18 giugno 2007, si parte per questo lungo viaggio che durerà 50 giorni, siamo io (Beppe), mia moglie (Anna) e nostra figlia Monica di quattro anni. L’idea dell’Islanda mi è venuta appena tornati dalle vacanze del 2006: subito ho preso la guida della Lonely Planet, più leggevo più mi convincevo che ne valeva la pena. Poi, come al solito, l’idea è evoluta: perché non visitare un pezzo di Norvegia? E la Scozia, perché no? Insomma è diventato il viaggio della cartina qui a fianco, abbiamo preso 13 traghetti, abbiamo fatto più di 10.000km di strada, abbiamo visto posti meravigliosi, è stata una esperienza bellissima per noi ma anche per la nostra bimba.
Cartine guide etc.
Islanda, Lonely Planet ed. 2004
Scozia, Lonely Planet ed. 2006
Cartina dell’Islanda 1:400.000 della freytag & berndt
Islanda, MERIDIANI
Scozia, MERIDIANI
Vari diari di bordo presi da internet
Aggiungo qui qualche lettura che mi è piaciuta.
Siamo state a Kirkjubæjarklaustur viaggio in Islanda, Valeria Viganò, Neri Pozza Editore. Racconto di un viaggio in Islanda fatto da una scrittrice Italiana
Cantilena mattutina nell’erba, Thor Vilhjàlmsson, Iperborea. Un romanzo di un autore Islandese molto famoso
Racconto popolari e fiabe islandesi, a cura di Gianna Chiesa Isnardi, tascabili Bompiani Ottimo anche da leggere ai bimbi per preparali al viaggio.L’AVVICINAMENTO
18 giugno 2007
Partenza intelligente(?) alle 3 di mattina da Bolzano, arriviamo a Sababurg per pranzo. Questa tappa è stata pensata per Monica, siamo sulla strada delle fiabe, c’è il castello della bella addormentata. Il castello non è un granché, ma li vicino c’è uno zoo molto bello con molti giochi per bambini, ci stiamo tutto il pomeriggio. Ripartiamo verso le 17, vorremmo fare altre 200km, ma appena imboccata l’autostrada c’è una coda interminabile, ci fermiamo ad un’area di sosta lungo l’autostrada a cenare e a dormire. 942km
19 giugno
Sveglia presto e partenza verso le 6, dopo un'oretta siamo di nuovo in coda. Superata la coda proseguiamo fino a Frederikshavn, dove arriviamo alle 17, ci fermiamo in un campeggio subito dopo la città. Il campeggio è molto bello, ci sono giochi per bimbi ad ogni angolo, c’è la piscina al coperto, fosse per Monica potremmo passare qui il resto delle vacanze. 716km
20 giugno
Giornata di riposo passata fra giochi, piscina, giretto in città e alla vicina e molto bella spiaggia. 0km
21 giugno
Sveglia presto e via a prendere il traghetto per Oslo, ci imbarchiamo alle 10. Il traghetto non è un granché per quanto riguarda la zona bimbi. Alle 19 arriviamo in
NORVEGIA
Il tempo è bruttino, non ci fermiamo a Oslo (questa non è la vacanza delle città ma della natura!); dopo un breve controllo doganale andiamo direttamente ad un campeggio sulla riva del lago Tyrifjorden, un po’ caro per i servizi offerti ma in un posto splendido. 47km
22 giugno
Ci svegliamo e piove. I programmi erano di fermarsi dalle parti di Geilo a farci dei giri in montagna ma vista la giornata decidiamo di tirare oltre. I paesaggi che si incontrano sono eccezionali, ci fermiamo in continuazione per guardarci attorno anche se piove, soprattutto l’altopiano dopo Geilo, riusciamo a goderci la giornata nonostante il tempo. La sera ci fermiamo ad un campeggio a Sæbo. 291km
23 giugno
Ci svegliamo e, per cambiare, piove. Dopo pochi chilometri (a Brimnes) prendiamo un breve traghetto, a Granvin optiamo per la strada di sinistra (che percorre il fiordo), penso sia stata una buona scelta, la strada è un po’ stretta ma molto bella. Verso mezzogiorno ci fermiamo ad un paesino (Norheimsund) dove c’è una sorta di festa vichinga. Vicino al paese c’è una bellissima cascata (Steinsdalsfossen), da non perdere.
