Alla scoperta del Brasile del nord-est - Parte I

La vacanza tropicale per il divertimento di grandi e piccini!

E' giunto il momento di decidere la meta del nostro prossimo viaggio ma scegliere stavolta è piuttosto difficile: il periodo sarà a cavallo di Pasqua per cui i prezzi aumenteranno sicuramente, i giorni di ferie saranno pochi e con noi verranno anche i nostri due bambini per cui occorrerà includere nell'itinerario delle zone di mare o comunque strutture con piscina. Cerco sul web, guardo dei cataloghi in agenzia, acquisto riviste di viaggio ma bisogna escludere località europee perchè la stagione è ancora fredda e in quattro la spesa è davvero onerosa.
Una mia amica amante del Sud America continua a ripetermi che la mia meta dovrebbe essere il Brasile ma io non sono affatto convinta: mi immagino un paese violento, con molta povertà, pochi servizi, mare freddo e profondo, tante ore di volo... eppure non trovo nessuna alternativa convincente. Alla fine trovo un offerta con un tour operator italiano che mi offre la possibilità di far viaggiare un bambino gratuitamente e l'altro con il 50% di sconto. Aggiungo l'offerta 'prenota prima' con un risparmio di 300 euro ma è necessario prenotare attraverso l'agenzia così alla fine con i numerosi e non ben identificati balzelli la spesa definitiva salirà a 3650 euro per 2 adulti + 2 bambini comprendente volo pensione completa + bevande e trasferimenti in un resort italiano della Dimensione Turismo: il D beach ubicato nella periferia di Natal, proprio di fronte al lungomare di Ponta Negra.ESCURSIONI
Le escursioni effettuate con il resort costano il doppio rispetto a quelle effettuate con agenzie locali. Ormai questa cosa accade con ogni tour operator italiano. Per questo già da casa ho preso contatti con la Criand Brasil, una agenzia di Natal di proprietà di un italiano che effettua vari tour. Questa agenzia è autorizzata, cioè il suo baguero (guidatore di buggy) ha la patente speciale per guidare sulle dune. Con loro effettueremo due tour di una intera giornata ognuno: la prima verso nord nella zona di Genipabu e la seconda verso sud nella zona di Pipa. Entrambe hanno lo stesso prezzo, ci costeranno per una giornata e per tutti noi 4 reis 260. In totale quindi 520 reis. La terza escursione costerà invece 60 euro a persona e comprenderà una giornata di tour in fuoristrada fino alla riserva indio del Paraiba con diverse interessanti soste. La effettuerò con il villaggio poichè siamo solo in 5 con un veicolo soltanto. Con l'agenzia brasiliana invece mi era stato chiesto lo stesso prezzo ma per tutto il veicolo. Io però ero da sola e quindi a parità di costo ho preferito viaggiare con poche altre persone piuttosto che da sola. Oltre a questi tre tour effettuerò anche una visita alla città di Natal nella sera del Venerdì santo per assistere alla processione del Cristo morto di Pasqua.

DIARIO DI VIAGGIO

Giovedì 20 Marzo 2008
Essendo la settimana di Pasqua ci sono molti turisti e c'è stata data la possibilità di poter scegliere tra Malpensa e l'aeroporto di Treviso. Scegliamo quest'ultimo per comodità e nonostante le polemiche di qualche settimana fa sulla disponibilità del parcheggio dell'aeroporto di Treviso, non abbiamo alcuna difficoltà a lasciare la nostra auto nel parcheggio 1. Come già detto il volo è stato una delusione e a tratti imbarazzante a causa dei commenti osceni di alcuni gruppi di passeggeri maschi prontamente e sonoramente redarguiti dalle hostess.
Giunti all'aeroporto di Natal verso sera, finalmente respiriamo l'aria dei tropici e un bel calduccio ci avvolge, finalmente è vacanza. Il resort ci appare subito raffinato e la prima tappa e al ristorante che si affaccia proprio sul mare: una brezza marina spira dall'oceano, le palme fanno da cornice e le luci dei grattacieli e dei locali sul lungomare promettono notti divertenti ed insonni. I bambini sono un po' imbambolati per il fuso ma hanno retto bene alle 9 ore di volo e la vista delle piscine illuminate risveglia il loro interesse. La cucina sarà magnifica ogni giorno.

