Metti che stai cercando un volo al prezzo giusto in un periodo che è un po’ fuori dai canoni in quanto non c’è un vero ponte o una festività; metti che il prezzo di quel volo per Edimburgo nonostante manchino sei mesi non abbassa di un cent, anzi, forse aumenta; metti che di punto in bianco la Ryanair ti piazza davanti agli occhi un volo per Dublino a 0,99€ più tasse a tratta; metti che avevi già preso la guida di Dublino l’anno precedente perché per ogni meta papabile bisogna sempre essere informati e documentati… Che fai?? Cambi destinazione, rimandi Edimburgo al prossimo click e prenoti di corsa un week end nella capitale Irlandese… ed ora si comincia a studiare per bene!
Inutile descrivere la soddisfazione che mi pervade dopo l’acquisto di un volo a quel prezzo,come è inutile dire che nonostante manchino sei mesi esatti dopo pochi giorni ho già definito anche quale sarà il nostro hotel: il Jurys Inn Parnell Street.
Sei mesi sono tanti ma come si sa passano in fretta, e quest’anno l’addio alle ferie non è stato così traumatico visto che neanche dopo un mese saremmo ripartiti per questa avventura.
Itinerario
26 settembre 2009
Il nostro volo è a metà pomeriggio per cui partiamo dopo pranzo alla volta di Pisa dove, lasciamo la macchina al Park to Fly e la navetta ci porta all’aerea partenze.
Il volo parte in perfetto orario, arriviamo con 20 minuti di anticipo sull’orario previsto e fatto il controllo documenti ci dirigiamo alla fermata dell’autobus n. 16a che in poco più di mezz’ora (c’è poco traffico visto che è sabato) e 2,20 € ci porta in O’Connel Street, ai piedi dello Spire.
In cinque minuti siamo in Hotel, facciamo il check in, pago subito le tre notti prenotate e ci danno la tessera per la ns camera al terzo piano.
Qua la prima sorpresa!! Avevamo prenotato una matrimoniale, specificando che la nostra bambina avrebbe diviso il nostro letto (tanto siamo abituati) così avremmo evitato il supplemento… ed invece ci hanno dato un’immensa tripla allo stesso prezzo. Evvai! babbo e mamma esultano, la bambina un po’ meno.
Consumiamo i panini che ci eravamo portati per la merenda ma l’emozione che ci prende ad ogni viaggio ci chiude lo stomaco, ed erano rimasti in borsa… Un po’ di TV e poi a nanna anche se è prestissimo.
Domani sarà una giornatona, il programma buttato giù prima della partenza è piuttosto denso… e mentre me lo ripeto per la centocinquantesima volta il sonno mi prende con se..
27 settembre 2009
Avendo un’ora indietro rispetto all’Italia siamo svegli prestissimo per cui prima delle 8 siamo giù per fare colazione: la colazione è accentrata soprattutto sull’Irish breakfast… mmmhhh proviamo no? Le classiche salsicce, uova strapazzate, bacon, vari toasts e i black puddings e i white puddings che sono tipo frittelle fatte o con il grasso di maiale (quelle bianche ) o i sanguinacci (quelle scure) : sinceramente ci siamo limitate alle uova e bacon.
Alle 8,30 siamo fuori è un po’ nuvoloso, ma non piove, ed è quello che conta! Visto che il nostro hotel si trova al Nord del fiume Liffey, fiume che divide in due la città, al sud del quale ci sono la maggior parte delle attrazioni, avevamo deciso di esplorare la nostra zona subito, anche per familiarizzare con i dintorni.
Il nostro hotel si trova praticamente di fronte al Rotunda Hospital, la prima clinica ostetrica di Europa e prendendo per Parnell sq passiamo davanti al Dublin writers museums ed entriamo a fare un po’ di foto nei Garden of Remembrance, creati nel 1966 per commemorare i cinquant’anni dall’Insurrezione di Pasqua. I giardini sono pieni di fiori, fiori che troveremo poi ovunque..
Passiamo davanti al Gate Theatre e proseguiamo giù per O’Connell street, arteria principale della città, dove ci sono numerose statue di importanti personaggi della storia e della cultura Irlandese da Parnell a Padre Theobald Mathew, da James Joyce , a Larkin fino a O’Connel proprio in fondo, e circa a metà il gigantesco Spire, un monumento alto 120 mt finito nel 2003 un po’ in ritardo per commemorare il millennio e che viene anche chiamato l’ago per via della sua forma: si dice che sia visibile da ogni angolo della città, sinceramente non mi sembra , ma forse non ci ho fatto caso.…Deviamo anche per le vie laterali, ossia per Cathedral St per visitare St Mary Pro Cathedral, prima cattedrale cattolica di Dublino, Earl St, Henry street (si dice che sia una delle vie più trafficate al mondo) tutte vie pedonalizzate, piene di scorci carini con i cesti di fiori ai lampioni un po’ old style e anche di bei negozi e shopping center.