Proseguiamo fino a Bergen, lì veniamo presi dal panico: ci sono delle strade apparentemente a pedaggio, così c’è scritto su dei cartelloni ma non si capisce come pagare. Poi ci spiegano che ci sono delle telecamere e che ti mandano a casa da pagare, ma i turisti li lasciano stare. A fatica troviamo un campeggio, vicino a Norheimsund (un sobborgo di Bergen, da lì in 30 minuti con la ciclabile si arriva in centro), il campeggio è caro e brutto, ma non troviamo altro. 192km
24 giugno
Con i mezzi pubblici andiamo a visitare la città, prendiamo la funicolare e scendiamo a piedi, ci fermiamo a mangiare prendendo da mangiare al mercato, dove ci lavorano molti Italiani (che però non fanno prezzi di favore agli Italiani!). 0km
25 giugno
Questa volta scendiamo in macchina in città, andiamo all’area di sosta subito dopo il porto (costosa, brutta e rumorosa). Con le biciclette andiamo all’acquario, molto bello e con spettacolo per bimbi. Poi un altro giro per la città in bici. 9km
IL TRAGHETTO
26 giugno
Finalmente ci si imbarca sulla mitica Norrona! La nave è bella, le cabine hanno il frigo e la televisione, il reparto giochi è ben fornito, c’è pure una bella sala fitness dove io e Monica ci passeremo parecchio tempo. Appena usciti dal porto il mare è grosso, cominciamo a soffrire il mal di mare, all’ufficio informazioni prendiamo un po’ di pastigliette. Ci impasticchiamo, non fanno effetto! Monica vomita poi sta benone; contro ogni principio etico-educativo le diamo in mano il telecomando e non la controlliamo più!
Il pomeriggio io sto meglio e con Monica bighelloniamo fra reparto giochi e sala fittness. 1km
27 giugno
Ci siamo ripresi, giornata noiosa ma tranquilla. 0km
28 giugno
La notte il mare è stato particolarmente mosso, siamo di nuovo stati male, passiamo la mattinata in stato comatoso (a parte Monica che si è subito ripresa), sulla nave cambiamo le corone Norvegesi e gli €uro in corone Islandesi, alle 11 arriviamo in
ISLANDA
Le operazioni di sbarco sembrano interminabili, arrivati al controllo ci chiedono solo quanti giorni rimaniamo e se abbiamo attrezzatura per la pesca; verso le 12.30 siamo finalmente in strada, c’è un vento gelido, le temperature raggiungono i 2°C, ci fermiamo a mangiare poco prima di Egilstadir tutti imbacuccati.
Dopo mangiato prendiamo la Ring Road in senso orario, molto presto diventa sterrata, ad un bivio decidiamo di prendere la 939, una strada sterrata più breve, continuiamo a fermarci a fare foto perchè i paesaggi sono stupendi. Riprendiamo la Ring Road, a Djupivogur ci fermiamo a fare un po’ di spesa e a prendere un po’ di soldi con il bancomat, passiamo per Lònsöræfi, poco dopo ci fermiamo a dormire nei pressi di una strada secondaria. 281km
29 giugno
Appena partiti raggiungiamo Jökurlsarlon: la laguna ghiacciata, uno spettacolo mozzafiato. Riprendiamo la macchina e, tra una sosta e l’altra, raggiungiamo il parco dello Skatafell. Piove, una pioggerellina sottile ed insistente, prendiamo posto al campeggio, ci vestiamo di tutto punto e andiamo a vedere la cascata di Svartifoss, molto estetica, al ritorno ci fermiamo a Sel dove ci sono delle tipiche casette islandesi che si possono visitare. Tornati alla macchina non piove più, vado a farmi il giro dello Skatafellheiði, peccato che lo faccio quasi tutto immerso nella nebbia. 97km
30 giugno
All’inizio la giornata è piovosa, passiamo per Kirkjubæjarklaustur, dove facciamo un po’ di spesa, proseguiamo, il tempo migliora decisamente, arriviamo dalle parti di Vik: un paio di chilometri prima c’è una strada sterrata, in fondo a sinistra c’è un parcheggio, posto delizioso anche per fare sosta notturna, si può salire sul promontorio da dove si ha una vista stupenda o passeggiare lunga la lunghissima spiaggia nera.
