La Marcialonga!

… l'importante è poter dire "Ci Sono Stato"!

Da non perdere

"Vieni,vieni,
sulle montagne...
passa, passa,
la Marcialonga."

Ultima domenica di gennaio, scatta la Marcialonga!
Sì, avete letto bene: scatta!nonostante i chilometri da percorrere siano infiniti, scattano, dalla piana di Moena, quasi in cinquemila: prima , è chiaro, i campioni, poi i più forti, poi, a scaglioni, fino ad arrivare a loro,i "bisonti", forse i protagonisti indiscussi di questa granfondo che ormai da 28 anni infiamma le valli , gemelle ma così diverse, di Fiemme e Fassa.Per chi non fosse addentro al gergo della Marcialonga ricordiamo che i "bisonti" sono i concorrenti dell'ultimo scaglione, coloro che per passione ed entusiasmo si sobbarcano, o tentano di sobbarcarsi, una "passeggiata" sugli sci di 70 Km, coloro che spesso giungono all'ultimo momento e con attrezzature assolutamente normali, coloro che rappresentano il "cuore" ed il folklore di questa grande manifestazione.
Ma andiamo per ordine:innanzitutto, perché consigliare chiunque ad andare ad assistere a quella che, per quanto importante ed imponente , è pur sempre una gara di sci da fondo? Semplice, la Marcialonga è molto più di questo; la dimensione puramente agonistica, per quanto importante, viene ampiamente travalicata e "l'evento" assume i connotati di un'enorme festa popolare, una festa di tutti e per tutti, in cui lo spirito di comunità e di solidarietà che da sempre anima queste vallate alpine trova la sua piena esaltazione. Tutti i paesi che vengono toccati dal percorso della Marcialonga fanno a gara , sin dai giorni precedenti, a presentarsi nella loro miglior veste ; dappertutto è un fiorire di iniziative e manifestazioni collaterali e chiunque arrivi in questi giorni si sente veramente "ospite" e capisce di partecipare ad un qualcosa che ,per la gente di questi posti, ha veramente un'importanza enorme.
Inoltre si ha la possibilità di soggiornare in luoghi splendidi: la celebratissima Moena, perla delle Dolomiti, Vigo, adagiata ai piedi del Catinaccio, Pozza Campitello e Canazei, autentici paradisi incastonati tra i gruppi del Sassolungo e del Sassopiatto, il Sella e la Marmolada, ma anche la splendida Val di Fiemme con l'importante centro di Cavalese , Tesero con il bellissimo centro fondo e Predazzo con il suo centro sportivo dedicato al salto dal trampolino.
Ecco allora perché consigliamo di arrivare qualche giorno prima della partenza, per potere gustare appieno tutti i preparativi; per alloggiare è meglio informarsi per tempo, magari appoggiandosi all'efficientissimo servizio di prenotazione alberghiera disponibile presso le varie A.P.T.