Venerdì 21 marzo
Il giorno trascorre come dovrebbe essere ogni giorno di ferie che si rispetta: piscina, partita di calcio in spiaggia per grandi e piccoli, bagni in mare piacevolmente caldo, primi sondaggi sul costo dei vari costumini, sandali, occhiali, parei, cd... ma il momento che aspetto è quello del tardo pomeriggio: verso le 16 infatti da sola, visto che mio marito resterà in ammollo con i pargoli prendo un taxi dal lungomare di Ponta Negra, molto frequentato dai turisti e per la cifra non proprio modica di 40 reis vado verso il centro di Natal, nella sua cattedrale per assistere alla processione del Venerdì santo. Non sono riuscita a trovare nessuna foto della cattedrale su internet e ora capisco perchè: non è certo una bellezza architettonica. Dentro è immensa ed è gremita di gente. Chi non trova posto sulle numerose sedie si sistema come può per terra. Osservo la gente che mi circonda: nessuno indossa minigonne nonostante il caldo e anzi c'è una certa eleganza. Contrariamente a quello che credevo ci sono pochissime persone di colore, la maggior parte della popolazione è di pelle chiara, sembrano europei e non capisco come facciano ad essere così visto che è impossibile non abbronzarsi a queste latitudini. Ma tant'è.
La cerimonia dura più di due ore inframezzata da lunghe file che si creano per toccare e pregare ai piedi di alcune statue e croci che vengono man mano scoperti e liberati da dei drappi purpurei. Provo a mettermi in fila ma con il caldo non ce la faccio.
Man mano che arriva l'oscurità arriva altra gente, soprattutto gli anziani e così alle 19 inizia la processione con preti, vescovo (almeno così mi è sembrato) ed altre figure ecclesiastiche vestite di viola che escono dal grande portone centrale della cattedrale e precedono la fila. Seguono dei chierichetti ed altre persone che indossano una tunica bianca ricamata color oro che sorreggono candele, bracieri e fiaccole. A seguire la statua della Madonna vestita di nero e blu notte e quella del Cristo, disteso e avvolto da un lungo lenzuolo bianco. Entrambi portati a spalla sono toccati da tutti i fedeli che poi dicono preghiere e fanno il segno della croce. La cerimonia è piuttosto suggestiva ma mancano i canti o i suoni musicali per cui rimane una esperienza solamente visiva. Effettivamente le manifestazioni che ancora si svolgono in molte località italiane sono più emozionanti essendo arricchite di drappi funerei alle finestre delle strade, lumini, fiori e soprattutto canti e suoni scanditi da maestria ancestrale.
Raccolgo il consiglio che mi è stato dato dal tassista all'andata per cui seguo la processione per un tratto, torno indietro fintanto che c'è ancora gente e non vado alla ricerca di un taxi ma aspetto nella illuminata piazza della cattedrale. In 5 minuti arriverà un taxi che per la stessa cifra mi porterà indietro al resort.
La mia famiglia mangia beata al ristorante e nessuno si è preoccupato per la mia prolungata assenza: non so se compiacermi della loro fiducia in me o se rammaricarmi del loro disinteresse.

Sabato 22 e domenica 23 marzo
Avevo visto sul web che il tempo non sarebbe stato bellissimo, per cui avevo calcolato di restare al resort per oziare, fare un po' di allenamento, un po' di shopping. Infatti ogni tanto è venuto giù uno scroscio e qui si apre il capitolo tempo. Dappertutto leggerete che Natal è il paese del sole, poche piogge, stagione umida brevissima, sertao alle porte ecc. Invece non è affatto così: da marzo inizia una piccola stagione delle piogge che perdura per diverso tempo. Purtroppo (per noi turisti) negli ultimi mesi queste piccole piogge si sono trasformate in veri e propri temporali che possono occupare anche intere giornate, trasformando le strade in pozzanghere e limitare ogni attività. Noi siamo stati fortunati perchè il continuo cambio di tempo ci ha permesso di non arrostire al sole che picchia davvero forte, ma dopo la nostra partenza so che ci sono state intere settimane di pioggia. Quindi attenzione a programmare il periodo della vostra vacanza.
Per il cambio dei soldi ho evitato di rivolgermi al resort che applica un cambio sfavorevole e sono andata nell'ufficio cambio che si trova subito a sinistra sul lungomare. Anche qui il cambio è svantaggioso ma sempre meglio che al resort. Nelle banche sconsiglio andare per le lunghe file e per il rischio di non trovare la liquidità disponibile. La cosa più vantaggiosa sarebbe andare nei bancomat e prelevare il contante. Operazione facile se non fosse per l'alta incidenza di clonazione delle carte. Assicuratevi di coprire la tastiera con una mano, guardatevi in giro, osservate che non ci siano strane pellicole o sacche di plastica o simili dove infilate la vostra carta di credito.Se vi dovessero clonare (pare che succede di frequente sul lungomare) fatevi fare un estratto conto dalla banca e fate denuncia, da quello che ho reperito sul web pare che vi rimborsino.
In questi due giorni ho fatto un po' di shopping: niente di particolare, siccome anche stavolta mio marito e figli mi hanno abbandonata sono andata nel piccolo centro di Ponta Negra e ho acquistato per pochi reis le solite cianfrusaglie; per le interessate segnalo: strumenti musicali tipo maracas (care 30 reis) e simpatico bastone della pioggia (10 reis si chiama proprio così), statuette di terracotta dipinta (da 8 a ...reis), amache con rifiniture all'uncinetto (50 reis), tappetini (5 reis), animali fatti con belle pietre dure (15-20 reis), costumi (circa 6 euro) non sempre succinti. Per le cartoline attenzione: mi hanno venduto francobolli per la destinazione locale e alla fine ho potuto imbucare solo la metà delle cartoline acquistate dovendo utilizzare due francobolli per ogni cartolina. Quindi specificate la destinazione europea.