A Vik c’è una bella spiaggia con le pulcinella di mare; la strada, dopo Vik, si allontana dalla costa, prendendo la prima a sinistra e tornando alla costa si arriva alla zona della foto (mia figlia ed io seduti) con bellissimi faraglioni e un gruppo di incredibili colonne basaltiche. Riprendiamo la strada fino a Skogafoss (bella) poi proseguiamo fino a Hvolsvöllur dove ci fermiamo al campeggio. 278km
1 luglio
Oggi destinazione Lanmannalaugar: decidiamo di prendere un percorso alternativo per strade sterrate (la 264 poi la 268 fino alla 26) poi finalmente ci immettiamo nella F208, la strada non è poi così brutta a parte qualche pezzo con sabbia, ma si galleggia bene. A causa delle cunette la facciamo molto lentamente (in seguito impareremo che bisogna invece prenderle in velocità).
Prima di tutto ci facciamo un bel bagno, poi saliamo sul monte Brennisteinsalda, multicolore e pieno di fumarole, semplicemente fantastico. Qui non si potrebbe campeggiare fuori da campeggio ufficiale e per arrivarci bisogna superare due guadi, ci dicono che se ci si allontana un po’ la sosta di una notte è tollerata, preferiamo però tornare, ci fermiamo in un campeggio non lontano da Selfoss. 235km
2 luglio
Oggi destinazione ‘Circolo d’Oro’, prima Gulfoss (bella), poi Geyser (emozionante) infine Þingvelling. Nel pomeriggio arriviamo a Reykjavìk, prendiamo posto al campeggio e, dopo cena andiamo al giardino botanico in bicicletta. 166km
3 luglio
Giro della città in bicicletta e poi il pomeriggio andiamo a Nauthòlsvik: una spiaggia geotermica gratuita, la vasca più esterna ha l’acqua che passa da tiepida a freddina, la mediana ha acqua tiepida, la più vicina alla strada ha l’acqua calda, piacevole. 0km
4 luglio
Andiamo alla laguna blu, è carina, ma sembra tanto un bidone per turisti, non siamo soddisfatti. Verso le 13 ripartiamo, torniamo verso Reykiavìk e proseguiamo verso nord. Vorremmo prendere la F550, non siamo però riusciti a prendere informazioni, lungo la 52 due turisti tedeschi in fuoristrada ce la sconsigliano, decidiamo allora di proseguire sulla 52. Passiamo per Borganes, in lontananza si vede lo Snæfelljokull. Proseguiamo sulla 54 fino ad Arnastapi dove ci fermiamo al campeggio, da lì facciamo la passeggiata fino a Hellnar (attenzione alle sterne artiche!). 350km
5 luglio
Dopo aver fatto un pezzo della F570, torniamo sulla 54, dopo numerose soste aggiriamo lo Snæfelljokull, usciamo dalla penisola, prendiamo la 60, attraversiamo il Gilsfjörður, il tempo comincia a diventare brutto, superiamo una serie interminabile di fiordi fino al Skalmarfjorður dove ci accampiamo. 371km
6 luglio
La notte ha tirato un vento fortissimo, sembrava potesse spostare il furgone. Partiamo presto e, immersi in un paesaggio stupendo, raggiungiamo Latbarjarg, posto molto bello e con molte pulcinelle di mare facilmente avvicinabili. Poco prima di arrivare alla punta estrema c’è un buon posto dove ci si può fermare, con bagni e acqua (il tutto gratuito).
