Canarie, non solo una pausa dal freddo inverno!

Le piccole isole vulcaniche che regalano atmosfere indimenticabili

Approfitto di un momento di calma al lavoro, per accettare l'invito ricevuto da Franca e Tony per una veloce visita alle Isole Canarie. Sono nel bel mezzo di un freddo gennaio, ormai stanca di indossare cappottoni pesanti e guanti e l'idea di trascorrere qualche tempo al caldo, senza andare in capo al mondo, mi attira proprio. Così decido di partire, conscia già del fatto di affrontare una vacanza un po' meno "avventurosa" rispetto al mio solito, ma accetto di buon grado l'idea di poter finalmente rilassarmi e non pensare a nulla.
Partiamo da una Treviso sommersa da un clima semi-polare e, dopo solo 3 ore di volo un po' movimentato a causa delle frequenti perturbazioni, atterriamo nell'Isola di Gran Canaria, dove la gente indossa calzoncini corti e t-shirt. La sensazione di "archiviare" per un po' il cappotto, è davvero splendida!
Un autobus zeppo di turisti over 60 ci scarica a Playa des Ingles, meta di giovani e centro del divertimento per eccellenza. Il nostro albergo sembra un alveare. Non che gli altri presenti abbiano parvenze migliori. Le camere con le piccole terrazze che danno sulla piscina o sul mare sembrano le piccole celle delle api. Non apprezzo particolarmente queste grandi costruzioni che definisco "abusi" edilizi, un orribile modo per scempiare paesaggi bellissimi. Mi rendo pero' conto che per l'industria del turismo questi casermoni anonimi e dotati di ogni comfort siano delle vere "miniere d'oro". Sistemateci nelle nostre stanze, scendiamo per raggiungere il centro del paese.
Il lungomare è caratterizzato da un costante vento. La cosa a volte è assai fastidiosa. La temperatura di sera, inoltre non è altissima ed è bene essere "armati" di maglioncino od antivento. Di caratteristico qui non c'è nulla. E' l'ennesima catena di montaggio per turisti. Pub, bar, ristoranti e discoteche, si alternano ad hotel-alveari dalle tante stelle. La presenza dei turisti inglesi è impressionante. Forse il nome Playa des Ingles deriva proprio da questo?
La piazza centrale è costituita da un grande "buco". Un'orribile costruzione in cemento armato, che vagamente ricorda un'arena, all'interno della quale si trovano negozi e locali dotati di "happy hour" paghi 1, bevi 2.
Dopo qualche giorno decidiamo di noleggiare un'auto. E' senz'altro un'ottima idea, dal momento che dicono che l'interno dell'isola sia molto bello. Prendiamo una Opel corsa, al noleggio si raccomandano di non lasciare assolutamente nulla di incustodito all'interno della macchina, in quanto borseggiatori e ladruncoli qui sembra facciano gli straordinari.
Le guide turistiche dipingono l'Isola Gran Canaria come un "piccolo continente in miniatura". In effetti è così. Poco, ma c'è la rappresentanza di tutto: una piccola catena montuosa, una zona desertica, una zona con il clima mediterraneo.
Ci inerpichiamo percio' nella Cruiz de Tejeda, attraversando immense coltivazioni di arance. Dalla cima di questa catena montuosa ammiriamo gli immensi canyon al centro dei quali appaiono piccoli agglomerati di case o fiumiciattoli. Il paesaggio è vagamente lunare. La terra è bruciata e brulla. Dicono che in questi luoghi siano stati girati film tipo "il pianeta delle scimmie" grazie all'atmosfera eterea di questi paesaggi. Scendiamo poi a Puerto de Mogan, un pulitissimo ed ordinato paesino di pescatori caratterizzato da rigogliose siepi di bouganville. I paesini, anche se a volte un po' isolati e distanti tra loro, sono decisamente caratteristici. In alcuni ci sono festeggiamenti paesani in corso e le piccole piazze bianche sono addobbate con tante bandierine colorate. Grazie alla macchina percorriamo lunghi tratti costeggiando il mare e le sue scogliere.
Un giorno decidiamo di fermarci in una piccola baia, raggiungibile solo a piedi. Parcheggiamo l'auto e ci spogliamo di pantaloni e maglietta per dirigerci al fazzoletto di sabbia. Giusto il tempo di fare qualche foto che un brutto presentimento si impossessa dei nostri pensieri. Infatti, risalendo, notiamo dei movimenti sospetti e, non appena visteci, una moto partire a forte velocità. Ci hanno fatto visita i ladri! Il peggio è che hanno scassinato l'auto e la portiera ora non si chiude piu' bene ed ha un gran spiraglio. La cosa pero' si presenta alquanto strana visto che in macchina non c'era proprio nulla: i vestiti li avevamo negli zaini che ci eravamo portati appresso, altre borse, macchine fotografiche o altro materiale proprio non potevano essere in macchina...Per tutto il pomeriggio azzardiamo mille ipotesi per giustificare questo gesto,ma nulla...non riusciamo a venire a capo di questo mistero. Solo quando cala la sera e il vento freddo inizia a pungere, Tony realizza di essere in boxer e che il bottino dei ladri non erano altro che i suoi jeans evidentemente dimenticati nei sedili dell'auto!! Il povero Tony viene ovviamente rimproverato e costretto a pagare per intero il prezzo della caparra che l'autonoleggio non ha piu' intenzione di restituirci visti i danni della macchina!
Nelle serate ventose, prima di inoltrarci nelle vie imbottite di locali e pub, ci fermiamo qualche oretta alla sala giochi dell'hotel, dove un abilissimo Tony ci svela i segreti del gioco del biliardo. Io e Franca non abbiamo mai giocato prima d'ora, solo tenere l'asta in mano e puntarla sulla pallina prescelta ci da dei problemi, ma dopo una settimana, grazie ad un maestro paziente e preparato, diventiamo delle giocatrici provette!
Scopriamo poi Maspalomas e le sue dune di sabbia. La sensazione, arrivando in questo luogo, è quella di essere in mezzo al deserto. Dune altissime di sabbia rossa, trasportata dal vento dal vicino Marocco. Al tramonto lo spettacolo è bellissimo, una palla di fuoco ardente cala, fino a scomparire dietro a queste onde fatte di sabbia finissima.
Una visita alla capitale non puo' certo mancare. Le vie di Las Palmas sono grandi e caotiche. Il centro è pieno di negozi e di gente. Ricorda un po' una Milano estiva, anche se gli angolini caratteristici non mancano, come la casa di Colombo, con il suo chiostro arabeggiante, il grande portone della biblioteca comunale di legno finemente intarsiato.
Il tempo delle vacanze e del relax, inesorabilmente passa velocemente, è ora di tornare a casa, dobbiamo lasciare il paese dei canarini (da qui il nome Canarie) delle stelle di natale (il fiore tipico dell'isola, che raggiunge dimensioni spropositate) e del caldo costante tutto l'anno per tornare alla realta' di freddo gennaio.l'inverno a Treviso sarà ancora lungo, ma il pizzico di abbronzatura che mi ha dorato la pelle, mi ricorderà che per un po' ho "staccato la spina" dal gelo!