Lunedì 24 marzo
Finalmente arriva il giorno dell'escursione in buggy. Temevo che la guida non ci fosse stata perchè l'agenzia ha problemi di connessione quindi dall'Italia avevo comunicato il giorno e il tipo di escursione da fare ma alla fine non avevo ricevuto la conferma definitiva. E invece puntualissimo il nostro bellissimo buggy tutto giallo è in reception ad attenderci. I bambini sono felicissimi, lo diventeranno un po' meno quando dopo averli cosparsi di crema solare gli farò indossare pantaloni e camicia lunghi, cappello ed occhiali. Purtroppo il sole non scherza e bisogna stare attenti a non esporsi con nessuna parte del corpo. Ho visto dei turisti girare in buggy con i capelli al vento, senza maglietta e pantaloncini e il giorno dopo erano ustionati con dolore alle orecchie.
I buggy sono delle mini auto colorate e decappottate fatte apposta per girare sulle dune. Partiamo oggi per il nord. Attraversiamo il nuovissimo ponte di Natal dopo aver superato il faro di Maria Luisa, la statua della vergine protettrice dei marinai e il bianco forte dei re magi.
Andiamo verso le dune di Genipabu. Noi abbiamo scelto il tour ''senza emozione'' cioè il nostro autista procede con calma sulla sabbia senza fare bruschi salti e scodinzolamenti. Ogni tanto facciamo delle soste per le foto e far divertire i bambini ad esempio con il giro sugli asinelli (appena 4 reis in due) o con una scimmietta o una iguana per le foto (5 reis). Lo scenario però è fantastico: alte dune di sabbia si gettano in maniera vertiginosa su alcune lagune, con la luce e le nuvole cambiano continuamente i colori, i turisti sono pochi e non c'è ressa. La sparsa vegetazione rende diversa ogni singola duna mentre l'orizzonte si delinea nettamente contrastando il giallo della sabbia con il cielo blu ricco di nugoli di nuvole passeggere.
Per il pranzo ci fermiamo in una laguna verdissima di acqua calda e bassa dove hanno sistemato ombrelloni ,tavoli e sedie direttamente in acqua. Mentre mangiamo decine e decine di pescetti corrono tra le nostre gambe per raccogliere le minuscole briciole del nostro pranzo, naturalmente a base di pesce, soprattutto gli immancabili gamberetti. Qui infatti ci sono grandissimi allevamenti di gamberetti che vengono esportati all'estero mentre l'aragosta è rara e costosa perchè è un animale che non si riesce ad allevare in cattività. Infatti per questo si teme per la sua sopravvivenza. Mi hanno spiegato che le navi, soprattutto straniere che hanno la licenza di pescare nelle acque brasiliane intercettano la prima aragosta che di solito si muove disposta in fila con altre della sua specie. Quando le pescano raccolgono anche tutte le altre sebbene ci siano aragoste anche molto piccole. Questa pesca indiscrimata purtroppo non permette più la riproduzione di questa specie e la continua richiesta dei turisti disposti a spendere anche molto, ne ha decretato l'accanimento della raccolta.
Quindi se potete mangiare i gamberetti più a cuor leggero, riflette prima di ordinare una aragosta.
La gita però non propone solo dune e spiagge lunghissime e deserte con palme, cocchi e rari pescatori da riva: c'è anche la parte dell'avventura. Insieme con i miei bambini (quello piccolo però in un episodio è stato solo a guardare) abbiamo affittato la moto d'acqua elettrica (5 reis) che procede lentamente e fatto l'aerobunda e lo skibunda. Queste attività sono molto divertenti, soprattutto DOPO averle fatte! In particolare nell'aerobunda (5 reis) si sale su una impalcatura o addirittura si parte dalla cima di una collina e con una specie di seggiolino o imbragatura (a seconda di quale si fa) ci si lancia per arrivare nel lago o fiume per poi guadagnare la riva. Detto così non sembra nulla di speciale ma vi assicuro che sul posto la cosa desta una certa preoccupazione nonchè paura. Alla fine guardando anche gli altri ci si convince e si supera la prova (anche perchè non ci sono alternative).
Lo skibunda invece è molto più pericoloso e infatti ho visto una signora che negli ultimi metri si è cappottata e si è fatta male al collo. Praticamente si sale su una altissima duna, ci si siede su uno scalcinato skateboard di legno, tipo quelli che usavamo da bambini, e poi legati ad una fune nel tratto terminale dello skate ci si lancia giù verso un laghetto/piscina artificiale. Lo skate prende velocità durante la discesa: in base alla rigidità data alla corda si è più o meno veloci, ma non sperate nella clemenza dei ragazzi che vi assistono! Loro si divertono quanto più gridate. L'importante è non farsi prendere dalla paura e tenere entrambi le mani indietro, qualsiasi movimento vi farà uscire fuoristrada e rotolare giù per la discesa. C'è sempre il rischio di rotolare malamente. Comunque si finisce in gran velocità con un tonfo dentro lo specchio d'acqua con mille spruzzi e gran risa... forse perchè è passata la paura? Avendo due figli maschi capite bene che mi è toccato ripetere queste esperienze diverse volte. Fortunatamente sono riuscita a dire di no al volo in deltaplano, per qualche anno ancora riesco a tirarmi indietro per le esperienze troppo forti. Comunque per gli interessati: sappiate che il volo in deltaplano prevede picchiate e sorvoli al centimetro verso le spiagge e gli ignari turisti che vi osservano.