Noi proseguiamo. Alla fine della 612 prendiamo la 62 a Patreksförður, proseguiamo sulla 63, attraversiamo dei paesaggi stupendi fatti di montagne e fiordi, poco dopo Foss ci fermiamo ad una piscina all’aperto riscaldata (e gratuita), proprio una piacevole sorpresa. Dopo il meritato bagno si riparte, arriviamo a Dynjandisvogur, un posto bellissimo ai piedi di una stupenda cascata con area di sosta gratuita (con bagni ed acqua), sfortunatamente è infestata di moscerini. Ci fermiamo poco dopo in un posto più solitario, meno bello ma con meno moscerini. 296km
7 luglio
Proseguiamo per Isafjörður; la strada ci regala panorami stupendi ed il paese è uno dei più belli di tutta l’Islanda, ci facciamo un giretto, raccolgo un po’ di informazioni poi andiamo a farci una camminata: saliamo la valle Langà (sta proprio di fronte al paese), in un paio d’ore siamo in cima alla valle e si gode un paesaggio stupendo. Scendiamo ed andiamo a Flateyri dove c’è un campeggio gratuito. 116km
8 luglio
Sveglia presto, il tempo non sembra un granché, ma non ci scoraggiamo: in bicicletta facciamo la sterrata dopo il paese, dopo circa 1km lasciamo le bici e saliamo a piedi per un sentiero che ci porterà attraverso il Klofningsdalur al Sugandafjörður, un altipiano favoloso. Dopo un'oretta di cammino il tempo migliora e ci regala degli scorci eccezionali. Poi scendiamo e concludiamo la giornata in piscina. 0km
9 luglio
Ripassiamo per Isafjörður, poi si parte verso est, anche qui i paesaggi sono stupendi, a Bru decidiamo di fare una deviazione per la penisola di Vatsnes a vedere le foche e il faraglione modellato dal vento, riprendiamo poi la 1 fino Blondus, dove ci fermiamo. 514km
10 luglio
Passiamo per Glambær a vedere il museo, bello, merita. Proseguiamo poi per Akureyri, visitiamo il centro e i giardini botanici, vorremmo poi andare a dormire a Dalvik, arriviamo che il tempo è brutto e freddo, torniamo a Akureyri, andiamo in campeggio e passiamo il resto del tempo in piscina (bella e grande) 255km
11 luglio
Sosta a Goðafoss, veramente deludente, niente di che, ma piena di turisti, mi sembra che questa cascata sia un bidone: le foto la fanno apparire più alta. Alle 11 siamo a Rekyalid, prenotiamo subito il tour ad Askja poi andiamo a Krafla, bello da passarci tutto il pomeriggio. La notte stiamo in campeggio. 142km
12 luglio
Tour ad Askja, non sto a descriverlo perché lo trovate su ogni relazione: bello, si vedono molte cose, tornassi indietro spenderei un po’ di più ed affitterei un fuoristrada, i guadi da passare non sono terribili, penso si possano superare anche con poca esperienza se si ha un mezzo adeguato. 0km
13 luglio
La giornata è nuvolosa a tratti piove, ma non ci scoraggiamo, vogliamo visitare i dintorni del lago. Ci dirigiamo verso sud e parcheggiamo a Dimmubogir (gli oscuri castelli), da li andiamo in cima al Hverfell, un cono vulcanico di tefrite, al ritorno visitiamo Dimmubogir, riprendiamo la macchina e ci fermiamo a Höfði, un posto eccezionale, una vegetazione lussureggiante, una ricca avifauna e dei bellissimi Klasar (vedi foto).