A.P.T. Canazei - Tel. 0462.601113 - Fax 0462.602502 -

A.P.T. Moena - Tel. 0462.573122 - Fax 0462.574342 -

A.P.T. Vigo di Fassa - Tel. 0462.764093 - Fax 0462.764877 -

A.P.T. Pozza di Fassa - Tel. 0462.764136 - Fax 0462.763717 -

A.P.T. Cavalese - Tel. 0462.241111 - Fax 0462.230649 -

A.P.T. Predazzo - Tel. 0462.501237 - Fax 0462.502093 -

A.P.T. Ziano - Tel. 0462.570016 - Fax 0462.570016 -

A.P.T. Tesero - Tel. 0462.241140 -

Sicuramente tra le possibili sistemazioni sono molto "fascinose" quelle di Moena, che permette di assistere all'emozionante spettacolo della partenza ed inoltre ad un passaggio molto interessante in pieno centro abitato, e quella di Cavalese, che permette di assistere all'arrivo ed alla cerimonia di chiusura.
Già dal giovedì antecedente alla gara si "apre" con la Lavazeloppet, gara di 25 km a tecnica classica che si svolge al passo di Lavazè, nei pressi di Cavalese. Molti "marcialonghisti" utilizzano questa gara, che giunge quest'anno alla sua ventiquattresima edizione, per rifinire la preparazione. Certamente questa gara permette di conoscere una località che merita di essere apprezzata, per il suo paesaggio, anche dai non fondisti. Nel frattempo l'attesa nelle valli di Fiemme e Fassa si fa spasmodica e gli eventi si succedono; a Cavalese, già agghindata a festa, apre il Marcialonga Market " Il Trentino propone" interessante rassegna di prodotti Trentini. L'atmosfera via via si surriscalda ed accanto alle manifestazioni ufficiali ( concerti bandistici, stand con prodotti enogastronomici ecc.) cresce il fermento tra la gente del luogo e tra i concorrenti. Spettacolare osservare la cura che viene posta nella preparazione del tracciato che in alcuni casi, come ad esempio a Moena, attraversa letteralmente il centro abitato, scorrendo su neve interamente riportata con un notevolissimo sforzo collettivo: i lavori fervono per l'intera notte antecedente la gara.
La giornata di sabato è riservata solitamente alla "Minimarcialonga" , gara di fondo giunta alla sedicesima edizione e dedicata interamente ai bimbi; la competizione si svolge nel bellissimo centro fondo del Lago di Tesero ed impegna bimbi giunti da ogni parte del mondo: anche qui tifo alle stelle, concerti bandistici, stand gastronomici e soprattutto la spontaneità dei piccoli, unita alla grande determinazione di quelli che si sentono già un po' atleti. Quest'anno la manifestazione è preceduta , sempre a Lago di Tesero, dalla "Marcialonga stars - I VIP scendono in campo" gara appunto riservata a persone celebri del mondo dello sport , del lavoro e dello spettacolo.
La sera, poi, alle diciotto, la "cerimonia d'apertura" che ogni anno si svolge in un paese diverso e che quest'anno sarà a Carano, nei pressi di Cavalese. E' bello, la sera precedente la gara, aggirarsi nei pressi della piana di Moena, dove sono accampati a centinaia, giunti da ogni parte d'Italia e del mondo, chi in camper chi in automobile, chi ospite presso qualche casa del posto e chi alloggiato in albergo: tutti a studiare la neve, la temperatura e le previsioni meteo, nella speranza di indovinare la sciolinatura giusta, quella che , nel caso dei campioni , aiuta a far guadagnare secondi preziosi e che invece, nel caso dei "bisonti" aiuta a far durare meno la sofferenza della lunga fatica per arrivare al traguardo di Cavalese. Fortissima anche la presenza di persone anziane, gli indomiti "veci" della Marcialonga, da tutti guardati con rispetto , autentici veterani che ti raccontano delle mille loro battaglie e delle prime edizioni della mitica granfondo, quando ancora si eseguiva solo il passo "classico", l'alternato.

Fortissima la presenza di stranieri, in prevalenza dall'Austria e dalla Germania, ma anche dalla Francia, dai Paesi scandinavi, dai paesi dell'Est. Un crogiolo di lingue, di usanze diverse, tutti uniti dalla passione per questo sport che è sport di fatica, popolare, ma che proprio per questo riesce a coinvolgerti al massimo.
Fortissima infine anche la presenza delle donne, agguerritissime e sempre più motivate.
Poi, la mattina, la tensione giunge al culmine prima della partenza e già dalle prime luci dell'alba, in un freddo pungente, c'è chi si scalda ed esegue esercizi preparatori, chi rifinisce la preparazione degli attrezzi, chi si dedica al rito dei massaggi: momenti concitati prima del via che viene accolto quasi come una liberazione. Un primo colpo di cannoncino alle 8.30 : partono i campioni, quelli noti, quelli che finiscono nell'albo d'oro, e poi, a gruppi diversi, gli altri. Mentre davanti sono già filati via, inseguiti dalla voce degli speaker, dietro è la bolgia:tutti incolonnati sulla prima salita,chi sgomita,chi impreca,chi maledice la sfortuna perché ha rotto un bastoncino e dopo tanta attesa si deve ritirare al primo minuto di gara, chi se la prende con serafica calma... .Immagini che si rincorrono, così come più tardi , quando ormai il gruppo si è dipanato, le immagini dai punti di ristoro, sotto i traguardi volanti: il centesimo, il millesimo , l'ultimo incoraggiati come e più del primo.
Alla fine, a sera inoltrata, alle 18 passate, l'arrivo a Cavalese degli ultimi concorrenti, salutato dai fuochi d'artificio della cerimonia di chiusura; i saluti, gli addii, i ricordi e per tutti, spettatori e concorrenti, operatori sanitari,volontari ed organizzatori la certezza di ritrovarsi lì, l'anno prossimo.

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