Noi abbiamo affrontato il viaggio in inverno, nel periodo di capodanno, e durante la nostra permanenza la temperatura minima difficilmente è scesa sotto i dieci gradi.
L'aspetto che può sembrare incredibile è che fa più freddo in stanza che non all'aperto; questo perchè sembra non sia usanza adoperare il riscaldamento! Assicuratevi quindi di poter disporre di una calda coperta per la notte!
In ogni caso la vicinanza dell'oceano si fa sentire, percui spira costantemente una brezza più o meno violenta e sono facili degli improvvisi e brevi acquazzoni oppure delle lunghe e fastidiose "piogge" di acqua "nebulizzata".
Quindi vi consigliamo degli indumenti non troppo pesanti ed una buona giacca a vento impermeabile, magari munita di cappuccio. Anche un foulard per riparare la gola potrebbe tornare utile.Visiteremo la città di Lisbona, la suggestiva capitale del Portogallo, facendo anche un paio di "gite fuoriporta", la prima per vedere l'oceano, la seconda per ammirare una delle più importanti rocche europee dell' antico ordine dei Templari.
Durata del soggiorno: 5 giorni.Sicuramente, per poter comprendere lo "spirito" della città, bisogna addentrarsi nelle strette vie del Bairro Alto, la città alta, una delle poche zone sopravvissute pressochè indenni al disastroso terremoto del 1755. Arrampicandovi per le stradine in salita (utilizzando magari uno degli elevador, le funicolari), lasciandovi alle spalle gli affollati negozi ed il viavai di turisti che regnano nel Rossio, potrete respirare la vera "atmosfera" ricca di contrasti di Lisbona: camminando per i tortuosi vicoli (a volte si può essere assaliti quasi da un senso di claustrofobia) troverete grandi palazzi interamente rivestiti dagli azulejos, le caratteristiche piastrelle ispirate alla tradizione araba che formano grandi mosaici a tema prevalentemente marino, affiancati a case totalmente lasciate all'abbandono, alcune addirittura pericolanti; al termine di incombenti viottole si apriranno larghi spiazzi, la maggior parte dei quali offrono notevoli punti panoramici sulla città; accanto a negozi più o meno recenti e di uso comune troverete antiche botteghe o buie taverne dove la sera si canta il fado.
Per capire quale labirinto sia il Bairro dovrete salire sulla collina di fronte, quella del quartiere povero dell' Alfama, dove sorge il Castelo de Sao Jorge, antica postazione di osservazione. Qui la vista spazia, oltre che sul vicino Bairro Alto, su buona parte della città e dei suoi dintorni e sul fiume Tejo, sul quale si staglia il profilo del Ponte 25 de Abril, molto simile al Golden Gate americano assieme alla sagoma a forma di croce della grande statua del Cristo Rei, costruita sulla sponda opposta del fiume.
Tra le due colline sorge la Baixa, il quartiere commerciale interamente costruito dal marchese di Pombal dopo il grande terremoto, nettamente in contrasto sia per la disposizione urbanistica che per lo stile degli edifici con il Bairro Alto e l'Alfama.
La Baixa rappresenta ancora oggi la zona commerciale della città, e qui potrete trovare numerosi negozi e boutiques alla moda, l'ideale se avete intenzione di fare shopping.
Sulla riva destra del fiume Tejo, leggermente in periferia, sorge il quartiere di Belem, una tappa obbligata per ogni turista. Qui infatti si trova il famoso Padrao do Doscombrimentos, il monumento a forma di prua di nave che celebra le grandi scoperte delle esplorazioni marine. Vi assicuriamo che lascia veramente allibiti per le dimensioni, anche se sul posto, per mancanza di altri riferimenti, possono sfuggire all'occhio (ma provate a fare una foto che inquadri l'intera costruzione e possibilmente qualche persona che dia l'idea delle proporzioni!). Fermatevi anche a dare un'occhiata al planisfero che decora lo spiazzo vicino al monumento e che riporta tutte le tappe delle successive esplorazioni.
Sempre a Belem si trova la Torre, che ha la caratteristica di sorgere su un isolotto in prossimità della riva; la Torre infatti serviva come punto d'avvistamento e l'isolotto si trovava in mezzo al fiume, ma col terremoto del 1755 si è avvicinato alla sponda.
La Torre, assieme al Mosteiro dos Jeronimos, altra perla di Belem, è una dei migliori esempi architettonici dello stile manuelino, lo stile caratteristico delle opere rinascimentali del Portogallo.