Proseguiamo a Skùtustaðir dove ci sono gli pseudocrateri. Sono le 16.30, torniamo a Rekyalid, andiamo in piscina, ceniamo e ripartiamo, andiamo a dormire a Detifoss, non si potrebbe, siamo in un parco naturale, ma per una notte non dovrebbero esserci problemi. 118km
14 luglio
Il tempo è brutto, andiamo a vederci Detifoss e Selfoss, ma Hafragifoss non si vede, si è alzata la nebbia. Partiamo, vorremmo andare ad Asbyrgi, quando arriviamo non c’è più parcheggio, cambiamo programma e andiamo a Husavik città molto carina che merita, stiamo un po’ in piscina e poi si riparte. Vogliamo andare al campeggio lungo la F862 nel parco naturale dello Jökulsàrgljùfur (a nord di Asbyrgi). Mai scelta fu più azzeccata: la strada non è difficile, solo l’ultimo pezzo per arrivare al campeggio è in forte pendenza, non so se un camper avrebbe problemi, il campeggio è eccezionale, immerso nel verde, è strutturato in modo che sembra di essere soli. 185km
15 luglio
Facciamo il sentiero alle Hljòðaklettar (rocce dell’eco), ci sono delle colonne basaltiche come non ho mai visto prima, da fare assolutamente. Riprendiamo la macchina e andiamo ad Asbyrgi, c’è il bus navetta gratuito, il posto è bello ma c’è troppa gente e troppo casino. Proseguiamo lungo la penisola di Melrakkaslèttarnes, fino all’estremo settentrionale (il punto più a nord della terraferma Islandese), li pernottiamo, il senso di isolamento è palpabile, c’è un faro incustodito e null’altro. 108km
16 luglio
Riprendiamo il nostro viaggio verso sud, quasi in fondo alla penisola si incontra l’indicazione Rauðanes verso sinistra, dopo poco c’è un parcheggio e di lì parte un sentiero: è da fare assolutamente, una vera chicca, una scogliera stupenda e alla fine ci sono le pulcinella di mare, ci vorranno 2-3 ore per farlo tutto, ma merita proprio.
Proseguiamo fino a Þòrshöfn, ci fermiamo in piscina un paio d’ore poi ripartiamo. Ci inoltriamo 15km nella penisola di Langanes, ma la strada è troppo sconnessa, ci metteremo troppo, torniamo indietro, si prosegue sulla 85, dopo Vopnafjörður optiamo per la 917 una strada fantastica, molto panoramica, da provare.
Proseguendo riprendiamo la 1 ma per poco, prendiamo la 925 e poi la 926, ci fermiamo a dormire vicino ad un piccolo lago, immersi in un paesaggio montano. 296km
17 luglio
Proseguiamo verso Borgafjörður, sempre per strade secondarie, il paese è molto piccolo e ha poco da offrire; dopo aver preso qualche informazione decidiamo di incamminarci a piedi lungo la sterrata cha va a Breiðavik, bel sentiero, bei panorami, ma troppo lunga per noi (Monica è stanca e protesta), torniamo, prendiamo la macchina e andiamo sparati al campeggio di Seydisfjörður. 154km
18 luglio
Anna e Monica sono stanche e oggi vogliono riposare, io prendo il rampichino, percorro il lato nord del Seydifjörður fino all’imbocco della Vestdaslà (una bella valle costellata di cascate), proseguo in bici finché possibile poi a piedi fino al lago e da lì salgo sulla cima proprio sopra. Torno in campeggio in tempo per andare in piscina con Anna e Monica. 0km
19 luglio Oggi si deve prendere il traghetto, partiamo verso le 12, il mare è calmo e la giornata prosegue tranquilla. 1km
SCOZIA
20 luglio
Finalmente alle 21 sbarchiamo a Lerwick, proseguiamo verso nord e poi verso est fino a Eshaness, c’è un böd, li ci piazzeremo con il furgone. 64km
21 luglio
Partiamo verso nord, bisogna prendere due brevi traghetti molto economici, arriviamo all’Hermaness National Natural Reserve, c’è un bel sentiero di un paio d’ore che percorre la costa dove si vede vari uccelli tra cui anche molti pulcinella di mare. Ritorniamo verso sud fino dalle parti di Southpunds dove c’è un campeggio. 217km
22 luglio
Andiamo verso l’estremo sud dell’isola, la strada attraversa la pista di atterraggio dell’aeroporto e poi andiamo a Jarlshof (un sito archeologico eccezionale); tornando verso nord ci fermiamo dalle parti di Brighton dove c’è una spiaggia stupenda. Andiamo a Lerwick, abbiamo giusto il tempo di visitarla e di fare una puntatina al parco giochi e dobbiamo riprendere il traghetto. 189km
23 luglio
Alle 7 puntuali sbarchiamo ad Aberdeen, decidiamo di prenderci un giorno di riposo, usciamo dalla città e andiamo diretti fino a Lossiemouth dove campeggiamo; vicino c’è la spiaggia dove Monica può giocare. 189km
24 luglio
Ci svegliamo con tutta calma, proseguiamo verso nord, passiamo per Inverness, c’è troppo traffico, non ci siamo più abituati, proseguiamo, arriviamo fino al castello di Golspie, ma è troppo tardi, sta chiudendo, torniamo un pezzo indietro, prendiamo la A839 fino a Lairg, andiamo al campeggio. Il posto è bello, immerso nel verde, prendiamo le biciclette e ci facciamo un bel giro. 170km
25 luglio
Ci svegliamo e piove, proviamo ad andare al torrente per vedere qualche salmone risalire le rapide, ma neanche l’ombra. Visto il tempo decidiamo di andare al castello di Golspie, bello, merita, anche lo spettacolo con i rapaci è fatto bene.
