La Grecia, oltre a significare qualcosa di classico e di antico, è anche sinonimo di mare pulito e di bellezze paesaggistiche. Con più di 1500 isole, tra abitate e disabitate, è tra le mete più affascinanti d’Europa.
Parlare in poche righe della complessità, della bellezza e dell'importanza che la Grecia classica ha avuto sul mondo moderno è naturalmente impossibile. Possiamo solo dire che per le distanze sempre molto contenute, per la possibilità di conciliare momenti "culturali” a momenti di "vacanza totale" ed infine ma non meno importante, per la calorosa ospitalità con la quale siamo sempre stati accolti, la Grecia sia una meta ideale per chi, dalla propria vacanza, si aspetti non solo spiagge e bagni ma anche "esperienze di vita": dalla genialità di Platone alla semplicità e schiettezza dei pastori del Nord, fino a quel misto di odori, sapori e sensazioni che da secoli identificano la terra greca.Assicurata la moto nella stiva, prendiamo posto nella nostra cabina, pronti ad affrontare con rassegnazione le 22 ore di navigazione che ci separano dalla vicina Grecia.
Sbarchiamo con "normale" ritardo ad Igoumenitsa, il porto più a nord della costa occidentale greca, vicino al confine albanese. Essendo il porto di sbarco più comodo per coloro che si dirigono in Turchia, è sempre molto affollato. Il nostro obbiettivo è quello di raggiungere in serata, passando per Arta, Nidri, una ridente cittadina, porto dell'isola di Lefkada collegato alla penisola tramite un ponte artificiale. Troviamo da dormire presso una delle innumerevoli "room to rent", abbastanza accogliente e poco costosa. Dopo una buona cena a base di pesce ed una passeggiata sull'affollatissimo lungomare, andiamo a dormire, per ripartire la mattina presto dal porto di Vassiliki alla volta di Itaca. Prima di raggiungere questa "epica" isola, effettuiamo uno sbarco a Fingardo, un piccolo paese dell'isola di Kefalonia. Nel pomeriggio, attraverso strade scolpite apposta per transitarvi in moto, attorniati da paesaggi mozzafiato, raggiungiamo l'isola di Ulisse, molto più bella ed interessante di quanto i professori la descrivevano a scuola.
Itaca è un posto molto suggestivo, un po’ per il suo passato ed un po’ per i negozi e le taverne tradizionali; per chi non è motorizzato, è possibile affittare motorini per poterla girare a fondo e raggiungere spiagge incantevoli. Essendo molto affollata, riusciamo a trovare da dormire in una roulotte malandata, messaci a disposizione da una famiglia che non aveva più camere in affitto libere. Alle 7 del mattino successivo, partiamo per Patrasso da dove raggiungeremo la penisola della Eubea. E' d'obbligo una tappa a Corinto per vedere e fotografare il famoso "stretto", architettonicamente affascinante. Essendo dopo Atene il porto più grande della Grecia, Patrasso è molto sporca e povera da visitare, così percorrendo una bellissima autostrada fino ad Elefsina raggiungiamo Halkida. Spostandoci di qualche km, alloggiamo a Eretra, bella città di mare con molta vita notturna dove mangiamo per la prima volta, quello che sarà il nostro pranzo e la nostra cena molto spesso: il Komotoio, carne di maiale, funghi, senape e pomodoro, il tutto raccolto in un cono simile ad un focaccia. Squisito!
Ci dirigiamo verso Paralia Kimi, visitando per la strada il castello di Amarinthos, per raggiungere in 2 ore di traghetto l'isola di Skiros, facente parte dell'arcipelago delle Sporadi. Lo sbarco è a Linaria: Skiros è caratterizzata dalla presenza costante di molti mulini nelle tre parti in cui è divisa l'isola. Nella parte continentale è fitta la presenza di case basse e bianchissime dalle quali sbucano costruzioni tipiche; la città si snoda poi su di una rupe con tanto di acropoli e museo archeologico che scende a picco sulla zona costiera, caratterizzata da vie strettissime che si divincolano tra stupende costruzioni bianche lungo il mare pulitissimo. Torniamo in serata a Kimi, da dove lasceremo l'Eubea e quindi il mare per le montagne.