(Il diario di viaggio seguirà nella seconda parte, di prossima pubblicazione)Il resort invece è stato una bella sorpresa: sicuramente più bello di quello che poteva sembrare sul catalogo. Le camere hanno la vista mare, sono graziose e spaziose. Il ristorante e il servizio nelle camere sono eccellenti. Ci sono anche tre belle piscine di cui una dedicata ai bambini. Anche di sera vengono allestiti bei spettacoli: ballerini di samba, capoeira, magia... peccato che però l'animazione sia quasi inesistente, anche per quello che riguarda i bambini. Fortunatamente essendo Pasqua ci sono molte famiglie con figli e fare amicizia non è certo un problema.
Anche il mare è stato al di sopra di ogni aspettativa: gli ombrelloni sono gratuiti e a disposizione, la spiaggia è lunghissima, l'acqua calda, pulita e di un bel colore verde-azzurro e poche piccole onde. Si è rivelato molto adatto alla balneazione dei più piccoli ma anche a chi piace cavalcare le onde con piccole tavole da surf. Ci sono molti venditori ambulanti che però non infastidiscono, anzi sono sempre disponibili per una bella foto.
La spiaggia cambia notevolmente le sue dimensioni a causa della forte marea: in alcune ore della giornata si possono vedere oltre alla fila di venditori e ombrelloni, persino due campi di calcio e magari dopo 5-6 ore c'è appena una lingua di sabbia per camminare.
I campi di calcio sono ricorrenti in ogni spiaggia del Brasile: i brasiliani sono ottimi giocatori già da piccoli ed anche ad una certa età vi daranno molto filo da torcere.
La spiaggia e il suo lungomare diventano protagonisti anche di sera: decine di persone fanno jogging o altre attività sportive nonostante il caldo e l'afa, i venditori di souvenir si spostano sotto la luce dei lampioni e a tarda ora iniziano a passeggiare anche le famose ragazze disponibili di Natal. In realtà ben poche sono di Natal, molte di loro vengono dai poveri paesi dell'interno, dal famigerato Sertao per trascorrere qualche mese nella città e guadagnare soldi relativamente facili per poi tornare indietro dalle proprie famiglie.Le più disperate si trasferiscono definitivamente ma solitamente si dedicano anche alla droga.Il volo è stato operato dalla Livingston che più che un charter sembra un low cost : niente schermi personali, cibo scarso sia in qualità che quantità, poltrone strettissime, nessun intrattenimento o gadget per bambini per alleviare le nove ore di volo. Inoltre le hostess hanno dovuto far fronte ai commenti davvero villani e spinti di alcuni uomini il cui scopo del viaggio fa vergognare qualsiasi turista. A mio avviso a certa gente bisognerebbe dare delle ammende.

Un commento in “Alla scoperta del Brasile del nord-est – Parte I
  1. Avatar commento
    Giancarlo
    22/06/2008 14:04

    Complimenti!, il Brasile e' un posto bellissimo ma soprattutto immeno!!

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