3 commenti in “Canarie, non solo una pausa dal freddo inverno!
  1. Avatar commento
    chris
    01/09/2004 11:36

    ciao!!io dovrei partire x le canarie agli inizi di novembre , qualcuno mi saprebbe informare sulle temperature e il tempo in generale in questo periodo? grazie chris

  2. Avatar commento
    anna
    02/04/2004 12:46

    Vorrei avere un preventivo per 1 viaggio TENERIFE, MAIORCA, FORMENTERA partenza 9/8/2004 per 14 notti 2 Adulti e 1 bimbo di 20 mesi

  3. Avatar commento
    Ariax80
    28/10/2002 06:51

    Anch'io l'anno scorso sono stata a Gran Canaria! Sara' che era la vera prima vacanza ma di questa isola ho dei ricordi bellissimi. Io e il mio ragazzo eravamo in un hotel immenso a Maspalomas, se non ricordo male era il Tabaida Princess, una cosa spettacolare... un hotel a 4 stelle... (ci voleva la cartina per girarlo tutto)!!! Noi abbiamo preso il motorino a noleggio e c siamo fatti un tour costiero vicino a Playa dell'Ingles. Poi il penultimo giorno abbiamo preso un'Opel Corsa per andare alla ricerca d onde per fare surf (ci sono onde più grosse qui in Versilia che laggiu'!) ed invece abbiamo trovato un paesaggio del tutto diverso da dove eravamo noi, sembrava di essere nel bronx... case rotte, catapecchie, baracche, auto rotte e immensi campi di banane. Il periodo di vacanza era a cavallo tra ottobre e novembre, mi avevano detto che la temperatura sarebbe stata intorno ai 26 - 27°... quando siamo scesi dall'aereo i vari termometri che trovavamo lungo la strada per arrivare a Maspalomas davano 35 - 36° (tutta colpa del vento del deserto)... Si stava da Dio! Spero di divertirmi anche quest'anno anche se cambio destinazione. Egitto arrivoooooo! Lara

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