Roma sotterranea

La Capitale vista… dal basso!

Il titolo dell'opera capitale di Antonio Bosio ("Roma sotterranea"), apparsa postuma nel 1632, alludeva alle catacombe, che a quell'epoca erano in pratica l'unica parte del sottosuolo romano accessibile anche se solo limitatamente ai pochi complessi allora noti. L'abbiamo citato come spunto per questo inconsueto "punto di vista" da cui scoprire la città.
Fino a tutto il XVIII sec. la Roma classica rimase sepolta sotto quelle successive: se ne conoscevano solo i resti emergenti dagli interri sempre più consistenti (oggi raggiungono punte fino a 15 metri; esempi eloquenti sono le strutture degli "horti Sallustiani" e la chiesa di S. Vitale in Via Nazionale) e gli sporadici e limitati sondaggi erano finalizzati al recupero di pezzi da collezionare, non alla conoscenza delle strutture e della topografia ...
Solo con l'amministrazione francese si cominciò a ritrovare gli antichi livelli; da allora, vari lembi della città imperiale sono stati riportati interamente alla luce a spese delle stratificazioni successive (basti ricordare il Foro Romano e - ma solo in parte - quelli Imperiali, il Palatino, l'area sacra dell'Argentina, il Mausoleo di Augusto e, di recente, la "Cripta Balbi").
La maggior parte della città antica giace però ancora nascosta sotto quella attuale: occultata ma sempre più visibile in seguito ad oculate campagne di scavo, che hanno rispettato le memorie sovrappostesi nei secoli.
Questo itinerario è dedicato alla città celata alla luce del sole e segnala i luoghi visitabili di maggiore interesse. Molti di questi nacquero del tutto o in parte ipogei, altri lo sono diventati per l'innalzamento del terreno in seguito a crolli e demolizioni, alluvioni e riporti di terra.

MONUMENTI IN ORIGINE IPOGEI.

Luoghi di culto pagani. I culti misterici giunti a Roma durante l'Impero predilessero ambienti sotterranei: la cosiddetta basilica di Porta Maggiore, della quale è misteriosa l'appartenenza (forse a una setta neopitagorica), è monumento di eccezionale interesse per la struttura architettonica, che prefigura quella delle basiliche cristiane, ed il meraviglioso apparato decorativo di stucchi.
Di forte suggestione è sicuramente anche il gruppo dei mitrei (dei quali parleremo in un prossimo articolo). Questi erano santuari sotterranei, cripte o grotte, consacrati al culto del dio Mitra. I più antichi di essi erano ricavati in grotte naturali, il che indusse a ricostruire artificialmente l'aspetto di una grotta nei luoghi sotterranei adibiti al culto del dio. Da una piccola stanza, che fungeva da vestibolo, si accedeva ad un ambiente più vasto, coperto a volta, ove era la nicchia con il simulacro divino; quasi sempre vi era fatta giungere l'acqua di una fonte e due banchi affrontati accoglievano i fedeli per il banchetto sacro. Le dimensioni dei numerosi mitrei rinvenuti a Roma, ad Ostia e nelle province danubiane renane, appaiono modeste; talvolta essi erano decorati con mosaici e dipinti parietali. Tra i mitrei più grandi figura quello appartenente alle terme di Caracalla; sulle strutture di altri furono innalzate basiliche cristiane (S.Pisca e S.Clemente).

Ambienti e complessi residenziali.
Nelle dimore più grandiose alcuni luoghi furono realizzati, per ragioni funzionali, parzialmente interrati, come i criptoportici: il maggiore esempio romano è quello neroniano della "Domus Tiberiana" sul Palatino.
Il cosiddetto auditorium di Mecenate, facente parte della villa di Mecenate sull'Esquilino, ebbe forse funzione di ninfeo-triclinio estivo, ossia di grotta o costruzione consacrata alle ninfe, utilizzata come sala da pranzo e caratterizzata da una fontana monumentale.