Obbligatorie le foto con la statua di Joyce e al General Post Office, grande edificio neoclassico, quartier generale dell’insurrezione di Pasqua del 1916. Fa pure capolino il sole quindi continuiamo
La nostra passeggiata da Abbey street fino ad arrivare alla Custom House sul Fiume Liffey.
Attraversiamo il Butt Bridge e ci dirigiamo subito verso il Trinity College, l’università più prestigiosa di Irlanda. Girelliamo un po’ per i cortili curatissimi, per le piazze del college ed entriamo nella Chapel, aperta a tutte le religioni, con delle splendide vetrate dipinte; comunque la nostra destinazione principale è il Tesoro, dove insieme a numerosi altri manoscritti antichi è custodito il Book of Kells in assoluto uno dei più antichi libri ancora esistenti dell’800 d.c. Sopra abbiamo l’accesso alla Long Room della Old Library.. bellissima da togliere il fiato, giuro che da sola vale il viaggio. Da starci ad ore con il naso all’insù a guardare quelle migliaia di libri antichi, stipate sugli scaffali di legno tra quelle bellissime volte… che voglia di prenderne almeno uno e provare a sfogliarlo… Foto di rito alla sfera del Pomodoro, e poi la nostra passeggiata prosegue dopo una veloce pausa pranzo verso Grafton Street, via pedonale piena di bei negozi, affiancata da belli edifici georgiani, piena di gente e con un delizioso mercatino di fiori: tra pochi giorni in Irlanda ci sarà un’importante consultazione elettorale per cui ci sono qua è la comizi per convincere a votare per il si o per il no. In fondo a Grafton Street c’è un bel centro commerciale, non tanto per i negozi, (non siamo neanche entrati) ma proprio per il bell’edificio che lo ospita, e proprio davanti si apre il St Stephen Green park.
Molto curato, con il classico laghetto con i cigni, con le aiuole piene di fiori, l’autunno è arrivato e sta iniziando il foliage… che bello passeggiare in questo bel parco con un bel sole che ci scalda… Noto con sorpresa che qua i fiori hanno un colore molto brillante e intenso… forse anche perché qua non hanno il sole italiano che li fa scolorire con la sua forza.
Il programma prevede di andare avanti ancora un po’ fino a Merrion Square cuore del quartiere georgiano, la piazza su tre lati è affiancata da splendidi edifici georgiani con le caratteristiche porte colorate.. quante foto!!mentre giriamo in torno alla piazza giriamo la testa di qua e di là, perché mentre da un lato c’erano le famose porte da fotografare, dall’altra c’è un’esposizione di quadri a cielo aperto… Sul quarto lato della piazza c’è la National Gallery… l’entrata è gratuita, per cui perché non dare un’occhiata? Un po’ di arte Irlandese del XVIII e XIX secolo, poi saliamo a vedere il Caravaggio con la Cattura di Cristo, e poi siccome la bimba si sta annoiando usciamo. Il programma di oggi sarebbe finito, ma non prima di andare in un negozio di giocattoli scovato su internet che tra l’altro è vicino al nostro hotel, e poiché a Dublino sia i negozi che i musei e altre attrazioni chiudono presto (massimo alle 18 ma anche prima in alcuni casi) ci dirigiamo verso questo negozio che si trova in Jervis St.
In effetti è veramente vicino al nostro albergo per cui, dopo aver sbrigato la nostra “commissione” gironzoliamo un po’ per i negozietti di souvenir che ci sono intorno, in Mary St e su O’connel st. ecc.
Sosta in hotel per riposarci un po’ poi ripartiamo per andare verso il Temple bar dove avevo prenotato tramite mail al Gallagher Boxty House per la cena.
Temple Bar è carino sia di giorno che di sera, e comunque pieno di gente. La sera è molto movimentato con i suoi localini di tutti i tipi, ed è un piacere girare, osservare i gruppi di giovani chiacchierare, e anche chi promette 25 euro se riuscirai a percorrere con una bici truccatissima una decina di metri di strada. E’ veramente un piacere passeggiare in questo quartiere, soprattutto dopo aver mangiato due meravigliose boxty e un dessert al cioccolato che era la fine del mondo.