Con un tragitto totalmente sterrato salendo fino a 1900 mt., scendiamo in una valle dove visitiamo la famosa quanto nascosta spiaggia di Hiliadu, deserta per la difficoltà di raggiungerla. Attraverso paesini caratteristici come Stropones, Pasha e Limni, alcuni ignorati dalle cartine, arriviamo ad Edipsou, da dove ci imbarchiamo per Arkiesa per poi dormire a Agios Kostantinos, città balneare, poco accogliente e molto costosa, dove però, stufi della Greek salad, mangiamo una buona pizza italiana. Il giorno seguente, percorrendo la comoda E65, tocchiamo le cittadine di Amfissa, Lamia e Domokos e proseguendo con l'International Road molto scorrevole raggiungiamo Larissa. Da qui, grazie ad una bellissima strada panoramica, tipica di questi posti, arriviamo a Trikala, città a pochi km da quella che secondo noi è stata la perla del viaggio e cioè la visita delle Meteore di Kalambaka. Le "meteore" sono suggestivi monasteri risalenti al 12° - 14°secolo costruiti in cima a rupi vertiginose, un tempo luogo di culto, preghiera e meditazione per eremiti ed asceti. Il fascino del luogo merita sicuramente una sosta. I monasteri sono tutt'ora abitati da monaci vestiti con curiose tuniche e si possono visitare ogni giorno tranne il martedì dalle 9 alle 13 e di nuovo dalle 15 alle 18. Il giorno successivo nuovamente in moto alla volta di Ioannina, 130 km di curve ininterrotte che ci portano fino ai 1700 mt. del passo Kataras. A Ioannina trascorriamo gran parte della giornata da Zavojannis, concessionario Yamaha a causa di un problema alla moto; dopo una breve visita alla moschea e al castello e una caratteristica cena a base di pesce in un tipico ristorante ai bordi del lago, ci prepariamo all'ultimo strappo che ci vedrà nuovamente a Igoumenitsa, da dove decidiamo di imbarcarci per Brindisi e quindi raggiungere via Bari - Napoli - Salerno, la costa amalfitana per passare gli ultimi giorni di vacanza prima di tornare a Savigliano (CN).La ricettività alberghiera è buona ovunque: sono molto convenienti le camere in affitto ed anche i campeggi sono buoni.La cucina greca è ottima anche se talvolta un pò indigesta (peperoni, melanzane, cipolle): il piatto sempre presente a menù è la Greek salad, da provare sicuramente la Moussaka, il Komotoio, lo Spickspaid ovvero una specie di "flan" di verdure e il Donner Kebab di maiale.Per arrivare con la moto in Grecia, conviene servirsi delle numerose compagnie di navigazione che fanno servizio dai porti di Ancona, Bari e Brindisi. Per quanto riguarda la cartografia ci siamo serviti di quella fornitaci dall'ufficio del turismo greco; per viaggiare in moto, nonostante il caldo, il casco è obbligatorio, è sufficiente la carta d'identità e la carta verde. Il costo della benzina è di circa 1600 vecchie lire, mentre il costo della vita è simile a quello italiano.
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In Grecia, tra mare e storia
Immergiamoci con Massimo in una delle culle della civiltà
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2 commenti in “In Grecia, tra mare e storia”
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Viaggiatore: ViajeroMilano
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Finalmente trovo qualcuno che sia stato sull'isola di Eubea. Sto organizzando le mie vacanze per agosto 2007 e ho molte difficoltà a reperire informazioni e nomi di hotel in questi luoghi. ciao
Sono pienamente d'accordo con il nostro visitatore di spiagge e di storia... in una casuale vacanza nell'isola più trasgressiva, Mikonos, ci siamo imbattutti nella mitica isola-museo di Delos, il luogo più incantevole, dove nacquero Apollo e Minerva... beh, dalla cima del tempio a Zeus si poteva intravedere addirittura Tinos... un paesaggio da mozzare il fiato!Credeteci, è uno dei posti più suggestivi, molto più dell'isola Myko dove si mescolano danze sfrenate sulla spiaggia e vita notturna di notte!!! Provate per credere. Ciao ciao