La Rocca dell'Abisso, magnifico belvedere alpino fra Piemonte e Francia

Exploring the Rocky Abyss: A Stunning Alpine Viewpoint Between Piedmont, Italy, and France

Il 5 settembre 2013, in una giornata di splendido sole, intraprendiamo una delle traversate più spettacolari a cavallo fra Piemonte e Francia: un po' faticosa - non tanto per il dislivello (884 metri) quanto per lo sviluppo in lunghezza e alcuni tratti su pietraie un po' sconnesse - ma prodiga di panorami grandiosi.

Punto di partenza è il Colle di Tenda, raggiunto in auto da Limone Piemonte lungo una strada a tornanti molto panoramica. Su uno slargo a quota 1871 si posteggiano le auto e... zaino in spalla e scarponi ai piedi (anche perchè il contrario sarebbe un po' problematico...)!

La zona è di grande rilievo storico per la linea difensiva fra Italia e Francia che ha lasciato imponenti testimonianze con una serie di fortificazioni ancora oggi ben visibili: già poco sopra il Colle si stagliano i due corpi del vasto Forte Centrale.

Si comincia a salire lungo una mulattiera militare molto ben conservata, già in vista della ancora lontana Rocca dell'Abisso (m.2755) che da qui si allinea con la slanciata Rocca Bastera e la piramide del Monte Frisson.

La Rocca dell'Abisso sembra una muraglia insormontabile, ma con un ampio arco in senso orario arriveremo alla base di un pendio detritico che porta in cima.

Un primo tratto su pietraia offre un esteso panorama in cui spicca l'inconfondibile piramide della Besimauda (o Bisalta) e dopo uno strappo fra massi e mughi abbiamo il premio dell'idilliaco Laghetto dell'Abisso: abbiamo anche fortuna, dato che spesso a fine estate lo si trova asciutto.

Continuiamo a salire lungo tratti da percorrere con un minimo di cautela mentre in lontananza già si riconosce la spianata di Forte Giaura. Dedicheremo un po' di tempo alla visita del Forte al ritorno e prendiamo a salire più decisamente: lo lasciamo in breve sotto di noi e lo vediamo diventare sempre più minuscolo prendendo quota.

Eccoci alla base del pendio detritico che adduce alla cima, prima a zig zag, poi con un lungo traverso verso sinistra. La croce di vetta è già evidente, ma dista ancora un'ora di salita.

Il panorama a 360° dalla vetta è mozzafiato e le vedute vertiginose verso il fondovalle e i Laghi di Peyrefique in territorio francese fanno ben capire quanto sia indovinata la denominazione di Rocca dell'Abisso.

Quella con la croce, sotto la quale consumiamo il pranzo al sacco, è in realtà la Cima Sud quotata 2750 metri ma il culmine della Rocca è ai 2755 della Cima Nord: visto però il canalino di sfasciumi parecchio esposto che la collega, decidiamo che non ci sembra il caso…

E' tempo di tornare a valle, ripetendo la via di salita. Raggiungiamo in poco più di un'ora il Forte Giaura, un complesso a pianta pentagonale circondato da fossato dall’indubbio interesse storico: ne facciamo il giro, imbattendoci sulla spianata antistante il Forte in una sorpresa sempre gradita durante le gite in montagna: le stelle alpine!

Terminate le pietraie, si torna con piacere su sentiero "morbido" anche se il Colle di Tenda e le auto sono ancora lontani. Scorgiamo in alto il Forte Pernante ma decidiamo di rinunciare: fra andata e ritorno l’escursione risulterà di sette ore, inoltre da Genova ci separano due ore e mezza di macchina. Sarà per la prossima volta.

Finalmente eccoci il parcheggio e, soprattutto, all'ineguagliabile piacere di togliere gli scarponi e calzare i sandali!

 

NELLE FOTO E NEL VIDEO ALLEGATO POSSIAMO RIVIVERE QUESTA MAGNIFICA GIORNATA DI MONTAGNA.

 

 

 

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