Cominciamo a sentirci stanchi, abbiamo camminato tanto, non abbiamo mai preso un mezzo pubblico e i piedi cominciano a ribellarsi… torniamo verso il nostro hotel non senza aver fatto una miriade di foto all’Ha penny bridge, sulla copertina di ogni guida turistica di Dublino, che deve il suo nome al pedaggio che un tempo si pagava per attraversarlo.
Ripercorriamo O’Connel st e via in camera: se il tempo continua ad essere così clemente domani andremo fuori città.
28 settembre 2009
E così è stato… il cielo è ovviamente nuvoloso ma decidiamo di seguire il nostro programma e di andare a Howth. Andiamo a piedi alla stazione dei treni, Connolly station seguendo i binari della tramvia così vediamo altri scorci che ci eravamo persi ieri e prendiamo il treno che in mezz’ora ci porta in questo delizioso paesino di pescatori.
Non ci sono turisti oggi, in effetti è lunedì, l’alta stagione è finita e quindi accompagnati da un bel sole camminiamo prima per tutto il West Pier, lungo il quale ci sono numerosi ristorantini, pescherie ecc, facciamo un po’ di foto al panorama e alle numerose barche ormeggiate, e poi torniamo indietro e percorriamo l’East pier per arrivare fino al faro. Sembrava vicino, invece che camminata... e che freddo! Il vento è fortissimo, non si riesce a stare con gli occhi aperti ed è difficile pure fare le foto e il filimino, ce la facciamo ad arrivare fino al faro e poi torniamo indietro. Sarebbe stato bello addentrarsi di più nel paesino, arrampicarsi in quelle viuzze su per la collina, ma il vento era veramente insopportabile e freddo, e non ci saremmo goduti niente. Decidiamo di tornare in città, comunque soddisfatti di aver almeno visto le scogliere (da lontano) e il mare irlandese.
Ritornati in città prendiamo la Luas fino a Jervis st. mangiamo qualcosa al volo, facciamo la nostra commissione obbligatoria quotidiana nel negozio di giocattoli e proseguiamo con il nostro programma.
Riattraversiamo il Liffey verso il Four Courts, un bell’edificio che ospita le supreme corti di giustizia e addentrandoci verso la zona al sud del fiume, passiamo prima davanti al Brazen Head il pub più antico di Dublino, per arrivare alla zona medievale della città con il St Audoen’s gate e le Audoen’s churches intitolate dai Normanni appena arrivati al loro santo patrono.
Ci dirigiamo verso Christchurch, ma prima entriamo a Dublinia, dove viene ricostruita attraverso personaggi e filmati interattivi la Dublino dei vichinghi.. si, carina, comunque niente di imperdibile. Carina la salita sulla St Michael Tower da dove si gode di una bella vista sulla città. Percorrendo un ponte che collega l’edificio dove si trova Dublinia a Christchurch si arriva in quest’ultima, l’ingresso è gratuito se si è visitato Dublinia.
La Christchurch è veramente molto bella, della costruzione originale rimane ben poco, ed è stata oggetto di numerosi restauri. Una cosa che mi ha negativamente impressionato è che sia in questa cattedrale che in St Patrick si vendono i souvenirs proprio nella chiesa, e la cosa più fastidiosa è che questi shop impediscono pure di ammirare alcune sculture che sono nelle chiese. E una concezione totalmente diversa dalla nostra, questo lo capisco, ma non mi sembra proprio adatto un negozio in una chiesa, magari in un’aerea adiacente. Visitiamo anche le cripte, che sono insolitamente ampie, e ariose. Dopo Christchurch ci dirigiamo verso St Patrick Cathedral ma prima facciamo una sosta sulle panchine al sole nell’adiacente St Patrick Park. Probabilmente è l’ora in cui gli studenti escono dalle scuole, ed è buffo individuare le diverse scuole in base alla divisa che portano.
Visitiamo anche St Patrick Cathedral, facciamo ancora tante foto visto che è possibile fotografare anche all’interno delle chiese, e poi quando usciamo andiamo prima verso il Dublin Castle, che vediamo solo da fuori in quanto è già chiuso da un pezzo, facciamo un giro nei giardini del Castello, e poi ritorniamo verso Temple bar per vedere come è di giorno.. è ugualmente carino, con tanti bei scorci e con gli immancabili fiori ai balconi.Diamo un’occhiata ai menu per vedere dove possiamo andare a cena stasera ma siamo davvero indecisi… vedremo un po’, andremo dove ci sarà meno da aspettare.