Sempre sulla riva destra del Tejo ma dalla parte opposta della città rispetto a Belem si trova il nuovissimo quartiere dell'Expo, interamente costruito in occasione dell'Esposizione Universale del 1998 dove prima sorgeva una zona industriale abbandonata. Nelle intenzioni dei progettisti, evidentemente, l'Esposizione doveva colpire il visitatore sotto ogni aspetto: qui infatti le soluzioni architettonicamente innovative si sprecano, a cominciare dalla linea metropolitana rossa, anch'essa appositamente costruita in occasione della manifestazione. In effetti, passeggiando per i vialetti, non si rimane annoiati osservando le diverse costruzioni ed, in lontananza, il ponte Vasco da Gama che attraversa il Tejo, uno dei più lunghi in Europa. Ma anche qui siamo stati colti da un senso di disagio: il complesso in fin dei conti è un quartiere fieristico, pensato per accogliere un gran numero di persone in occasione di un evento particolare; trovando poca gente, vedendo quasi tutto chiuso, ne nasce un'impressione di "day-after".
Vi consigliamo comunque di farvi un giro, se non altro per approfittare del centro commerciale o per visitare l' Oceanarium, uno dei più grandi acquari europei.
Terminato il tour per la città, vi suggeriamo di fare una gita al mare.
La costa si raggiunge facilmente con un viaggio in treno della durata di circa una mezzora, partendo dalla stazione di Cais do Sodrè e scendendo a Cascais, rinomato centro balneare situato a quattro passi da Estoril, località famosa per il suo casinò e il suo circuito automobilistico.
Da qui si prosegue a piedi, attraversando Cascais e raggiungendo lo splendido litorale, dove l' Atlantico si infrange violentemente sull'imponente scogliera, in alcuni tratti alta più di cento metri!
L'atmosfera qui è veramente carica di suggestioni, specie se, contemplando il magnifico tramonto che tinge di rosa le brulle rocce, si pensa che per secoli la gente che abitava questi luoghi non ha mai potuto sapere cosa ci fosse dall'altra parte di quella vastità d'acqua a cui da sempre era abituata.
Se avete voglia di camminare ancora un po', proseguendo verso nord per qualche chilometro lungo la costa si raggiunge Cabo da Roca, l'estremo occidentale del continente europeo.
Sempre con il treno, questa volta partendo dalla stazione di Oriente, si raggiunge in un paio d'ore il piccolo borgo di Tomar, dove l'antica fortezza dei Templari domina dall'alto di una collina circondata di boschi. Anche questo luogo è molto suggestivo, per l'importanza storica che rappresenta, e la bellezza del convento fortificato risalta maggiormente nella cornice dei suoi giardini a terrazze. Dall'interno della chiesa dei Templari, che dovrebbe riprodurre il Tempio di Gerusalemme, si può ammirare la grande vetrata decorata a motivi marini, altro famoso esempio di stile manuelino.
Se la giornata è limpida, facendo il giro delle mura esterne si può ammirare un vasto panorama, oltre le cime degli alberi del bosco sottostante, anch'esso visitabile passeggiando per i numerosi vialetti.... mi dispiace ma non so cosa dire: per tutta la durata del viaggi ho albergato in una casa privata in una residenza universitaria da amici ... non posso essere di molto aiuto per la scelta di un Hotel! :PLa cucina portoghese è abbastanza particolare.
L'ingrediente base di ogni pietanza è la cipolla, usata in quantità "generose" tra l'altro, e qualsiasi piatto ordiniate è riccamente accompagnato (se non ricoperto) da riso bollito. Infatti i portoghesi, quasi come i cinesi, usano poco il pane, preferendo utilizzare a quanto pare il riso; il problema è che alcuni abbinamenti sono decisamente poco riusciti (ad esempio se ordinate bistecca con patate fritte...).
I primi piatti non sono proprio un granchè, e per la maggior parte consistono in zuppe da mangiare assieme al solito riso.
Per chi piace c'è il bacalhau, il merluzzo essiccato, che i portighesi consumano molto cucinato in diverse maniereNoi abbiamo utilizzato sempre i mezzi pubblici, a parte chiaramente la linea ferroviaria per gli spostamenti fuori città.
L'organizzazione della rete urbana è veramente efficiente (come ci hanno detto, i portoghesi non sono abituati agli sprechi), basti pensare che con l'autobus si raggiunge il centro dall'aeroporto in non più di un quarto d'ora.
Con la metropolitana si possono sostanzialmente raggiungere tutti i punti principali della città; un aspetto caratteristico del metrò sono le stazioni, ognuna decorata con le onnipresenti piastrelle in maniera diversa (imperdibili come detto quelle della linea rossa).
Attenzione ai biglietti: quelli dei mezzi di superficie non valgono per le linee sotterranee e viceversa.