Strutture di servizio.
La rete fognaria della città antica ha il suo "monumento" nella "Cloaca Maxima", tuttora efficiente e percorribile, così come lo speco dell'acquedotto Vergine, quasi tutto costruito in sotterraneo.
Delle cisterne, l'esempio più grandioso è costituito dalle Sette Sale delle Terme di Traiano, mentre un'imponente cisterna si conserva sotto il Palazzo del Pontificio Collegio Germanico Ungarico (Via di San Nicola da Tolentino n°13). Possono rientrare in questa categoria i due ambienti sovrapposti del "Tullianum" o Carcere Mamertino.

Monumenti sepolcrali.
I più monumentali tra i sepolcri ipogei privati sono quelli degli Scipioni e di Vibia sull'Appia Antica, di Via Dino Compagni lungo la Via Latina, di Via Livenza presso la Salaria e degli Aureli presso l'antica Prenestina - Labicana.
Tra i numerosi colombari (collettivi o per l'incinerazione) si segnalano quelli lungo Via di Porta San Sebastiano (presso il sepolcro degli Scipioni), di Pomponio Hylas ed i tre nella ex-vigna Codini e quelli di Villa Doria Pamphilj.

Catacombe Benché rientrino nel gruppo precedentemente descritto, le catacombe romane meritano un cenno a parte. Anche se non mancano esempi in altre città (Napoli e Siracusa) quelle della capitale sono in assoluto le più importanti sia per numero - ne sono state individuate oltre 60 - sia per estensione. Non dobbiamo, però, dimenticare di citare il loro valore come memorie storiche e religiose, le loro decorazioni pittoriche e a stucco, le strutture architettoniche ed i reperti archeologici.
Le visite sono sempre guidate e limitate solo ad alcuni tratti principali: di norma sono visitabili le Catacombe di San Sebastiano, di San Callisto, di Santa Domitilla, di Priscilla, di Sant'Agnese, di San Pancrazio e di Ciriaca.
Per le altre bisogna rivolgersi alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, mentre per le catacombe ebraiche di Villa Torlonia e di Vigna Rondinini il permesso va richiesto alla Soprintendenza archeologica si Roma.

Confessioni e cripte.
Questi ambienti caratteristici dell'architettura sacra cristiana, costituiscono tipologie affini ma distinte.
LE CONFESSIONI si sviluppano intorno alla tomba del martire ("confessor") o al sacello contenente reliquie, su cui si impostarono le più antiche basiliche: sono infatti presenti nelle cinque Chiese patriarcali (S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Paolo fuori le Mura e S. Lorenzo fuori le Mura) ed in molte di quelle titolari (di grande suggestione quella dei Ss. Giovanni e Paolo, che conserva l'aspetto della fine del IV sec.). In seguito alla ristrutturazione operata da S. Gregorio Magno, della confessione vaticana, ebbe particolare diffusione fino al IX-X sec., il tipo semianulare: i maggiori esempi sono in S. Marco, S. Prassede, Santa Cecilia in Trastevere, Ss Quattro Coronati, S. Pancrazio, S. Crisogono.
Tra le sistemazioni dei secoli successivi si segnalano quelle barocche di Santa Susanna, S. Martino ai Monti e le ottocentesche di S.Pietro in Vincoli e Santa Maria Maggiore; di incongrua invenzione moderna è quella di Santa Maria in Domnica (1958).
Anche LE CRIPTE sono sotterranee, come dice il nome ("luogo nascosto") e si sviluppano in corrispondenza del presbiterio.
Si tratta di ambienti ricavati in adiacenza delle confessioni o in sostituzione di esse, con funzioni di cappelle ed eventualmente di luoghi di sepoltura.