Dopo una sosta merenda in un pub dove mangiamo un divino apple crumble continuiamo a gironzolare senza meta, riattraversiamo il Liffey e ritorniamo, curiosando qua e là verso il nostro hotel per fare una breve sosta, riporre gli acquisti, e uscire di nuovo direzione Temple bar per la cena… la nostra ultima cena.
Non avevamo prenotato niente, e ovunque c’è da aspettare, meno che all’Hard Rock café.. o meglio non dobbiamo aspettare molto per entrare ma tanto per avere da mangiare.
Altro giretto per Temple bar by night, altra carrellata di foto e poi di nuovo verso O’Connel street e il nostro hotel: stasera dobbiamo preparare anche i trolley.
29 settembre 2009
Ultima colazione spaccafegato in hotel, facciamo il check out e inizia il solito magone che mi prende quando una bella esperienza sta per terminare… lo metto da parte perché comunque anche oggi abbiamo da fare!!
Prendiamo la Luas e ci fermiamo St James per andare verso le Kilmainham Gaol, ossia le prigioni, testimoni degli anni della resistenza al dominio inglese.
In effetti abbiamo sbagliato in quanto era molto meglio prendere un bus che ci avrebbe portato molto più vicino, mentre in questo modo dobbiamo fare un altro bel po’ a piedi.
Va beh tanto i km da percorrere oggi saranno molti di meno.
Arriviamo alle prigioni e ci comunicano che la prossima visita guidata è prevista per le 11,00. Abbiamo quindi un’altra mezz’oretta abbondante che dedichiamo alla visita dell’adiacente museo dove sono conservati i reperti dei detenuti, e a leggermi attentamente degli appunti in Italiano che l’addetto ai biglietti (nonché anche guida) mi ha gentilmente dato viste le mie difficoltà con l’inglese.
La visita, con un gruppo numeroso di spagnoli e tedeschi, comprende sia l’ala vecchia che l’ala nuova dove si visitano le varie celle in cui furono rinchiusi i detenuti famosi (il loro nome è scritto anche fuori dalla cella). E’ molto impressionante, lascia un senso di frustrazione e di commozione… e lo ha lasciato a me che purtroppo ho capito un quarto di ciò che la guida ha detto.
Usciti dalle prigioni prendiamo il bus e andiamo verso la Guinnes Storehouse: facciamo le foto di rito, ma non entriamo, sinceramente il biglietto di ingresso era un po’ troppo esoso rispetto al nostro interesse per questa attrazione. Riprendiamo il bus e visto che è quasi ora di pranzo ci dirigiamo al Brazen head, dove ci prendiamo un ultimo assaggio di Irlanda con un ottimo Irish stew innaffiato da una bella Guinness: proviamo a farla assaggiare anche alla bimba ma lei ci mette solo la lingua schifata!! Il locale sia all’interno che all’esterno è molto carino, ha un cortiletto pieno di fiori.
Da questo momento in poi riprende il nostro girovagare senza meta… lungo il Liffey verso il Temple Bar, di nuovo Jervis street, Mary street, Henry street, e il mercatino della frutta che fanno ogni giorno in Moore street, proprio dietro il nostro hotel, che non eravamo mai riusciti a vedere aperto perché ci passavamo sempre in orari non consoni.. carine anche le anziane signore che girano con i carretti della frutta nelle vie vicine. Non capisco come possa costare così poco la frutta: 10 banane = 1 euro; 8 arance = 1 euro… mah!
Dopo gli ultimi giri ritorniamo in hotel a riprendere i nostri trolley, andiamo in O’Connel street a riprendere il bus 16/A che in una cinquantina di minuti ci porta all’aeroporto.
Il volo è in perfetto orario e atterriamo a Pisa ancora una volta con 20 minuti di anticipo.
Dublino mi ha piacevolmente stupito… sinceramente ero partita prevenuta perché a molti non è piaciuta, invece non mi ha delusa per niente, anzi. Una città piena di colori, di fiori, piena di giovani, molto interessante culturalmente e con tante cose da vedere.
Il centro è relativamente piccolo per cui abbiamo usato pochissimo i mezzi pubblici, e ce la siamo goduta camminando, proprio come piace a me.
Io ci tornerei di corsa per dedicarmi ad un’altra lista di cose che ho dovuto depennare per mancanza di tempo e sarei pronta a farmi sorprendere di nuovo… una sorpresa da “Guinness”.