e ci spostiamo a Niedermorschwihr, l’unica delusione di tutto l’itinerario che in internet, potere dei mezzi moderni, sembrava più promettente. Il paese è minuscolo, dieci minuti sono più che sufficienti per visitarlo.
Riprendiamo la strada del ritorno in direzione Eguisheim. Paesino meraviglioso! Ci abbiamo messo un bel po’ per trovarlo, un po’ per le mie rinomate incapacità di interpretare le cartine e un po’ perché il paese è male indicato! Eguisheim, paese a pianta circolare, è un tripudio di fiori e case coloratissime! Ancora una volta ci ritroviamo affascinati a girovagare senza una meta precisa tra una viuzza e l’altra. E’ l’ultimo giorno per cui ci dedichiamo agli acquisti di rito nei vari negozietti del paese: torte, vini, porcellane, etc.
Ci concediamo l’ultimo pranzo alsaziano, io per una volta rinuncio ai crauti e mi lascio tentare dagli asparagi e Alessio da un tradizionale Baeckofa (carni miste bollite con verdure). Devo dire che la cucina alsaziana, connubio tra quella francese e quella tedesca, mi ha favorevolmente colpito dato che le amo entrambe!
Purtroppo è ora di tornare a casa, sono già le 16 passate e io, che il giorno dopo devo tornare alle mie incombenze in ufficio, non voglio arrivare a casa tardi. Ci concediamo un ultimo giro fino ai Trois Châteaux, le rovine di tre castelli posizionati su un colle, a 550 metri di altezza, dai quali si ha una splendida vista su Eguisheim e su tutta la valle. Purtroppo la giornata non è del tutto limpida ed è un peccato perché il panorama sarebbe stato veramente bello!
Prendiamo così la via del ritorno e, non contenti delle due ore di coda del viaggio di andata, ce ne becchiamo altre due causa lavori in corsi all’altezza di Basilea!
E’ stato un viaggio meraviglioso, questa volta mi sono impegnata e ho scritto subito il diario di questo viaggio per poter condividere con tutti voi la mia esperienza! A chiunque ne avesse la possibilità, consiglio vivamente questo itinerario!
Chi volesse contattarmi, può farlo sul Forum di Ci Sono Stato, al quale sono registrata con il mio nickname "barrbara".

7 commenti in “In Alsazia, tra vigne e cicogne
  1. Avatar commento
    robertino42
    26/12/2011 18:14

    Lo scorso Novembre sono stato a Colmar,Strasburgo,Eguiheim,Riquewhir,Turkeim e posso solo confermare che sono posti splendidi e poco frequentati dagli italiani. Complimenti per le bellissime foto.

  2. Avatar commento
    mimmina
    26/08/2008 20:56

    Anch'io con il mio ragazzo quest'anno abbiamo visitato l'Alsazia.Nonostante tutto abbiamo visitato gran parte dell'Europa forse questo è stato tra i più interessanti.L'uniche cose diverse è che partendo da Roma con Ryanair siamo arrivati a Badrn-Baden e subito Straburgo(2 giorni).Poi con un volo interno siamo arrivati a Parigi(2giorni)e da li,abbiamo affittato una macchina percorrendo parte della Borgogna(meravigliosa Beaune,Dijon,Auxerre....)e poi siamo partiti da Thann ed abbiamo percorso la route d'Alsace lasciando la macchina ad Haugenau.Poi siamo tornati in Germania a Baden,e grazie alle magnifiche terme ci siamo rilassati un pò.Viaggio magnifico anche il nostro.La mia è un e-mail di conferma al vostro di viaggio

  3. Avatar commento
    annamaria
    06/10/2006 09:53

    bel viaggio complimenti! io dovrei farlo dal 16/12 al 19/12 per i mercatini di natale, sarà senz'altro uno spettacolo visto le foto!anna

  4. Avatar commento
    dani
    24/06/2006 18:57

    Un bel viaggio in un posto poco "visto". Mi hai fatto venire voglia di andarci! Ah, complimenti xle foto, molto belle e con ottimi tagli! Dani

  5. Avatar commento
    Claire
    23/06/2006 23:01

    Però!!!! Complimenti davvero! Claire

  6. Avatar commento
    Ninni77
    23/06/2006 10:06

    Che bel viaggio, complimenti! Una delle Regioni francesi che vorrei vedere al più presto! Le foto sono molto belle.

  7. Avatar commento
    poochie76
    23/06/2006 09:07

    Brava Barbara!! Un viaggio interessante...sembra di essere nelle fiabe ;-)

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