La montagna a 5 stelle: Alta Badia!

A 360°: paesaggio, natura, cultura, storia, gastronomia

Programmare una vacanza in Alta Badia significa accostarsi al meglio che la montagna ci possa offrire, almeno in Italia: ai paesaggi indimenticabili che le Dolomiti ci sanno regalare si aggiunge l’ospitalità calda della gente ladina, fiera custode delle proprie tradizioni; alle strutture ricettive all’avanguardia, organizzate in efficacissimi consorzi, si aggiunge una gastronomia eccezionale e ricca di gusto e di sorprese; ai più caratteristici e panoramici rifugi alpini si aggiungono gli impianti di risalita più moderni e confortevoli, funzionanti sia d’estate che d’inverno, alle piste da sci più belle ed emozionanti si aggiungono i più incredibili percorsi da trekking.
Ed ancora: tutela della natura con meravigliosi parchi naturali, folklore e manifestazioni per ogni gusto, le più accoglienti stübe, i più raffinati ristoranti, attenzione agli ospiti più piccoli, storia e devozione religiosa, fantasiose ed affascinanti leggende… la montagna a 360° ma anche molto, molto di più!
NUMERI UTILI:
Associazione turistica Colfosco: 39030 Colfosco Tel. 0471-836145 Fax 0471-836744
Associazione turistica Corvara: 39033 Corvara Tel. 0471-836176 Fax 0471-836540
Associazione turistica La Villa: 39030 La Villa Tel. 0471-847037 Fax 0471-847277
Associazione turistica Pedraces: 39036 Pedraces Tel. 0471-839695 Fax 0471-839573
Associazione turistica San Cassiano: 39030 S. Cassiano Tel. 0471-849422 Fax 0471-849249
Associazione turistica La Valle: 39030 La Valle Tel. 0471-843072 Fax 0471-843277

Come spostarsi
Quattro sono le direttrici principali da cui raggiungere l’Alta Badia: il Passo Gardena, che mette in comunicazione la Val Gardena con la zona di Colfosco attraverso una bella strada alpina, (informarsi nel periodo invernale per obbligo catene a bordo ed eventuale chiusura del passo); il Passo di Campolongo che mette in comunicazione la zona di Corvara con la zona di Arabba, nel Bellunese; il passo di Falzarego e di Valparola che mettono in comunicazione con la zona di Cortina ed infine, importante soprattutto perché nella stagione invernale è la strada più sicuramente percorribile, la strada di fondo valle (SS 244) che si stacca dalla strada della Val Pusteria a san Lorenzo e che percorre tutta la Val Badia giungendo a La Villa.
Per chi usufruisce del treno la stazione ferroviaria più vicina è quella di Brunico, a 38 Km, o in alternativa quella di Bolzano (poi attraverso il passo Gardena in autobus, solo d’estate); da queste stazioni esistono collegamenti frequenti effettuati mediante corriere.

Dove alloggiare
Nelle nostre molteplici frequentazioni in Alta Badia abbiamo alloggiato un po’ dappertutto, trovandoci sempre molto bene.
Ci siamo sempre serviti dei depliants o delle informazioni fornite dalle associazioni turistiche oppure di internet: in tutti i casi i prezzi concordati sono stati assolutamente rispettati ed il servizio ricevuto, sia nei residence, sia negli hotel, sia nelle pensioni che negli appartamenti è sempre stato assolutamente all’altezza.
Chiaramente la scelta va effettuata in base ad esigenze di… portafoglio ed alle vostre necessità: con i bambini la formula dell’appartamento secondo noi è vincente perché non obbliga ad orari fissi e concede maggior libertà ai genitori.
L’offerta alberghiera e di appartamenti è la più ampia ed articolata che si possa trovare; per i periodi di punta è assolutamente necessario prenotare con notevole anticipo

In cucina
La gastronomia dell’Alta Badia si riconosce nella cucina ladina: cucina legata al territorio ed essenzialmente ai prodotti del lavoro dei campi e dell’allevamento del bestiame, nonché alla cacciagione.
Cucina povera, dunque? Essenzialmente sì., anche se questo concetto va rivisto alla luce della nostra situazione odierna… ciò che un tempo era “povero” e “naturale” oggi è diventato quasi, nella moderna accezione, un prodotto “di nicchia”, quasi introvabile, da preservare e custodire con gelosia.
Ecco perché la gastronomia di questa valle ha assunto oggi grande rinomanza e perché sono sorti ristoranti e ristoratori di grande valore che ripropongono le ricette della tradizione, magari rivisitate ed alleggerite in chiave moderna ma sempre indissolubilmente legate al territorio.
Tra i primi piatti si annoverano i “cajencí" (mezzelune ripiene di spinaci, o bietola, e ricotta), i "tutres" sfoglie di pasta di patate ripieni di crauti o spinaci, gli immancabili knödel (canederli) serviti sia in brodo sia asciutti, conditi con burro fuso.
Tra i secondi piatti lo stinco di maiale, la selvaggina, il Grestl (variante ladina dell’altoatesino Gröstl).
Tra i dolci l’immancabile strudel con le sue varianti, le torte di grano saraceno, i crafuns mori (sorta di frittelle di grano saraceno).
Tra i tanti libri segnaliamo “La vera cucina Ladina” di R. Pescosta Ed. Pantagruel ed il bellissimo “La ola e la segosta” di M.T. Capaldi e S. Rossi, Ed. Vivalda.
Questo libro per la verità tratta principalmente (ma non solo) la cucina Ladina tipica della Val di Fassa, ma è talmente entusiasmante che ve lo consigliamo ugualmente!
Esistono naturalmente anche negozi presso cui si possono acquistare dei prodotti tipici della gastronomia ladina, principalmente derivati del latte (yogurt, panna, formaggi) ma anche gustose carni e naturalmente l’immancabile e saporitissimo speck.
Ne segnaliamo due tra i più rinomati: a Pedraces il “Maso Sotgardena” (Tel. 0471 839804); a San Cassiano il Maso “Lüch da Pcei” (Tel. 0471 849286).

