Ho approfittato del classico volo ryanair, in partenza il 9 luglio con destinazione SIVIGLIA.
I prezzi degli alloggi sono bassi, anche nel cuore della città, ma in alcuni di questi manca l'aria condizionata, e a Siviglia l'aria condizionata non è certo un vezzo (arrivando dall'aeroporto vedrete i palazzi dei quartieri popolari ricoperti dai condizionatori). Sono giovane e flessibile, ho avuto tanto molto troppo caldo, ma Siviglia a luglio l'ho scelta io!
Che dire, la città è splendida, attenzione solamente se decidete di salire sulla Giralda alle 14.30, potreste incontrare difficoltà respiratorie!
Non perdetevi nemmeno Triana (il quartiere sulla sponda opposta del fiume), pieno di localini all'aperto con vista sulla città, e Plaza de España, un pò decentrata ma che di solito rientra nei "circuiti turistici": l'anno scorso erano in corso dei lavori, ma già si intravedeva il progetto di ristrutturazione, non voglio comunque svelare nulla.
Cercate ristoro nei parchi e bagnatevi con gli irrigatori! L'acqua a Siviglia sarà un tema a voi caro!
Sono stato tre giorni, partito poi in direzione CONIL DE LA FRONTERA, passando per CADICE.
Cadice ha l'aspetto di una città portuale nordafricana, e con questo non voglio certo spregiarla, anzi, ciò nonostante le emozioni sono risultate contenute: è bello certo passeggiare per le vie del centro, dove la luce arriva filtrata dal bianco degli alti palazzi, dove i gaditanos si mostrano orgogliosi, anche in forza di tratti somatici forti e gitani, ma nulla più. Dalla stazione degli autobus (l'anno passato dentro un container) ho imboccato stradine poco raccomandabili e avuto paura, se potete evitate e rimanete nelle zone un pò più affollate. Non mancate di mangiarvi una bella frittura di calamari e poi si può anche ripartire, come ho fatto io.
Conil de la frontera si trova nel bel mezzo della costa de la Luz, sicuramente il mare più bello e selvaggio dell'Andalusia insieme a Cabo de Gata, ma qui ci arriverò dopo!
E’ una località principalmente affollata dal turismo interno, e abbiate la premura di cercare un posto dove dormire, in anticipo! Seppur frequentata, l’atmosfera è assai diversa da quella di Tarifa e dintorni, ed in questo la preferisco.
Se amate camminare e non vi spaventano una quindicina di km (a/r) su due piedi potete esplorare tutta la zona ad ovest di Conil, costituita principalmente da rocce e arenarie sul cui fondo si intravedono delle belle calette dove cercare ristoro. Ricordatevi però del flusso della marea, per non rimanere intrappolati in pochi centrimetri cubi di sabbia e sassi durante la siesta pomeridiana.
Se amate la bicicletta e non vi spaventano una trentina di km (a/r) su due ruote potete esplorare tutta la zona ad est di Conil, passando per il faro di TRAFALGAR, fino a LOS CANOS DE MECA, un curioso villaggio hippie adagiato sull’acqua.
Al ritorno non dimenticate un bagno nella bella e lunghissima spiaggia atlantica di EL PALMAR!
Se avete la possibilità di noleggiare una macchina proseguite invece fino a BOLONIA, un sito archeologico davanti al quale si aprono dune di sabbia che arrivano fino al mare!
Riparto da Conil in direzione GRANADA, il baricentro del mio viaggio in Andalusia.
Un’amica che vive lì mi aveva lasciato il suo appartamento, così che dopo 5 ore di viaggio arrivo a destinazione. Granada è favolosa, la metto in cima a tutte le altre.
E’grande abbastanza ma non troppo, come nel mio gusto, ma cosmopolita e piena di contrasti.Tu chiedi e lei ti dà: trovi la pace o la vivacità di una metropoli a seconda che tu decida o meno di inerpicarti nell’Albaycin, la culla araba di Granada, fino ad arrivare al Sacromonte, il quartiere a me più caro, il quartiere del flamenco e delle cuevas (le grotte), che guarda la città dall’alto e un po’ ne fa parte un po’ se ne distacca, di certo non la domina. La varietà delle forme,dei colori e delle dimensioni è stupefacente: costeggiando il piccolo torrente che scorre prima di cominciare la salita ciottolata assapori l’intimità dei borghi medievali, alzi lo sguardo e riscopri i fasti d’un tempo ammirando l’Alhambra, per la quale ci vogliono almeno sei angolazioni da punti diversi per catturarne l’imponenza.