Riporto esattamente dalle Note dolenti: "Leggete una poesia di Pessoa, ascoltate un pezzo di fado, andate a far la spesa al supermercato: sarete sempre e comunque accompagnati da questo alone di tristezza. Che alla lunga può risultare veramente opprimente".... La vera tristezza e oppressione si prova nel vedere la superficialità di giudizi come questo! Mi associo a Brunella: portatevi il cuore! Sulle affermazioni riguardo la cucina... "abbinamenti decisamente poco riusciti"... "I primi piatti non sono proprio un granchè".... beh, preferisco non commentare! Meno male che in questo stesso portale ci sono articoli che rendono ben altra giustizia al Portogallo, un paese dove vado ogni anno per una decina di giorni alla scoperta di tutti i suoi angoli e che continua a incantarmi....
Sto per partire anch'io verso Lisbona e non vedo l'ora di scoprire tutto ciò che ho appena letto....
Non me ne voglia l'autore dell'articolo, ma vedere la "saudad" (o meglio saudade) come nota dolente significa avere frainteso il Portogallo e i Portoghesi. Anche dire che i Portoghesi ne sono orgogliosi lascia il tempo che trova: è semplicemente una caratteristica di quel popolo, come ciascun popolo ha le sue, tutto lì. La saudade è qualcosa di più complesso che, come stranieri, è quasi impossibile cogliere in pieno. Non ne ho la pretesa io, che ci sono già stata 4 volte per un totale di un paio di mesi, figuriamoci in 5 giorni! Ma il Portogallo è bello proprio per quello, per la particolarità di un insieme di sentimenti e culture che lo rendono davvero unico. Ed è un popolo gentile, dolce e ospitale come pochi... Andate in Portogallo, restateci a lungo, specialmente in giro per i piccoli centri, ma ricordatevi di portare con voi il cuore!
A.A.A. Consigli cercasi !!! Viaggio da organizzare in macchina questa estate ( siamo in 2 ): L’ idea era di raggiungere e visitare il Portogallo, approfittandone per passare dalla Provenza e per Madrid, percorrerne tutta la costa, raggiungere poi Siviglia e l’ Andalusia e infine imbarcarsi per tornare da Gibilterra. Sbirciando sia tra itinerari, sia tra le guide a portata di mano, abbiamo più o meno buttato giù questo programma: PROVENZA: MARSIGLIA AVIGNONE AIX EN PROVENCE SALON ROUSSILON GORDES FONTAINE DE VANCLUSE SENANQUE ST. REMY TARASCON LES BAUX ARLES SPAGNA: SARAGOZZA MADRID PORTOGALLO: BRAGANCA BRAGA OFIR PORTO VILA NOVA DE GAIA AVEIRO COIMBRA TOMAR LEIRIA BATALHA NAZARE’ ALCOBACA OBIDOS ERICEIRA MAFRA SINTRA CABO DE ROCA CASCAIS ESTORIL LISBONA COSTA DE CAPARICA CABO DE S. VICENTE SAGRES LAGOS ABUFEIRA FARO OLHAO TAVIRA SPAGNA: SIVIGLIA RONDA TARIFA GIBILTERRA . Vi saremmo veramente grati se ci poteste dare pareri e consigli al riguardo : In particolare su : • campeggi o pensioni pulite ma economiche... avremmo pensato di trovare un albergo a Madrid, e campeggiare negli altri posti, soggiorneremo quasi sicuramente prima a Marsiglia poi a Porto, Lisbona e per ultimo in qualche posto dell’Algarve ancora da stabilire, ma in questi pensavamo di trovare una soluzione salvaportafoglio in campeggi ( anche se dopo chilometri e chilometri riposarsi su un letto comodo sarebbe un toccasano ) nelle località vicine, ma è ancora tutto da decidere ( sapete dirci qualcosa su ostelli o simili ? le pousadas portoghesi come sono? ); • questo anche per le località da visitare ( e contiamo molto su di voi ); siamo alla ricerca di posti caratteristici e tranquilli, e a questo riguardo è stata una delusione leggere alcuni commenti sull’ Algarve, ma è vero che la parte orientale è ancora incontaminata da discoteche e villaggi turistici? - è proprio in questo genere di attrattive che non vorremmo inbatterci - anche se forse il periodo a nostra disposizione non è dei migliori per cogliere la vera essenza del posto ( sogniamo villaggi di pescatori, natura e folclore! ); • Così come invece per quello che riguarda Marsiglia, Madrid e Lisbona soprattutto, siamo chiaramente pronti a ricevere “ dritte “ per vivere e cogliere fino in fondo la città con i suoi ritmi e le sue meraviglie! • Per motivi organizzativi ( ! ) avremmo pensato di tralasciare la visita ad Evora, per caso vale , invece, la pena allungare un po’ la strada ? • Sapete darci qualche notizia in più sulla zona dei Templari e sulla città di Tomar ? • Ben accetti anche consigli e astuzie eno - gastronomiche portoghesi ( uno è