Itinerario
L’Alta Badia è da vivere nel suo complesso: i centri abitati sono molto caratteristici ma costituiscono solo uno dei molteplici aspetti di questo mondo montano che va vissuto ed apprezzato nella sua interezza.
Diamo qui una breve descrizione dei principali paesi, ricordando che essi sono vicinissimi e facilmente raggiungibili con pochi minuti di automobile o di corriera.
COLFOSCO (1645 m.) è il primo paese dell’Alta Badia che si presenta giungendo dalla direttrice del Passo Gardena; lo caratterizza principalmente la pittoresca chiesina del 1420, più volte immortalata come caratteristico motivo dolomitico. A dispetto del nome Colfosco gode di una incantevole posizione!
CORVARA (1568 m.) è riconosciuta universalmente come il “capoluogo” dell’Alta Badia ed è disposta in un’ampia conca dominata dalla mole inconfondibile del Sassongher.
E’ un centro a vocazione prettamente turistica, che ha saputo coniugare tuttavia la grande offerta ad un rispetto eccezionale dell’ambiente.
LA VILLA (1433 m.) è il paese “centrale” dell’Alta Badia, ai piedi della mitica Gran Risa, sede della gara più famosa di slalom gigante dell’intero “circo bianco”. Il paese è dominato dalla mole del Ciastel Colz, antico castello sito nella parte “storica” del paese.
PEDRACES (1324 m.) è forse il più raccolto e meno “mondano” paese dell’Alta Badia, protetto da quella meravigliosa montagna che è il Sass d’la Crusc: davvero un’oasi di pace e tranquillità in un ambiente eccezionale.
SAN CASSIANO (1537 m.) Conturines, La Varella, Lagazuoi: sono questi i nomi delle mitiche cime che contornano san cassiano, ed è detto tutto! San Cassiano è la principale porta d’accesso all’incantevole Armentarola, luogo idilliaco paradiso dei fondisti nella stagione invernale.
LA VALLE (1353 metri): ecco il paese (a torto?) meno conosciuto dell’Alta Badia, ai piedi del sass d’la Crusc, in posizione defilata rispetto alla statale di fondo valle. Qui si trovano sicuramente i prezzi più “a buon mercato” di tutta l’Alta badia, a fronte di una buona ricezione turistico - alberghiera.
Vorremmo finire facendo una parola sulle escursioni che si compiono a piedi in Alta Badia: sono davvero infinite e menzionarle tutte è praticamente impossibile e va al di là degli obbiettivi che si prefigge questo articolo; così, in ordine sparso, consci che sicuramente ne dimenticheremo un sacco, ne elenchiamo alcune.
Da Colfosco al Rifugio Franco Cavazza al Pisciadù (2585 m.), per la Val Setus ma anche attraverso la “Ferrata Tridentina” (solo esperti)
Da Colfosco al Passo Gardena
Da Colfosco al Rifugio del Puez (2475 m.), attraverso la Valle Edelweiss
Da Corvara alla cima del Sassongher
Da Corvara al lago Boè
Da Corvara al rifugio Vallon, e da qui al rifugio Boè (2871 m.) ed al Piz Boè (3152 m.)
Da La Villa al Gardenazza (2045 m.)
Da La Villa per la Sella della Varella (2531 m.) al Rifugio Fanes (2060 m.)
Da Pedraces all’Ospizio Santa Croce (2045 m.)
Da San Cassiano (loc. Capanna Alpina) al Rifugio Scotoni (2040 m.)
Da San Cassiano (via Scotoni) al rifugio Lagazuoi (2752 m.)

Da non perdere
*Fatevi confezionare, prenotate, richiedete al Padreterno un tramonto rosso fuoco sul Sass d’la Crusc: da mozzare il fiato per la bellezza, la misticità, l’incredibile gamma dei colori!
*L’Armentarola è un luogo incantevole, sia d’estate, quando i verdi pascoli punteggiati da miriadi di fiori risuonano dello scampanellio delle mandrie, sia d’inverno, quando un candido manto dà un tono fiabesco, irreale, alle ondulatezze del terreno, creando un paesaggio da sogno.
*Sedetevi sulle sponde del cristallino lago Boè ad ammirare i giochi di luce del sole nell’acqua e ad osservare le evoluzioni degli impertinenti gracchi che cercheranno di attirare la vostra attenzione, mendicando un po’ di cibo!
*Uova e speck sulla terrazza della “Capanna Nera”, accompagnate da una birra e da un bicchierino di Williams per finire… il tutto mentre siete circondati da candida neve ed ammirate le evoluzioni degli sciatori intorno a voi.
*Le 1000 escursioni estive dell’Alta Badia, una più bella dell’altra, una più emozionante dell’altra: lo vedrete voi stessi, stilare una classifica è impossibile e i ricordi rimarranno indelebili, scolpiti nel vostro cuore anche a distanza d’anni!
*Il colore del cielo è un regalo speciale che l’Alta Badia ci fa molto spesso: custoditelo gelosamente e riportatelo con voi al ritorno in città; servirà per ritrovare il sorriso nei momenti più grigi.
*La Chiesetta di Colfosco, col suo classico campanile e l’adiacente caratteristico cimitero, è un luogo permeato di pace e tranquillità.

Curiosità 
*L’Alta Badia è terra ricca di avvincenti leggende: si va dal mitico regno dei Fanes con l’ indomita ed eroica principessa Dolasilla, a Francësch Wilhelm de Brach, meglio conosciuto come il Gràn Bracùn, eroico cavaliere che sconfisse un terribile drago che abitava ai piedi del Sass d’la Crusc; si va da gnomi e folletti dispettosi al popolo dei Salvàn, rudi abitatori dei boschi. Ma se una sera solleviamo gli occhi davanti ad una grande luna che illumina le maestose cime dolomitiche, siamo sicuri che questa non sia la realtà?
*Vi piacerebbe imparare a parlare il ladino, oppure a cucinare secondo la tradizione di queste parti?
Niente paura… vengono spesso organizzati corsi che possono soddisfare queste due piccole ambizioni: basta informarsi presso gli organizzatissimi uffici turistici della Val Badia!
*Ad Oies, una bella frazioncina raggiungibile con una comoda passeggiata da Pedraces, si trova la casa natale del beato Freinademetz, missionario morto nel 1908, venerato con grande devozione in tutta e non solo l’Alta Badia. Vi consigliamo di andarci, per tastare con mano cos’è la fede da queste parti ed anche per capire, apprezzare ed anche un po’ invidiare la semplicità di questa gente.
*Altro luogo di devozione, incantevole per la sua bellezza, è l’Ospizio Santa Croce, a quota 2045 m., raggiungibile da San Leonardo con un erto sentiero.
C’è anche la possibilità di sfruttare la seggiovia Santa Croce: dalla stazione a monte l’ospizio è raggiungibile percorrendo la “Via Crucis”. Il luogo è senza dubbio uno dei più belli di tutte le Dolomiti, addirittura magico quando il Sass d’la Crusc si incendia di rosso al tramonto.
*Nel 1987, a quota 2800 metri, nel gruppo delle Conturines, venne fatto un eccezionale ritrovamento speleo-archeologico: resti fossili di un “orso delle caverne” vennero ritrovati appunto in una grotta, che oggi è possibile visitare servendosi delle associazioni turistiche dell’alta Badia.
E’ possibile vedere i resti fossili presso il Centro Visite del parco Fanes – Sennes – Braies a San Vigilio di Marebbe.
*Se vi interessa la Cultura Ladina programmate una visita al Museo Ladino “Ciastel de Tor” che sorge su una pittoresca rilevatezza a monte del paese di san martino in Badia, nella media valle.
Nel bel castello medievale è inserito il museo dedicato ai Ladini ed alle cinque valli Dolomitiche che sono sede della cultura Ladina in Italia: la Val Badia, la Val Gardena, la Val di Fassa, Livinallongo, ed Ampezzo.

Per i più piccoli
L’Alta Badia offre un’attenzione particolare alle famiglie con bambini, proponendo delle attività speciali dedicate ai più piccoli: se da un lato questo è molto stimolante e divertente per i bambini, è anche un bel “salvagente” per quei genitori che magari vorrebbero dedicare un po’ del loro tempo allo sci od alle escursioni.
Se in inverno vengono proposte le settimane promozionali “Ski special for kids” in estate è il programma “Summer for kids” a farla da padrone: ogni giorno sono in programma escursioni nei boschi con le guardie forestali, caccia al tesoro , tiro con l'arco, voli di aquiloni, grigliate, concorsi di disegno, "mini olimpiadi" di atletica leggera e molto altro ancora..

Un commento in “La montagna a 5 stelle: Alta Badia!
  1. Avatar commento
    Angela B.
    24/11/2004 08:40

    Bello e interessante; sarebbe bello avere qualche foto invernale.

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