Alla sera tapas! Ora, questo vuole essere soprattutto un diario di sensazioni, ma permettetemi di consigliare un bar, il Minotauro: pancia piena a un costo irrisorio!
Uscendo da Granada avrete tante alternative a disposizione: prendete l’autobus per PAMPANEIRA, due ore di curve vi porteranno ai piedi della SIERRA NEVADA, paesaggi incantevoli e minuscole macchie bianche di civiltà. Pampaneira, BUBION e CAPILEIRA sono tre esempi perfetti di connubio uomo/natura. Imboccate il sentiero che le collega, e se avete una notte non esitate a fermarvi! La mattina potrete tentare la scalata al monte Veleta, oppure arrivare fino a Trevelez, godervi la vista, comprare un prosciutto e tornarvene a casa.
Consiglio: mangiate le papas a lo pobre (specialità delle Alpujarras) almeno 4 ore prima del ritorno!
Se la montagna non fa per voi provate Guadix: incute un po’ timore nel primo pomeriggio di una giornata estiva, ma ne vale la pena, almeno per la stranezza e il senso di stupore che vi pervaderà! Ora, la città risulterà pressoché deserta e poco interessante, ma con 10 minuti di cammino raggiungerete la più alta concentrazione di grotte abitate di tutta l’Andalusia! Come per un formicaio gigante, piccole fessure si aprono ai piedi di quelle che sembrano colate di sabbia bagnata, quando da bambino costruisci le torri dei castelli e immancabilmente cadono.
Da Granada potete visitare CORDOBA, bella e tipica: vi sentirete come uno Zorro dei tempi moderni,tenendo stretta la propria bella a sé e baciandola nelle piazzette adorne di gerani.
Cordoba è un patio a cielo aperto, entri in una via e sembra di essere in casa d’altri, tanto è armoniosa e confidenziale la città. La Mezquita, oltre a rappresentare un luogo di eterna bellezza, potrebbe aiutarvi nella gestione della temperatura interna del vostro corpo, rinfrescandola.
Da Granada potete visitare RONDA, un po’ distante ma fattibile in giornata.
Ronda è piena di turisti della costa del Sol che in giornata fanno rotta all’interno della provincia di Malaga, e più in generale, è piena di turisti. La gola che spezza in due il paese è impressionante, ma a parte un affascinante museo sui banditi della sierra e una granita al costo di 5 euro non ricordo altro.
MALAGA: sicuramente evitabile, sicuramente evitabile anche la tanto decantata ANTEQUERA, a metà strada con Granada. Non tutta da buttare però, la prima: un lunghissimo viale/giardino che taglia in due la città assicura ombra e un’atmosfera esotica, la salita al castello e alcune vie centrali non vi faranno comunque pentire di essere arrivati fin qui. Per immergervi nella vita dei malaguenos dirigetevi verso la spiaggia, la Malagueta, tanto kitch quanto divertente!
Ritorna la voglia di mare, ed escludendo le cementi di TORREMOLINOS & co, proseguite in direzione ALMERIA.
Qui partono piccoli autobus che vi porteranno in poco più di un’ora nella riserva naturale di CABO DE GATA; unico neo le sterminate distese di serre colme di fogli plastica, fino ai confini del parco.
Se non disponete di una automobile cercate alloggio a SAN JOSÈ, il centro principale, e affidatevi come sempre ai vostri piedi o alle due ruote.
A est di San Josè preferite i primi, e se amate il naturismo con un po’ di sforzo avrete quello che cercate.
A ovest di San Josè preferite le seconde, non escludendo dal vostro itinerario RODALQUILAR e la sua miniera d’oro.
La riserva è una meraviglia che le parole fanno fatica a descrivere.
Qui finisce il mio viaggio, e qui presto incomincerà la mia vita, Luca.
Fotografie di Luca Ceccaroni e Silvia Serra.