Le Sacre Grotte Vaticane (il nome deriva proprio da "cryptae") sono senz'altro il più grandioso complesso di questo tipo, sepolcreto di numerosi pontefici e vero e proprio museo di ricordi storici ed artistici.
Non sono molte le cripte medievali: S. Maria in Cosmedin, S. Alessio, S. Prisca, S. Salvatore in Onda.
Il Rinascimento ha lasciato quella del Tempietto di Bramante.
Notevoli, ancora una volta, gli interventi barocchi di rifacimento, ad esempio di Pietro da Cortona: Ss: Luca e Martina, S. Maria in Via Lata.
Per quanto riguarda le creazioni ex novo, citiamo Francesco Borromini: S. Carlo alle Quattro Fontane, S. Giovanni dei Fiorentini.
Non mancano neanche gli esempi ottocenteschi come Santa Francesca Romana, Ss. Apostoli, S. Cecilia in Trastevere, S. Anselmo.
Tra quelle del novecento, che in genere hanno dimensioni pari alle chiese sovrastanti, va ricordata almeno quella della Cappella della Divina Sapienza di Marcello Piacentini.
La rassegna non si può considerare conclusa se si tralascia il più noto e visitato, forse, di questi complessi sotterranei: il cimitero dei Cappuccini presso la Chiesa di S. Maria della Concezione, oggetto di morbosa curiosità più che di riflessione sul "momento mori". Meno conosciute e "spettacolari", ma concepite con spirito analogo, le cappelle cimiteriali sotto le chiese delle Ss. Stimmate e di S. Maria dell'Orazione e Morte.

AREE ARCHEOLOGICHE OGGI SOTTERRANEE.

Al di sotto delle confessioni e delle cripte, le più antiche chiese conservano pure le strutture di epoca classica sulle quali furono fondate.
Nella maggior parte dei casi queste sono state scavate e rese accessibili, sia pure con permessi speciali: così è per S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore. Sotto a queste basiliche i resti di edifici pagani coesistono con quelli dei primitivi luoghi di culto: oltre all'eccezionale complesso di S. Clemente ed quelli vasti di S. Martino ai Monti, Ss. Giovanni e Paolo, S. Anastasia e S. Cecilia in Trastevere, quelli di S. Crisogono. S. Marco. S. Prisca, S. Pudenziana (terme), S. Lorenzo in Lucina ("horologium Augusti"), S. Marcello (battistero) e la primitiva S.Lorenzo in Damaso - ultimamente ritrovata sotto il cortile del Palazzo della Cancelleria -.
Presso la chiesa di S. Paolo alla Regola è stato individuato uno straordinario esempio di continuità storica, con strutture romane su quattro piani, due dei quali interrati. Ancora, S. Maria in Via Lata, Ss. Vito e Modesto (resti della porta Esquilina di età repubblicana), S. Carlo ai Catinari, S. Cesareo de Appia, S. Lorenzo in Fonte (casa ritenuta di S. Ippolito e presunta prigione di S. Lorenzo), S. Nicola in Carcere, S. Agnese in Agone, Battistero Lateranense (domus ed edificio termale), S. Saba (oratorio di S. Silvia), S. Croce in Gerusalemme (cappelle di S. Elena e Gregoriana), Ss. Cosma e Damiano.

Le ultime tappe di questa lunga passeggiata porteranno il turista nelle viscere dei luoghi più disparati: da una piazzetta trasteverina ("excubitorium" della VII coorte dei "vigiles"), all'Aventino (complesso di Largo Arrigo VII), dal Colle Oppio (la neroniana "Domus Aurea"), al Palazzo Senatorio (Tempio di Veiove), dal Museo Barracco (edificio commerciale), al Palazzo della Cancelleria (sepolcro di Aulo Irzio e mitreo). Come conclusione, una cena da "Pancrazio" in Piazza del Piscione, entro i cunicoli del Teatro di Pompeo, o in uno dei tanti locali già famosi come cantine, scavati in quell'enorme deposito di cocci che è il Monte Testaccio.

2 commenti in “Roma sotterranea
  1. Avatar commento
    canadian drugs online
    17/02/2011 12:28

    Very nice post, good luck! ;-)

  2. Avatar commento
    Mario
    04/12/2005 10:20

    www.romasotterranea.it

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy