Due chiacchiere sulle Maldive...

Dario ci racconta la sua esperienza alle Maldive

Le attuali isole sono ciò che rimane di un lungo e complesso fenomeno geologico: l’ originario arcipelago vulcanico (una decina di isole di dimensioni comprese tra l’isola d’Elba e la Sardegna), era circondato da grandi barriere coralline (grande reef) intorno ad ogni isola. Lo sprofondamento avvenuto al termine dei fenomeni di vulcanismo, ha permesso al mare di penetrare all’interno delle barriere coralline (che continuavano a crescere), trasformando così le grandi isole in atolli. Quegli accumuli di sabbia corallina superstiti all’interno degli atolli, consolidati dalle mangrovie e dalle palme e protetti da ulteriori barriere coralline , sono le circa 2000 isole Maldive.
Le forme prevalenti di queste terre emerse, in progressivo restringimento, sono due: le isole al limitare del grande reef (sui bordi degli atolli) sono strette (30-100 metri) e lunghe (mai più di 500 metri) e presentano verso l’interno dell’atollo grandi lagune (zone di acqua bassa comprese tra la battigia e la barriera corallina); le isole all’interno dell’atollo sono invece di forma tondeggiante con lagune estese in maniera tanto più simile alla forma dell’isola quanto più si è lontani dal bordo dell’atollo (le dimensioni non superano, se non raramente, quelle di quattro campi di calcio).
A causa dell’assenza di risorse (cibo, acqua, materiali diversi da legno e corallo) e dell’importuosità di queste piccolissime isole (disseminate in un’area vasta poco meno dell’Italia con una superficie emersa grande quanto il centro di Roma), l’insediamento di popolazioni di origine indiana e singalese si limitò a villaggi di pescatori fino al 1100 d.C. quando l’islamismo unificò in un sultanato tutto l’arcipelago. Buoni rapporti di alleanza con la vicina Ceylon (circa 650 chilometri) mantennero il sultanato indipendente fino al secolo di protettorato britannico terminato con la proclamazione della repubblica nel 1968.
L’isola-capitale, Male, si trova nella zona meridionale dell’atollo di Male Nord, è la più grande e l’unica raggiungibile da barche di grosse dimensioni; è anche l’unico posto dove c’è una certa convivenza tra maldiviani e stranieri: infatti il governo di religione islamica ha causato un curioso fenomeno di isolamento concedendo alla costruzione di villaggi turistici un centinaio di isole, in altre 150 risiedono i maldiviani e vi sono concesse solo brevi visite per l’acquisto di souvenir (altre 1800 isole sono disabitate); solo gli uomini possono recarsi, per lavoro, sulle isole per turisti.
Hulule, l’isola-aeroporto, si trova a circa 1 chilometro da Male, nello stesso atollo (Male Nord) che comprende qualche centinaio di isole ed ha un diametro di circa 60 chilometri; l’atollo di Male Sud, è grande circa la metà ed è separato da 3 chilometri di mare aperto dall’aeroporto.Sempre caldo anche la notte (per sicurezza può bastare una felpa specie per l’eventuale aria condizionata ) , i periodi a rischio di pioggia sono i mesi di Aprile ed Ottobre a causa dei monsoniCostumi ed abbigliamento informale (ma non “indecente” viste le tradizioni musulmane ), attrezzatura da snorkeling (anche se si trova “in prestito” nei villaggi turistici ben attrezzati per i sub), lampada tascabile (le isole hanno tutte un generatore di corrente a gasolio e può capitare che manchi la luce) , medicine usuali (anche quelle più comuni perché a parte le infermerie dei villaggi turistici non c’è niente), attrezzatura da riprese e foto (anche le pellicole sono introvabili), creme solari ad alta protezione (e doposole) in tutte le stagioni. Buoni libri da leggere in tranquillità.Se andate solamente alle Maldive non si può parlare di vero e proprio itinerario ma di poche escursioni “terrestri” possibili (isole di pescatori, isole disabitate, sorvolo in elicottero) per il resto mare, barriere coralline impareggiabili, fauna marina incredibilmente varia e numerosa. Il mio consiglio è quello di passare una settimana a Sri Lanka (Ceylon) per poi riposarsi alle Maldive.
Il livello dei villaggi turistici è estremamente vario, le isole dove si affollano i turisti italiani ospitano , in genere lussuosi resort; più spartani ed economici sono i villaggi proposti da operatori non italiani. In ogni caso è necessario prenotare prima della partenzaImpossibile non avventurarsi almeno con maschera e pinne in mare (pesci multicolori, barriere coralline incredibili, tartarughe, conchiglie …), battute di pesca notturna dalle tipiche imbarcazioni locali (dhoni) sotto un cielo con milioni di stelle, escursioni alle isole dei maldiviani.
Il piacere di leggere qualche bel libro nella quiete ombrosa dei palmeti lambiti dalle microscopiche onde.Il soggiorno alle Maldive non è quello più indicato per bambini che, non potendo apprezzare i grandi silenzi e la serenità della relativa “solitudine” , si annoierebbero (anche l’animazione dei vari villaggi è raramente volta a loro). Tenere lontani dal troppo sole i giovani non è facile, qualche pericolo (magari solo psicologico) potrebbe venire anche dai bagni in mare (coralli urticanti, incursioni di squaletti curiosi) . Il risultato sarebbe una vacanza stressante

3 commenti in “Due chiacchiere sulle Maldive…
  1. Avatar commento
    luigina
    31/07/2011 16:03

    siamo prossimi alla partenza le tue info ci son servite grazie

  2. Avatar commento
    Marco
    06/06/2002 06:57

    Grazie per le preziose informazioni. Vorrei sapere a quale tour operator bisogna rivolgersi per andare sull'isola di Gan nell'atollo di Addu.

  3. Avatar commento
    lorenzo_ci
    06/06/2002 06:57

    Interessante l'introduzione e le tue esperienze. Anche sul tuo sito ho trovato molte cose utili.

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