Finita la visita ripartiamo, ripassiamo per Lairg, proseguiamo per la A839 e poi la A837 fino a Ledmore, le strade sono strette, molti tratti sono a singola carreggiata, ma il paesaggio merita veramente. Prendiamo la 835, poco dopo Knockan c’è un percorso geologico molto bello, soprattutto se si hanno bambini in età scolare. Infine arriviamo a Ullapol, li compriamo i biglietti per le Ebridi. 135km
26 luglio
Tenendo il campeggio come base, decidiamo di andare sullo Stac Pollaidh, una cima molto bella, solo gli ultimo 100m per arrivare in cima bisogna un po’ arrampicare. Piove ma partiamo comunque, come spesso accade in Scozia, poi il tempo si apre e ci regala dei bei panorami.
Tornati alla macchina proseguiamo sulla sterrata alla base della montagna fino ad arrivare a Lochinver e poi ritorniamo per la A837 al campeggio. 158km
27 luglio
Il traghetto parte puntuale e arriva a Stornoway alle 12.30, qui mangiamo qualcosa poi partiamo verso nord, prendiamo la A857, arriviamo fino a Butt of Lewis (la punta nord), poi si ridiscende; passiamo, dopo varie soste, per Callanish, assolutamente da non perdere, affascinante. Continuiamo sulla B8011 fino a Timsgarry dove c’è uno spartano campeggio e un stupenda spiaggia. 221km
28 luglio
Ritorniamo a Stornoway, ci faciamo un giretto, poi proseguiamo verso sud, dopo varie deviazioni arriviamo a Levenburg a prendere il traghetto che ci porta sull’altra isola alle 17, proseguiamo un pezzo verso sud e ci fermiamo alla prima favolosa spiaggia (qui è un susseguirsi di spiagge incredibilmente belle) dove pernottiamo. 188km
29 luglio
Ci svegliamo con calma e ci spostiamo verso sud, facciamo un breve sentiero nella Loch Druidiberg Natural Reserve, carino ma niente di particolare. Torniamo verso nord, fino a Lochmaddy dove prendiamo il traghetto per Uig, dove arriviamo alle 17.50, subito proseguiamo fino a Portree dove pernottiamo. 174km
30 luglio
Partiamo alla volta delle Cuillin Hills, arriviamo a Grenbrittel dove campeggiamo. Prendiamo subito il sentiero dietro il campeggio che ci porta al Coire Lagan, un bel Loch e ritorno. 91km
31 luglio
Ce ne andiamo dall’isola di Skye e andiamo diretti fino al famoso Loch Ness, ma non ci fermiamo, prendiamo la A831 fino a Cannich, un posto di villeggiatura molto tranquillo. In bicicletta vado subito a vedere la Glen Cannich, una bella valle interrotta da una diga. 120km
1 agosto
Partiamo presto alla volta di Glen Affric e li ci facciamo un delizioso sentiero di un paio d’ore immerso in una vegetazione eccezionale. Poi si riprende la macchina e andiamo diretti fino a Fort William, non resisto, parto correndo per salire il Ben Nevis e scopro che alla fine è solo un baraccone per turisti, il sentiero è facile e una persona mediamente allenata non dovrebbe metterci più di due ore e mezza. 297km
2 agosto
Sveglia presto, il programma oggi prevederebbe la salita del Ben Nevis con la famiglia, ma piove, c’è aria di ammutinamento, prendiamo la macchina e andiamo a Stirling a vedere il castello e a visitare la città. Poi proseguiamo verso sud fino alla costa, ci fermiamo ad un campeggio poco dopo Ayr. 659km
IL RITORNO
Ci svegliamo e piove, decidiamo di tornare, scendiamo verso Londra, il 4 agosto ci fermiamo da parenti vicino a Londra, il 5 agosto prendiamo il traghetto per la Francia e pernottiamo a Verdun. Il 6 agosto la tirata finale fino a casa. 1639km
CONCLUSIONI
Sono stati 50 giorni stupendi, anche la bimba si è divertita (soprattutto in Islanda grazie alle frequenti entrate in piscina). Avevamo progettato di star via due mesi, ma un po’ il tempo in Scozia piuttosto piovoso, un po’ Monica che era stanca e voleva tornare a casa, siamo tornati con 10 giorni di anticipo.