goloso di dolci ma odia il pesce, l’altra ama il pesce ma...non si mangerà solo merluzzo, spero ?!?...abbiamo sentito molto parlare di Zè Manel dos Ossos a Coimbra, qualcuno ha l’indirizzo esatto? ), ma ci prepariamo anche a gustare le prelibatezze provenzali e le tapas spagnole ( e il “museo de Jamon” di Madrid, dov’è? ) - sempre senza finir possibilmente a lavare i piatti nei retro bottega -; • Non per ultimo, se qualcuno avesse già fatto il giro che stiamo organizzando e sapesse consigliarci la soluzione migliore per il ritorno: davvero conviene tornare in nave da Gibilterra (con macchina al seguito) verso Genova o Livorno? C’è la possibilità di imbarcarsi direttamrnte da Lisbona ( o Setubal, se non sbaglio ) ? quanto costa ? a che compagnia appoggiarsi ? ( siamo viaggiatori autodidatti! ), si spenderebbe forse tanto di più che, “ già che siam lì “, risalire la Spagna in macchina ( sommando alla benzina almeno un’ altra notte fuori ) ? Avete una guida in particolare da consigliarci, ideale per tutto il viaggio? ( conoscete la EDT? ) Vi ringraziamo di cuore già in anticipo, e in un certo senso sarà come se vi portassimo con noi Fiammetta e Francesco, Torino rispondeteci per e:mail all’indirizzo: fiammettaberto@libero.it Per ricambiare in qualche modo, non ci dispiacerebbe aiutare qualcuno ad organizzare un viaggio in Francia sui passi di quello fatto da noi la scorsa estate : i Castelli della Loira - Bois -, la mia Bretagna - st. Malò -, giù fino a Barcellona e ancora in Francia sulla costa della Lingua d’Oca - Carcassone - ; Paesi e paesaggi che si susseguono cambiandoti davanti nei colori, nelle luci e nelle atmosfere. E’ un viaggio magico e la Francia è splendida: consiglio chiunque di andarci. ( E se qualcuno ha voglia di farsi due risate, rispolvereremmo volentieri anche il ricordo di un divertentissimo ma traumatico capo d’anno a Parigi - leggi: quello che bisogna assolutamente evitare di fare in un giorno di festa nella capitale d’oltralpe !! - )
Sono cresciuta sognando Lisbona e la sua suadade e Lisbona è stata la meta che ho scelto per il mio primo viaggio di "rinascita" dopo un certo periodo della mia vita! Cercavo essenzialmente quelle atmosfere che tanto avevo amato nei libri di Pessoa, nei film di Wenders, nella musica portoghese... al contrario di Davide, io non ho ritrovato quella dolce malinconia che, parte del mio carattere, mi faceva vedere in Lisbona la mia città ideale e che rincorrevo da tanto. Ciò non di meno ho trovato una città splendida nei suoi strani e, talvolta, grotteschi contrasti, nel suo essere quasi una porta tra la nostra Europa e un Continente d'oltreoceano. E la cosa che porterò sempre dentro di me è il ricordo del meraviglioso profumo di cannella che, negli ultimi giorni di un caldo giugno, impregnava la città, avvolgendo ogni cosa: l'aria, il cibo, la gente...
Devo dire che mi ha colpito , essendo stata anche io in Portogallo,il commento sull'"alone di tristezza" che Davide ha notato...ma come? A parere mio la saudade è l'elemento più affascinante e coinvolgente della cultura portoghese... qualcosa di presente ovunque nell'atmosfera, insondabile eppure così intenso da toccare il cuore e coinvolgere veramente. Almeno così è stato per me.
A parte il chiaro atteggiamento da italiano in gita che senza gli spaghetti collassa dopo un quarto d'ora e che come si mangia in italia etc.. etc..mi ha colpito il fatto di come lo spirito della città di Lisboa non ti abbia minimamente sfiorato,se non per i luoghi comunissimi da te evocati a iosa(tipo la saudade,con la e finale se proprio devi fare sfoggio di cultura poliglotta).Se avessi dovuto scegliere Lisboa come meta delle mie vacanze basandomi su ciò che hai scritto non sarei mai andato,commettendo un errore madornale.Lisboa è molto più di quello che ci vuoi far credere tu.A me fa molta più tristezza e oppressione Milano
Penso che siate stati più che mai precisi in tutto, una sola cosa volevo aggiungere: i ponti strallati di Lisbona sono due: Vasco da Gama che si vede in tutto il suo splendore dalla funivia all'interno dell'Expo'98 e il ponte XXV Aprile che si trova al Dokex (non so se è scritto correttamente, penso di no) cmq è la zona dove ci sono pub, disco-pub... Ah complimenti per il sito è davvero interessante: poter leggere le esperienze fatte da altri in un paese straniero può aiutare ;-)