Abbiamo percorso 10672 km abbiamo speso circa 6520€ così suddivisi:
Traghetti 2365€
Dormire 548€
Autostrada 51€
Cibo 1480€
Benzina 1148€
Varie 928€IL MEZZO - La nostra “casetta” è una VW California 2500 TDI del 2000, è piccolina rispetto ad un normale camper, ha il frigo, il fornello e il lavandino. Il tetto si apre così da avere due posti per dormire sopra, in caso di forte vento però non ci fidiamo ad aprirlo. Non abbiamo il bagno (in realtà abbiamo un piccolo gabinetto chimico per le emergenze di Monica) per questo motivo spesso (almeno in città) preferiamo andare in campeggio. Non ci siamo portati attrezzature particolari oltre le solite che ci portiamo sempre e un po’ di abbigliamento pesante e impermeabile.
Ben raccontato, hai visto molte cose che noi non avevamo visto. Ma non sono d'accordo con Godafoss. Quando siamo stati noi a visitarla, quindici anni fa, era l'inizio di giugno, e lo scioglimento dei ghiacci provocava immense cascate, basse ma splendide. Sto facendo il montaggio del documentario, e ho scelto per sottolineare la maestosità della cascata una musica di Wagner, Entrata degli Dei nel Walhalla. Bravi, e coraggiosi, con la bimba quattrenne.
L'Islanda è raggiungibile in traghetto: la nave parte ogni sabato da Hanstolm in Danimarca o il mercoledì da Bergen in Norvegia e arriva a Seydisfjordur il giovedì mattina. Riparte da Seydisfjordur il giovedì e arriva ad Hanstolm il sabato. La compagnia si chiama Smyril Line. Conviene prenotarsi con un certo anticipo. Per chi volesse altre informazioni il mio attuale indirizzo è giutu1967@alice.it
mi sto' organizzando con amici per questo viaggio spero di trarne suggerimenti utili . complimenti per il mezzo ciao
Ciao, bel giro! Quale comp di tragetti fa la tratta bergen islanda? Grazie
Bellissimo racconto!! Anche io e la mia famiglia staimo organizzando un viaggio in Islanda ed abbiamo 2 figli piccoli 3 e 5 anni così vorremmo contattarvi per chiedervi dei consigli. Potreste inviarci la vs email. grazie molte francesco e Irene
Precisazione tecnica per Kynoos: Il nome dello Stato è inserito in automatismo dal Sistema di Gestione basandosi sulla bandierina in alto: in caso di resoconti "multistato" come questo, il Sistema riporta sempre uno solo dei Paesi, è un piccolo difetto al quale cercheremo di ovviare nell'ambito della futura ristrutturazione dei diari di viaggio. I nomi dei luoghi sono invece riportati come risultano dal file di testo che ciascun autore ci invia: se tu ci volessi segnalare le inesattezze che hai rilevato, potremmo intervenire per le correzioni del caso. Ciao!
Bellissimo viaggio! L'Islanda è il mio Paese d'elezione, vorrei viverci, e ci sono stato tre volte. Le foto sono belle, peccato che ci sia sempre scritto Scozia!. C'è qualche errore nei nomi dei luoghi ma...pazienza! Complimenti!